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Rio de Janeiro-Dintorni di Rio-

Dintorni di Rio

Nelle dintorni di Rio de Janeiro, vi sono molti i luoghi di interesse torico e paesaggistico.

Tra i tanti ricordiamo Niterói (20 km.): la “Cidade irmã”, città sorella. Già capitale dello Stato di Guanabara, situata sul lato sud della baia di fronte a Rio, è collegata alla capitale da un servizio traghetto/catamarano e da un ponte lungo 14 chilometri.
Famosa per le sue splendide spiagge  (Piratininga, Boa Viagem,e Sossego, in primis) e per le sue acque cristalline, qui si può visitare il Museo di Arte Contemporanea, progettato da Oscar Niemeyer, (l’architetto del celebre Sambodoromo) e diverse fortezze storiche.

A 68 km da Rio, troviamo, tra le foreste della Serra dos Órgãos, nella valle del fiume Quitandinha e del fiume Piabanha, Petropolis (910 mt. slm.), famosa per essere l’ex residenza estiva dell’Imperatore Pedro II. All’interno del palazzo Imperiale vi è il Museo dove sono custoditi oggetti, gioielli, mobili, abiti appartenuti dalla famiglia imperiale.

Degni di visita sono il Palazzo della Principessa Isabella, la Cattedrale São Pedro de Alcântara, la Casa di Santos Dumont (l’inventore dell’orologio da polso).

Ad 80 km dalla città Carioca, troviamo Teresópolis, cittadina deliziosa che deve il suo nome a Teresa Cristina Maria, moglie di Pedro II. La sua attrattiva principale è costituita dai paesaggi e dalle bellezze naturali, tra cui si può ricordare il Dedo de Deus (Dito di Dio, 1651 m.), situato nel grande Parco Nazionale di Serra dos Órgãos, istituito nel 1939, e caratterizzato dalle bizzarre forme delle vette.

A 120 km troviamo la particolare cittadina di Nova Friburgo, dai quartieri in stile germanico venne fondata da emigranti svizzeri che vi giunsero nel 1818.

Seppur molto distante da Rio (circa 240 km), la storica città di Parati merita una visita. Stupende le sue chiese: la Chiesa del Rosario (edificata dagli schiavi nel 1725), la Chiesa Santa Rita dos Pardon Libertos (1722) e la Capela de Nuestra das Dores (1787, la chiesa dell’élite bianca) e  la sua particolare atmosfera coloniale dovuta alle sue strade lastricate.
Per descrivere la bellezza delle sue coste frastagliate,  Amerigo Vespucci disse: “Oh Dio, se ci fosse un paradiso sulla terra non sarebbe molto lontano da qui!”.

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