Poco più a nord di Cala Domestica si incontra l’abitato di Buggerru. È un piccolo villaggio minerario sul mare fondato nel 1864 e che nel giro di un secolo ha visto scomparire i boschi intorno a sé per la costruzione degli scheletri estrattivi delle miniere della zona. Dopo la crisi economica degli anni ’50 Buggerru è rimasto quello che qualcuno ha definito “l’ultima spiaggia delle agenzie di viaggio, uno di quei posti dove trovi una stanza d’albergo anche il 14 agosto”.
Impossibile dargli torto, ma con la dovuta precisazione che questo è dovuto al suo isolamento e all’assenza di grandi stabilimenti balneari e non certo alla scarsa bellezza del luogo.
Le spiagge di Buggerru e di Portixeddu, poco più a nord, sono belle e incontaminate e da alcuni anni sono frequentate da un’utenza turistica un po’ particolare, i surfisti, che nelle onde di quest’angolo di Mediterraneo hanno trovato uno spicchio di oceano.
A chiudere il golfo c’è Capo Pecora, un piccolo promontorio scoglioso da cui si gode di bellissimi tramonti.