Viaggio in Thailandia: come comportarsi
Pubbliche relazioni
Il popolo thailandese è ospitale, cordiale e incredibilmente sorridente. Quando si è in pubblico, dunque, è buona norma mantenere la calma, evitare di alzare la voce o esternare in maniera troppo concitata i propri sentimenti; gesticolare può essere ritenuto offensivo. Pudici e riservati, non amano i baci e le effusioni in pubblico e considerano sconvenienti vestiti scollati e minigonne.
E’ bene ricordare che i thailandesi considerano la testa sede dello spirito e dell’anima: si tratta, dunque, di una parte sacra del corpo. Mai, quindi, toccare il capo di qualcuno (neppure di un bambino).
Quando si entra in un’abitazione privata (ed ovviamente in un tempio) ci si deve sempre ricordare di togliere le scarpe. Non farlo è considerato un gesto irrispettoso.
Viaggio in Thailandia: Saluti
I thailandesi non sono soliti stringersi la mano: il loro saluto è il rispettoso “Wai”; si realizza congiungendo le mani, unendo i palmi con le dita rivolte verso l’alto, e tenendole all’altezza del petto, del mento o della fronte.
Nomi e cognomi
Pronunciare un nome e un cognome thai può essere un’impresa quasi impossibile. Per questo motivo, ci si limita al nome di battesimo ed è tutt’altro che raro l’utilizzo di soprannomi brevissimi.
Detto questo, è bene ricordare che i cognomi sono stati introdotti in Thailandia solo in epoca recente (nel 1913) e che ogni famiglia (intesa in senso ampio: nonni, genitori, fratelli e sorelle – e relativi sposi, figli, cugini, nipoti) ha il proprio (nessun caso di omonimia!).