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Chania

Chania

Chania o Canea o Cania è il capoluogo di Creta e uno dei maggiori centri dell’Isola, anche se l’aeroporto che serve Creta si trova a Heraklion.

Essendo il capoluogo amministrativo dell’Isola, Chania non offre grandi attrazioni né dal punto di vista turistico né da quello storico archeologico, soprattutto se confrontai a località come Festo, Cnosso o Heraclion che ospita il museo archeologico in cui sono raccolti i maggiori reperti archeologici ritrovati sull’isola.
Ciò detto una visita a Chania ha comunque il suo fascino, per la storia che ha accompagnato la crescita della città attraverso i secoli e che ha visto avvicendarsi i vari imperi che hanno dominato il mediterraneo lasciando ciascuno una traccia del proprio passaggio.

La città è stata pesantemente bombardata durante la seconda guerra mondiale, distruggendo buona parte delle vestigia della capitale, ma la città vecchia di Chania è ora uno dei quartieri più suggestivi della città.

Per chi si trovi a Cania, oltre ai ristornati e ai locali, ci sono comunque dei monumenti degli di nota e di una visita e non tutti sono di carattere archeologico. Il vecchio porto veneziano, per esempio è stato trasformato in un’area di ristornati e passeggiate serali, mentre passeggiando tra il porto e la città vecchia è possibile ammirare le antiche mura, vestigia della Serenissima. Molto edifici presenti a Chania e per lo più concentrati nella città vecchia, presentano ben visibile nella struttura e nella loro storia il susseguirsi delle dominazioni sull’isola. E’ il caso della Moschea dei Giannizzeri, originariamente una chiesa e in seguito trasformata in uffici pubblici, è ora sede espositiva che ospita di mostre e ed eventi.

Nella piazza dove sorgono le chiese di San Nicola e San Rocco è possibile ammirare il minareto aggiunto alla chiesa di San Nicola al momento della trasformazione in moschea da chiesa cristiana e non rimosso quando quest’ultima è stata destinata a chiesa ortodossa.

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Noleggio Auto a Creta – Creta Turismo

Noleggio Auto a Creta

L’isola di Creta è molto estesa, soprattutto in confronto alle altre piccole isolette greche che punteggiano il mediterraneo. Per visitare Creta e raggiungere le spiagge più belle e i luoghi di interesse archeologico è quindi fondamentale spostarsi in auto.
Se si desidera fare piccoli spostamenti non sono da scartare il motorino o il Quod, ma non sono mezzi consigliabili se si ha intenzione di fare un tour di Creta o di soggiornare in località distanti tra loro. E’invece da scartare l’auto per visitare le gole di Samarià: il percorso non è circolare e dalla cima delle gole si raggiunge il mare da cui si prende il traghetto per tornare a Chania.

I prezzi del noleggio delle auto sono nella media, in base alla tipologia. e il costo della benzina è simile all’Italia.
Per noleggiare un’ auto o un motorino è necessario avere la patente e un documento valido, nonché la Carta di Credito attiva, che verrà richiesta al momento del ritiro.
La guida è europea (si viaggia sul lato destro della strada e il volante è alla sinistra dell’auto) e il codice della strada omologato agli standard europei. Il parco auto dipende da compagnia a compagnia, ma in linea di massima sono disponibili tutti i modelli della varie marche.

Se si decide di utilizzare l’auto per tutta la vacanza o per buona parte del periodo, la prenotazione anticipata dell’auto è altamente consigliabile, sia per evitare di trovarsi con un parco macchine molto limitato, soprattutto in alta stagione, sia per evitare file e ritardi al momento dell’arrivo.
Le regole del noleggio sono quelle standard, anche per l’assicurazione.

I distributori di benzina sono frequenti nei luoghi abitati, un po’ meno fuori dalle città e il costo simile all’Italia, ma è importante non trovarsi di notte senza benzina né contanti: non tutti i distributori hanno il self service o accettano la carta!

A seguito il modulo per la prenotazione di un’auto a noleggio a Creta.

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Palazzo di Festo a Creta

Palazzo di Festo a Creta

Il sito archeologico di Festo è meno famoso di quello di Cnosso per la mancanza di leggende antiche che riguardino la città. Ciò nonostante gli scavi archeologici di quest’area di Creta hanno una rilevanza notevole per l’archeologia e la conoscenza della civiltà minoica.

La città si trova nella parte meridionale dell’isola, ed è al centro di un’ area molto fertile, qui scorre il fiume Geropotamos, e vicino al mare. Il commercio marittimo riguardava soprattutto il collegamento con l’Egitto e il porto che serviva la città di Festo si trovava a Matala, distante 9 km verso sud ovest dalla città. La località di Matala è divenuta poi famosa negli anni 70 per la presenza di numerosi gruppi hippy che vivevano nelle caverne che si affacciano sulla piccola baia.

Festo è certamente meno famosa di Cnosso, ma non è meno importante della città del Minotauro. Gli scavi furono portati avanti dalla scuola italiana nel 1884 con un rigore scientifico che non è riscontrabile nel lavoro, molto chiacchierato di A. Evans a Cnosso.

Anche a Festo, come a Cnosso, si susseguirono diversi palazzi, per lo più articolati intorno ad una corte centrale.
Oggi è possibile ammirare la scalinata dell’ingresso monumentale del palazzo del XVI secolo a.C., da cui è possibile godere del bellissimo panorama sul mare e sulla fertile piana di Messara, che favorì la permanenza dei Minoici per alcuni secoli.

Sempre a Festo sorgeva un secondo palazzo, costruito intorno al 1400 a.C articolato in terrazze che si aprivano sul cortile centrale sul quale si affacciavano anche le stanze e gli ambienti di rappresentanza.

Il declino di Festo iniziò in epoca ellenistica per concludersi con la conquista da parte di Gortyna.
Anche Festo ha la sua parte di Leggenda con la scoperta in questo sito del Disco di Festo.
Il Disco di Festo, attualmente conservato nel Museo archeologico di Iràklio.

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Le Gole di Samaria

Le Gole di Samaria

La visita delle Gole di Samarà è una delle esperienze più belle che si posano fare a Creta. Verso le 9 del mattino decine di pullman scaricano i gitanti che spensierati affrontano la camminata attraverso il canyon, sapendo che al termine troveranno ad attenderli il battello che li ricondurrà in albergo.
Il punto di partenza è Omolos,dove vi condurrà un pulmann da Hania.

A Omolos si acquista un biglietto (da conservare perché lo controlleranno anche all’ uscita per accertarsi che siano arrivati tuttu!); da qui un sentiero parzialmente scalinato scende rapidissimo con decine di tornanti alla testa della valle. Si arriva così al letto di un torrente passando in continuazione da una riva all’altra: d’ estate l’ acqua è poca e i pietroni sistemati per facilitare il cammino sono scoperti, ma in primavera c’ è sicuramente da bagnarsi i piedi.

Entrati in una foresta di pini, si arriva infine a ciò che resta del villaggio di Samaria (abbandonato da quando la zona è diventata parco): pochi ruderi attorno ad un’area attrezzata per il picnic.

Da qui l’imbocco delle gole vere e proprie, con altissime pareti a strapiombo su uno stretto passaggio. Infine si arriva esausti al porticciolo di Agia Roumeli, il paese forse con la più alta concentrazione di frigoriferi carichi di bevande per gli stremati camminatori.

Da qui un battello e poi un bus vi riporteranno a Hania.

La camminata non è riservata agli sportivi, ma rappresenta comunque un certo impegno: si cammina per circa 6 ore in discesa, nei boschi e in viottoli, prima di percorrere il letto del canyon. E’ necessario un abbigliamento pratico e comodo. Le scarpe da ginnastica sono obbligatorie, e meglio sarebbero con il collo alto, perché le caviglie ricevono molte sollecitazioni. Il percorso in discesa è psicologicamente più facile ma richiede una certa forza nelle gambe: dopo quest’ esperienza non sono pochi coloro che non riescono a rifare le scale per almeno 2 o tre giorni.

In fine è importante sapere che l’unico luogo di gestione delle emergenze è a valle, passato il bosco, e che, in caso di incidenti gravi, si può intervenire solo in elicottero.
Con questo chi si accosta a questa “passeggiata” ha la possibilità di vivere un esperienza davvero indimenticabile!

Per coloro che non hanno voglia di fare tuta la discesa è possibile arrivare in traghetto ad Agia Roumeli (partena da Hania) e risalire il canyon fino a si viole.

NB.

Non è possibile percorrere il tragitto in senso inverso una volta arrivati a valle, per cui è necessario raggiungere la partenza con il bus e non mezzi propri (che poi rimarrebbero “bloccati” in cima al monte con i proprietari a valle!)

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Le più belle spiagge dell’est a Creta

Le più belle spiagge dell’est a Creta

La zona Est di Creta, è molto famosa per le sue spiagge, molte delle quali sono fuori dal circuito più battuto dai vacanzieri.

La regione in cui si aprono spiagge, calette e zone della costa in cui rilassarsi e prendere il sole o nuotare in un mare cristallino è conosciuta come Lisithi ed ha il suo capoluogo nella cittadina di Agios Nikolaos, a nord-est del’Isola. In questa zona, certi posti e spiagge si sa bene dove sono, per la loro inconfutabile fama; altri invece si trovano solo consultando attentamente la cartina e lasciando le cosiddette grandi rotte turistiche.

Agios Nikolaos (San Nicola), è una cittadina caratteristica con due musei, quello del folclore e un museo archeologico, ma la fama maggiore la deve al suo essere punto di partenza per vedere la costa di Creta e l’immediato entroterra. A 40 km da Agios Nikolaos, infatti è possibile visitare la Grotta di Dikiti, secondo la mitologia greca luogo di nascita di Zeus.
Nonostante sia il centro maggiore della zona, anche la spiaggia di Agios Nikolaos è molto tranquilla e la vicinanza al centro abitato la rende particolarmente adatta a chi viaggia con i bambini.
La località si affaccia anche sul Golfo di Mirabello, che ha il suo fulcro nella spiaggia di Pahia Ammos. Si tratta di una delle spiagge più belle della zona, con spiaggia dorata su cui si affacciano le piante di ulivo. Di fronte alla spiaggia sorge Pseira, che apare come poco più di uno scoglio, ma che è in realtà un sito minoico ricco di storia.

Altra spiaggia degna di nota è quella di Istros, ma sono tantissimi gli angoli di costa all’interno del Golfo di Mirabello in cui è possibile fermarsi.

Spostandosi verso est e uscendo dalla statale costiera è possibile raggiungere la Spiaggia di Mochlos, villaggio di pescatori che si raggiunge diretta verso est. Molte case sul mare sono state trasformate in ristoranti, ma ci sono anche spiagge libere e una piccola caletta solitaria. Si trova nel golfo di Mirabello fra Agios Nikolaos e Sitia.

Chi voglia abbinare cultura e mare può approfittare della bella spiaggia libera situata sotto il sito archeologico di Itanos. Si trova ad Est di Sitia, prima di arrivare alla Spiaggia di Vai, che merita una menzione a parte.

Lungo la costa Orientale di creta è possibile fermarsi a Paleocastro, un villaggio con una bella spiaggia di sabbia. Nelle vicinanze è possibile visitare anche alcune rovine di origine minoica.
Poco più a sud, un’altra località che unisce archeologia e mare è Kato Zàkros, una bella insenatura con le rovine di un interessante palazzo minoico ed una spettacolare gola nella montagna retrostan¬te, ha anche una bella spiaggia e taverne all’ombra di tamerici.
Scendendo verso sud e dopo una lunga strada tortuosa si raggiunge Xerokambos, un paese molto piccolo adatto a chi ama il mare e la tranquillità.

La costa meridionale dell’area di Lisithi è ricca di altre località costiere perfette per chi ama il mare. Spostandosi da est a ovest la prima che si incontra è Goùduras con la sua spiaggia libera che si estende a volontà.
Irapetra è il paese più a sud d’Europa e offre una città vecchia caratteristica e ricca di storia. Come molte latre località dell’isola, anche ad Irapetra è possibile ammirare l’arte ottomana, nel quartiere turco e quella veneziana nelle rovine della fortezza vicino al porto.

Da Irapetra partono ogni mattina numerose imbarcazioni per l’isola di Chrissi. L’isoletta, è il paradiso degli amanti della natura, essendo molto adatta a chi ama immergersi e a coloro che vogliono scoprirne la fauna e la flora variegata.

L’ isola è ricca di spiagge tropicali, baie, calette e insenature con alberi a di cedro che vi si affacciano e un mare tropicale.

Chiude simbolicamente il cerchio il villaggio di Myrtos, con una spiaggia di ciottoli e un mare pulitissimo. Nei pressi del villaggi e della spiaggia crescono begli aranceti e bananeti.

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Gramvousa Balos

Gramvousa (Balos)

Secondo alcuni il mare più bello di Creta si trova a Gramvoussa (Balos). Dovevano pensarla così anche i principi Carlo e Diana d’Inghilterra che scelsero questo angolo di paradiso tra le tappe del loro viaggio di nozze.

I comuni mortali che non dispongono di una nave reale, possono raggiungere Balos in battello da Kissamos oppure seguendo uno sterrato di 10 Km (non in motorino!) e scendendo a piedi lungo un bel sentiero che regala una vista mozzafiato della baia e dell’isolotto di Gramvoussa.

Il battello è una scelta da privilegiare non solo per la situazione delle strade che raggiungono la baia, ma anche perché sono molti i modi in cui questa viene indicata (anche nelle cartien): Gramvousa o Grampousa, Balos, ma anche Akra, Cavo Buso, Cavo Bouza, Garabusa e Grabusa.

In oltre il viaggio in battello è una bella esperienza in sé.

Spesso è prevista una sosta al castello Veneziano, in cui si dice sia nascosto un tesoro pirata con la possibilità di bagnarsi nelle acque di fronte alla fortezza e alla chiesa dei SS Apostoli. In oltre la vista che si gode dalla barca è molto bella e permette di ammirare le scogliere e la natura di questo angolo di Grecia. Difficile , ma non impossibile, imbattersi nei delfini o nelle tartarughe che nidificano nelle coste elleniche: le Careta-Careta, e che ormai rappresentano un’ attrazione al pari delle coste e del clima.

In prossimità dell’Isola di Balos, per lo più il traghetto fa una sosta per permettere ai più sposrtivi di tuffarsi e raggiungere la costa a nuoto, mentre l’imbarcazione attracca al molo.

Una volta raggiunta la laguna lo spettacolo che se ne gode è da favola e ricorda da vicino alcuni film hollywoodiani. Questo fa dimenticare facilmente che non c’è un filo d’ombra (ricordarsi un cappello!!), ma d’ altra parte è un piccolo sacrificio per questo gioiello del Mediterraneo che fa pensare un po’ ai Tropici.

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Matala

Matala

Matala ha vissuto il suo momento d’oro negli anni ‘60 e ‘70 quando venne scoperta dagli hippies che vi si stabilirono alloggiando nelle grotte che si affacciano sulla spiaggia.

Tra i loro ospiti le grotte annoverano anche nomi di un certo spessore della musica di quegli anni, come Bob Dylan, Janice Joplin, Joan Baez.
Chi però ha lasciato il nome di Matala ai posteri è stato by Joni Mitchell, che in “Carey” ricorda le canzoni sotto la luna di Matala.

“Maybe I’ll go to Amsterdam
Maybe I’ll go to Rome
And rent me a grand piano
And put some flowers ‘round my room
But let’s not talk about fare-thee-wells now
The night is a starry dome
And they’re playin’ that scratchy rock and roll
Beneath the Matala Moon”

All’epoca, Matala, era un piccolo villaggio di pescatori, molto bucolico e poco conosciuto, in cui il sole e il mare erano l’unica attrazione.
Oggi è un piccolo villaggio di pescatoti, toccato dal turismo quasi di striscio, senza grandi strutture, né locali chiassosi. Rispetto agli anni dei figli dei fiori è cambiato davvero poco, a parte forse la chiusura delle grotte, che possono essere sempre ammirate, ma non “vissute”.

Sono state le grotte, in ogni tempo, a fare la fortuna di Matala. Pare infatti che qui, in epoca preistorica, fosse presente un insediamento umano che viveva nelle grotte sulla scogliera. In seguito, durante il periodo minoico, Matala è stata il porto di Festo per poi essere abitata dai romani, che hanno sfruttato le grotte come sepolture.

Una visita a Matala è consigliabile per vedere il bel mare e le grotte in cui si è avvicendata tanta storia, ma per coloro che desiderano fermarsi a soggiornare in questo villaggio è bene ricordare che non vi sono locali notturni alla moda, né discobar. Rappresenta, invece, un villaggio tipicamente greco con ritmi rilassati.
Partendo da Matala è possibile visitare molte aree archeologiche come Phaistos e Agia Triada o la stessa Festo, dove si ergono resti minoici e l’antica città di Gortys, molto vicina a Matala. Nonchè le spiagge di Kommos e Kokkini Ammos.

Matala si trova nella parte sud di Creta, nella baia di Messara, a circa 71 km da Heraklion. 
Matala è raggiungibile da Heraklion, Rethymno o Chania, seguendo una strada a grande percorrenza che scende verso sud e poi seguendo le indicazioni per Matala.

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Frangokastello

Frangokastello

Frangokastello (detto anche Frangocastello) è un piccolo villaggio costiero, celebre per la sua reputazione battagliera, che deve il suo nome al castello veneziano perfettamente conservato che si affaccia sulla costa e sulla spiaggia. Il castello venne costruito dai Veneziani per difendersi dai pirati e dai ribelli di Sfakià.

Francocastello si trova nell’ area meridionale dell’ isola, quasi di fronte all’isola di Gavdos. La sua posizione l’ha reso sede di vari insediante nel corso dei secoli, ma quasi tutte le vestigia architettoniche sono andate distrutte durante le varie guerre e battaglie che si sono succedute nell’ area, eccezion fatta per il castello veneziano.

Il castello Veneziano, secondo la tradizione, venne attaccato da 8.000 turchi e difeso strenuamente da 600 soldati che perirono nell’ impresa. Tra maggio e giugno, 10 minuti dopo il tramonto del sole o all’alba, appare, tra le mura del castello, l’ombra di una schiera di soldati che, lentamente, scende verso il mare. Il fenomeno, che alcuni attribuiscono alla rifrazione del sole, non si verifica tutti gli anni, ma nel 1890 i soldati turchi presenti a Francocastello fuggiroo terrorizzati alla vista delle ombre, mentre, durante la seconda guerra mondiale i soldati sarebbero apparsi anche ad una guarnigione tedesca. Ad eterna difesa del castello, i Drosoulites (dal greco “drosia“, rugiada, dato che appaiono e scompaiono come la rugiada) sono pronti a riapparire quando più opportuno.

Proprio di fronte al Castello veneziano si apre una bellissima spiaggia dall’ acqua cristallina e calda, ideale anche per le famiglie con i bambini, mentre nella zona ovest rispetto al castello è presente una spiaggia di ciottoli con un fondo sassoso adatto a chi ama lo snorkeling. 
A cira 300 metri da Francocastello, si trova una delle più belle spiagge di Creta, chiamata “Orthi Ammos” (scalata di sabbia) per le dune di sabbia che devono essere superate per raggiungerla.

Come unico inconveniente, è meglio non visitare la zona quando soffia il vento da nord, che può essere molto fastidioso.

Francocastello può essere raggiunto sia daChaniache da Rethymno. La strada da Chania, (attraverso Askyfou Plateau, Chora Sfakion e Imbros Gorge) è più tortuosa, mentre la via da Rethymno (prendere per Plakias e, prima di arrivare in paese, seguire le indicazioni per Rodakino, Frangokastello e Chora Sfakion) è più veloce e sicura.

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Altre Spiagge di Creta

Altre Spiagge di Creta

Vista dall’alto, Creta appare come un’isola allungata interamente rocciosa con bordi frastagliati in cui si insinua il mare. Sono innumerevoli, infatti le baie, le insenature, le calette e gli angoli della costa in cui è possibile fermarsi per godere del sole e del mare.
Sono quindi tantissime le spiagge raggiungibili da terra e ancor più quelle in cui è possibile attraccare soltanto via mare.

Presso Hanià e la zona limitrofa le spiagge sono più caotiche e le aree turistiche più dedite al divertimento giovanile, ma spostandosi a est o attraversando l’isola verso sud è possibile imbattersi in angoli di paradiso appena toccati dal turismo di massa.

In alcune località è ancora possibile fare campeggio libero, sia in tenda che in camper, ma in questo caso è bene essere già abituati a questo tipo di vacanze per non incorrere in incidenti spiacevoli o non essere in grado di gestire la situazione.

Per gli amanti del campeggio libero una meta da tenere presente è Sfinari, dove le spiagge sono di sassi grigio scuro e vistosi cartelli di free camping guidano a una caletta dove due ristoranti hanno attrezzato uno spazio con acqua e servizi per ospitare chi voglia fermarsi.

Alcune aree, invece, sono protette e severamente regimentate, in ogni caso il rispetto degli ambienti, oltre che delle leggi, è fondamentale per preservare la natura e la bellezza di questa isola meravigliosa.

Se si vuole scoprire calette tranquille senza allontanarsi troppo da Cania, è possibile raggiungere la zona di Kolimbari (a ovest dell’isola) dove si trovano buone spiagge. Qui è possibile fermarsi ad ammirare anche il monastero di Moni Gonias, un bell’edificio color ocra con balconi scolpiti.

È bene sempre ricordare che se si desidera visitare dei monasteri o dei luoghi religiosi è necessario avere un abbigliamento adatto, dato che spesso è vietato l’ accesso a chi ha braccia o gambe troppo scoperte. Talvolta prima dell’entrata nei luoghi di culto sono disponibili vestiti da prendere in prestito per la visita, per lo più gonnelloni, pantaloni molto larghi e scialle, da restituire poi al termine della visita. Ma un pareo e una t-shirt sono spesso sufficienti.

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Isole vicine a Creta

Isole vicine a Creta

L’isola di Creta è la più grande della Grecia, una delle maggiori di tutto il Mediterraneo ed è circondata da una costellazione di isole minori, isolotti e semplici scogli che spesso sono visibili anche dalla costa e raggiungibili con escursioni giornaliere.

Per questo motivo, Creta può essere concepita anche come punto di partenza per visitare le innumerevoli isole che la circondano, alcune delle quali con caratteristiche uniche e specifiche.

Vicino a Creta, per esempio, si trova il punto più a sud d’Europa, una piccola isola a 3 ore di traghetto da Sfakia e non ancora presa d’asalto dai turisti. Si tratta di Gavdos che alcuno identificano con l’antica Ogigia, abitata da Calipso e citata da Omero nell’Odissea. Quest’isoletta conta solo 50 abitanti e il sindaco d’estate guida anche l’unico piccolo bus che dal porticciolo porta alla spiaggia di Sarakiniko. L’isola ha rappresentato anche un luogo di prigionia per i dissidenti politici che, negli anni ‘30, venivano inviati al confino dal dittatore Metaxas.

La spiaggia di Sarakiniko e quella di Aghios Ioannis oggigiorno sono divenute famose per il campeggio libero. Gavdos è una piccola isola e, se affrontata con lo spirito del viaggiatore può rappresentare un luogo indimenticabile, ma per coloro che cercano divertimento o vita mondana sono consigliabili altre mete.

Nell’area sud, tra i promontori di Lithino e Kefalas, a Kommos, e vicino al Gòrtyn che era l’antica capitale di Creta, si trova l’isola di Mikronisi (in greco, piccola isola) conosciuta anche con il nome di Agios Pavlos (San Paolo). L’isolotto si trova in una baia in cui ci si trova anche un gruppo di quattro isole: Papadoplaka (a ovest), Megalonisi (con il faro) e Trafos.

Sempre nella zona sud, nei pressi di Irapetra, si trova l’isola di Chrysi raggiungibile via mare da Ierapetra e da Myrtos. Oltre ad una spiaggia per nudisti sulla costa nord dell’isola, isola offre: una salina, un vecchio porto, alcuni ruderi minoici, un faro e un cimitero romano. Il punto più alto dell’isola è chiamato Kefala (testa) è a 31m sopra il livello del mare e nella parte occidentale dell’isola si trova la cappella di San Nicola (XII secolo circa). Grazie alle acque poco profonde che caratterizzano la costa di Chrysi, lo snorkeling e le immersioni rappresentano un passatempo molto amato e le baie di Belegrina, Hatzivolakas, e Kataprosopo offrono una vasta varietà di conchiglie.

L’isola è molto piccola ed è considerata area naturale protetta. L’isola ospita la più grande foresta di cedri del Libano naturale d’Europa e la maggior parte delle piante presenti hanno un’età media di 200 anni e l’altezza media di fino a 7 metri, con alcuni alberi che raggiungono i 300 anni e i 10 metri di altezza. Nonostante la densità sia di circa 28 alberi per ettaro sull’ isola non c’è acqua potabile fresca.

L’ isola di Dia si trova nella zona nord di Creta, dirimpetto ad Heraclion. Si tratta di un isola totalmente deserta, i cui unici abitanti sono i turisti che vi arrivano per delle escursioni giornaliere, ricca di flora e fauna protetta e per questo motivo inserita nel European Network of Nature (Natura) 2000.

L’isola è stata protagonista anche di numerose immersioni archeologiche che hanno rivelato i resti di un antico porto. A livello mitologico questa sarebbe stata una delle tappe della fuga di Teseo dopo aver ucciso il Minotauro, mentre secondo un’altra leggenda Dia sarebbe stato un gigante trasformato in roccia da Zeus per aver osato attaccare l’isola di Creta.

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