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Arabba

Benvenuti adArabba!

Arabba in estate

Caratteristico paese nel cuore delle Dolomiti, Arabba è il principale centro turistico della Valle di Fodom ed è una frazione del comune di Livinallongo del Col di Lana ai piedi del Passo Pordoi. L’area sciistica di Arabba, con quasi 50 km di piste e 20 moderni impianti di risalita, fa parte insieme alla Marmolada del famoso Dolomiti Superski, che offre agli appassionati oltre 1200 km di piste. Tutta l’area è molto apprezzata grazie alla facilità con cui si raggiungono le piste, accessibili direttamente dal paese senza l’ausilio di mezzi di trasporto, solo con gli sci, infatti, si arriva ai tracciati più facili come Burz-Bec e Roces-Passo Campolongo e a quelle più difficili di Portavescoso, meta preferita dagli amanti delle emozioni più forti.

Arabba innevata

Panorama di Arabba d’inverno

Arabba è conosciuta in tutto il mondo perché inserita in uno dei circuiti sciistici più suggestivi, quello di Serraronda, che con 40 km di piste si collega ai quattro passi dolomitici di Campolongo, Gardenba, Sella e Pordoi percorribili in poche ore anche dagli sciatori meno esperti.

Oltre allo scii, Arabba offre molte altre opportunità di divertimento, come le escursioni con i racchettoni da neve, oppure la guida di motoslitte all’interno di un circuito apposito costruito in paese. E ancora, una suggestiva pista di pattinaggio aperta anche dopo cena e un ricco programma di attività da fare direttamente con le guide alpine. Senza contare le Spa e i centri benessere, dove rilassarsi e prendersi cura di se stessi. E ai più piccoli è stato dedicato un Ski-Kindergarten, dove tutti i bambini, a partire dai due anni, possono divertirsi con attività ricreative e con lezioni di scii, studiate in base alla preparazione e all’età dei partecipanti.

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Fiera di Primiero – Il più piccolo comune italiano

Fiera di Primiero,negozi, wellness e locali!

Nata grazie alle attività dei minatori tedeschi nel 1400 che fecero di Fiera un punto di raccolta e di mercato, proprio al centro della zona mineraria. Oggi è una nota località turistica, grazie alla presenza di un affasciante testimonianza di arte gotica trentina: la chiesa arcipretale dell’Assunta, eretta nei primi decenni del XV secolo quando esplose l’attività mineraria dell’argento, del ferro e del rame.

Fiera di Primiero - Centro Storico

Fiera di Primiero – Centro Storico

La chiesa dell’Assunta è formata da imponenti mura che reggono tutta la struttura, mentre l’interno è formato da numerose file di pilastri. Il grande trittico, risalente al 1500, che dominava l’altare maggiore è, ora, tenuto a Trento.
Curiosità: Fiera di Primiero è il più piccolo comune italiano per estensione, solo 0,15 km²

Fiera di Primiero - Chiesa Santa Maria Assunta

Fiera di Primiero – Chiesa Santa Maria Assunta

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La Valle dell’Isarco

La fantasticaVal d’Isarco!

Bressanone

Una valle magica, incantata che conserva antiche tradizioni ed eccezionali paesaggi, nascosti, ancora incontaminati. La Val dell’Isarco è un intreccio di città e montagna, tra paesi turistici e vette altissime. La Valle si presenta come una profonda gola, che va da Bolzano a Bressanone e vede scorrere il fiume omonimo l’Isarco, il più importante affluente dell’Adige. Protagoniste della vallata sono Chiusa e Bressanone, mete imperdibili per ogni esploratore che vuole conoscere fino in fondo le Dolomiti.

Monastero di Sabiona - Chiusa

Monastero di Sabiona

Davvero caratteristica Chiusa con la sua rete di viuzze e stradine medievali e l’antica abbazia di Sabiona, che dall’alto di una roccia domina tutta la valle. Nelle vicinanze, da non perdere, il castello di Rodengo, di epoca rinascimentale.

In Val dell’Isarco possono essere praticati moltissimi sport, come pesca, parapendio, escursioni, rafting, golf, in estate, senza contare lo scii su 81km di piste coperte dal 90% da innevamento programmato, durante l’inverno. I percorsi sono distinti in base al livello di difficoltà, per i più esperti ma anche per i principianti.

Panorama Valle dell'Isarco

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I Tre Scarperi – Dolomiti di Sesto

I Tre Scarperi: storia e natura !

I Tre Scarperi innevati

E’ un massiccio che fa parte del gruppo Dolomitico di Sesto, di estrema bellezza e fascino, che si estende dalla Valle di Sesto alla Valle Fiscalina. Le rocce, dalla colorazione chiara e suggestiva, sono state meta di numerose imprese da parte di scalatori di tutto il mondo e nel corso della Prima Guerra Mondiale sono state teatro di accesi scontri tra soldati.

Cima Tre Scarperi

Il Gruppo dei Tre Scarperi

Rifugio Tre Scarperi

Il Rifugio Tre Scarperi

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Turismo.it – La Guida più completa delle Dolomiti, patrimonio naturale dell’umanità

Benvenutisulle Dolomiti!

Le montagne più famose al mondo, le Dolomiti sono state riconosciute Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, un territorio unico per i panorami, per la natura che si tinge, soprattutto d’estate, di una luce quasi magica. Montagne straordinarie, la cui unicità si riflette nella vita quotidiana di chi le vive ogni giorno, tra tradizioni e grande ospitalità e che si presentano come catene montuose isolate in mezzo le Alpi. Le Dolomiti, poi, affasciano per il gioco di colori che si riflette ovunque: dal grigio al rosa, dal rosso al cenere e sono state definite “i monti pallidi” soprattutto d’estate, quando presentano colori tenui, sfocati che tendono a schiarirsi. Il paesaggio unico, dominato dall’alternarsi di strapiombi e dolci pascoli, ha reso le Dolomiti famose in tutto il mondo, anche grazie alla particolare caratteristica di assumere tonalità di un rosso fuoco al tramonto, un fenomeno straordinario, che i ladini chiamavano “enrosadira”.

Le Dolomiti sono formate da una serie di isole dentro le Alpi, tra cui le valli cittadine e piccoli paesi e fra prati e boschi si ritrovano numerosi centri turistici che offrono ai villeggianti e agli escursionisti una completa gamma di attrezzatura ricettiva e sportiva e impianti sciistici tra i più moderni al mondo.
Paradiso per gli escursionisti, per gli sciatori e per gli scalatori, le Dolomiti offrono ai turisti sia d’estate che d’inverno lo scenario più emozionante che una montagna possa dare. Sono per molti, infatti, le montagne più entusiasmanti al mondo, in nessun altro luogo vivono tanti contrasti: da una parte laghi, prati e boschi verdi, dall’altro rocce e vette maestose. In uno spazio delimitato si può passeggiare, scalare e sciare ad ogni livello si voglia.
Le Dolomiti, un territorio di quasi cento kilometri di lunghezza e larghezza, ospitano tre gruppi linguistici molto diversi l’uno dall’altro, ognuno con la propria differente cultura e tradizione. Al Nord si trova la cultura tedesca, al Sud quella italiana e intorno al Gruppo della Sella sono presenti i ladini, che a loro volta si sono estesi nel Sudtirolo, a Trento e a Belluno.

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Le Dolomiti in inverno: paradiso per sciatori

L’invernosulle Dolomiti!

Amate da molti turisti, le Dolomiti sono una rinomata meta turistica soprattutto durante i mesi invernali, un vero paradiso per gli amanti dello sci e dello snowboard e per chi desidera una vacanza rilassante all’insegna del divertimento e della natura, tra piste innevate, di ultima generazione, lunghe 220 km, mercatini dell’artigianato e un’ottima gastronomia locale.

Famoso è il Dolomiti Superski, con 1220 km di piste sciistiche e 450 impianti di risalita. Un vero paradiso per gli amanti della neve e per gli sciatori più incalliti, che possono scegliere tra i tracciati di Cortina d’Ampezzo, Val Gardena e Alpi di Siusi, Val di Fassa e Carezza, Arabba e Marmolada, Tre Valli e Civetta.

Una vera emozione, discendere dalle diverse aree sciistiche della Val di Fassa e lasciarsi tentate dalle tante occasioni di divertimento, soprattutto per gli appassionati della tavola e degli snowpark e degli sport di ultima generazione, come il freeride, nuovo modo di sciare sulla neve fresca, lontani dalle piste e circondati da panorami incontaminati. L’unicità degli scenari dolomitici e la varietà delle piste, con impianti moderni e veloci di risalita, hanno permesso di sviluppare un turismo d’eccezione, fatto anche di campioni e sciatori professionisti che vengono sulle Dolomiti per la propria preparazione atletica.

Dolomiti innevate in inverno

E proprio nella spettacolare natura delle Dolomiti, solitaria e bellissima, che si svolgono due competizioni molto importanti di sci alpinismo, la Sellaronda Skimarathon e la Pizolada delle Dolomiti. Senza contare quelle dedicate allo sci di fondo come la Marcialonga, che si svolge l’ultima domenica di gennaio nelle valli di Fassa e Fiemme.

Non solo sci, in inverno, infatti, le Dolomiti offrono a chi non scia un ampio elenco di attività, come le escursioni, sia a piedi che con le racchette, nel silenzio dei boschi circondati da montagne quasi incantate. Poi, le numerose piste di pattinaggio su ghiaccio all’aperto, a Campitello, Pozza di Fassa e Moena, a Alba Canazei permettono a tutti di divertirsi e trascorrere momenti indimenticabili. Da non perdere anche i centri storici più caratteristici, dove si possono comprare oggetti artigianali davvero unici. E tra rifugi, ristoranti e locande, si può trascorrere una piacevole serata in compagnia.

Le Dolomiti, in inverno, sono anche sinonimo di relax e benessere grazie alle Terme e ai Centri Spa, moderni e attrezzati, con percorsi benessere all’interno di strutture eleganti e raffinate.

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Gastronomia delle Dolomiti: delizie per il palato!

Cucina tipicadelle Dolomiti!

Cucina autentica, prodotti locali, piatti preparati in casa e antiche tradizioni, che vengono tramandate con dedizione e passione.

Erbe, frutti dei boschi (lamponi, funghi, mirtilli), assieme al latte, burro, formaggi, e ovviamente, speck, per preparare piatti deliziosi, e sconosciuti ai più. Sono questi gli ingredienti giusti usati per la preparazione dei piatti poveri, tipici della tradizione dolomitica, come brodo fritto, o brodo al vino, sfogliatelle di patate, o le patate e cipolle.

Tra i più famosi ci sono i canederli (simbolo della vecchia cucina mitteleuropea, è una ricetta nata dalla necessità di sfruttare il pane raffermo e i prodotti caserecci) o knodel, in mille varianti, la pastisada, e i casunziei, classici della cucina trentina e altotesina, che sono ravioli a forma di mezzaluna ripieni di rape rosse o spinaci.

Anche la minestra di orzo è uno dei piatti tipici della cucina alto atesina, perfetta per le fredde giornate invernali. Con speck e carne di maiale affumicato viene servita come piatto unico, accompagnata da alcune fette di pane integrale. Sulla tavola non può mancare il risotto al teroldego, piatto molto diffuso in Trentino, associato sempre ad un buon bicchiere di vino.

E poi, ancora, le taiadèle smalzàde ovvero la pasta saltata in padella, gli strangolapreti, spinaci al vapore; trippe in brodo, ricercatissime dai buongustai amanti della vecchia cucina, simbolo della gastronomia contadina. Lo smacafam, frittata di grano saraceno, canederli, gnocchi di pane raffermo e spinaci e il tortèl di patate, la torta di pomi.
E immancabile non poteva essere che il famosissimo strudel di mele dell’Alto Adige, che viene preparato con tre tipi diversi di impasti: con la pasta sfoglia, con la pasta matta o con la pasta frolla, a seconda della consistenza che si vuole ottenere. Tra i dolci, poi, ci sono i canifli, frittelle accompagnate con il vin brulè e i crafon, frittelle di farina di frumento e segale con semi di cumino.
Ma se la mela è uno dei prodotti tipici della cucina dolomitica, non da meno sono i formaggi, che sono alla base di numerose e gustose ricette come il casolet (Val di Sole), trentigrana (Val di Non) le ricotte e il burro, trasformato dal latte secondo antiche tradizioni.
Famosa in Trentino la Strada dei Formaggi delle Dolomiti, un percorso gatronomico da veri intenditori.
Non solo piatti gustosi e genuini, ad accompagnare il tutto ci vuole un buon vino come il groppello, rosso. E per concludere, non possono mancare le degustazioni delle grappe aromatizzate al cimino, al pino mugo, al ginepro, ai mirtilli e alla genziana.
Oggi fra Trentino, Alto Adige e Bellunese ci sono ottimi ristoranti e grandissimi cuochi, fantastici vini e i migliori spumanti del mondo. Le Dolomiti sono diventate, nel corso degli anni, una terra dell’alta gastronomia, apprezzata in tutto il mondo.

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Dolomiti – Informazioni Utili

Informazioni Utilisulle Dolomiti

Come muoversi

Le Dolomiti permettono di spostarsi e muoversi con facilità, grazie alla presenza di percorsi panoramici da attraversare a piedi o in mountain bike, linee di autobus efficienti e ad una rete ferroviaria in grado di condurvi ovunque voi vogliate.

Linee Autobus

  • Trentino Alto Adige: Per gli spostamenti interni esiste una moderna e attrezzata linea di autobus, che partono principalmente da Trento. E’ proprio qui, infatti, che si possono prendere gli autobus della Trentino Trasporti Esercizio Spa, in Alto Adige, invece, il capolinea degli autobus della Sad è a Bolzano. Ci sono anche aziende di trasporto private che effettuano comodo servizio taxi, minibus e autobus con veicoli dotati di ogni comfort; transfer da e per stazioni ferroviarie, aeroporti, alberghi della Val di Fassa, della Val di Fiemme e delle Dolomiti; servizio navetta e skibus; autonoleggio con conducente e noleggio di autobus, pullman e minibus.

  • Bellunese: La Dolomitibus è la compagnia che effettua le corse in tutta la zona, collegando durante le stagione invernale i principali centri cittadini con le località sciistiche. I capolinea sono Feltre e Belluno. Inoltre ci sono taxi e autobus di linea che portano a Cortina e alle altre località dell’alto bellunese.

  • Friuli: la zona delle Dolomiti friulane è raggiungibile attraverso un servizio di linea che quotidianamente copre la tratta Trieste-Udine-Tolmezzo-Forni di Sopra-Auronzo-Calalzo-Pieve di Cadore, oppure con autobus in partenza da Pordenone.

Come arrivare

Auto

  • Trentino Alto Adige: per chi arriva in macchina l’Autostrada A22 del Brennero è una comoda soluzione per percorrere velocemente, da Nord a Sud, tutto il Trentino. Le uscite principali, per raggiungere le Dolomiti, sono: Ora-Egna, per arrivare in Val di Fassa, Moena e Val di Fiemme, Trento per chi va in Val di Non, Madonna di Campiglio e la Val di Sole, Rovereto-Lago di Garda.

  • Bellunese: l’Autostrada A27 Venezia-Belluno permette di arrivare nella provincia di Belluno. L’uscita Belluno è per chi vuole raggiungere le località turistiche più note, come Feltre, Agordo, Alleghe, la Marmolada ed Arabba, mentre per Cortina d’Ampezzo è consigliabile l’uscita Pian di Vedoia.

  • Friuli: le uscite autostradali per raggiungere le Dolomiti nella Valle del Tagliamento e nell’alta provincia di Udine, sono Pian di Vedoia sull’A27 e lo svincolo per la Carnia sull’A23.

Treno

  • Trentino Alto Adige: le stazioni principali sono Trento, Rovereto, Bolzano, Bressanone, Vipiteno e del Brennero. La linea Trento – Malè-Marilleva collega la Val di Non e la Val di Sole. L’infrastruttura ferroviaria in Trentino Alto Adige si estende complessivamente per oltre 360 km di linee e più di 57 stazioni.

  • Bellunese: le stazioni più importanti sono Feltre, Belluno e Calalzo, dove ci sono taxi e autobus di linea che portano a Cortina e alle altre località dell’alto bellunese.

  • Friuli: dalle stazioni di Carnia, Pordenone, Sacile, Udine e Calalzo di Cadore si possono prendere comodi autobus che collegano tutta la zona

Aeroporto

  • Trentino Alto Adige: gli aeroporti più vicino sono il Marco Polo di Venezia, 250 km, Linate e Malpensa a Milano, 280 km, il Valerio Catullo di Verona, 130 km, il Gabriele d’Annunzio di Brescia, 180 km, l’Antonio Canova di Treviso, 268 km. Ci sono anche se di minori dimensioni gli aeroporti delle Dolomiti e il Caproni di Treno, dove possono atterrare anche aerei da turismo.

  • Bellunese: anche se Belluno è fornito da un piccolo aeroporto, i principali sono l’Antonio Canova di Treviso, a 90 km da Belluno, seguito dal Marco Polo di Venezia, 101 km, da quello di Bolzano, 118 km, di Ronchi dei Legionari di Trieste, 159 km e di Verona, 213 km.

  • Friuli: gli aeroporti più vicini sono quello di Ronchi dei Legionari a Trieste e il Marco Polo di Venezia.

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Curiosità sulle Dolomiti

Curiositàsulle Dolomiti

Il nome Dolomiti risale al 1792 quando per la prima volta furono denominate Dolomia, dal francese scalatore di nome Dolomieu. Il nome, che tutti noi conosciamo, prende piede a partire dal 1864 in seguito alla pubblicazione di un testo, scritto in lingua inglese, intitolato “The Dolomite Mountains”.

La Val di Non, situata in Trentino, conserva il maggior numero di castelli, dei quali restano caratteristiche rovine che sono state trasformate in veri e propri Musei. Tra questi si ricorda il Castello Thun, a Cles, appartenente alla Provincia autonoma del Trentino, il Castello di San Michele a Ossana, il Castello di Caldès e tanti altri. E poi, il Castello di Andraz, risalente al XI sec, in territorio bellunese di cui è il simbolo.

Castel Thun in Val di Non

In tutte le Dolomiti, il segnale utilizzato per chiamare il soccorso è caratterizzato dal lancio, ogni 10 secondi, per sei volte di un segnale acustico o ottico, con pause di un minuto.

Elicottero Soccorso Alpino

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San Martino di Castrozza

Benvenuti a San Martino di Castrozza!

San Martino forma, insieme a Cortina D’Ampezzo e Madonna di Campiglio, il triangolo alberghiero più famoso delle Dolomiti. Il primo albergo, infatti, risale a meno di 100 anni fa quando la zona divenne meta di esploratori in cerca di panorami mozzafiato.
Ad accogliere i pellegrini più avventurosi, prima, c’era un vecchio monastero risalente al 1000, vicino al passo Rolle. Dal 900 in poi San Martino riaffiora come centro turistico e si afferma, in particolare, in seguito al periodo di ricostruzione avvenuto dopo la Seconda Guerra Mondiale.
La cittadina è stata costruita in una valle erbosa circondata da una fitta rete di boschi e offre ai turisti una veduta delle Dolomiti davvero straordinaria, si scorge, infatti, il Cimon della Pala, la Vezzana, la Rosetta, il Sas Maor, la cima della Madonna e la Cavallazza.

San Martino di Castrozza - Panorama

Panorama San Martino di Castrozza