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Le Isole del Giappone – Shikoku

Shikoku

Shikoku, il cui nome significa “quattro paesi“, è divisa in quattro prefetture; situata nell’oceano Pacifico settentrionale, a sud-ovest dell’isola di Honshu, da cui la separa il mare Interno, e a est dell’isola di Kyushu. Il territorio, che ha una superficie di 18.758 km2 (è la più piccola della quattro isole principali), è prevalentemente montuoso (raggiunge la massima elevazione nel monte Ishizuchi, di 1981 m), con pianure poco estese situate lungo la costa e nelle valli dei principali fiumi, ed è coperto di foreste. E’ popolata da circa 5 milioni di abitanti; la maggioranza della popolazione (poco più di quattro milioni di abitanti) risiede nei capoluoghi delle quattro prefetture:

Kōchi: la città capoluogo della prefettura omonima (320.000 abitanti circa) situata alla foce del fiume Monobe, nella baia di Tosa. Notevole il castello che domina dall’alto.

Matsuyama: capoluogo della prefettura più orientale (Ehime), è anch’essa famosa per il castello e per le fonti termali in cui tradizionalmente per secoli si sono bagnati nobil,, persone comuni ed anche, in stanze a loro riservate, l’imperatore e i membri della famiglia imperiale.

Tokushima;

Takamatsu;

Lo Shikoku ha moltissimi templi, soprattutto edificati sul monte Konpira nei dintorni di Kotohira, che erano tradizionalmente meta di pellegrinaggi buddhisti. Il pellegrinaggio consisteva nella visita a 88 templi. Ancor oggi viene compiuto con tutti i mezzi. La tradizione vuole che il pellegrinaggio sia stato istituito da un antico monaco buddhista, Kūkai, originario dello Shikoku. Secondo la leggenda, il monaco apparirebbe ancora oggi ai pellegrini.
Lo Shikoku, è sempre stato piuttosto isolato e quindi ha conservato più a lungo le caratteristiche originarie del Giappone soprattutto riguardo alla vegetazione ed anche ad alcune tecniche costruttive.
Una delle più affascinanti descrizioni dello Shikoku “perduto” si deve ad Alex Kerr uno scrittore americano che per molti anni, a partire dal 1970, ha vissuto in uno sperduto villaggio di montagna vicino Ōboke e scrisse Lost Japan (L’edizione italiana è uscita col titolo: Il Giappone e la gloria)

La regione dello Shikoku è la meno sviluppata delle isole giapponesi probabilmente a causa della povertà del suolo, molto montagnoso. L’economia è basata sulla coltivazione di frutta, riso, tabacco e semi di soia, sulla pesca e sulla produzione di legname e carta. Matsuyama e Takamatsu sono i maggiori centri urbani dell’isola, che conta 4.179.000 abitanti.
La regione di Shikoku è collegata ad Honshū da tre ponti. Sul ponte Seto Ōhashi (“il grande ponte di Seto”), terminato nel 1988, transita la ferrovia.

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Hotel in Giappone

Hotel consigliati in Giappone

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HOTEL IN GIAPPONE

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Di seguito alcuni Hotel da noi consigliati:

HOTEL IN TOKYO

Conrad Tokyo:

Ubicato tra i grattacieli di Shiodome, il Conrad Tokyo vanta 2 ristoranti con stella Michelin e ospita al ventinovesimo piano un centro benessere con splendida vista sulla città. Le spaziose camere sono dotate di bagno completo di doccia con getto a pioggia.

Le stanze del Conrad sono tra le più spaziose di Tokyo e dalle vetrate potrete ammirare la vista panoramica sui giardini Hamarikyu o sulla baia di Tokyo.Per altre informazioni.

Hotel Route-Inn Yokohama Bashamichi

Solo a 100 metri da JR Kannai Train Station, Hotel Wing Yokohama fornisce camere insonorizzate con Wi-Fi gratis, LCD TV e bagnio separato. Ha un ristorante. Le camere sono semplice, ma sono moderne, con toni neutri e arredi in legno. Poi rilasarti con un bagnio, fatti un te verde o provare le pantofole.

Jonathan’s Restaurant si trova su primo piano della edificio, è aperto a tutti i pasti e serve una varietà di piatti giapponesi e occidentali.Continua

HOTEL IN KYOTO

Citadines Kyoto Karasuma-Gojo:

Ad appena 1 minuto a piedi dalla stazione della metropolitana di Gojo, il Citadines Kyoto Karasuma-Gojo vi offre appartamenti con servizi alberghieri. Le unità abitative, tutte ottimamente arredate, sono provviste di TV a schermo piatto, connessione internet gratuita e cucina completamente accessoriata.

HOTEL IN OSAKA

Swissotel Nankai Osaka:

Le camere dello Swissôtel Nankai sono dotate di aria condizionata, TV LCD con canali satellitari, frigorifero e letti particolarmente lunghi. Alcune includono una macchina da caffè Nespresso e la connessione internet gratuita.Continua

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to internazionale di Haneda (HND). Situato nella zona di Ōta, è uno degli aeroporti più affollati del mondo, sebbene la maggior parte dei voli siano voli nazionali. Ad un’ora d’auto dal centro città, è un aeroporto ineccepibile. Dal punto di vista estetico, nulla d’eccezione, ma è pulitissimo e soprattutto efficientissimo. Agli arrivi si può prendere in un attimo il treno che porta in centro, oppure autobus che ti portano veramente ovunque.
– Informazioni Generali: 03-5757-8111
– Sito internet: www.tokyo-airport-bldg.co.jp/en/


Aeroporto internazionale di Narita (NRT).
L’aeroporto di Narita, precedentemente noto anche come New Tokyo International Airport, si trova nella città di Narita nella Prefettura di Chiba, circa 60 km fuori da Tokyo. Ha due terminal, il Terminal 1 e il Terminal 2, ed ogni compagnia aerea è assegnata ad uno dei due.
E-mail: naa1@naa.jp
Sito Internet:www.narita-airport.jp/en/index.html

Il modo più veloce per arrivare a Tokyo è quello di prendere il treno Narita Express (NEX) della JR, che impiega circa un’ora. Tutti i posti sono riservati. La costo di un biglietto tra l’aeroporto di Narita e la Tokyo Station è di circa 2900 yen. Ci sono partenze ogni 30 – 60 minuti. on il pacchetto Suica & NEX, disponibile a 3500 yen solo per i turisti stranieri, è possibile viaggiare con il Narita Express dall’aeroporto a Tokyo e ricevere una carta Suica del valore di 2000 yen (di cui 500 yen di deposito rimborsabile e 1500 yen utilizzabile per le tariffe ferroviarie). Suica è una carta prepagata, che può essere usata, al posto dei normali biglietti, praticamente su tutti i treni e gli autobus della metropoli di Tokyo, tra cui treni JR e linee metropolitane.
La linea ferroviaria JR Sobu (treno rapido) è un’alternativa più lenta, ma più economica, alla JR Narita Express, che impiega circa 90 minuti da Narita alla Tokyo Station e costa 1280 Yen. Vi è circa una partenza ogni ora.

Da Narita a Tokyo con la Keisei Railways: Per raggiungere Toyko dall’aeroporto di Narita, è possibile prendere la linea ferroviaria Keisei Limited Express fino alla stazione Nippori (circa 75 minuti, 1000 Yen) e trasferirsi sulla linea JR Yamanote o JR Keihin Tohoku per arrivare alla Tokyo Station (10 minuti, 150 Yen). Ci sono collegamenti ogni 20 minuti.

Da Narita a Tokyo con i limousine bus: I limousine bus da Narita a Tokyo partono ogni 15 – 20 minuti. Il viaggio di sola andata dura circa 80 – 100 minuti e costa 3000 Yen.

JR Narita Express (NEX): Circa 3000 Yen, 60 minuti da Narita al centro di Tokyo. Partenze ogni 30-60 minuti. Il Narita Express è un treno comodo e veloce per raggiungere dall’aeroporto il centro di Tokyo (fermate presso le stazioni di Tokyo, Shinagawa, Shinjuku e Ikebukuro), la regione di Tokyo, Tama, Yokohama e di Saitama. Tutti i posti sono riservati. Con il pacchetto Suica & NEX, il Narita Express diventa anche un modo relativamente economico per raggiungere la città dall’aeroporto

transport

JR Sobu Line (treno rapido). Circa 1300 Yen, 85 minuti da Narita al centro di Tokyo. Partenze ogni 60 minuti. Il treno rapido della linea Sobu è un’alternativa conveniente al JR Narita Express, che collega l’aeroporto con la stazione di Tokyo e Yokohama. Il treno rapido Sobu è un normale treno, che ferma a più stazioni tra l’aeroporto e Tokyo e può diventare affollato durante le ore di punta. Le prenotazioni non sono possibili.

Keisei Skyliner: Circa 2000 Yen, 60 minuti da Narita al centro di Tokyo. Partenze ogni 40 minuti. Il Keisei Skyliner collega l’aeroporto con la stazione di Ueno, nel centro di Tokyo. Si tratta di un treno comodo per i viaggiatori da e per l’aeroporto. Tutti i posti sono riservati.


Keisei Limited Express.
Circa 1000 Yen, 75 minuti da Narita al centro di Tokyo. Partenze ogni 40 minuti. L’alternativa a basso costo del Keisei Skyliner, è il Keisei Limited Express, il modo più economico per raggiungere Tokyo dall’aeroporto. Si tratta di un normale treno, che ferma a più stazioni tra l’aeroporto e Tokyo e può diventare affollato durante le ore di punta. Le prenotazioni non sono possibili.

Limousine Bus. Circa 3000 Yen, 60-90 minuti da Narita al centro di Tokyo. Diverse compagnie di autobus offrono collegamenti a vari luoghi della zona centrale di Tokyo e delle vicine prefetture, comprese connessioni dirette ai principali alberghi della metropoli

Taxi. Circa 20000 Yen, 60-90 minuti da Narita al centro di Tokyo. Poiché l’aeroporto di Narita è situato circa 60 km fuori da Tokyo, un taxi per il centro di Tokyo è molto costoso e non è quindi raccomandabile.

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Soggiornare in Giappone – La guida più completa del Giappone

Soggiornare in Giappone


FORMALITA’ D’INGRESSO

Se si desidera soggiornare in Giappone, per meno di 90 giorni, non sarà necessario esplicare particolari formalità: sarà sufficiente, essere in possesso del passaporto, ovviamente in corso di validità (così come il visto eventualmente applicato su esso). Per soggiorni superiori a 90 giorni sarà invece necessario munirsi di un visto, che potrà essere richiesto presso l’Ambasciata Giapponese a Roma o il Consolato Giapponese a Milano.
A partire dal 20 novembre 2007 è entrata in vigore la Legge sull’immigrazione n. 43 del 24.05.2006. La “Law for Partial Amendment of the Immigration Control and Refugee Recognition Act” (questo è il nome del decreto), prevede nuove misure di controllo (presa delle impronte digitali e foto del volto) applicabili agli stranieri in entrata nel Paese. In base a detta procedura, tutti i cittadini stranieri (ad esclusione di determinate categorie, come i minori di 16 anni o i diplomatici) che giungeranno in Giappone dovranno fornire, al momento dello sbarco, i propri dati biometrici.

Per maggiori informazioni si suggerisce di contattare:


Ambasciata del Giappone a Roma:
Indirizzo: Via Quintino Sella, 60, 00187 Roma, Italia
Tel: (+39)-06-487-991
Fax : (+39)-06-487-3316

NORME DOGANALI

I viaggiatori in entrata in Giappone devono compilare una dichiarazione circa gli effetti personali a mano e quelli imbarcati. Non vi sono particolari formalità valutarie e doganali, ma vige il divieto di importazione di armi da fuoco e munizioni, insaccati (ad esclusione di quelli in tetrapack in vendita nei duty free shops delle aree transito), merci alimentari facilmente deperibili (esempio frutta fresca).
Non vi è limite all’importazione e all’esportazione di valuta, ma è obbligatorio dichiarare alla dogana la somma superiore ad un milione di Yen.
Viaggiare con animali potrebbe essere complicato: cani, gatti ed altri piccoli animali domestici devono infatti devono essere sottoposti a controllo sanitario e devono essere in possesso dei seguenti documenti / certificati

Microchip certificato ISO (discernimento di individuo)
Vaccinazioni contro l’idrofobia
Esame del sangue (per controllo positività all’idrofobia)
Dichiarazione di importazione al Servizio Quarantena Animali giapponese entro 40 giorni prima dall’entrata in Giappone
In caso di alterazione del livello di anticorpi, l’animale sarà sottoposto a 180 giorni di quarantena in Italia .

Per ulteriori informazioni consultare il sito
http://www.maff.go.jp/aqs/english/

SITUAZIONE SANITARIA

Non ci sono vaccinazioni obbligatorie da effettuare, ma è meglio ricordare che vi è il rischio di contrarre difterite e tetano, epatite virale B ed encefalite giapponese (una malattia virale acuta, trasmessa all’uomo dalla puntura di zanzare infette appartenenti al genere Culex); per questa malattia sono considerate a rischio tutte le aree rurali, soprattutto nella parte occidentale del paese, in particolare durante i mesi che vanno da luglio a ottobre). Il vaccino, prodotto in Giappone fin dagli anni ’50 non è disponibile in Italia ed è difficilmente reperibile in Europa, tuttavia, se necessaria, è possibile eseguire la vaccinazione direttamente nel Paese di destinazione.
Anche il Giappone ha registrato casi d’influenza da virus A/H1N1.
Le Autorità sanitarie locali hanno adottato le misure di prevenzione volte a contrastare il diffondersi del virus e presso porti e aeroporti come vengono effettuati controlli sanitari di prassi sui passeggeri in arrivo che presentano sintomi febbrili.
L’assistenza sanitaria in generale è molto buona: gli ospedali sono ben organizzati ed il personale medico-sanitario è preparato, seppur difficilmente parlano le lingue straniere.


Le prestazioni mediche (incluse quelle di pronto soccorso) sono a pagamento
, si consiglia dunque di stipulare, prima di intraprendere il viaggio, un’assicurazione sanitaria che preveda, oltre alla copertura delle spese mediche, anche l’eventuale rimpatrio aereo sanitario o il trasferimento in altro Paese in caso di necessità.
In caso di emergenza, si può chiamare un’ambulanza, componendo gratuitamente e da qualsiasi cabina telefonica il numero di telefono 119 (attivo 24 ore su 24 anche in lingua inglese), comunicando i propri dati e l’indirizzo.

Altri numeri utili sono i seguenti:

Metropolitan Medical And Health Information Center: 03-5285-8181. Chiamando questa centrale, attiva anche in lingua inglese, è possibile ottenere informazioni sul sistema sanitario giapponese e sulle istituzioni mediche della zona in cui ci si trova in cui è presente personale che parla lingue straniere. E’ attivo da lun a ven dalle 9 alle 18).
Servizio di interpretariato in lingua inglese per pronto soccorso: 03-5285-8185. Dal Lunedì al Venerdì dalle 17 alle 18.00. Sabato, Domenica e festivi dalle 9 alle 18.
Japan Helpline (24 ore su 24): 0120-461-997
Tokyo Medical & Surgical Clinic: 03-3436-3028. Chiamando questo numero, durante le ore notturne dei giorni feriali, nei giorni prefestivi e festivi viene fornito il numero del medico di turno, il quale garantisce l’assistenza medica di base anche a domicilio e per situazioni che rivestono carattere di urgenza l’eventuale ricovero ospedaliero.

SICUREZZA

Il Giappone è un paese abbastanza sicuro dal punto di vista internazionale.
È risaputo che il Giappone è soggetto ad un’intensa attività sismica e vulcanica; il motivo va ricercato nel fatto che il suo territorio occupa una regione dove diverse placche tettoniche si scontrano e si sovrappongono. La ricerca geologica ha infatti rilevato un abbassamento della costa Giapponese occidentale, e un innalzamento della costa pacifica.
Il Giappone può contare ben 200 vulcani, di cui 50 attivi. I terremoti sono molto comuni in Giappone, secondo una statistica si verificano quotidianamente più di tre movimenti sismici. Si verificano anche parecchi maremoti a causa degli improvvisi e continui mutamenti della topografia sottomarina.

Si consiglia di registrare i dati relativi al viaggio che si intende effettuare nel Paese sul sito: www.dovesiamonelmondo.it

PATENTE ED ASSICURAZIONE AUTO

Guidare in Giappone, per un italiano non è molto semplice, anche se viene riconosciuta la patente internazionale modello Convenzione di Ginevra 1949. Va però detto che è necessaria la traduzione ufficiale della patente in lingua giapponese. La traduzione ufficiale del documento di guida potrà essere rilasciata da uno dei seguenti organi:

1) autorità italiane competenti per il rilascio dei documenti di guida o gli uffici consolari italiani in Giappone;

2) enti giuridici o altri enti che le Autorità italiane competenti per norma di legge abbiano segnalato alla Commissione Nazionale di Pubblica Sicurezza come organismi abilitati a produrre traduzioni di documenti di guida italiani e dei quali la Commissione stessa abbia appurato l’idoneità;

3) la Japan Automobile Federation (JAF).
Inoltre, va precisato che l’assicurazione italiana, così come quella estera, non viene riconosciuta. È necessario quindi, una volta arrivati in Giappone, stipulare un’assicurazione a breve termine (“Jibaiseki Hoken”).
Infine, due parole sulle norme di guida. Innanzitutto, la circolazione è a sinistra ed il sorpasso a destra. Le cinture di sicurezza anteriore sono obbligatorie, così come è obbligatorio accendere gli anabbaglianti di giorno.

Per quanto riguarda il Tasso alcol emico, il limite legale è di 0,3 g per litro di sangue. La guida in stato di ebbrezza è considerata un reato passibile di elevata ammenda e nei casi più gravi di pena detentiva.

INFORMAZIONI GENERALI

Moneta:
YEN (JPY). 1 Euro vale 135 Yen.

Lo Yen venne introdotto nel 1872, durante il Governo Meiji e venne coniato in oro fino al 1888; in seguito venne coniato parzialmente in argento sino al 1914. (i tagli maggiori rimasero in oro fino al 1932).
Nel 1949 lo yen venne “ancorato” (fino allo scioglimento degli accordi di Bretton Woods nel 1971), al dollaro e gli fu assegnato un valore fisso di 360 per dollaro USA; poco più tardi, il sen e il rin uscirono dalla circolazione (perlomeno reale, in quanto continuarono ad essere utilizzati nei calcoli finanziari).
Attualmente sul mercato nazionale circolano monete da 1, 5, 10, 50, 100 e 500 yen e banconote da 1000, 5000 e 10.000 yen.

Fuso orario:

Il Giappone non adotta l’ora legale. La differenza di fuso orario tra Italia e Giappone è di 7 ore in estate e 8 ore in inverno (UTC/GMT +9).

Prefissi: Per chiamare il Giappone dall’Italia il numero da comporre è 0081, seguito dal prefisso (senza lo zero iniziale) e dal numero che si intende raggiungere. Per chiamare l’Italia dal Giappone il numero da comporre è 01039, seguito dal prefisso (incluso lo zero iniziale) e dal numero che si intende raggiungere. Il prefisso di Tokyo è + 3.

Numeri di emergenza:
comporre il 119 per contattare l’Ambulanza o i Vigili del Fuoco e il 110 per la Polizia. Rispondono anche in inglese.

Come telefonare:
Il sistema GSM utilizzato in Europa non è compatibile con quello giapponese. È quindi necessario avere un telefonino UMTS. Utilizzare le SIM delle maggiori compagnie telefoniche operanti in Italia, potrebbe essere alquanto dispendioso: è preferibile dunque, una volta arrivati, acquistare il loco un telefonino a basso prezzo.

Valida alternativa è rappresentata dalle schede telefoniche internazionali (facili da trovare e da utilizzare) o da Skype.

Orari di banche e negozi:
Le banche sono aperte, generalmente, dalle ore 9 alle ore 15, dal lunedì al venerdì. Le maggiori carte di credito sono accettate, mentre con i bancomat (se non sono del circuito CIRRUS) ci possono essere qualche difficoltà: è quindi consigliabile contattare la propria banca prima di partire.
I negozi sono generalmente aperti dalle ore 10 alle ore 18/19, anche di domenica; hanno però un giorno di chiusura infrasettimanale.

Voltaggio:

In Giappone il voltaggio elettrico è di 100V, 50/60Hz. Le spine sono di tipo A ed a 2 fori. È consigliabile portarsi un trasformatore di corrente o un commutatore elettrico.

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Come muoversi a Tokyo – La guida più completa del Giappone

Come muoversi a Tokyo

Tokyo possiede uno dei sistemi ferroviari e metropolitani più efficienti del mondo. I treni sono puliti e veloci e tutte le stazioni hanno segnaletica in inglese. Le linee ferroviarie via terra gestite dalla Japan Railways sono codificate mediante colori, con la Yamanote che è la linea usata più di frequente.

La metropolitana di Tokyo percorre le vie sotterranee costituite da 12 linee. I treni e la metropolitana funzionano dalle 5:00 a mezzanotte. Una varietà di biglietti e abbonamenti semplifica l’acquisto rispetto ai singoli biglietti per ogni percorso. Comprate un abbonamento Suica pre-pagato per viaggiare su tutte le linee JR. Lo si può acquistare nelle aree ’finestra verde’ delle JR o presso i distributori di biglietti. Una scheda costa 2000 yen. Il biglietto Passnet (1000/3000/5000 yen) è simile al Suica ma non si può usare sulle linee JR. Per trasferirsi dalla rete metropolitana di Tokyo alla rete JR è necessario un biglietto di trasferimento, disponibile presso il punto di trasferimento. Gli autobus a Tokyo sono gestiti da società diverse. Prendere la metropolitana o i treni è più semplice per circolare in città, ma le corse degli autobus sono efficienti. Malgrado ciò, pochi segnali sono in inglese e ciò rende lo spostamento difficile. Le tariffe sono all’incirca di 200 yen e le macchine per la distribuzione dei biglietti accettano la maggior parte delle monete. Nelle stazioni della metropolitana Toei e negli hotel sono disponibili guide sui percorsi degli autobus in inglese. La bicicletta è uno dei mezzi di trasporto più usati per circolare a Tokyo se ci si sente pieni di energia. Alcuni hotel noleggiano le bici, ma la maggior parte avrà informazioni su dove noleggiarle altrove.

La rete di trasporti di Tokyo è efficientissima. La linea ferroviaria Yamanote della JR ne percorre il perimetro, la metropolitana serve il resto della città, lo shinkansen la collega al resto del paese.
Tokyo può contare su una fitta rete di treni, metropolitane e linee di autobus, gestiti da circa una dozzina di compagnie diverse. Le linee ferroviarie sono gestite dalla East Japan Rail, le linee metropolitane sono più conveniente per muoversi centrale di Tokyo. La più importante linea ferroviaria di Tokyo è la JR Yamanote Line, una linea circolare che collega le aree più centrali di Tokyo. La città è servita da dodici linee metropolitane, gestite da due compagnie, che coprono per gran parte le aree interne al cerchio della linea Yamanote e le zone attorno a Ginza e Shitamachi. La maggior parte delle innumerevoli linee ferroviarie suburbane partono da una delle sei grandi stazioni della linea Yamanote (Tokyo, Ueno, Ikebukuro, Shinjuku, Shibuya e Shinagawa).

Le linee ferroviarie principali (JR) sono:
Yamanote Line (linea verde): Linea circolare che collega tutti i principali centri.
Keihin-Tohoku Line (linea azzurra): Corre parallela alla Yamanote Line sulla metà orientale del cerchio.
Chuo/Sobu Line (linea gialla): Attraversa il cerchio della Yamanote Line (lenti treni locali).
Chuo Line (Rapid) (linea arancione): Attraversa il cerchio della Yamanote Line (servizio rapido). Collega Tokyo a Shinjuku.
Saikyo/Rinkai Line (linea verde scuro): Linea rapida parallela alla Yamanote Line sulla metà occidentale del cerchio. Si collega con Daiba.
Shinkansen (linea rossa): I treni shinkansen Tokaido fermano a Tokyo e Shinagawa, mentre treni proiettili diretti a nord fermano a Tokyo e a Ueno.
Oltre alla East JR ed alle due compagnie della metropolitana, molte altre compagnie ferroviarie collegano Tokyo con la metropoli esterna e le regioni circostanti. Queste linee di solito partono da una delle stazioni della JR Yamanote Line. Molte delle aziende ferroviarie private sono anche proprietarie di catene di grandi magazzini, spesso situati presso le loro maggiori stazioni ferroviarie:

– Tokyu Railways (linea verde): Serve la parte sudoccidentale di Tokyo e Kanagawa.
– Tobu Railways (linea rossa): Serve Saitama e Tochigi. Collega Nikko.
– Seibu Railways (linea arancione): Serve la regione Tama e Saitama.
– Keio Railways (linea azzurra): Serve la regione Tama.
– Odakyu Railways (linea gialla): Serve Kanagawa. Collega Hakone.
– Keisei Railways (linea viola): Serve Chiba. Collega l’aereoporto di Narita.
– Keikyu Railways (linea rosa): Serve l’aereoporto di Haneda e Kanagawa.
– Tsukuba Express (linea blu): Collega Akihabara con la città di Tsukuba.

La rete metropolitana di Tokyo è gestita da due compagnie, la Toei Subways con quattro linee, e la Tokyo Metro (precedentemente nota come Eidan Subways) con otto linee. Insieme, coprono l’intera area centrale di Tokyo, in particolare la zona all’interno del cerchio Yamanote e le zone attorno a Ginza e Shitamachi. ota, che anche oltre i capolinea, i treni di alcune linee metropolitane continuano ad operare sui binari di diverse compagnie ferroviarie suburbane. Per esempio, la linea metropolitana Chiyoda è direttamente collegata con la linea suburbana Odakyu alla stazione di Yoyogi Uehara, e alcuni treni sulla linea metropolitana Hibiya continuano a funzionare sui binari della linea Tokyu Toyoko dalla stazione Nakameguro.

Come muoversi:

Toei Subways

Tokyo Metro

Aqua-Line Baia di Tokyo

Taxi

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La storia del Giappone – La guida più completa del Giappone

La storia

Per conoscere l’antica storia nipponica, si fa solitamente affidamento su resoconti cinesi e su due fonti giapponesi: Kojiki (Testimonianza delle cose antiche) e Nihon shoki o Nihongi (Cronache del Giappone), compilati rispettivamente nel 712 e nel 720 d.C. Questi documenti, che costituiscono le basi della storiografia giapponese, riportano soprattutto avvenimenti accaduti tra il VII secolo a.C. e il VII secolo d.C., uniti a narrazioni mitiche.

A. I primi insediamenti /periodo Jōmon

I primi insediamenti, sul territorio nipponico, risalgono al 5000 a.C., e documentano un’’economia elementare sviluppatasi nel corso degli anni su caccia, pesca e rudimentali tecniche agricole.
Il periodo che va da circa il 10000 a.C. fino al 300 a.C. è conosciuto come Periodo «Jōmon»; questo termine deriva dall’inglese cord-marked («segnato dalle corde»); questo particolare nome vuol fare riferimento alle decorazioni, composte da corde e bastoni, del vasellame di argilla tipico di questo periodo.
Nel corso del III e IV secolo a.C.. si diffuse la Cultura Yayoi, portata in Giappone da migranti provenienti dalla Cina o dalla penisola coreana (vi sono teorie diverse in proposito), La cultura Yayoi era alquanto evoluta se comparata con il periodo Jōmon. Introdusse novità come il bronzo e le armi di rame, gli specchi di bronzo, le campane e le risaie.

B. L’epoca Kofun (300 ca. – 710)

I primi risultati della formazione di un potere statale risalgono al IV secolo d.C., cioè al Periodo Kofun; questo termine, che significa tumolo, ha origine dai reperti archeologici ritrovati a migliaia in tutto lo Honshû e nella parte settentrionale del Kyûshû.
In questa periodo storico il paese, diviso in diverse comunità tribali (uji) vide il clan di Yamato diventare sempre più forte e potente. L’imperatore Yamato rafforzò il proprio potere dichiarando lo scintoismo la religione di stato (e dunque uno strumento politico). I sovrani successivi adottarono modelli culturali e politici di provenienza cinese e, alla metà del VI secolo , favorirono la diffusione del buddhismo, che all’inizio del VII secolo divenne la religione ufficiale del Giappone. L’esistenza dei kofun testimonia l’elevato grado di organizzazione che lo stato di Yamato doveva aver raggiunto all’epoca

C. L’epoca Asuka (593-710)

Il Periodo Asuka coincide con il primo periodo buddhista della storia nipponica. Nel 593 l’imperatrice Suiko (ricordata come una imperatrice saggia e giusta), salì al trono, stabilì la residenza imperiale nella Valle di Asuka, nella provincia di Yamato. Suo nipote, il principe Shotoku, diede vita ad una serie riforme, e nel 604 redasse la prima costituzione giapponese, denominata “dei diciassette articoli”, ed ispirata all’ordinamento centralizzato cinese.
Il programma di riforme intrapreso da Shotoku, fu continuato, con successo, dal principe Nakano Oe, futuro imperatore Tenji, e Nakatomi Kamatari, fondatore della dinastia Fujiwara. Proprio a quest’ultimo, si devono, nel 645, le “riforme Taika“, volte a consolidare la casa imperiale; da un punto di vista politico e amministrativo i kuni (province amministrate da funzionari statali) subentrarono agli uji (domini delle famiglie nobili).

D. L’epoca Nara (710-794)

Con il trasferimento della capitale, nel 710 (durante l’impero di Shomu), da Asuka a Heijo-kyo (l’attuale Nara) ebbe inizio l’epoca Nara, caratterizzata da una forte influenza della cultura cinese. Dalla Cina arrivò la scrittura ideografica e il codice di leggi Taiho.
Sempre a quest’epoca, durante la quale il Giappone divenne il punto d’arrivo della Via della Seta, risalgono anche le cronache Kojiki e Nihon Shoki, la prima grande silloge poetica Man’yoshu (Antologia di mille foglie) e la diffusione dell’arte buddhista.

E. L’epoca Heian (794-1185)

Nel 794 con il trasferimento della capitale a Kyoto si aprì la cosiddetta “epoca di Heian” (antico nome di Kyoto) che durò fino al 1185. Fu un periodo alquanto prospero e pacifico caratterizzato dall’ascesa al potere dei Fujiwara (durata fino al 1028), la grande famiglia di nobili cortigiani che monopolizzò le cariche amministrative attraverso un’accorta politica matrimoniale.
L’epoca Heian coincide dunque con il felice periodo della cultura aristocratica di corte e delle forme letterarie e musicali ad essa legate.
Ma non cambia solo la cultura nipponica, anche l’assetto territoriale si trasforma: il paese si presenta diviso in vaste proprietà ereditarie, concesse ai nobili e ai sacerdoti dei templi buddhisti.
Gli ultimi anni del periodo Heian vedono l’insediarsi dell’ Insei (un governo claustrale presieduto dall’imperatore abdicatario, con tanto di corte, ministri e decreti) e dei suoi shôen (vasti appezzamenti di terreno amministrati da famiglie nobili, templi buddhisti o santuari shintoisti) .
Questa dualità, a lungo andare, finì per rafforzare il potere delle famiglie Taira e Minamoto e portò a due guerre civili (1156 e 1159-60), in cui i Taira furono tragicamente sconfitti.

F. L’epoca Kamakura (1185-1333)

Quest’epoca è caratterizzata dall’introduzione, da parte di Yorimoto, dello shogunato (governo militare che durerà fino al 1867).
Nel 1199 Yoritomo morì e con lui finì il potere Minamoto: subentrò il clan Hojo che tra alti e bassi resistettero per oltre un secolo: 1200- 1333 coincidente ad uno dei periodi più prosperi della storia nipponica.

G. L’epoca Muromachi (1333-1568)

L’epoca Muromachi (contraddistinta da sanguinose guerre civili) prende il nome dal quartiere di Kyōto in cui si trovava la residenza dello shōgun di Ashikaga.
Verso la fine dell’epoca, i portoghesi e il gesuita san Francesco Saverio portarono il cristianesimo in territorio nipponico.

H. L’epoca Azuchi-Momoyama (1568-1600)

Seppur breve quest’epoca fu densa di avvenimenti cruciali, in primis la riunificazione del Giappone e la lotta al cristianesimo: Hideyoshi Toyotomi preoccupato per il successo della nuova religione scacciò i missionari, uccidendo, come monito, 26 cristiani.

I. L’Epoca Edo (1600-1868)

Conosciuta anche come epoca Tokugawa, l’ Epoca Edo, prende il nome dalla capitale shogunale, Edo appunto, ribattezzata Tokyo nel 1869.
Nel 1603 Tokugawa Leyasu, prese il potere e dominò su Paese caratterizzato da un forte feudalesimo (che perdurò fino alla metà del XIX secolo) e tendente ad isolarsi sia economicamente che culturalmente.
Nel corso del XVIII secolo, si assistette al declino del sistema feudale causato da importanti mutamenti sociali ed economici: la classe mercantile stava acquisendo potere.

J. L’epoca Meiji (1868-1912)

L’epoca Meiji (“del regno illuminato”), ebbe inizio con la guerra civile che sancì la la fine dello shogunato e la cosiddetta Restaurazione Meiji.
L’imperatore intraprese una politica mirata a trasformare il Giappone in una potenza industriale mondiale.
Furono varate riforme economiche, amministrative, sociali; fu promulgata, su modello di quelle Occidentali, una nuova Costituzione e vennero poste le basi per una politica estera alquanto aggressiva (che sfociò, tra l’altro, nella guerra cino- giapponese del 1894-95, che vide la pesante sconfitta della Cina e nella rivolta dei Boxer).

K. L’epoca Taisho (1912-1926) e la Prima Guerra Mondiale

Il principe Yoshihito (1879-1926) divenne imperatore con il nome di Taisho (“Grande giustizia”) e allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, rivendicando il territorio di Jiaozhou (Kiaochow), nella Cina nordorientale, il Giappone entrò in guerra a fianco degli Alleati, occupando le isole tedesche nel Pacifico. A fine conflitto, il Giappone ottenne la concessione di Jiaozhou, (che tuttavia dovette restituire alla Cina nel 1922).

L. La Prima Epoca Showa (1926-1945) e la seconda guerra mondiale

Nel 1926 salì al trono imperiale, Hirohito, ed iniziò l’ Epoca Showa (“pace illuminata”). Il Giappone, alla ricerca di nuovi mercati, riprese, nei confronti della Cina, una politica aggressiva.
Nel 1933, la Società delle Nazioni chiese al Giappone di cessare le ostilità in Cina; per tutta risposta il Paese del sol levante annunciò l’abbandono della Società delle Nazioni e minacciò di occupare le città di Pechino e Tianjin: nel maggio del 1933, la Cina fu costretta a riconoscere la conquista giapponese e a firmare una tregua. Intanto, nel 1936 l’impero sottoscrisse un accordo anticomunista con la Germania, a cui fece seguito la partecipazione all’asse Roma-Berlino.
Con l’inizio della Seconda Guerra Mondiale in Europa, il Giappone tentò nuovamente di espandersi nel Sud-Est asiatico.

Il 7 dicembre del 1941, durante i negoziati diplomatici tra Stati Uniti e Giappone, l’esercito nipponico organizzò un attacco o aereo contro la principale base navale americana nel Pacifico, d’istanza a Pearl Harbor (Hawaii). Gli Stati Uniti, insieme alle altre potenze alleate, dichiararono allora guerra al Giappone e nel 1944 e 1945 bombardarono i territori nipponici; gli attacchi aerei culminarono, il 6 agosto del 1945, quando, sulla città di Hiroshima, venne sganciata la prima bomba atomica. Due giorni dopo, anche l’Unione Sovietica dichiarò guerra al Giappone, e il 9 agosto una seconda bomba atomica venne lanciata su Nagasaki.
A fine guerra il Giappone, devastato e in ginocchio, dovette restituire tutti i territori conquistati.

M. La tarda epoca Showa (1945-1989)

Il dopoguerra coincise con la ricostruzione, sostenuta da varie riforme; in tutti i settori. Nell’aprile 1946, gli uomini, e per la prima volta le donne giapponesi andarono al volto e l’anno seguente, venne promulgata una nuova Costituzione, fortemente voluta dagli Stati Uniti.
Nel gennaio del 1989, ebbe inizio il regno “Heisei” (“ritorno della pace”).

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Muoversi Tokyo – Toei Subways

Toei Subways

Linea Toei


Colore

Simbolo

Nome

Tragitto

Lunghezza

Rosa

A

Linea Asakusa

Nishi-magome a Oshiage

18,3km

Blu

I

Linea Mita

Meguro a Nishi-takashimadaira

26,5km

Verde chiaro

S

Linea Shinjuku

Shinjuku a Moto-yawata

23,5km

Porpora

E

Linea Oedo

Hikarigaoka a Tochōmae via Tochōmae, Roppongi e Ryogoku

40,7km

metro1

Come muoversi:

Tokyo Metro

Aqua-Line Baia di Tokyo

Taxi

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L’idrografia del Giappone – La guida più completa del Giappone

Idrografia

Le isole che formano il Giappone hanno una particolare configurazione stretta e allungata e per questo non possono esistere grandi bacini idrografici; i fiumi, che disvolgono il loro corso dallo spartiacque alla costa, sono generalmente brevi, hanno un carattere torrentizio e sono poco profondi: ciò permette la navigazione solo alle barche più leggere.

I fiumi nipponici hanno una portata variabile: essi sono rigonfi durante il disgelo primaverile o le piogge estive, diventano esigui corsi d’acqua durante la stagione secca; inoltre sono presenti molte cascate e una grande quantità di sorgenti termali sfruttate anche per scopi turistici. Il fiume più lungo è lo Shinano, nel Honshu, un corso di circa 370 km; sull’isola altri fiumi importanti sono il Tone, il Kitakami, il Tenryu e il Mogami. Tra i principali fiumi del Hokkaido vi sono l’Ishikari, secondo fiume Giapponese per estensione del bacino, oltre al Teshio e al Tokachi. Il Yoshino è il maggiore fiume dello Shikoku.

La maggioranza dei laghi Giapponesi è di origine vulcanica mentre altri sono formati dagli sbarramenti delle valli e gran parte di essi si trova in alta montagna dove vi sono numerosi luoghi turistici per i soggiorni estivi. Il lago maggiore è il Biwa, a nord di Kyoto nell’isola di Honshu, esteso per circa 685 km2; suo nome deriva da uno strumento musicale Giapponese chiamato appunto biwa del quale ricorda la forma. Altri laghi importanti sono l’Inawashiro e il Kussharo.
Il 15% dell’energia elettrica in Giappone è generata dall’acqua: i fiumi nipponici sono caratterizzati da fiumi aventi un corso rapido e impetuoso che ben si presta all’utilizzo dell’energia idroelettrica.
Infine è bene ricordare che il 68% circa delle risaie è irrigata dai fiumi.

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Come muoversi a Tokyo – Aqua-Line Baia di Tokyo

Aqua-Line, Baia di Tokyo

Conosciuta anche come Tokyo Wan Aqua-Line è la combinazione di un ponte ed una galleria sulla baia di Tokyo. La galleria, che con una lunghezza di 9,6 km rappresenta il più lungo tunnel stradale subalveo del mondo, è seguita da un ponte della lunghezza di 4,4 km. La transizione tra ponte e galleria avviene sull’isola artificiale di Umi Hotaru (lucciola di mare). Su Umi Hotaru sono presenti numerosi ristoranti, negozi e punti panoramici.

La ventilazione della galleria avviene attraverso una caratteristica torre chiamata Kaze No To, ubicata sull’isola e visibile da lontano. Sfrutta i venti quasi costanti della baia quale fonte energetica per produrre l’energia necessaria alla ventilazione. Nella galleria a due canne, 60 metri sotto la superficie dell’acqua, scorre la strada nazionale 409 con due corsie per direzione. L’opera collega la zona industriale Kawasaki situata a sud di Tokyo nella prefettura di Kanagawa con Kisarazu nella prefettura di Chiba sulla penisola di Boso. Con la costruzione dell’Aqua-Line Baia di Tokyo il tempo di percorrenza tra queste due importanti regioni industriali si è ridotto a 15 minuti e la distanza a 15,4 km.

auto

Prima il tragitto raggiungeva i 100 km, perché bisognava percorrere l’intera baia di Tokyo transitando anche per il centro della città di Tokyo. Anche un viaggio con il traghetto durava un’ora. Dalla conclusione del progetto, il traffico di alcune strade di Tokyo è diminuito. La progettazione iniziò nel 1966, i lavori di costruzione iniziarono nel 1989 e si conclusero nel maggio 1997. L’opera venne aperta al traffico il 18 dicembre 1997. I costi del progetto ammontarono a circa 10 miliardi di Euro. Le aspettative che furono poste all’Aqua-Line non furono soddisfatte completamente. I veicoli che utilizzano questo tracciato sono molto meno del previsto, soprattutto a causa dei pedaggi elevati. Ciò è sintomatico per decenni di politica governativa giapponese che si è contraddistinta con spese enormi per la promozione di enormi progetti infrastrutturali. In questo modo, proprio nella regione di Tokyo, vennero costruite numerose gallerie, ponti e autostrade che vengono gestiti e mantenuti da aziende governative semiprivate e sono quindi soggetti a pedaggio. Questi gestori sono dei cartelli complessi formati da precedenti funzionari del governo, che per mancanza di concorrenza possono richiedere pedaggi esagerati. Da inizio 2006 il pedaggio ammonta a 3.700 Yen (circa 23 Euro).

Come muoversi:

Toei Subways

Tokyo Metro

Taxi

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Il clima del Giappone – La guida più completa del Giappone

Clima

Il Giappone si trova in una zona temperata dell’emisfero nord e quindi il suo
clima è generalmente mite.

Si dice che il Giappone abbia in realtà 5 stagioni: subito dopo la primavera e prima dell’inizio dell’estate c’è infatti il “periodo delle piogge“. Da metà giugno a metà luglio quasi tutti i giorni piove abbondantemente, soprattutto nell’Honshu centrale. Proprio in questa regione l’estate è terribilmente calda e afosa, un vero e proprio clima tropicale, che si conclude verso metà settembre con il ritorno delle piogge e il pericolo dei tifoni.
Diviso in due da una catena montuosa, il Giappone può contare principalmente due zone climatiche principali: una dalla parte del Pacifico e l’altra dalla parte del Mar del Giappone.

Le regioni settentrionali e occidentali interessante dal flusso delle correnti d’aria polari marittime e continentali, d’inverno, restano coperte da spesse coltri nevose. Nell’isola di Hokkaido le estati sono asciutte e le precipitazioni sono piuttosto scarse. Sulla costa occidentale, nella zona di Akita, d’estate l’aria è umida, mentre in inverno soffia un’aria polare. La costa occidentale dell’arcipelago, da Niigata a Hamada, d’inverno ha un clima freddo e umido, con precipitazioni distribuite durante tutto l’arco dell’anno.
Sulle coste nord-orientali l’inverno è fresco e relativamente asciutto. A Sud di Tokyo le temperature di gennaio non si abbassano al di sotto dei 5°C e le estati sono molto calde e umide. Qui le temperature medie annue sono superiori di una decina di gradi a quelle che si registrano nell’isola di Hokkaido.

Il Sud di Honshu e il Nord di Kyushu sono caratterizzati da clima sempre umido, con precipitazioni medie annue di 2000 mm, con punte massime nella stagione calda estiva. Le regioni circostanti il Mare Interno sono invece relativamente asciutte.