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Guadalupa – I Love Caraibi

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La Guadalupa, insieme all’isola di Marie-Galante (158 km²), alle Îles des Saintes (13 km²) ed alLa Désirade (23 km²), è un’isola della Antille considerata, dal 1983, Regione Oltremare Francese.

Guadalupa è l’isola più estesa delle Piccole Antille, ma in realtà è formata da due isole distinte separate solo da uno stretto canale naturale, chiamato Rivière Salée.
L’isola occidentale, Basse-Terre, dalla forma ovale, è decisamente montagnosa. Selvaggia, umida ed inaspettatamente nebbiosa (ad eccezione della costa sud occidentale) è dominata dalla foresta pluviale tropicale e da immense piantagioni di banane.

L’isola orientale, Grande-Terre, è invece pianeggiante e quasi priva di corsi d’acqua. E’formata da plateau calcarei carsici e risulta particolarmente ricca di piantagioni di canna da zucchero.

Costa meridionale

La zona più turistica dell’isola corrisponde alla costa meridionale, dove si susseguono le spiagge di sabbia fino allo scenografico promontorio roccioso di Pointe des Châteaux.
Basse Terre, costituisce la base per escursioni ai vulcani “La Soufrière” e “La Citerne“, per gli incantevoli laghetti e per le numerose cascate dei dintorni. Da visitare il forte Delgrès e il mercato.

Costa sud orientale

Sulla costa sud orientale di Basse Terre, sorge Capesterre-Belle-Eau, borgo agricolo particolarmente ricco di corsi d’acqua.
Notevole è Pointe-Noire, un tempo conosciuta come la città del legno. Incanta per l’armoniosa fusione tra vecchio e nuovo. L’atmosfera coloniale non stride con la forte vocazione commerciae. Oltre al museo del Legno, della Vaniglia, del Cacao, merita una visita anche il Musée Schoelcher, dedicato all’abolizionista Victor Schoelcher.

Molto carina è anche Deshaies, piccolo centro di pescatori sito lungo la costa nord-occidentale di Basseterre.
Sempre a Basseterre, si può visitare il Parco nazionale di Guadalupa, che permette di scoprire le foreste pluviali piene di orchidee e colline coperte di felci.

Spiagge

Tante le spiagge, anche nere, che meritano di essere scoperte come Anse de la Perle, Grande Anse e Plage de Ferry.
Sull’isola di Grande-Terre, si segnala la cittadina di Saint-François, ex villaggio di pescatori trasformato in un delizioso centro turistico ed in perfetto punto di partenza per chi desidera scoprire le isole minori di Terre-de-Haut, Marie-Galante e La Désirade.

Le spiagge più belle dell’isola si sviluppano tra il tratto di litorale meridionale che va Gosier a Saint François. Si ricordano la selvaggia Anse de de Bois Jolan, la dorata Bas du Fort e le tranquille Dampierre e Anse Vinaigrie.

Clima

Guadalupa vanta temperature molto miti (per via dei costanti venti), comprese tra i 18 °C e i 33 °C, con una media annua di 25 °C. La stagione secca, più soleggiata, va da dicembre a maggio, mentre sul finire dell’estate bisogna prestare attenzione ai cicloni.

Mappa di Guadalupa

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Sint Eustatius – I Love Caraibi

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Piccola isola – 21 km² – costituente una municipalità speciale d’oltremare dei Paesi Bassi, venne scoperta da Colombo nel 1493 e, qualche secolo più tardi, venne colonizzata dalla Compagnia Olandese delle Indie Occidentali

L’isola – che nella sezione sudorientale, è occupata dal Mount Mazinga, un vulcano dormiente – spesso è poco considerata dai turisti. Forse perché manca di spiagge veramente paradisiche.
Oranjestad, capitale e unica città dell’isola, è tranquilla e piacevole che, qua e là presenta testimnianze d’epoca coloniale. Merita una visita il l Museo di Sint Eustatius.

Mappa di Sint Eustatius

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Sint Maarten – I Love Caraibi

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A circa 150 miglia di distanza da Porto Rico, troviamo Saint Martin (in olandese Sint Maarten) è. con una superficie di 87 km², l’isola è il territorio abitato più piccolo del mondo ad essere diviso fra due stati diversi: la parte meridionale, attualmente è una nazione costitutiva del Regno dei Paesi Bassi; mentre la parte settentrionale ed è una collettività d’oltremare dipendente della Francia.

Città principali sono Philipsburg (nella parte olandese) e Marigot (lsul territorio francese).
La parte olandese di St. Martin è nota per le sue spiagge, la sua vita notturna, i suoi negozi ed i casinò. La parte francese, invece, è nota per le sue spiagge per nudisti, per i suoi allegri mercati ed i suoi ristoranti dove la cucina francese incotnra quella creola.

Frequetantissima, ma incantevole, l’isola è un vero e proprio paradiso naturale.
Philipsburg, sorge al centro di una lunga e stretta lingua di terra che separa Great Salt Pond da Great Bay. Ospita antichi edifici che ben convivono con le moderne costruizioni.

La via principale, Frontstreet, nei pressi della baia, è particolarmente vivace con i suoi locali, le boutique, le gioiellerie i duty-free ed i casinò.

Merita una visita il Sint Maarten Museum, che racconta, attreaverso reperti (anche provenienti dalla fregata HMS Proselyte), manufatti e foto, la storia dell’isola durante l’epoca coloniale.
Interessante è anche la mostra dedicata all’uragano Luis (1995) ed i suoi danni.
La parte meridionale della Great Bay è dominata dalla Wathey Square, con il settecentesco palazzo di giustizia ed i suoi venditori ambulanti.

Nel 1631 gli olandesi costruirono sulla penisola che separa Great Bay da Little Bay, il loro primo forte caraibico: Fort Amsterdam. Più tardi, gli invasori spagnoli decisero di ampliarlo e di aggiungervi una chiesetta. Del forte, oggi, non rimangono altro che alcune mura cadenti ed i cannoni ormai arrugginiti. La vista, comunque, è impareggiabile.

Da vedere, il piccolo Sint Maarten Zoo & Botanical Garden, con circa 35 esemplari fra rettili, uccelli e mammiferi.
La principale destinazione turistica dell’isola è Maho Bay, sulla sponda sud-occidentale. Nonostante non sia più grande di un isolotto, assomiglia vagamente a Las Vegas. Non mancano, infatti, casinò, locali, negozi e gioiellerie di ogni sorta.

Marigot è una città tipicamente caraibica. Capitale durante il regno di Luigi XVI di Francia, è famosa per il Forte St. Louis 

Tra le spiagge più belle dell’isola

Merita menzione la tranquilla Cupecoy Bay, con calette e basse scogliere di pietra arenaria.
Dicembre e i mesi invernali in genere costituiscono il miglior periodo per visitare Saint Martin. Durante le festività natalizie non è raro incontrare qualche vip.

Mappa di Sint Maarten

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Saint-Barthélemy (Francia) – I Love Caraibi

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Spesso chiamata semplicemente Saint Barts è un’isola delle Antille ed una collettività d’oltremare francese. Rivendicata dalla Francia nel corso del Seicento, passò, per un breve periodo sotto il controllo svedese.

Situata a sud di Saint Martin, l’isola è montuosa ed incantevole: le sue spiagge di sabbia finissima spesso sono circondate da barriere coralline.
St. Jean, con i suoi lussuosi alberghi, è la spiaggia più famosa, ma anche Anse du Gouverneur (che spesso fa da set agli scatti di Victoria Secret). Qui ha casa il magnate russo Roman Abramovič.
Shell beach è la spiaggia perfetta per chi vuole regalarsi un romantico tramonto.
Decisamente chic ed esclusiva, l’isola che ha come capoluogo Gustavia, è la meta predeiletta di attori e personaggi famosi.

Clima

Il clima dell’isola è tropicale, ma il caldo è temperato dagli alisei.
La stagione secca va da gennaio ad aprile e quella più umida da luglio a novembre.

Mappa di Saint-Barthélemy

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Antigua Archives – I Love Caraibi

Antigua e Barbuda

Lo stato di Antigua e Barbuda, nelle Piccole Antille, è circondato dall’oceano Atlantico (a nord e a est) e dal Mare Caraibico (a sud e a ovest). Risulta composto dalle seguenti isole: Antigua:…

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Caraibi – I Love Caraibi

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Dici Caraibi e subito pensi mare cristallino, spiagge di sabbia finissima ed un clima paradisiaco.
I Caraibi – la regione delle Americhe che comprende tutti i paesi bagnati dal Mare Caraibico – sono questo, ma non solo.
I Caraibi, con i loro profumi, le loro tradizioni e la loro vibrante cultura, sono un luogo magico ed incredibile. Un tripudio di suggestioni ed emozioni. Tutte da vivere.

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Antigua e Barbuda – I Love Caraibi

Lo stato di Antigua e Barbuda, nelle Piccole Antille, è circondato dall’oceano Atlantico (a nord e a est) e dal Mare Caraibico (a sud e a ovest). Risulta composto dalle seguenti isole:

  • Antigua: scoperta nel 1493 dal nostro Cristoforo Colombo fu chiamata Antigua in onore della chiesa di Santa Maria La Antigua di Siviglia. Colonizzata, nel 1632, dagli inglesi rimase una colonia britannica fino alla dichiarazione di indipendenza firmata nel 1981.
  • Barbuda: Appartenente all’arcipelago delle Isole Sopravento settentrionali, sorge 40 km a nord di Antigua; è considerata un vero e proprio paradiso naturale, ma anche fiscale.
  • Green
  • Guiana Island
  • Long Island
  • Redonda: scoperta da Colombo fu battezzata Santa María la Redonda, ma, vista la sua esigua superficie, per diverso tempo fu utilizata, come rifugio dai corsari. Ancora oggi è disabitata
  • L’ente turistico dell’arcipelago afferma che Antigua e Barbuda offre “una spiaggia per ogni giorno dell’anno”. Il numero di spiagge, forse, è minore, ma sicuramente, l’espressione non è poi così esagerata.
    Antigua, con le sue suggestive barriere coralline, i luoghi perfetti per le immersioni ed i suoi angoli romantici, può vantare alcuni dei più bei litorali caraibici.

    Tra le spiagge più belle dell’isola di Antigua

    Carlisle Bay che si sviluppa, nei pressi di Old Road, lungo la costa meridionale dell’isola. Caratterizzata da sabbia bianca finissima, è bagnata da un mare incredibilmente cristallino.

    Splendida è anche la Spiaggia Runaway Beach (sita lungo la costa nord occidentale dell’isola), con il suo mare turchese ed i fondali che digradano dolcemente. Proprio alle spalle del litorale, vi è un incantevole lago salato, che fa da habitat a diverse specie di uccelli marini (in particolare egrette e pellicani).

    Saint John’s

    Merita, sicuramente una visita, la capitale – ed il principale centro turistico – di Antigua: Saint John’s, con la sua vivacissima architettura, le strade invase dalla musica reggae ed un autentico fascino caraibico che, nonostante il turismo, non perde colpi.
    Situata all’interno di una baia protetta nella parte nord occidentale dell’isola di Antigua, ospita una Cattedrale anglicana dedicata a St John. Posta tra Newgate St and Long St, è famosa per le sue due guglie (divenute simbolo della città). Ricostruita sul finire dell’Ottocentesco sui resti di un edificio del Seicento, presenta un interno interamente in abete rosso, decisamente originale e di notevole impatto.

    Tra Market St e Long St, nei settecenteschi locali in pietra che un tempo ospitavano il Tribunale, si può visitare il Museo di Antigua e Barbuda, con la sua raccolta, peraltro piuttosto ecclettica, di reperti che narrano la storia, e la cultura, dell’isola.
    A nord di St John’s Harbour s’incontra, il modesto, ma famoso Fort James, edificato a partire dal 1675. Ancora oggi ospita alcuni antichi cannoni.

    Imperdibile è anche la nota località di English Harbour, località- che deve il suo nome alla base della Royal Navy– sita nella parte meridionale dell’isola di Antigua. E’ qui che si può scoprire la Nelson’s Dockyard – dal nome del celebre ammiraglio Nelson – , la mitica base della marina militare britannica risalente al XVIII secolo.

    L’isola di Barbuda, decisamente poco mondana ed amatissima dagli appassionati di ornitologia, è incantevole dal punto di vista naturale; al punto da essere considerata l’osservatorio perfetto per ammirare il volo delle mitiche fregate. Luogo deputato all’osservazione è riserva ornitologica, ospitata fra i boschi di mangrovie della Laguna di Codrington.
    Unica è anche l’atmosfera, tipicamente coloniale, che vi respira grazie alle piantagioni di canna da zucchero – in parte, oggi, abbandonate – e dagli antichi mulini di pietra (si ricordano, in proposito, i mulini della piantagione di Betty’s Hope, completati da un curioso museo).
    Ricordiamo che, per vivere al meglio Antigua e Barbuda, si può noleggiare un’auto e scoprire, così, in totale libertà, ogni angolo dell’isola.

  • Il clima è tropicale di tipo equatoriale. Le temperature, attenuate dagli Alisei, sono sempre comprese tra i 25 C ed il 30 C. L’alta stagione turistica generalmente, inizia sul finire di dicembre e termina intorno a metà aprile.
    I mesi estivi sono i più caldi, mentre l’inverno è “fresco”. I mesi autunnali invece, sono un po’ piovosi anche se non si ha una vera e propria stagione delle piogge.
  • La cucina delle isole ha subito, come del resto molti paesi caraibici, le influenze più disparate e ha portato alla nascita delle fantasiose ed originali ricette tipiche della saporita cucina creola.
    Protagonista delle tavole è il riso. Lo troverete, condito in ogni modo, al dente, scolato, bollito, cotto a fuoco lento. Ruolo d’onore ce l’ha anche il pesce, in particolare, cernie, barracuda sgombri, wahoo e king fish.
  • Capitale: Saint John’s
    Superficie: 442 km²
    Popolazione: 88.710 abitanti (2012) Antiguo-barbudani
    Densità: 201 ab./km²
    Valuta: Dollaro dei Caraibi Orientali
    Lingua ufficiale: inglese
    Fuso orario: – 5h rispetto all’Italia; – 6h quando in Italia è in vigore l’ora legale
    Forma di governo: Monarchia costituzionale (Reame del Commonwealth)

Mappa di Antigua e Barbuda

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Barbados – I Love Caraibi

Tra il Mar dei Caraibi e l’Oceano Atlantico, troviamo le Barbados, isola nazione delle Piccole Antille.
Essenzialmente pianeggiante (ospita solo qualche dolce collina), l’isola di Barbados, venne scoperta nel 1536 dal portoghese Pedro A. Campos e colonizzata, un secolo più tardi, dalla Corona Inglese.
L’isola, che può contare su un elevato PIL e su un discreto tenore di vita, oltre ad essere un paradiso turistico è anche un paradiso fiscale.

  • Barbados è una meravigliosa isola corallina, caratterizza da una natura rigogliosa e da un patrimonio faunistico affascinante.
    Bridgetow, capitale e principale centro economico e turistico di Barbados, si trova sulla costa sud occidentale dell’isola.

    Icona della città è sicuramente il Chamberlain Bridge; il ponte girveole (sostituito, per motivi di sicurezza nel 2006) venne aperto per la prima volta nel 1876.
    I principali punti di interesse della città sono rappresentazi dal palazzo del parlamento (uno dei più antichi di tutto il Commonwealth), con la galleria degli eroi nazionali di Barbados e l’attigua piazza degli eroi nazionali (chiamata fino al 1999 “Trafalgar square”). Proprio come a Londra, nel cuore della piazza, vi è monumento, del 1813, dedicato ad Horatio Nelson.
    Per scoprire la storia della città e della Barbados, si può visitare il Barbados Museum.

    Nei pressi del Rum Factory and Heritage Park, si può visitare la Sunbury Plantation House, caratteristica – ed unica- casa colonica del XVII secolo.
    Circa 20 km a nord-est della capitale si estende la Flower Forest, con i suoi tortuosi percorsi e la sua incredibile vegetazione tropicale.
    Spostandosi, di qualche km, a sud della foresta, si incontra una delle numerose gole del’entroterra: laa Welchman Hall Gully.

    Sull’isola, si possono ammirare due notevoli esemplari di baobab, o “Monkey Bread Tree“, originario del Madagascar. Il primo, avente una circofernza di quasi 20 metri, si trova a Bridgetown, nel Queen’s Park; il secondo, più piccolo, ma altrettanto impressionante, si trova sulla Warren’s Road, nel distretto di St. Michael.

    Chi ama le piante tropicali, non può perdersi l’Andromeda Botanical Garden, famosa per ospitare la più grande collezione di piante tropicali dei Caraibi (ben 600 specie).
    La Chancery Lane Swamp, oltre ad essere il nido prefrerito di pellicani ed aironi blu, ospita numerosi uccelli marini migratori, mentre chi vuol vivere la stroardinaria esperienza di osservare, da vicino, le “green monkeys” le scimmie verdi di Barbados, non può perdersi la Barbados Wildlife Reserve (una specie di mini safari), nei pressi di Farley Hill National Park.

    Spiagge

    L’isola di Barbados, possono contare su una sessantina di spiagge da sogno che si susseguono per circa 100 km di costa.

    La costa occidentale, denominata Platinum Coast è la più tranquilla ed è l’ideale per una vacaza in famiglia.
    Tra le spiagge più belle: Six Men Bay, Heywoods Beach e Gibbes Beach.

    La costa meridionale, è la costa dei giovani e degli amanti delle immersioni e del windsurf. Vivace e suggestiva vanta acque cristalline protette dalla barriera corallina.
    Tra le spiagge più belle: Accra Beach, Dover Beach, Sandy Beach e Miami Beach.

    La costa nord orientale, invece, è la costa dalla bellezza selvaggia. La frastagliata costa è impreziosita da maestose scogliere ed impressionanti sculture coralline, erose dagli incessanti venti alisei.
    Le spiagge più belle, sebbene poco adatte per bagni e nuotare, sono quelle di Bath Beach e Martin`s Bay.

  • Il clima è caratterizzato dall’alternanza di una stagione asciutta (da dicembre a maggio) e una piovosa (da giugno a novembre). Le temperature non scendono mai sotto i 20°C.
    Il periodo migliore per scoprire l’isola di Barbados è quello tardo invernale e primaverile (fino a fine maggio). Questi mesi, coincidono con l’alta stagione turistica.
  • La cucina locale è un delizioso ed armonioso, mix di sapori ed influenze africane, caraibiche ed europee.
    Protagonista di tutte le tavole è il pesce, soprattutto tonno, salmoni, gamberetti, aragoste, ricci di mare, granchi e merluzzi.
    Molti piatti Bajan sono comunqe a base di carne (in particolare pollo manzo e maiale) grigliata o arrostita.

    Da provare

    I piatti della tradizione locale: il “cou cou”, il riso con piselli e il “pepperpot”, un saportito ustufato di carni piccanti arricchito con il succo della pianta di manioca.
    Tra i liquori, vale la pena provare il falernum, c a base di rum, con zucchero e cedro.

  • Capitale: Bridgetown
    Superficie: 430 km²
    Popolazione:273.331 abitanti (2012) Barbadoregni
    Densità: 669 ab./km²
    Valuta: Dollaro di Barbados.
    Lingua ufficiale: inglese, bajan, hindi
    Fuso orario: -5h rispetto all’Italia, -6h quando in Italia vige l’ora legale
    Forma di governo: Monarchia costituzionale (Reame del Commonwealth)

Mappa di Barbados

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Dominica – I Love Caraibi

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La Dominica, chiamata anche l’isola della Natura, è in buon parte coperta da lussureggianti foreste pluviali ed è compresa nell’arcipelago delle Sopravento (nelle Piccole Antille).
Incredibilmente fiera (resistette fino all’ultimo ai coloni europei), pur essendo all’interno del Commonwealth, non è mai stata un reame del Commonwealth, bensì, fin dalla sua indipendenza, è stata una repubblica.
La Dominica, come altri stati caraibici, è anche un paradiso fiscale.

  • Roseau, pur essendo una delle più povere capitali caraibiche, non manca di fascino con la sua archittetura moderna e coloniale. Inoltre appare estremamente curata. Meritano una visita il giardino botanico, il mercato nuovo (nei pressi del fiume) ed il mercato dedicato, soprattutto, all’artigianato. Qui, vi si può ammirare, un monumento, in stile coloniale, realizzato in ferro battuto che ricorda la tratta degli schiavi. Interessante è anche il museo dominicano.

    La città è circondata da un contesto naturale spettacolare: foreste, cascate (Trafalgar Waterfalls) e tantissime sorgenti termali.
    Molto carina è la cittadina di Portsmouth, con le sue casette colorate e le sue bellissime spiagge.
    A nord di Portsmouth, s’incontra il Cabrits National Park, passato alla storia per aver ospitato il Fort Shirley, un grande forte di guarnigione britannico del XVIII secolo.

    Spiagge

    Le spiagge della Dominica, sono meravigliose. Ad ovest dell’isola, la più bella è Toucary Bay.
    La costa orientale, risulta più ventilata e molto più tranquilla (ad eccezione della frequentatissima baia di Calibishie – paradiso delle immersioni – e per la suggestiva baia di Batibou.
    Gli amanti dello snorkeling e delle immersioni, non possono rinunciare alla Baia di Soufrière.

  • Il clima è tropicale umido. Le temperature sono costanti (e non scendono mai sotto i 20 C), ma va considerato che piove spesso (soprattutto da agosto a dicembre).
    Il periodo migliore per scoprire Dominica è, dunque la stagione secca che va da febbraio ad aprile.
  • Come molte altre cucine caraibiche, anche quella dominicense, è il risultato di culture differenti. La cucina locale, comunque, si ispira alle ricette creole.

    Tra i piatti più tipici:

    I tee-tee-reef, ossia pesci piccolissimi, la ambi, una gustuso zuppa di zucca, ed i crabback, granchi di terra neri ripieni.

  • Capitale: Roseau
    Superficie: 754 km²
    Popolazione: 67.757 abitanti (2012) Dominicensi
    Densità: 97 ab./km²
    Valuta: Dollaro dei Caraibi Orientali
    Lingua ufficiale: inglese
    Fuso orario: -5h rispetto all’Italia; -6h quando in Italia è in vigore l’ora legale
    Forma di governo: Repubblica parlametare

Mappa di Dominica

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Bahamas – I Love Caraibi

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Stato insulare composto da ben 700 isole ed isolette, l’arcipelago delle Bahamas, sono circondate dall’Oceano Atlantico, a est della Florida, a nord di Cuba (e, dunque, del resto dei Caraib) i, e a ovest della dipendenza britannica delle Isole Turks e Caicos.

Scoperte da Cristoforo Colombo, durante il suo primo viaggio, le Bahamas finirono poi in mano britannica e si trasformarono, per secoli, in un covo di pirati.
Oggi destinazione turistica paradisiaca, le Bahamas, incantano per il loro mare incredibilmente trasparente e cristallino e la suggestiva barriera corallina.

  • L’arcipelago delle Bahamas, offre sedici meravigliosi isole principali, ed innumerevoli atolli paradisiaci. New Providence (dove tra l’altro vi è l’aeroporto internazionale) e Paradise Island (esclusivissima, è considerata l’isola dei vip) sono le prime isole da scoprire.

    Nassau

    Nassau, la capitale delle Isole Bahamas, si trova sull’isola di New Providence adiacente a Paradise Island e, con la sua atmosfera unica, rappresenta un’affascinante ed armonica fusione tra antico e moderno.
    Il centro storico di Nassau è tutto da scoprire: inaspettamente, qui, tra architetture georgiane e negozietti color pastello si troverà un fiorente centro commerciale che, nei secoli, ha mantenuto inalterato il suo fascino e coloniale. Imperdibile è la Queen’s Staircase, una maestosa scalinata lavorata a mano da cui godere un panorama mozzafiiato su Nassau, Paradise Island e le Isole Bahamas.
    Un giro in calesse per il centro di Nassau è ormai diventato un must irrinunciabile.

    Spiagge più belle

    Tra le spiagge più belle vi è sicuramente Cable Beach, dall’indescrivibile bellezza mozzafiato.
    Meritano di essere scopertte anche la spiaggia di Treasure Cay (Out Islands), considerata tra le dieci spiagge più belle del mondo e la suggestiva Harbour Island, ad Eleuthera, con la pittoresca sabbia color rosa.
    Paradisiache sono anche le spiagge dell’arcipelago di Abaco comprendente 120 isole (che, per la loro particolare posizione, ricordano una “collana di pietre preziose”). Le isole, sono la meta prediletta degli appassionati di vela.

    Isole

    Le isole Bahamas ospitano alcune delle specie animali più rare del mondo. Come la famosa iguana delle Bahamas, che vive soprattutto sull’isolotto di Allan Cay, vicino all’isola di Exuma e gli spettacolari fenicotteri rosa ospitati agli Ardastra Gardens di Nassau.

    Sempre a Nassau, al Dolphin Encounters, ed al Dolphin Experience, delfinario di Lucaya (Grand Bahama), potrete vivere, invece, l’indimenticabile esperienza di un bagno con i delfini.
    Tra fine gennaio ed inizio febbraio, gli amanti delle immersioni, potranno scoprire le cernie che depongono le uova nei dintorni di Andros, Long Island, Cat Island e le Isole Berry.
    A novembre, si può assistere, invece, alla suggestiva “marcia delle aragoste”. L’isola, per eccellenza, delle immersioni, comunque, è Grand Bahama Island: qui, infatti, si possono scoprire le grotte marine più grandi del mondo.

    Se volete ammirare i pellicani, dovrete, infine spostarvi sulle isole più esterne come le Out Islands.
    Sempre in tema di meraviglie naturali, ricordiamo che ad Andros si trova la terza più grande barriera corallina del mondo.
    Prima d lasciare le Bahamas, merita una visita l’isola di San Salvador; qui, il 14 ottobre del 1492 arrivò Cristoforo Colombo.

  • Situate a ridosso del tropico del cancro, le Bahamas, che godono di un clima tropicale marittimo, sono caratterizzate da estati calde e molto umide, mentre in inverno, più secco, la temperature “scende” fino ai 20 C.
    Le isole bahamensi, dal punto di vista climatico, sono perfette durante tutto l’anno.
  • La cucina bahamense è incredibilmente semplice, e deliziosamente profumata e spezziata. Protagonisti delle tavole dell’isola sono pesce e crostacei (spesso e volentieri accompagnati da mais), ma è possibile gustare anche ottimi piatti a base di carne locale. E’ la cucina dei Caraibi maggiormente influenzata dal Sud America. Tra i piatti più tipici, meritano menzione: Accra (crocchette di merluzzo), Arroz y abichuelas (una sorta di pesce e riso). Da provare anche lo strombo (“conch”), un grosso mollusco marino dalla carne compatta, bianca con striature color pesca alle estremità.
  • Capitale: Nassau
    Superficie: 13.940 km²
    Popolazione:342.877 abitanti (2010) Bahamensi
    Densità: 23 ab./km²
    Valuta: Dollaro bahamense
    Lingua ufficiale: inglese
    Fuso orario: – 6 ore rispetto all’Italia
    Forma di governo: Monarchia costituzionale (Reame del Commonwealth)

Mappa di Bahamas