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Informazioni Generali Archives – ILoveSardegna.it

È difficile consigliare il mezzo più adatto per andare in Sardegna perché dipende molto dalle esigenze e dalle disponibilità individuali. Per chi vuole muoversi in autonomia è consigliabile viaggiare…

Premesso che il modo migliore per visitare la Sardegna è disporre di un mezzo a motore, le possibilità sono due: si può arrivare in traghetto portandosi dietro la propria auto/moto/camper, o in aereo…

E.P.T. (Ente Provinciale per il Turismo) Aeroporto “Elmas” – 09100 Cagliari Tel.: 070-240200 Piazza Deffenu, 9 – 09125 Cagliari Tel.: 070-651698 Fax: 070-663207 Web: www.regione.sardegna….

Cucina Sarda La cucina sarda è molto varia ma l’elemento comune fondamentale è la semplicità: generalmente i cibi vengono manipolati poco in fase di preparazione e si punta soprattutto sulla bontà de…

Il clima della Sardegna è di tipo fondamentalmente mediterraneo: sulle coste le temperature estive sono alte ma rese sopportabili dalle brezze marine e gli inverni sono miti, con scarsissime piogge; …

La storia sarda viene spesso intrisa di luoghi comuni riguardanti una certa chiusura economica e sociale che le sarebbe strutturalmente peculiare fin dalla notte dei tempi. Occorre andare a ritroso n…

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Golfo di Buggerru e Portixeddu

Poco più a nord di Cala Domestica si incontra l’abitato di Buggerru. È un piccolo villaggio minerario sul mare fondato nel 1864 e che nel giro di un secolo ha visto scomparire i boschi intorno a sé per la costruzione degli scheletri estrattivi delle miniere della zona. Dopo la crisi economica degli anni ’50 Buggerru è rimasto quello che qualcuno ha definito “l’ultima spiaggia delle agenzie di viaggio, uno di quei posti dove trovi una stanza d’albergo anche il 14 agosto”.

Impossibile dargli torto, ma con la dovuta precisazione che questo è dovuto al suo isolamento e all’assenza di grandi stabilimenti balneari e non certo alla scarsa bellezza del luogo.

Le spiagge di Buggerru e di Portixeddu, poco più a nord, sono belle e incontaminate e da alcuni anni sono frequentate da un’utenza turistica un po’ particolare, i surfisti, che nelle onde di quest’angolo di Mediterraneo hanno trovato uno spicchio di oceano.
A chiudere il golfo c’è Capo Pecora, un piccolo promontorio scoglioso da cui si gode di bellissimi tramonti.

Hotel Consigliati

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Come raggiungere la Sardegna

È difficile consigliare il mezzo più adatto per andare in Sardegna perché dipende molto dalle esigenze e dalle disponibilità individuali.

Per chi vuole muoversi in autonomia è consigliabile viaggiare in nave portandosi dietro la propria auto o moto perché prenotando i posti con un certo anticipo si trovano soluzioni molto economiche: tutte le compagnie navali infatti propongono passaggi auto e passaggi ponte o sistemazioni in poltrona o cabina a prezzi molto vantaggiosi.

Giocare d’anticipo però è fondamentale: se si hanno i giorni di vacanza contati e non si ha la possibilità di variare il giorno della partenza per poter usufruire dell’offerta migliore, in alta stagione si rischiano di spendere cifre veramente esose! Nel caso in cui non si è potuto prenotare con sufficiente anticipo o comunque non si sia riusciti ad accaparrarsi tariffe vantaggiose, ma non si vuole rinunciare al progetto di una visita itinerante e in autonomia, potrà essere più conveniente noleggiare un mezzo una volta sbarcati o atterrati.

Invece per brevi soggiorni nelle città o per vacanze stanziali in luoghi di villeggiatura che siano ben raggiungibili dai mezzi pubblici o per cui esista un servizio di navetta organizzato dalla struttura ospitante, conviene sicuramente l’aereo: anche in questo caso prenotando con un certo anticipo o, per contro, approfittando di qualche last minute, si può volare dalle principali città italiane a costi veramente irrisori, tanto più che da qualche tempo anche la Sardegna è servita da alcune compagnie low cost.
Ecco qui di seguito un elenco dei collegamenti navali e aerei da/per la Sardegna.

In aereo

L’Aeroporto di Cagliari/Elmas è raggiungibile da

Bologna (Meridiana), Bologna-Forlì (Ryanair), Firenze (Meridiana), Genova (Air Vallée), Milano Malpensa (EasyJet, VolareWeb), Milano Linate (AirOne, Meridiana), Milano-Bergamo Orio al Serio (Ryanair, MyAir), Napoli (Meridiana tramite Avant Air), Olbia (Meridiana), Palermo (Meridiana tramite Avant Air), Pisa (Ryanair), Roma Fiumicino (AirOne in C/S con Tap Portugal, Adria Airways e Air Malta, Meridiana In C/S -con Alitalia), Torino (Meridiana), Venezia (Alpi Eagles, Alitalia), Verona (Meridiana).

Inoltre è collegato con i seguenti scali internazionali: Atene (OrionAir), Altenrhein (Austrian Arrows), Barcellona (GirJet, Iberia Regional Air Nostrum), Barcellona Girona (RyanAir), Berna (Darwin Airline), Biarritz (OrionAir), Bratislava (SkyEurope), Bruxelles (Alitalia, Jetairfly, Tnt Airways/Thomas Cook, Brussels Airline), Budapest (SkyEurope), Colonia/Bonn (Tuifly), Cracovia (SkyEurope), Djerba (Tuninter), Ekaterinburg (Ural Airlines), Ginevra (Edelweiss Air, Darwin Airline, EasyJet), Ibiza (GirJet, Air Nostrum), Istanbul (Turkish Airlines), Lisbona (Sata International), Innsbruck (Austrian Arrows), Londra/Gatwick (XL Airways UK, British Airways), Londra/Heathrow (Bmi), Londra/Luton (EasyJet), Lugano (Darwin Airline), Lussemburgo (Luxair), Madrid (Air Nostrum, GirJet, Ryanair), Manchester (Bmi), Malta (Air Malta), Monaco (Tuifly, Lufthansa), Malaga (GirJet), Monastir (Tunisair), Mosca/Vnukovo (Rossiya Airlines), Mosca/Šeremet’evo (Aeroflot-Nord), Oslo (Sas), Parigi (Meridiana), Praga (CSA,Travel service), Riga (Lat Charter), Salisburgo (Austrian Arrows), Sharm el Sheikh (Air Memphis), Spalato (Dubrovnik Airline), Stoccarda (Tuifly), Tallinn (Estonian Air), Tunisi (Tunisair, Tuninter), Valencia (Air Nostrum, OrionAir), Vienna (Austrian Arrows), Zurigo (Helvetic Airways, Edelweiss Air).

L’aeroporto di Olbia-Costa Smeralda è raggiungibile da

Perugia (Air Alps; stagionale), Brescia (Air Bee; stagionale), Pisa (Alitalia), Parma (Alitalia; stagionale), Bari (Alpi Eagles), Catania (Alpi Eagles), Napoli (Alpi Eagles), Palermo (Alpi Eagles), Venezia (Alpi Eagles), Aosta (Air Vallée), Cuneo (Air Vallée; stagionale), Genova (Air Vallée), Milano Malpensa (Easyjet), Bologna (Meridiana), Cagliari (Meridiana), Catania (Meridiana), Firenze (Meridiana), Milano Linate (Meridiana), Milano Malpensa (Meridiana), Roma Fiumicino (Meridiana), Torino (Meridiana), Verona (Meridiana).

Inoltre è collegato con i seguenti scali internazionali: Amburgo (TUIfly), Barcellona (Iberia tramite Air Nostrum; stagionale), Basilea Mullhouse (Easyjet), Berlino Schönefeld (Easyjet), Bristol (Easyjet), Colonia/Bonn (TUIfly), Düsseldorf (TUIfly), Francoforte (TUIfly), Ginevra (Easyjet e Flybaboo), Hannover (TUIfly), Londra Gatwick (Easyjet e Meridiana), Madrid (Iberia tramite Air Nostrum; stagionale), Monaco di Baviera (Lufthansa e TUIfly), Norimberga (Air Berlin), Parigi Charles de Gaulle (Meridiana), Stoccarda (TUIfly), Zurigo (Helvetic Airways).

L’aeroporto di Alghero-Fertilia è raggiungibile da

Bologna (Air One), Milano Linate (Air One), Milano Malpensa (VolareWeb), Milano-Bergamo Orio al Serio (Ryanair), Napoli (Air Italy), Pisa (Ryanair), Roma Ciampino (Ryanair), Roma Fiumicino (Air One), Trieste (Air Dolomiti), Torino (Air One), Venezia (Air Dolomiti), Verona (Air Dolomiti e Air Italy).
Inoltre è collegato da Ryanair con i seguenti scali internazionali: Barcellona-Girona, Brema, Düsseldorf Weeze, Francoforte Hahn, Dublino, Liverpool, Londra Stansted, Madrid, Nottingham East Midlands, Stoccolma Skavsta.

E con voli charter con: Barcellona (Iberia Air Nostrum), Billund (TUIFly Nordic e Sterling), Birmingham (Flybe), Copenaghen (TUIFly Nordic e Sterling), Dublino (Futura), Göteborg (Fly Nordic), Helsinki (Finnair e TUIFly Nordic), Londra Gatwick (Thomsonfly), Norwich (Eastern Airways), Oslo (Scandinavian Airlines System), Southampton (Flybe), Stoccolma Arlanda (Fly Nordic).

Inoltre c’è il piccolo aeroporto di Tortolì-Arbatax che è collegato tramite voli per lo più charter con le principali città italiane e con molte città europee, soprattutto tedesche.

In nave

Da/per Santa Teresa di Gallura

  • Corsica: Bonifacio (Moby Lines, Saremar)

Da/per Palau

  • Napoli (Di Maio Lines)
  • La Maddalena (Saremar, Delcomar e Enermar/Maddalena Ferries)

Da/per Golfo Aranci

  • Genova (Grandi Navi Veloci)
  • Livorno (Sardinia Ferries)
  • Piombino (Sardinia Ferries)
  • Civitavecchia (Sardinia Ferries)
  • Corsica: Bastia (solo nei mesi estivi) (Sardinia Ferries)
  • Fiumicino (Tirrenia)

Da/per Olbia

  • Genova (Grandi Navi Veloci, Moby Lines e Tirrenia)
  • Livorno (Moby Lines)
  • Piombino (Moby Lines)
  • Civitavecchia (Snav, Moby Lines e Tirrenia)
  • Napoli (Di Maio Lines)

Da/per Arbatax

  • Genova (Tirrenia)
  • Civitavecchia (Tirrenia)
  • Fiumicino (Tirrenia)

Da/per Cagliari

  • Civitavecchia (Tirrenia)
  • Napoli (Tirrenia e Di Maio Lines)
  • Palermo (Tirrenia)
  • Trapani (Tirrenia)

Da/per CarloForte/Isola di San Pietro

  • Portoscuso/Portovesme (Saremar)
  • Calasetta/Isola di Sant’Antioco (Delcomar)

Da/per Porto Torres

  • Francia continentale: Marsiglia (SNMC/)
  • Corsica: Ajaccio (SNMC)
  • Corsica: Propriano (SNMC)
  • Genova (Grandi Navi Veloci, Moby Lines e Tirrenia)
  • Isola dell’Asinara (Delcomar) N.B.: nel periodo estivo l’Isola dell’Asinara è inoltre collegata a Porto Torres, Stintino, Castelsardo e Santa Teresa di Gallura da numerosi servizi di trasporto marittimo privati
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Cala Domestica

Cala Domestica è una spiaggia molto bella e tranquilla frequentata soprattutto dal turismo locale. Si trova nell’Iglesiente e si raggiunge lasciando la SS 126 all’altezza di Gonnesa per deviare verso la costa; dopo aver oltrepassato Masua e, in lontananza, il Pan di Zucchero, si arriva alla breve deviazione per il parcheggio di Cala Domestica. Si lascia la macchina e si percorrono le ultime centinaia di metri sulle dune di sabbia che anticipano quelle ancor più spettacolari di Piscinas.

La cala è fiancheggiata per alcune centinaia di metri sul lato nord da un sentierino che dopo un passaggio scavato nella roccia sbuca in una piccola caletta appartata e ancora più tranquilla.
In queste spiagge è consigliabile portarsi dietro l’ombrellone perché non ci sono alberi e non sempre è possibile trovare in loco ombrelloni a noleggio.

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Uffici del Turismo

E.P.T. (Ente Provinciale per il Turismo)

  • Aeroporto “Elmas” – 09100 Cagliari
  • Tel.: 070-240200
  • Piazza Deffenu, 9 – 09125 Cagliari
  • Tel.: 070-651698
  • Fax: 070-663207
  • Web: www.regione.sardegna.it/eptca
  • E-mail: enturismoca@tiscalinet.it

A.A.S.T. (Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo)

  • Autorità portuale – 09124 Cagliari
  • Te.: 070-668352
  • Via Mameli, 97 – 09124 Cagliari
  • Tel.: 070-664195/96; 070-60231
  • Fax: 070-658200; 070664636
  • E-mail: aast.ca@tiscalinet.it

I.A.T. (Ufficio Informazioni e di Accoglienza Turistica)

  • Piazza Matteotti,
  • 9 – 09124 Cagliari
  • Tel.: 070-669255
  • Fax: 070-664923
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Piscinas

Le ultime dune vive d’Europa si estendono in questo meraviglioso avamposto desertico del continente africano in terra sarda. Nonostante l’apparenza desertica le dune sono molto vitali, ricoperte di vegetazione e popolate di animali, come il cervo sardo che dopo aver rischiato la completa estinzione si è da poco stabilito qui, potendo contare su pace e lontananza dall’uomo (turisti a parte, che però raramente si spingono ai margini delle dune salvo interessi naturalistici particolari).

A completare il quadro ci pensa il mare, manco a dirlo, chiaro, limpido e turchino, che quando non fa di questa location uno degli spot più interessanti per il surf in Italia, è calmo e placido come le acque di una piscina, appunto.

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Storia della Sardegna

La storia sarda viene spesso intrisa di luoghi comuni riguardanti una certa chiusura economica e sociale che le sarebbe strutturalmente peculiare fin dalla notte dei tempi. Occorre andare a ritroso nel tempo di alcuni millenni per capire a fondo quanto questa visione sia un po’ falsata da concezioni stereotipate.

In realtà già in epoca prenuragica la civiltà sarda era straordinariamente ricca: la cultura di origine orientale di Ozieri, che viene considerata la prima grande cultura sarda, fiorì 6 millenni fa (3800 a.C – 2900 a.C circa) proprio come frutto del felice incontro culturale e commerciale fra i sardi prenuragici e popolazioni neolitiche greche, che si presume abbiano introdotto nell’isola arti manifatturiere fino ad allora considerate tipiche delle Cicladi e di Creta e dato nuovo impulso ai commerci e all’organizzazione sociale e culturale dell’isola.

Risalgono a questo periodo le domus de janas (case delle fate), le tombe scavate nella roccia all’interno delle quali sono state ritrovate molte statuine che riproducevano la prospera Dea Madre mediterranea, così come altre sepolture simbolo di una religiosità legata alla natura che avvicina nuovamente Tirreno ed Egeo. Il complesso più importante di questo tipo di tombe è quello di Sant’Andrea Priu, vicino a Bonorva e alla Valle dei Nuraghi, ma se ne trovano numerose in molte altre parti della Sardegna.

Si suppone che la nuova cultura che si era generata fosse organizzata in tante comunità che si dedicavano inizialmente all’agricoltura e che convivevano pacificamente. Non sono infatti state rinvenute fortificazioni di difesa intorno ai villaggi, né armi all’interno delle sepolture in numero tale da richiamare lo stesso tipo di bellicosa conflittualità che avranno più tardi le tribù nuragiche e di cui sono prove evidenti i numerosissimi nuraghi costruiti in gran parte della Sardegna.

Ma anche la stessa civiltà nuragica, seppur particolarmente concentrata sulle lotte tribali, non era dedita solo alla guerra: ormai divenuta una società pastorale, era comunque prospera e commerciava apertamente con le Baleari, la Grecia e il Medio Oriente, vivendo una vera e propria “età dell’oro”.

A porvi fine furono le occupazioni straniere: l’isolamento e il ripiegamento verso l’interno avvenne in seguito alle invasioni fenicie, ma soprattutto puniche, che penetrarono maggiormente nell’entroterra spingendo i Sardi a preferire le zone più impervie e irraggiungibili dell’interno a quelle coste in cui la vita era diventata tanto più insicura.

Da allora alla sua millenaria civiltà prenuragica e nuragica si sono sovrapposti tanti strati di storia quanti sono i popoli che sono approdati sulle sue sponde: dopo i fenici e i cartaginesi sono arrivati i romani, i bizantini; poi (dopo l’unica pausa unitaria nella storia della Sardegna che, in seguito all’abbandono delle istituzioni bizantine e alla lotta comune contro le incursioni saracene, vide il popolo sardo dotarsi di istituzioni uniche nel loro genere nell’Europa del tempo, i giudicati), i pisani, i genovesi e infine 4 secoli di dominazione aragonese, prima che anche i Savoia avessero le loro belle gatte da pelare con un indipendentismo mai sopito.

Ma queste successive ondate, contro cui le popolazioni sarde hanno sempre opposto quella che Lilliu ha chiamato una “costante resistenziale”, non sono più riuscite a scalfire, se non in parte, i caratteri peculiari di quell’ormai consolidato mondo pastorale in cui l’accentuata insularità ha contribuito in maniera essenziale a preservare pressoché intatte le antiche tradizioni… Questo fino all’ultima stirpe di conquistatori, che nel secolo scorso ha invaso pacificamente la Sardegna “costringendo” l’antico mondo sardo a rivedere il proprio status di isola nell’isola e a riavvicinarsi all’elemento acquatico: la stirpe dei vacanzieri.

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Giara di Gesturi

C’è un luogo in Sardegna che ha isolato e preservato nei secoli un ambiente di una straordinaria forza naturale, la Giara di Gesturi, un altopiano di origine vulcanica di 45 km² che si erge di circa mezzo chilometro dal territorio circostante.

Di questi altipiani basaltici, chiamati giare, in Sardegna ce ne sono diversi, concentrati per lo più nell’area centro-meridionale dell’isola; ma quella di Gesturi costituisce un unicum per la sua bellezza selvaggia: i suoi bordi esterni sono orlati da querce da sughero piegate dal maestrale, al suo interno sugherete, fitta macchia mediterranea, stagni e praterie sono l’habitat di una sorprendente varietà di uccelli e di molti animali selvatici, ma soprattutto dell’ultimo branco di cavalli selvaggi d’Europa, i famosi cavallini della Giara.

Sono piccoli, simili ai pony, con la criniera lunga e gli enormi occhi leggermente a mandorla; in tutta la Giara vivono liberamente circa 700 esemplari, per la salvaguardia dei quali non si farà mai abbastanza fino a quando non sarà istituito a tutti gli effetti e non solo sulla carta il Parco Regionale della Giara di Gesturi.

Un itinerario che parte dal parcheggio di Scala Corte Brocci, a 4 km dall’abitato di Gesturi, percorre in circa 10 ore il periplo interno della Giara (se volete percorre tutto l’anello munitevi di buone scarpe da trekking e di una abbondante riserva di acqua), costeggiando numerosi paùli, gli stagni che si formano con le piogge invernali e dove al tramonto i cavallini vanno a dissetarsi.
La cosa più emozionante è sentirne in lontananza il nitrito mentre si aspetta in silenzio che si avvicinino per abbeverarsi.

A Gesturi e nei paesi limitrofi è possibile accordarsi con guide locali per visite guidate alla scoperta dei preziosi tesori naturali che la Giara custodisce insieme ai numerosi resti nuragici e a più recenti forme di insediamento umano, le antiche capanne di pietra dei pastori.

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Sardegna Archives – ILoveSardegna.it

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E.P.T. (Ente Provinciale per il Turismo) Aeroporto “Elmas” – 09100 Cagliari Tel.: 070-240200 Piazza Deffenu, 9 – 09125 Cagliari Tel.: 070-651698 Fax: 070-663207 Web: www.regione.sardegna….

Il clima della Sardegna è di tipo fondamentalmente mediterraneo: sulle coste le temperature estive sono alte ma rese sopportabili dalle brezze marine e gli inverni sono miti, con scarsissime piogge; …

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Nuraghi

La civiltà nuragica rappresenta un caso unico e peculiare rispetto al resto del Mediterraneo. Fiorì circa 4000 anni fa come società prevalentemente pastorale, con un’organizzazione sociale di tipo tribale che la accomunava ai popoli italici del Continente.

Le varie tribù vivevano in perenne conflitto ed è per questo motivo che i nuraghi sorsero così numerosi (se ne sono contati fino a 8000). Queste fortezze di pietra le ritroviamo soprattutto negli altipiani del centro e nel quarto nord-occidentale dell’isola; molti sono ben visibili ai lati delle strade più trafficate (concetto che per fortuna in Sardegna rimane comunque piuttosto relativo), altri in zone più tranquille ma ugualmente ben raggiungibili e alcuni incastonati negli angoli più selvaggi del Supramonte.

Il nuraghe di Barumini, Su Nuraxi, a pochissimi km a sud-est della Giara di Gesturi, è il complesso nuragico sicuramente fra i più importanti della Sardegna.
È stato costruito in 4 fasi: alla fase A (XVI-XIV sec. a.C.) risale la grossa torre centrale; nella fase B (XIV-XII sec. a.C.) un bastione a 4 lobi inglobò la torre; nella fase C (XIII-X sec. a.C.) fu eretto un muro di sostegno alle mura del bastione, che si erano rovinate; la fase D (X sec. a.C.-III sec. d.C.) vide la costruzione di un villaggio intorno al complesso, ormai in decadenza, decretandone il definitivo assorbimento.

Anche la Valle dei Nuraghi, nel sassarese, merita senz’altro una visita, in particolare la Reggia nuragica di Santu Antine, sorto in un territorio in cui si è avuta la presenza umana fin dall’epoca prenuragica, come dimostra la presenza di dolmen e domus de janas (si ha qui infatti il complesso più importante di questo tipo di tombe, quello di Sant’Andrea Priu); si tratta di un altopiano che si estende fra Torralba e Bonorva, dove si snoda un facile percorso che in 4/5 ore di cammino permette di visitare una quindicina di interessanti nuraghi lungo un itinerario campestre.

Così come meritano le centinaia di nuraghi, piccoli o grandi, che si confondono suggestivamente con le rocce e la natura nei territori più sperduti, quasi fossero stati eretti a immobili custodi del millenario trascorrere dei cicli naturali.

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