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Thailandia Guida della Tailandia: Bangkok Phuket


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Phuket

Phuket Phuket L’isola di Phuket è la più grande isola del Paese. Situata lungo la costa occidentale …

Guida della Thailandia

La Thailandia (ufficialmente Regno di Thailandia) è una destinazione magica ed affascinante. Visitarla, significa scoprire un mondo lontano e straordinario: ricchissima di storia, vanta un patrimonio culturale unico.

Se la modernissima capitale, Bangkok, conquista per il suo carattere cosmopolita e per la sua anima inaspettatamente accogliente, fuori dalla metropoli s’incontrano templi buddisti, scenari naturali esotici ed isole spettacolari ed ancora incontaminate.

Lontana, ma non irraggiungibile, la Thailandia (chiamata anche la “terra dei sorrisi” per il suo carattere ospitale) è la meta ideale per chi vuole regalarsi un’esperienza di viaggio assolutamente indimenticabile.

Informazioni sulla Thailandia

Capitale

Bangkok (8.280.925 abitanti al censimento del 2010)

Moneta

Baht thailandese(THB); è suddiviso… [Continua…]

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Quando andare in Thailandia

Quando andare in Thailandia

Clima

Il clima, dominato dal regime monsonico, è tropicale, caldo e umido. La Thailandia è caratterizzata da due stagioni:

  • estiva ed umida: tra maggio e ottobre;
  • invernale e secca: tra novembre e aprile

I mesi più caldi dell’anno sono: marzo, aprile e maggio. A maggio, infatti, con l’arrivo del monsone di sud-ovest, ha inizio la stagione delle piogge che dura fino all’inizio di novembre.

La capitale, Bangkok, presenta un clima di tipo tropicale caldo e umido e durante il mese di aprile, il più caldo, le temperature medie massime raggiungono i 35°C (mentre le medie minime difficilmente scendono sotto i 26°C); il mese più fresco è dicembre (con temperature medie massime intorno ai 31°C e medie minime di 21°C).

Il nord e il nord-est del paese risultano meno caldi rispetto alla Capitale. Il clima rimane tropicale, ma si fa meno umido (soprattutto durante l’inverno).
Il sud del paese ha temperature decisamente costanti durante tutto l’arco dell’anno, ma è però interessato da piogge più intense.

Sull’isola di Phuket, il periodo più caldo va da marzo ed aprile, con temperature medie massime di 34°C (anche se ad aprile non è raro arrivare ai 40°) e medie minime di 25°C. La stagione delle piogge, anche qui, va da maggio ad fine ottobre e la media annua delle precipitazioni è di oltre 2200 mm.

Sull’isola di Koh Samui, nel Golfo di Thailandia, invece, le piogge sono meno abbondanti e la stagione delle piogge inizia ad ottobre con il monsone di nord-est, e termina in dicembre.
Quando visitare, allora, la Thailandia? Sicuramente tra novembre e febbraio, quando il caldo è più sopportabile, in quanto il tasso di umidità è più basso.

Hotel Consigliati

La Thailandia, chiamata anche con l’antico nome Siam, è uno Stato del sud-est asiatico. Il Paese si estende per 513.120 km² (la sua superficie può, dunque, essere paragonata a quella della Spagna) e, dal punto di vista geografico, risulta diviso in diverse regioni.

Il nord appare montagnoso: qui, sorge il Doi Inthanon, il rilievo più alto del paese (2.576 metri); spostandosi verso la Birmania s’incontra una serie di catene montuose, mentre il fiume Mekong, a nordest, fa da confine naturale con il Laos.

La Thailandia del Nordest, denominata Isan (o Isaan), appare costituita dall’altopiano di Khorat e da una serie di modeste catene montuose che marcano i confini meridionale (la catena dei monti Dângrêk) e occidentale.

Il cuore della nazione è fertile e risulta dominato dalla pianeggiante valle del fiume Chao Phraya: è qui che si concentrano le più estese coltivazioni di riso e frutta; la parte occidentale, invece, ospita diverse catene montuose che segnano il confine con la Birmania e i monti Cardamomi, che tracciano il confine con la Cambogia.

La Thailandia del Sud, infine, si estende lungo la penisola malese, che è attraversata dalla catena dei monti Titiwangsa ed ha il suo punto più stretto nell’istmo di Kra, nei pressi di Ranong.
La Thailandia ospita centinaia e centinaia di isole costiere. Se moltissime sono disabitate, o semplicemente piccolissime e praticamente sconosciute, altre si sono configurate come veri e propri paradisi turistici (come la famosa Phuket, ma non solo; importanti destinazioni, oggi, sono anche: l’Isola di Koh Phangan, Phi Phi Island e Koh Chang).

Molte isole thailandesi sono raggruppate in grandissimi arcipelaghi; la Baia Phang Nga ha, ad esempio, 67 isole, il Parco Nazionale Mu Ko Chang ne ha 52, il Parco Nazionale Tarutao 51 e il Parco Nazionale Ang Thong 42.

I due principali sistemi fluviali principali della Thailandia sono rappresentati dal fiume Chao Phraya (che scorre da nord a sud per 372 km e si getta nel Golfo di Thailandia) e dal fiume Mekong (l’unico del paese che sfocia nel Mar Cinese Meridionale).

Hotel Consigliati

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Krabi

Krabi

Da molti definito “il paradiso della Thailandia“, Krabi, è circondata da centinaia di isole ed appare come un susseguirsi di scogliere e spiagge da sogno.
Amatissima da sportivi, in questo piccolo eden ci si può dedicare agli sport subacquei, ma anche ad emozioni arrampicate sulle rupi di Hat Tham Phra Nang e Hat Rai LehEast.
Il principale centro turistico di Krabi è Ao Nang beach, con ottimi resort e vivaci locali, anche se le spiagge più belle (quelle da cartolina, per intenderci), possono essere raggiunte solo in barca.

Nei dintorni di Krabi, c’è Phra Nang Beach, “la più bella isola della costa di Andaman“. Sotto le sue scenografiche scogliere di granito, si staglia, luccicante, un’incredibile spiaggia bianca, bagnata da un limpido mare turchese; non mancano luoghi magici, come la suggestiva grotta di Phra Nang.

A sud di Krabi c’è l’isola di Lanta, una delle 52 del Mu Ko Lanta Marine National Park, con spiagge ancora incontaminate, da vivendo un grande, ma controllato, sviluppo turistico.

Tra le isole più famose di Krabi c’è la giovane e frenetica Phi Phi Island, inserita nel Hat Noppharat Thara–Mu Ko Phi Phi National Park. Qui, oltre a luoghi paradisiaci, ci sono mille occasioni di divertimento per gli under 25.

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Hotel Consigliati

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Viaggio in Thailandia

Viaggio in Thailandia

Il modo migliore per arrivare in Thailandia è sicuramente l’aereo. Il principale scalo di entrata, e di uscita, del Paese è l’aeroporto Suvarnabhumi di Bangkok (IATA: BKK, ICAO: VTBS). Inaugurato nel 2006, questo modernissimo scalo sorge a Racha Thewa a circa 40 km dalla capitale (a cui è collegato dalla nuova linea ferroviaria veloce sopraelevata).

Dall’Italia (da Milano e Roma), ogni giorno, partono voli diretti per Bangkok con Alitalia e Thai Airways. Il volo dura dalle 10 alle 11 ore.
Gli altri grandi aeroporti thailandesi sono: il Phuket International Airport ed il Krabi International Airport.
Il modo migliore per spostarsi da una località all’altra del Paese è l’aereo. Sebbene la rete stradale ed il trasporto su gomma siano efficienti ed economici, scegliere di volare significa non solo risparmiare tempo, ma anche muoversi in maggiore sicurezza (i thailandesi al volante non hanno grande rispetto del codice stradale). In proposito, si ricorda che la Thailandia può contare su numerose compagnie low-cost.

Chi ha molto tempo a disposizione e vuole godersi gli spostamenti (ed il panorama), può prendere in considerazione l’idea di muoversi in treno. La rete (gestita dalla State Railway of Thailand) è capillare ed i treni, seppur non modernissimi, sono tenuti molto bene e si suddividono in tre classi (di cui la prima è attiva solo sui convogli a lunga percorrenza).

Oltre ai mezzi di trasporto convenzionali, non sarà raro incontrare mezzi di trasporto decisamente originali. Tra tutti, spiccano i celebri Tuk Tuk, rumorosi mezzi a tre ruote che ricordano un po’ i nostri Apecar. Guidati da autisti indisciplinati, i tuk tuk sono veicoli poco sicuri, ma decisamente folkloristici. Poco consigliati per spostarsi da un’attrattiva all’altra, tuttavia, almeno una volta, nella vita, bisogna salirci.

In città, come lungo la costa, si possono incontrare i Sidecar autoprodotti: si tratta di un motociclo a cui è stato aggiunto, in maniera (molto) artigianale e talvolta approssimativa, un sidecar. Anche qui, la sicurezza spesso passa in secondo piano.

I songthaew (pronuncia: sonteo) sono dei particolari pick up con il cassone posteriore modificato che sono stati trasformati in una sorta di minibus. Girano perlopiù nelle piccole cittadine ed in periferia. Ovviamente, vengono caricati fino all’inverosimile.
Oltre a questi coloriti, ed improvvisati mezzi, esistono anche i taxi. E’ bene sapere che il colore cambia in base alla compagnia e non mancano gli abusivi: è poco consigliabile salire sul primo taxi fermo ad aspettare. Per evitare incomprensioni, inoltre, è buona norma fornire al tassista l’indirizzo scritto in thailandese.

E’ possibile anche decidere di spostarsi in proprio e noleggiare un’auto (gli operatori nel settore non mancano). Prima di mettersi al volante è bene tenere presente che la guida è a destra e il traffico delle grandi città è molto congestionato. Inoltre, se le strade sono tenute abbastanza bene (anche se spesso poco illuminate), gli altri automobilisti non sono particolarmente ligi al codice della strada. Ciò non significa che tutto è permesso. Anche in Thailandia esistono autovelox ed etilometri.

Per ulteriori informazioni su come arrivare e viaggiare, rivolgersi alla nostra agenzia di viaggio di fiducia In-Travel, a numero di telefono 055 5359721 o manda diretamente una http//:info@in-travel.it.

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Lamphun e Nord Archivi – Guida della Thailandia: Bangkok Phuket

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Viaggi Archivi – Guida della Thailandia: Bangkok Phuket

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Breve storia della Thailandia

La Thailandia, come testimoniano i ritrovamenti archeologici, era già abitata più di 40.000 anni fa (nel Paleolitico). Tra le prime civilizzazioni, si ricordano il regno “pre-khmer” di Funan, che si affermò circa 2.000 anni fa, e le città-Stato Dvaravati, fondate principalmente dal popolo mon, che portarono alla diffusione del Buddismo. In seguito, però, l’Impero Khmer, sviluppatosi nell’odierna Cambogia, si espanse ai danni dei principati Dvaravati e ripristinò l’Induismo.

Sulla provenienza dei popoli tai sussistono ad oggi diversi dubbi. Secondo recenti studi pare che provengano da un’area che oggi appartiene alla regione cinese del Guangxi, che, nel corso del I millennio si spostarono verso sud.

Nel XIII secolo tra i popoli tai, si distinse quello dei siamesi, gli odierni thai, che si ribellarono ai Khmer e crearono nel 1238 il Regno di Sukhothai. Nel 1350 il principe thai Uthong fondò il Regno di Ayutthaya, che nel 1431 saccheggiò Angkor, capitale dell’Impero Khmer, e nel 1438 lo annesse il Regno di Sukhothai. In questo periodo, il Buddhismo Theravada divenne il credo predominante. Grazie al re di Sukhothai Ramkhamhaeng, nel XIII secolo, venne adottato l’odierno alfabeto thai, mutuato dall’antico khmer. Iniziò così a fiorire la raffinata cultura siamese.
I primi contatti tra la popolazione thailandese e gli europei avvennero a partire dal 1511, quando l’ambasciatore portoghese Duarte Fernandes giunse ad Ayutthaya. Iniziarono, così i primi importanti scambi commerciali.

Il seicento ed il settecento furono, per la Thailandia, secoli molto difficili: il Paese cadde nel caos e si spaccò in sei territori in mano a locali signori della guerra. Ciò nonostante, la Thailandia non venne mai colonizzata anche se, nel corso dell’Ottocento, la corona britannica ottenne considerevoli privilegi. Comunque, per preservare l’indipendenza Siam dovette concedere alcuni territori alla Francia e al Regno Unito.

Nella seconda metà dell’Ottocento, durante il regno di Rama IV, la Thailandia, iniziò un lungo processo di modernizzazione che però, conobbe una brusca frenata nei primi secoli del Novecento.
Durante il regno di Rama VII, il colpo di Stato del 1932 pose fine alla monarchia assoluta e diede inizio alla monarchia costituzionale. Il Re abdicò un paio d’anni più tardi e con il nuovo re bambino Rama VIII, furono nominati dei reggenti ed il potere passò nelle mani dei militari (tra le figure di spicco vi fu il nazionalista Plaek Phibunsongkhram).
Il 24 giugno 1939 il Siam cambiò il nome in Thailandia, che vuol dire “Terra degli uomini liberi”. Il cambio del nome fu voluto dai militari nazionalisti che erano al potere e che non amavano il legame del nome Siam con la Cina.

Durante la seconda guerra mondiale la Thailandia si schierò a fianco delle potenze dell’Asse e combatté la guerra franco-thailandese contro l’Indocina francese che portò alla conquista, temporanea, di alcuni territori. Nel 1946 venne assassinato a Bangkok, in circostanze misteriose, Rama VIII; ascese così al trono il giovane Bhumibol Adulyadej Rama IX (ad oggi ancora in carica). 
Nel corso degli ultimi anni, si sono verificati scontri e un grave colpo di stato (maggio 2014) che hanno minato la stabilità politica e sociale.

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Sukhothai

Sukhothai

Sukhothai (che letteralmente significa alba della felicità) è la città più meridionale della regione settentrionale thailandese. Distante circa 400 km Bangkok (e 350 km da Chiang Mai), questa moderna e vivace città fa parte del distretto di Mueang Sukhothai.

Fondata verso il 500 d.C., fu governata, secondo la leggenda, dal mitico re Chao Aluna Khmara, chiamato anche Phra Ruang (ossia figlio del lampo).
La dinastia del Regno di Sukhothai ebbe inizio nel 1238 quando Khun Bang Klang Thao, capo di una tribù di thai, si rese indipendente dall’Impero Khmer e stabilì a Sukhothai il primo grande regno siamese.

Conquista nel 1378 dal sovrano dell’emergente Regno di Ayutthaya Boromaraja I, nel 1438 il Regno di Sukhothai fu annesso a quello di Ayutthaya e visse anni terribili fino a quando Rama I, primo sovrano della dinastia Chakri e del Regno di Rattanakosin rifondò, sulla riva sinistra del fiume Yom, la città.

Come arrivare da Bangkok
IN AUTO:

Autostrada AH 2 in direzione di AH13. Si attraversano le province di Ayutthaya, Saraburi, Lopburi, Chai Nat, Nakhon Sawan,, Phitsanulok, Kamphaeng Phet e Tak.

IN AEREO

Vi sono diversi voli giornalieri in partenza dalla Capitale. Il principale vettore è Bangkok Airways.

IN BUS

Gli autobus partono dal Bangkok Bus Terminal Nord (2 Mochit Bus Terminal), in Kamphaengphet 2 Road. Il viaggio dura poco più di 7 ore.

IN TRENO

Non vi sono treni diretti, ma si può prendere un treno fino a Phitsanulok e poi prendere un autobus locale per Sukhothai, la distanza è circa di 59 Km.

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Gran Tour della Thailandia – Guida della Thailandia: Bangkok Phuket

7 Giorni / 6 Notti

Itinerario

1° giorno: BANGKOK

Trasferimento in Hotel e check-in. Resto del tempo libero.
Pernottamento: Bangkok – Pullman G o similare

2°giorno: BANGKOK

Giornata libera a disposizione.
Pernottamento: Bangkok – Pullman G o similare
Pasti: Colazione Continentale

3° giorno: BANGKOK – BANG PA IN – AYUTTAYA – PHITSANULOKE – SUKHOTHAI (circa 455 Km)

06:00 Inizio dei pick-up dei partecipanti dai vari hotels.
07:00 ca. ultimi pick-up dal Pullman Bangkok Hotel G e dall’Aetas Residence e partenza per il tour.
09:00 ca. Arrivo presso la località di Bang Pa In e visita alla celebre residenza estiva della famiglia Reale.
10:30 ca. Si giungerà alla città capoluogo di Ayuttaya dove si trovano le celebri rovine che costituirono la capitale dei Re del Siam per oltre quattrocento anni, dal XIV fino al XVIII secolo.

Visita del tempio Wat Chai Wattanaram, disposto sulle rive del fiume Chao Praya ed edificato nel corso del XVII secolo in stile Khmer, con una “cinquina” di monumentali “Phrang” al suo centro. Proseguimento delle visite con il Wat Sri Samphet, il tempio dell’antico palazzo Reale e costituito da 3 gigantesche pagode campaniformi, quindi l’attiguo Wat Mongkhon Bophit, tempio al cui interno si trova una statua del Buddha in posizione seduta di gigantesche dimensioni.

Dopo pranzo, proseguimento per la città di Phitsanuloke, nel centro-nord del Paese.

17:30 ca. (orario dipendente dalle condizioni del traffico) arrivo a Phitsanuloke e visita del tempio Wat Mahathat al cui interno si trova la copia originale della sacra statua del Buddha “Chinnarat”. Il Wat Mahathat è considerato uno dei templi più sacri del Paese ed è visitato ogni giorno dai migliaia di pellegrini Buddisti. Si potrà qui ammirare una delle cerimonie religiose più tradizionali del Paese: l’offerta ai monaci (“Sankhathan”) che avviene attraverso un preciso rito di scambio di preghiere e ringraziamenti nell’antica lingua Pali tra i monaci ed i pellegrini.

Proseguimento per la vicina località di Sukhothai dove un tempo aveva sede la prima città capitale del Siam e dove la cultura, la lingua e l’ideale di nazione del popolo siamese ha avuto origine (XIII e XIV secolo).
19:00 ca Arrivo previsto a Sukhothai.

Pernottamento: Sukhothai – Le Charme Sukhothai Resort o similare
Pasti: Pranzo (Thai set en route), Cena

4° giorno: SUKHOTHAI – CHIANG MAI (circa 315 Km)

Check out. 07:45 ca. Inizio delle visite al Parco Storico di Sukhothai al cui interno si trovano le rovine dei templi Wat Mahathat, l’imponente tempio del palazzo Reale, quindi il grazioso Wat Sa Sri ed il Wat Sri Sawai, preesistente al regno di Sukhothai ed inizialmente dedicato al culto induista. Fuori dalle mura del Parco Storico prevista la visita del Mondop Sri Chum al cui interno si cela una delle più maestose e gigantesche statue del Buddha dell’altezza di circa 15 metri.
10:30 ca termine delle visite e partenza in direzione di Chiang Mai, la grande città del nord della Thailandia, effettuando alcune soste per visite a varie attrazioni locali lungo il percorso.
16:00 ca. Arrivo nella celebre città di Chiang Mai, la “Rosa del Nord”, centro spirituale Buddista tra i più importanti dell’Asia ed i cui templi ospitano le comunità di monaci più numerose ed attive del Paese. Visita all’antichissimo Wat Phra Singh, il cui “Bot” ed il “Wihan” sono sapientemente costruiti in legno con raffinate decorazioni. Al Wat Chedi Luang sarà infine possibile ammirare i melodiosi ed idilliaci canti serali in lingua Pali della comunità monastica ispirati al Dharma, il sacro insegnamento del Buddha. I canti si tengono alle 17:00 e si estendono per venti minuti circa. Presso il Wat Chedi Luang la cerimonia si tiene nel “Wiharn”, all’interno del quale i visitatori possono accedere mantenendo un comportamento rispettoso e contenuto.

***ATTENZIONE***: in concomitanza con alcune speciali festivita’ del calendario buddista, per alcune giornate i canti dei monaci potrebbero risultare sospesi. Se queste giornate dovessero coincidere con i giorni di visita, si fara’ il possibile per recuperare l’evento l’indomani.

Pernottamento: Chiang Mai – The Empress Hotel Chiang Mai o similare
Pasti: Colazione Continentale, Pranzo (Thai set en route), Cena

5° giorno: CHIANG MAI

08:30 Partenza per la visita ad uno dei luoghi più celebri della Thailandia: il tempio Wat Phrathat Doi Suthep, conosciuto agli occidentali come il “tempio sulla collina”. Edificato a oltre 1000m. di altitudine sull’omonimo monte che domina l’intera città, la storia del Doi Suthep è legata alla leggenda di un mitologico elefante bianco. Lungo le pendici del Doi Suthep si potranno ammirare anche le cascate Huey Kaew.
14:00 ca visita alla fattoria delle orchidee di Chiang Mai. A seguire si visiterà un centro artigianale presso la località di San Kampheng. Qui gli artigiani producono con mani sapienti oggetti in argento, lacche, ceramiche, sete ed i variopinti ombrelli di carta. Rientro in hotel al termine delle visite (16:30 ca).

***ATTENZIONE***: durante la stagione invernale (mesi di Feb-Apr) le cascate Huey Kaew potrebbero risultare in secca.

Pernottamento: Chiang Mai – The Empress Hotel Chiang Mai o similare
Pasti: Colazione Continentale, Pranzo (Thai set en route)

6° giorno: CHIANG MAI – CHIANG RAI (circa 310 km)

Check out. 07:00 Partenza per la visita dell’esotica provincia di Chiang Rai. 08:30 ca tappa ad un campo degli elefanti lungo il percorso e tempo libero a disposizione per opzionale Elephant Riding oppure Bamboo rafting. A seguire partecipazione ad uno spettacolo dimostrativo degli elefanti al lavoro nella jungla. 10:30 proseguimento per il percorso montano fino alla località di Thaton, nei pressi del confine Birmano, adagiata sul corso del fiume Maekok. Si seguirà quindi il percorso che porta verso il Triangolo d’oro effettuando alcune tappe per visitare i villaggi tribali. 16:00 ca. arrivo al Triangolo d’oro, uno dei luoghi più celebri della Thailandia e che rappresenta il punto geografico posto lungo le acque del fiume Maekhong, uno dei grandi fiumi asiatici che scende dalla Cina, dove la Thailandia incontra il Laos e la Birmania. Visita del museo dell’oppio dove viene ripercorsa la storia dei noti traffici internazionali che hanno avuto qui luogo nel corso dei decenni scorsi.
Pernottamento: Chiang Rai – The Mantrini Chiang Rai o similare
Pasti: Colazione Continentale, Pranzo (Thai set en route), Cena

7° giorno: CHIANG RAI

Check out entro le 12:00.
08:15 trasferimento all’aeroporto di Chiang Rai (CEI) e rientro con volo TG 2131 CEI BKK 10:20 11:40 oppure PG 232 CEI BKK 09:45 11:05. Il trasferimento all’aeroporto di Chiang Rai in connessione con altri voli sara’ fornito con supplemento.
Pasti: Colazione Continentale

La quota comprende

  • 6 pernottamenti in hotel con servizi privati
  • 5 Colazioni continentali
  • 3 Cene e 4 Pranzi come indicato nell’itinerario
  • Tour con guida locale parlante italiano
  • Trasferimento in arrivo a Bangkok
  • Visite come da itinerario

La quota non comprende

  • Tutto quello non contenuto in “La quota comprende”
  • Voli interni ed internazionali
  • Eventuali spese di carattere personale (bevande, extras, etc)
  • Visto d’ingresso
  • Eventuali mance per autista e guida

da € 637

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Cosa mangiare in Thailandia

Cosa mangiare in Thailandia

La varietà geografica ed etnica della Thailandia si traduce in una grandiosa varietà gastronomica. Sebbene gli ingredienti piccanti, le erbe aromatiche ed i forti contrasti siano il comune denominatore della cucina thai, ogni regione ha le proprie tradizioni e le proprie specialità.

Ad esempio, le città del nord est di Khon Kaen e Udon Thani propongono piatti che risentono, prepotentemente, delle influenze del Lao, mentre il sud offre propone sapori forti e decisi.
Va detto fin da subito, però, che i thailandesi non si limitano a cucinare, bensì amano trasformare ogni ricetta in una vera e propria opera d’arte e si dedicano con attenzione quasi maniacale all’intaglio di frutta e verdura ed alla presentazione del piatto. Il cibo, per la cultura thai, è benessere e deve gratificare tutti i sensi (vista compresa!).

Prima di vedere come, e cosa mangiano i thailandesi, è bene sfatare subito un mito: il loro menù non è a base di cavallette! E’ vero, la cucina thai contempla ingredienti e sapori non usuali per noi occidentali: dunque, anche se in qualche zona vengono portati in tavola gli insetti fritti, questi non sono certo l’alimento cardine della gastronomia thai!

Il pasto (momento informale dall’altissimo valore sociale) vede protagonisti riso, zuppe e frutta in particolare: pitaya, ananas, banana, noce di cocco, litchi, papaya, il dolcissimo durian ed il polposo guava.

Tra i piatti più tipici si ricordano:

  • Som Tum è una gustosa insalata preparata con papaia, arachidi e gamberetti, spesso accompagnato con sticky rise (riso al vapore);
  • Tom yum kung: profumata e deliziosa zuppa di gamberi piccante;
  • Khao Pad: riso fritto. E’ proposto in infinite varianti; le più famose: khao phat mu, riso fritto con maiale; khao phat kai, riso fritto con pollo; khao phat kung, riso fritto con gamberetti;
  • Tom Ka: zuppa di pollo al latte di cocco;
  • Padtai: con ogni probabilità è “il biglietto da visita gastronomico della Thailandia”; a base di noodle (spaghetti orientali), è accompagnato da verdure, carne o pesce;
  • Panaeng Gai: Pollo (ma anche maiale) in crema di cocco piccante. E’ servito con riso cotto al vapore;
  • Thot Man Pla: Frittelle di pesce al curry;
  • Pat paak ruammit: piatto a base di verdure miste mescolate e fritte;
  • Laab moo: è un’insalata di carne di maiale macinata tipica del nordest.

I thailandesi bevono, e producono, poco vino. La birra, invece, è abbastanza diffusa. Il più antico e famoso birrificio è la Boor Rawd Brewery Co LTD (oggi noto come Singha) che produce una lager dal sapore corposo, ma dissetante. Molto bevuta è anche la Chang, altra birra lager al 5% fermentata dal riso.

Molto bevuti sono anche il the ed il caffè freddo. In particolare il Cha Yen (thè nero con latte spesso condensato) ed il Cha Manao (thè al tiglio).
Ovviamente, menzione d’onore meritano i succhi di frutta, preparati con ingredienti freschissimi.

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