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Cosa vedere a Chiang Mai

Cosa vedere a Chiang Mai

Le principali attrazioni architetturali della città sono rappresentate quasi esclusivamente da siti religiosi. Chiang Mai ospita più di 300 wat (templi, o più precisamente complessi con costruzioni adibiti a fini religiosi, culturali e sociali) e molti di questi sono molto interessanti e meritano una visita.

Il più antico wat della città è il Wat Chiang Man, risalente al XIII secolo. Famoso per aver ospitato il Re Mengrai durante la costruzione della città, risulta composta da due templi e custodisce due importantissime statue di Buddha: stiamo parlando del Phra Sila (in marmo) e del Phra Satang (in cristallo).

Bellissimo è anche il Wat Phra Singh: innalzato nel 1345, è un fulgido esempio di stile architettonico classico del nord (o dei Lanna). Ospita il Phra Singh Buddha (o Buddha “Leone”), condotto qui da Chiang Rai; del Phra Singh Buddha esistono altre due copie, una a Nakhon Si Tammarat e l’altra a Bangkok.

Non lontano da Wat Phra Singh, sorge il Wat Chedi Luang (o meglio quello che resta di questa importante architettetura); edificato nel 1461 e caratterizzato da un largo stupa (monumento buddhista la cui funzione principale è quella di conservare reliquie) in stile Lanna, venne danneggiato gravemente prima da un terribile terremoto (nel sedicesimo secolo) e, più tardi, da alcune cannonate sparate dall’esercito di re Taksin (durante la guerra contro i birmani).

A due passi dal Wat Chedi Luang, si possono ammirare il Wat Phan Tao, con un antico e pregevole wihaan (edificio del tempio in tek, considerato, a ragione, uno dei tesori nascosti di Chiang Mai) e l’antico Wat Prasat (splendido esempio di architettura Lanna caratterizzato da originali tetti a più livelli e pareti in legno e gesso).

Notevole è anche il Wat Suan Dok, innalzato nel corso secolo XIV e caratterizzato da un edificio principale aperto sui quattro lati. Attorno al tempio, si possono notare numerosi “chedi”, una sorta di stupa contenente anche le ceneri dei diversi governatori della città. Nel chedi principale è ospitata una reliquia del Buddha che si sarebbe duplicata miracolosamente; secondo la leggenda, il duplicato venne sistemato sul dorso di un elefante bianco. L’animale, lasciato libero, si diresse sul Doi Suthep (la collina alle porte della città) e si accasciò al suolo. Proprio in quel luogo, nel 1383 venne eretto il Wat Phrathat Doi Suthep. Per accedere al tempio (veneratissima meta di pellegrinaggio) si deve salire una scalinata composta da circa 300 gradini circondata da due lunghissimi naga (antica e mitica razza di uomini-serpente).

Ai piedi della collinetta, si potrà notare il Monumento dedicato al monaco Khruba Siwichai.

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Curiosità Archivi – Guida della Thailandia: Bangkok Phuket

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Lamphun

Lamphun

Spostandosi circa 25 km a sud di Chiang Mai, nella valle del fiume Ping, si incontra Lamphun e la sua provincia ricchissima di frutteti di lamyai e famosa per la produzione di seta e cotone pregiati.

Lamphun è una città dal fascino antico: leggenda narra che venne fondata da due monaci buddhisti nel VII secolo con il nome Hariphunchai. Intenzione dei monaci era quella di creare una nuova capitale del Regno e, per questo, cercarono la sovrana nel lontano regno di Lavo: scelsero Jamadevi, la figlia del re. Hariphunchai divenne così l’avamposto settentrionale della cultura del popolo mon di Dvaravati e la regina passò alla storia (o meglio, entrò nella leggenda) per aver diffuso il Buddhismo Theravada.

Tra le principali attrazioni turistiche di Lamphun vi è il Wat Phra That Hariphunchai, nel cuore della città. Meta di pellegrinaggi, questo Wat, è uno dei più noti della Thailandia. Il complesso è caratterizzato da un grandioso chedi dorato (divenuto simbolo dello stemma della Provincia di Lamphun); alto ben 46 metri, custodisce, secondo la leggenda, le reliquie di Buddha.
Proprio di fronte al Tempio, sorge l’ Hariphunchai National Museum, polo espositivo che racconta, attraverso l’esposizione di 2000 antichi manufatti e reperti (notevoli sono le tavole in pietra e reliquie), la storia della città.

Usciti dalla porta orientale del Wat Phra That Hariphunchai, invece, si può attraversare il ponte coperto sul fiume (costellato di negozietti d’artigianato) e raggiungere, così, il Wat Ton Kaeo, scrigno dell’antica tradizione tessile cittadina.

Nei pressi del Wat Phra That Hariphunchai sorge un altro pregevole tempio: l’antichissimo Wat Mahawan, famoso per custodire la statua del Buddha chiamata Phra Rod Luang (che, per tradizione, proviene dal regno di Lavo e ha protetto la regina Jama ed il suo operato).

Altro tempio degno di visita è il Wat Jamadevi, famoso per il suo antico stupa a forma di piramide a gradoni, che, secondo la leggenda, custodisce le ceneri della regina Jamadevi. Lo stupa, denominato Ku Kut, è stato più volte ristrutturato ed oggi si presenta come un suggestivo ed armonioso intreccio di stili architettonici diversi.

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La regione di Lamphun

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  • Cosa fare a Chiang Mai Cosa fare a Chiang Mai
    Sulla strada che porta al tempio s’incontra il Palazzo Phu Phing, la residenza d’inverno della famiglia reale. Edificata nel 1961, è circondata da magnifici giardini. A 3 km dal palazzo si può scoprire il villaggio tribale di Doi Pui.

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  • La città di Chiang Saen in Thailandia Chiang Saen
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    Fondata con il nome Yonok nel 545 d.C., prima di confluire nel Regno Lanna, fu …

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Viaggio in Thailandia: come comportarsi

Viaggio in Thailandia: come comportarsi

Pubbliche relazioni

Il popolo thailandese è ospitale, cordiale e incredibilmente sorridente. Quando si è in pubblico, dunque, è buona norma mantenere la calma, evitare di alzare la voce o esternare in maniera troppo concitata i propri sentimenti; gesticolare può essere ritenuto offensivo. Pudici e riservati, non amano i baci e le effusioni in pubblico e considerano sconvenienti vestiti scollati e minigonne.

E’ bene ricordare che i thailandesi considerano la testa sede dello spirito e dell’anima: si tratta, dunque, di una parte sacra del corpo. Mai, quindi, toccare il capo di qualcuno (neppure di un bambino).

Quando si entra in un’abitazione privata (ed ovviamente in un tempio) ci si deve sempre ricordare di togliere le scarpe. Non farlo è considerato un gesto irrispettoso.

Viaggio in Thailandia: Saluti

I thailandesi non sono soliti stringersi la mano: il loro saluto è il rispettoso “Wai”; si realizza congiungendo le mani, unendo i palmi con le dita rivolte verso l’alto, e tenendole all’altezza del petto, del mento o della fronte.

Nomi e cognomi

Pronunciare un nome e un cognome thai può essere un’impresa quasi impossibile. Per questo motivo, ci si limita al nome di battesimo ed è tutt’altro che raro l’utilizzo di soprannomi brevissimi.

Detto questo, è bene ricordare che i cognomi sono stati introdotti in Thailandia solo in epoca recente (nel 1913) e che ogni famiglia (intesa in senso ampio: nonni, genitori, fratelli e sorelle – e relativi sposi, figli, cugini, nipoti) ha il proprio (nessun caso di omonimia!).

Hotel Consigliati

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Nan

Nan

Ad est delle province di Phayao e Phrae, s’incontra Nan, circondata da alte montagne. Per secoli regno indipendente ed un po’ isolato (per via della sua collocazione geografica).  Annesso, nel 1778, nel Regno del Siam, Nan perse, qualche anno più tardi, parte dei suoi territori (che furono ceduti all’ Indocina Francese). 
La visita alla città può iniziare dal Museo Nazionale, che racconta la storia di Nan, e proseguire al Wat Chang Kham Worawihan, quattrocentesco tempio caratterizzato da un chedi impreziosito da statue di elefante.

Altro tempio interessante è il Wat Phrathat Chae Haeng, affascinante tempio – dominato da un impressionante chedi, alto 55 metri; è raggiungibile percorrendo una scala a forma di “naga”.
A nord di Nan merita di essere visitato il villaggio “Thai Lue” di Ban Nong Bua, famoso per la sua tradizione tessile tribale.

Tanti i parchi nazionali nei dintorni: Parco Nazionale Khun Nan, con antiche saline di montagna, Parco Nazionale Doi Phu Kha, Parco Nazionale Mae Charim ed il Parco Nazionale Khun Sathan.

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Il Golfo Archivi – Guida della Thailandia: Bangkok Phuket


Surat Thani

Surat Thani È la più ampia provincia meridionale thailandese ed è famosa per le sue scimmie ammaestrate che raccolgono le noci di cocco e per le sue località da sogno.  Tra le principali destinazioni…


Hua Hin

Situata a circa 150 km a sud dalla Capitale, Hua Hin, è stata la prima località balneare della Thailandia. Il suo sviluppo inizia negli anni ’20 del secolo scorso, quando il re Rama IV Mongkut, innam…

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Nord-Est Archivi – Guida della Thailandia: Bangkok Phuket


Isaan la Thailandia Nord-Est

Isaan la Thailandia Nord-Est Il nord est thailandese è conosciuto anche come Isaan (o Isan) ed è una macro-regione composta da 19 province. Cuore del vasto altopiano di Korat, il nord est è delimitat…


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Cosa vedere nell’ Isaan la Thailandia Nord-Est Nakon Ratchasima, è chiamata anche “Khorat” ed è la più grande provincia della Regione. Oggi considerata la porta d’ingresso del Nord …


Thailandia Nord-Est – altre destinazioni

Lungo il fiume Mekong si sviluppa la provincia di Nong Khai (circa 620 km da Bangkok). Porta d’accesso al Laos (grazie al famoso “ponte dell’amicizia”) la città, dal fascino coloniale (er…