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Le spiagge più belle di Fuerteventura

Le spiagge più belle di Fuerteventura

Fuerteventura può contare su più di 150 spiagge, bagnate da un mare cristallino. Il litorale è di sabbia bianca finissima, ma ci sono tratti caratterizzati da ghiaino vulcanico.
Le spiagge più note e frequentale sono quelle della costa orientale. Il litorale, ad est, è infatti meno battuto dal vento ed il mare è più tranquillo.

Le spiagge della costa occidentale sono altrettanto belle, ma estremamente ventose e poco adatte a chi vuole far giocare in sicurezza i bambini o, semplicemente, ama il mare calmo.

Nome
Comune
Caratteristiche
Caleta de Beatriz o La Laguna La Oliva – Nord Sabbia dorata, insignita della Bandiera blu
El Aljibe de la Cueva o La Escalera La Oliva – Nord Sabbia dorata
El Castillo La Oliva – El Cotillo Sabbia bianca, si può praticare snorkeling.
La Concha La Oliva – El Cotillo Sabbia dorata, si può praticare snorkeling.
Piedra Playa La Oliva – El Cotillo-El Roque Sabbia dorata, si può praticare snorkeling.
Solana Matorral – La Cebada Pájara Sabbia bianca, insignita della Bandiera blu
Costa Calma Pájara – Sud, istmo di Jandía Sabbia dorata, insignita della Bandiera blu, possibilità di immersioni
Butihondo o Esquinzo Pájara – Jandía, sbocco dei burroni. Butihondo ed Esquinzo Sabbia dorata, insignita della Bandiera blu
Corralejo La Oliva – Nord Sabbia dorata, ben organizzata
El Bajo Negro La Oliva – Sabbia dorata Parco Naturale delle Dune di Corralejo
El Caserón La Oliva – Nord Sabbia dorata, ben attrezzata. Ventosa e con un moto ondoso moderato
El Moro La Oliva Sabbia dorata, di facile accesso. Con servizi di base
La Clavellinas La Oliva – Corralejo Sabbia dorata, ben organizzata, con possibilità di fare surf
Caleta de Fuste Antigua Sabbia dorata, possibilità d’immersioni
Cofete Pájara Sabbia dorata, suggestiva, ma con forti e pericolose correnti marine. Frequentata da nudisti
Sotavento Pájara – Est della Penisola di Jandía Sabbia dorata. Ben attrezzata, è frequentata anche da chi pratica surf ed immersioni.
La Pared Pájara – Barlovento Sabbia dorata, amata dai molti nudisti e naturisti. Esposta alle correnti oceaniche.
Los Canarios Pájara Sabbia bianca
Risco del Paso Pájara Sabbia bianca
El Charcón La Oliva – Nord Sabbia bianca, frequentata da nudisti
Caleta del Marrajo La Oliva – El Cotillo Sabbia bianca, tranquilla
El Río La Oliva – Nord Sabbia bianca, incontaminata e di facile accesso
La Guirra Antigua – La Guirra Sabbia dorata
Alzada La Oliva – Nord Sabbia dorata, ventosa ma moto ondoso moderato
El Dormidero La Oliva Sabbia dorata, ventosa ed adatta a chi ama il surf
El Pozo La Oliva Sabbia dorata – Parco Naturale delle Dune di Corralejo
El Viejo La Oliva – Nord Sabbia dorata, frequentata anche da nudisti
El Bajo Medio La Oliva – Corralejo Sabbia dorata, amata dai surfisti
El Charco de Bristol La Oliva Sabbia dorata
Isla de Lobos La Oliva – Isla de Lobos Sabbia dorata, perfetta per lo snorkeling
La Goleta La Oliva – Corralejo Sabbia dorata, possibilità di fare surf
La Barreta de Abajo La Oliva Sabbia dorata
Larga La Oliva Sabbia dorata– nel Parco Naturale delle Dune di Corralejo
Marfolín o Los Lagos La Oliva – El Cotillo Sabbia dorata, si può praticare snorkeling.
Médano La Oliva Sabbia dorata
Muelle Chico La Oliva – Corralejos Sabbia dorata, possibilità di fare surf
Barlovento Pájara – Cofete, costa ovest di Jandía Sabbia dorata
Los Pozos Puerto del Rosario Sabbia dorata
Playa Blanca Puerto del Rosario Sabbia dorata
El Burro La Oliva Sabbia dorata, ideale per windsurf
Los Charcos I-II-II La Oliva – Nord Sabbia bianca, di facile accesso e tranquille
Puerto Remedios La Oliva – Nord Sabbia dorata, con servizi base. Di facile accesso
Punta Prieta La Oliva – Nord Sabbia dorata, ventosa e con moto ondoso moderato
Mal Nombre – Tierra Dorada Pájara Sabbia dorata
Roque del Moro Pájara – Cofete Sabbia dorata, nel Parque Natural de Jandía
Punta Blanca La Oliva – Nord Sabbia dorata
Esquinzo La Oliva Sabbia dorata, poco accessibile, amata dai surfisti
Gran Tarajal Tuineje – Sud Sabbia nera, insignita della Bandiera Blu
La Mujer La Oliva Sabbia nera
Tabella rielaborata dal sito: http://www.turismodecanarias.com/

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Fuerteventura Archivi – Canarie – Guida delle Canarie

Arrivare e muoversi a Fuerteventura L’aeroporto di Fuerteventura (IATA: FUE – ICAO: GCFV) si trova ad una manciata di km dalla capitale, Puerto del Rosario; è utilizzato da compagnie di linea e low c…

Le spiagge più belle di Fuerteventura Fuerteventura può contare su più di 150 spiagge, bagnate da un mare cristallino. Il litorale è di sabbia bianca finissima, ma ci sono tratti caratterizzati da gh…

La Oliva Ad una ventina di km da Puerto del Rosario sorge il municipio di La Oliva (18.500 abitanti). Famoso per la sua natura incontaminata (buona parte del territorio è area protetta) e per le sue …

Villaverde Nel villaggio di Villaverde, si può scoprire l’affascinante Cueva del Llano, un “tubo vulcanico” con alle spalle una storia millenaria. Questa grotta (abitata da un ragno raris…

Antigua A sud di La Oliva, nel cuore dell’isola, si sviluppa la città di Antigua (5.500 abitanti): tranquilla ed inserita in un contesto naturale semplicemente meraviglioso. Il borgo in sé non offre …

Betancuria Sul litorale ovest, sempre nella parte centrale dell’isola, s’incontra un piccolo, ma suggestivo borgo: Betancuria (circa 700 abitanti). Il suo curioso nome è un omaggio all’esploratore fr…

Casillas del Angel Nella vicina Casillas del Angel, merita una visita la piccola, ma graziosa chiesa settecentesca intitolata a Santa Ana. Infine, ricordiamo che tra i comuni di Puerto del Rosario, B…

Pajara Centro turistico della penisola di Jandia, è Pajara (20.000 abitanti). Famosa per i suoi 25 km di spiagge da sogno (Sotavento, Barlovento, Playa de Cofete) ospita i migliori complessi turistic…

Gran Tarajal Lungo la costa orientale dell’isola, si può visitare Gran Tarajal, borgo marinaro, spesso tagliato fuori dai soliti circuiti turistici. Semplice, autentica e rilassata, Gran Tarajal, pre…

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Valverde

Valverde

Il capoluogo, Valverde (4.500 abitanti) sorge nella parte occidentale dell’isola (non direttamente sul mare) e si presenta come una cittadina graziosa e ben curata.

Ospita In Plaza Quintero Nuñez, una bella chiesa dedicata a Nuestra Señora de la Conceptión. Edificata nella seconda metà del Settecento, presenta linee semplici ed è completata da una lunga torre campanaria (dalla quale si può godere di una splendida vista).

La città ospita anche l’unico museo vero e proprio dell’isola: il Centro Etnografico Casa de las Quinteras. L’esposizione di questo edificio in pietra permette di scoprire tradizioni, usi e costumi di questa terra incontaminata.

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Le spiagge più belle di El Hierro

Le spiagge più belle di El Hierro

Il litorale di El Hierro è ancora incontaminato. Solo alcuni tratti di costa sono ben attrezzati e a misura del moderno (ed esigente) turista.

Nome
Comune
Caratteristiche
La Restinga El Pinar – Sud Sabbia nera, di facile accesso, offre servizi di base ed è molto amata da chi prativa diving
El Tamaduste Valverde – Nord est Sabbia nera, è una piccola caletta bagnata da acque tranquille
Timijiraque Valverde – Est Sabbia nera, di facile accesso è frequentata anche da chi pratica surf
Pozo de las Calcosas Valverde – Nord Piscina naturale, contesto naturale scenografico; di difficile accesso e mare spesso ondoso
La Maceta La Frontera – El Golfo Piscina naturale, incontaminata, con acque limpide e tranquille. Di facile accesso
La Caleta Valverde – Nord est Piscina naturale, di facile accesso, attrezzata ed adatta per immersioni
Charco Azul La Frontera – El Golfo Piscina naturale, di facile accesso
Charco de los Sargos La Frontera – El Golfo Piscina naturale, buon accesso e servizi di base.
Tacorón El Pinar – Sud Piscina naturale, di facile accesso, consente di effettuare immersioni
Charco Manso Valverde – Nord Piscina naturale, poco frequentata, acque calme
Tabella rielaborata dal sito: http://www.turismodecanarias.com/

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El Hierro Archivi – Canarie – Guida delle Canarie

Arrivare e muoversi a El Hierro L’isola di El Hierro ospita un aeroporto (IATA: VDE, ICAO: GCHI) sito a circa 10 km dal capoluogo. Attualmente, lo scalo è utilizzato solo dalla Binter Canarias per vo…

Le spiagge più belle di El Hierro Il litorale di El Hierro è ancora incontaminato. Solo alcuni tratti di costa sono ben attrezzati e a misura del moderno (ed esigente) turista. Nome Comune Caratteris…

Valverde Il capoluogo, Valverde (4.500 abitanti) sorge nella parte occidentale dell’isola (non direttamente sul mare) e si presenta come una cittadina graziosa e ben curata. Ospita In Plaza Quintero …

El Golfo A El Golfo (scenografica depressione della costa settentrionale a forma di mezza luna) invece, si può visitare l’Ecomuseo de Guinea, un particolare percorso naturalistico attraverso grotte e…

La Frontera Nella tranquilla cittadina di La Frontera (4.000 abitanti), in Plaza de la Candelaria, si può visitare la Chiesa di Nuestra Señora de la Candelaria risalente al XVII secolo. Rimaneggiata …

La Dehesa Nei pressi di La Dehesa, in una cornice naturale quasi lunare, merita di essere scoperto il Santuario Insular de Nuestra Señora de los Reyes, una bella cappella bianca, nota per ospitare un…

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Come arrivare alle Canarie

Come arrivare alle Canarie

Le Canarie possono essere facilmente raggiunte in aereo. L’arcipelago può contare su un’ottima rete aeroportuale: ogni isola, infatti, dispone di un proprio aeroporto anche se è bene ricordare che alcuni, come quello di El Hierro e di La Gomera, vengono utilizzati solo per collegamenti interni.

I collegamenti aerei sono garantiti, quotidianamente, da un gran numero di compagnie (anche low cost: ad esempio, che la RyanAir vola quotidianamente da diverse città italiane).
Anche i collegamenti interni, tra le isole Canarie, sono molto efficienti. La principale, ma non unica, compagnia di riferimento è la Blinter Canarias. Ricordiamo che Gran Canaria è l’unica isola dell’arcipelago ad essere collegata con tutte le altre.

Un’alternativa (decisamente poco economica) all’aereo è rappresentata dalla nave. E’ possibile imbarcarsi a Cadiz (Cadice) a pochi km dal confine con il Portogallo. La compagnia Trasmediterranea giunge a Las Palmas, Santa Cruz de La Palma, Arrecife e Santa Cruz di Tenerife. Un biglietto di andata e ritorno, però può costare anche 1.000 € a persona.
Una volta giunti a Tenerife o a Gran Canaria è poi possibile raggiungere le altre isole attraverso una fitta rete di trasporti interni.

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Carnevale delle Canarie

Carnevale delle Canarie

Il carnevale è una delle feste simbolo dell’arcipelago canario. Si festeggia su tutte le isole, anche se le celebrazioni più spettacolari e note sono quelle organizzate dall’isola di Tenerife.
Il carnevale di Tenerife, che, per molti ha poco da invidiare al mitico carnevale di Rio de Janeiro, è un’esplosione di colori, musica e sfilate.

Santa Cruz de Tenerife, in particolar modo, in febbraio, attira milioni di visitatori provenienti da ogni angolo del globo; dichiarato un “Festival internazionale di interesse turistico” nel 1980, oggi aspira a diventare Patrimonio dell’umanità.

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Lucha Canaria

Lo sport nazionale delle isole Canarie è la lucha canaria o lotta canaria. Si tratta di una lotta in recinti terrosi, i terreros, che si basa su forza, equilibrio e movimenti spettacolari. Vince chi riesce a far cadere l’avversario.

Hotel Adonis Plaza

Situato nel centro di Santa Cruz, a 5 minuti di cammino dal porto della città, l’Hotel Adonis Plaza offre una reception aperta 24 ore su 24, un risto […]

Dream Flat

Situato a Santa Cruz de Tenerife, a soli 3 km dal porto, il Dream Flat offre sistemazioni con angolo cottura, balcone, connessione Wi-Fi gratuita e vi […]

Apartamento en Santa Cruz

Situato a Santa Cruz de Tenerife, l’Apartamento en Santa Cruz offre il WiFi gratuito e un balcone e dista 20 minuti d’auto dal Museo delle Belle Arti […]

Casa Rural Dos Barrancos

Immersa in giardini tropicali e affacciata sulle montagne, all’interno del Parco Naturale Anaga di Tenerife, Casa Rural Dos Barrancos offre una piscin […]

NH Tenerife

Situato nel centro di Santa Cruz, vicino al porto, l’NH Tenerife è un elegante hotel che offre il WiFi gratuito e una terrazza all’ultimo piano con a […]

Pensión Cejas

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Silken Atlántida Santa Cruz

Situato nel centro finanziario e commerciale di Santa Cruz, il Silken Atlántida vanta ascensori di vetro con vista sul mare, una terrazza panoramica […]

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Canarie tra mito e realtà

Canarie tra mito e realtà

Le Isole Canarie, con le Azzorre, Capo Verde, Madera e le isole Selvagge vanno a formare la Macaronesia, un insieme di arcipelaghi dell’Oceano Atlantico chiamati anche isole felici o isole fortunate. Queste isole vulcaniche, secondo la leggenda, sarebbero legate al mito di Atlantide.

Menzionata per la prima volta da Platone nei celebri dialoghi Timeo e Crizia (nel IV secolo a.C.), Atlantide sarebbe stata una potenza navale situata “oltre le Colonne d’Ercole” ed avrebbe conquistato nel 9600 a.C. buona parte dell’Africa e dell’Europa. Dopo avere fallito l’invasione di Atene, però, Atlantide venne punita da Poseidone che la fece sprofondare “in un singolo giorno e notte di disgrazia”.

Inoltre, sempre secondo la leggenda (e gli autori classici), l’arcipelago delle Canarie, ed in particolar modo l’isola di Tenerife, avrebbe ospitato il paradisiaco Giardino delle Esperidi (ossia delle tre figlie di Atlante) con invitanti alberi di mele d’oro. L’incantevole parco, sarebbe stato custodito dal terribile Ladone, un drago con cento teste pronto a sputar fuoco. Quando Ladone morì (ucciso da Atlante), il sangue del mostro si sparse sulle isole Canarie e si trasformò in albero e più specificamente nella Dracaena draco, pianta endemica della famiglia delle Agavaceae.

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Cenni storici sulle Canarie

Cenni storici sulle Canarie

Le Isole Canarie hanno origine vulcanica ed iniziarono ad emergere dal fondo dell’oceano Atlantico in seguito ad una fervente attività magmatica. Il processo di formazione risale a 23 milioni di anni fa (periodo Miocenico). La Gomera, Gran Canaria, Fuerteventura e Lanzarote, sono le isole più antiche dell’arcipelago.
Probabilmente, i primi abitanti dell’arcipelago (ed in particolare dell’isola di Tenerife) furono i guanci, indigeni aborigeni che, nel Medioevo (quando arrivarono i primi esploratori) vivevano ancora in caverne o in semplicissime abitazioni.

L’arcipelago delle Canarie era noto anche a Fenici e Cartaginesi, ma a causa della sua collocazione, era conosciuto solo in modo approssimativo al mondo classico; infatti sia Plinio il Vecchio che Claudio Tolomeo ne parlano sommariamente.

Con la caduta dell’impero romano, l’arcipelago delle Canarie perse qualsiasi contatto con l’Europa cristiana e solo alcune popolazioni berbere originarie del Nord Africa crearono degli insediamenti stabili e si dedicarono all’ agricoltura ed all’ allevamento di sussistenza.
Poco dopo il 1310 il genovese Lanzarotto Malocello, approdò sull’isola che oggi porta il suo nome (Lanzarote), forse per reperire informazioni (per conto della Repubblica di Genova) circa gli esploratori dispersi Ugolino e Vadino Vivaldi.

Qualche anno più tardi, le Canarie furono raggiunte, ed esplorate in lungo ed in largo, prima da una spedizione di Angiolino de’ Corbizi e Nicoloso da Recco (inviati da Alfonso IV del Portogallo) e poi dai catalani. I primi portarono un documento di viaggio di grande importanza: il “De Canaria et insulis reliquis ultra hispaniam noviter repertis” (firmato da Giovanni Boccaccio) che descrive i Guanci, la loro lingua (che variava da isola in isola) ed i loro costumi.

Nonostante l’arcipelago delle Canarie non fosse particolarmente ricco di risorse naturali, immediatamente, scatenò il problema del possesso coloniale e già nel 1344 papa Clemente VI, ad Avignone, si accingeva ad eleggere principe delle “Isole Fortunate” don Luis de la Cerda, cugino del re portoghese Alfonso IV.

Più tardi, nel 1496, al culmine della Conquista (contrassegnata, tra l’altro dallo sterminio della pacifica popolazione dei Guanci), le Isole Canarie passarono sotto il controllo della Corona di Castiglia. Si assistette poi, alla progressiva colonizzazione delle varie isole ad opera di spagnoli, genovesi, portoghesi, inglesi, fiamminghi ed irlandesi che si occupavano della produzione e della commercializzazione dei diversi prodotti d’esportazione, (canna da zucchero, banane, pomodori, vino, patate e cocciniglie).
Solo nella seconda metà del XIX secolo, l’arcipelago conobbe un vero sviluppo economico (trainato dalla seconda metà degli anni’ 50 dal turismo) che portò ad un importante processo d’urbanizzazione.

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