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Informazioni utili per visitare la Scozia – Guida della Scozia

FUSO ORARIO:

Ora di Greenwich. Quindi un’ora in meno rispetto all’Italia in ogni periodo dell’anno.

RELIGIONE:

Gran parte della popolazione appartiene alla Chiesa Presbiteriana di Scozia (spesso chiamata comunemente the kirk). Questa confessione affonda le proprie radici nella Cristianità medievale scozzese, ma la sua identità si riconduce principalmente alla Riforma del 1560, guidata dal teologo John Knox. Si tratta dunque di una chiesa riformata.

La base della Chiesa di Scozia è la Parola di Dio contenuta nelle Scritture nel Vecchio e Nuovo Testamento.
Diversamente dalla Chiesa d’Inghilterra, la Chiesa di Scozia non è una Chiesa di stato. The Kirk infatti, secondo la propria costituzione, riconosciuta da leggi del parlamento, gode di una totale indipendenza dallo stato nelle materie spirituali.

MONETA:

La valuta utilizzata è la Sterlina britannica, ma è bene ricordare che in Scozia ancora oggi esiste la sterlina scozzese (Pund Scots), dello stesso valore di quella britannica.

Le tre più principali banche scozzesi (Royal Bank of Scotland, Bank of Scotland e Clydesdale Bank) le coniano tuttora per uso interno poiché gli inglesi talvolta si rifiutano di accettarle.

FORMALITA’ D’INGRESSO:

E’ necessario viaggiare con documenti (passaporto o carta d’identità valida per l’espatrio) in corso di validità.
Il Visto d’ingresso non è necessario per i cittadini italiani e residenti in Paesi UE.

DOGANA ED ANIMALI DOMESTICI:

Non vi sono particolari formalità doganali.

A chi viaggia con animali domestici, come cani, gatti e furetti, si ricorda che Governo ha attuato una revisione delle leggi sull’introduzione degli animali domestici in Gran Bretagna (Pet Travel Scheme -PETS).

Per ulteriori informazioni e indicazioni, potete contattare:

  • Consolato Generale d’Italia
  • 32 Melville Street
  • Edimburgo EH3 7HA
  • Tel: +44 (0)131 2263631
  • Fax: +44 (0)131 2266260

DEFRA – Department for Food and Rural Areas
Information Resource Centre

    Lower Ground Floor

  • Ergon House
  • c/o Nobel House
  • 17 Smith Square London SW1P 3JR
  • Tel: +44 (0)870 241 1710
  • per chiamate da fuori della Gran Bretagna: +44 (0)20 7238 6951
  • E-mail: helpline@defra.gsi.gov.uk
  • www.defra.gov.uk
VACCINAZIONI E INFORMAZIONI SANITARIE

Non sono necessarie vaccinazioni ed i farmaci sono facilmente reperibili. La situazione sanitaria in generale è buona. Non sono presenti malattie endemiche.
La Scozia fa parte dell’Unione Europea, per ottenere l’assistenza sanitaria locale è dunque necessario munirsi della Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM), detta Tessera Sanitaria e sostitutiva del mod. E 111, che viene distribuita in Italia dal Ministero dell’Economia e Finanze a tutti gli iscritti al Servizio Sanitario Nazionale.

Prima di partire è consigliabile di stipulare un’assicurazione sanitaria che preveda, oltre alla copertura delle spese mediche, anche l’eventuale rimpatrio aereo sanitario o il trasferimento in altro Paese.

Per problemi di salute non urgenti contattate l’NHS (Tel. 08454 24 24 24) dove del personale medico qualificato vi fornirà una consulenza o vi suggerirà il centro medico più vicino. Il servizio è gratuito per gli stranieri.
Per chiamare un’ambulanza chiamare il 999.

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Quando andare in Scozia – Guida della Scozia

Il clima della Scozia, di tipo temperato, è alquanto vario e fortemente influenzato dall’Oceano. Nella parte settentrionale della nazione – esposta a masse d’aria fredda di origine polare che facendo contrasto con la calda Corrente del Golfo, creano frequenti zone di bassa pressione – è caratterizzata da inverni molto rigidi e da estati decisamente fresche e ventose.

Inoltre, qui, la media delle precipitazioni è piuttosto elevata. Molto piovosa, seppure relativamente mite (in considerazione della latitudine) è la costa occidentale. La costa orientale, al contrario, tende a essere fredda e asciutta.

La primavera inoltrata e l’estate sono i momenti migliori per visitare la Scozia: le temperature sono piacevoli e le giornate molto lunghe e luminose. In inverno è sconsigliato spostarsi lungo le gelide Highlands, ma si può comunque godere del fascino di Glasgow o di Edimburgo.

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Guida della Scozia – Guida della Scozia

Spesso, quando si parla di Scozia, si pensa a barbuti suonatori di cornamusa vestiti con kilt, a castelli infestati da fantasmi, a cavalieri senza macchia e senza paura, ed a laghi abitati da mostri leggendari e mitologici.

La Scozia, aspra, selvaggia e bellissima, con la sua atmosfera trasognante e surreale è anche questo, ma non è solo questo. È molto di più. E scoprirlo viaggiando tra le sue città antiche orientate al futuro e tra i suoi Highlands spettacolari è il modo migliore per scoprirlo. Potrete seguire la strada del whisky o dei clan, oppure organizzare itinerari romantici o misteriosi; a prescindere dal vostro percorso, le tradizioni scozzesi vi affascineranno così come l’orgoglio gaelico vi stupirà.

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eventi musicali Archivi – Ilovedublino.it – Guida di Dublino

Dublin Docksland I Docklands, conosciuti anche come Dublin Docksland, fanno parte della zona orientale del centro storico della capitale irlandese, quella vicino al porto. In passato questi luoghi fu…

George’s Street Arcade, uno dei mercati più antichi d’Europa George’s Street Arcade è un mercato coperto di Dublino davvero sui generis. Non molto distante da Grafton Street e da Temple B…

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La festa di San Patrizio a Dublino Non si passa una sola settimana a Dublino ed in Irlanda in generale, senza l’occasione di far festa. Ma tra feste della musica, della birra, di danze tradizionali, …

pub di dublino

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chiesa Archivi – Ilovedublino.it – Guida di Dublino

Christ Church Cathedral uno dei principali monumenti della capitale irlandese La più antica cattedrale di Dublino, la Christ Church Cathedral, fu eretta dai danesi nel 1030. Edificata sui resti di un…

Abbazia di St. Mary l’antica abbazia di Dublino L’Abbazia di St. Mary è un’antica abbazia di Dublino fondata dai monaci benedettini di Savigny nel 1139; in passato fu considerata come l’abbazia…

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Galway e Clifden – quella che Oscar Wilde definì la “selvaggia bellezza” del Connemara Non molto distante da Dublino, in pieno Connemara, regione selvaggia dell’Irlanda di una notev…

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Temple Bar – il quartiere di Dublino

Temple Bar, l’anima di Dublino

Temple Bar, quartiere più festaiolo di Dublino, non è certo il sito più caratteristico d’Irlanda, ma la sua fama lo precede tra nottambuli, viveurs e turisti desiderosi di immergersi nella vita notturna dublinese.

Anche se questo quartiere non è il luogo per scoprire l’autentica Irlanda, resta uno dei quartieri più affascinanti della città con le sue vie lastricate, le boutiques, i pubs, i centri culturali e gli spazi espositivi come l’Irish Film Institute o la Gallery of Photography tanto per citarne alcuni.
Tra i locali più famosi della zona, non perdetevi il pub Temple Bar, l’antica locanda che prende il nome proprio dal quartiere, punto di riferimento per iniziare, o terminare, il tour delle birrerie irlandesi.

Altri rinomati locali sono il “solito” Hard Rock Cafè, abbastanza commerciale ma tappa obbligatoria per gli amanti del genere, e la birreria Porterhouse, un locale che fa parte della Porterhouse Brewing Company. Temple Bar è anche il luogo ideale per incontrare i Buskers, gli artisti di strada, anche questi non propriamente tipici del capoluogo irlandese in generale, ma sicuramente musicisti di qualità che donano una magica colonna sonora alle strade del posto.

Proprio qui a Temple Bar, inoltre, si svolge ogni anno il Festival della musica tradizionale d’Irlanda, input di molti per scoprire per la prima volta la bella Dublino. Storia di Temple Bar Il quartiere nasce come quartiere medioevale dove erano d’istanza le corporazioni degli artigiani (conciatori, tessitori, armaioli ecc.). Negli anni ’50 del secolo scorso, questo quartiere toccò il culmine del suo degrado, della sua inarrestabile discesa, tanto da essere abbandonato da molti e anche occupato negli anni ’70 dalla generazione degli hippie dublinesi.

Agli inizi degli anni ’90, grazie ad una brillante iniziativa del governo, sugli edifici di Temple Bar venne avviata un’opera di completo recupero, riportando il quartiere ai fasti di un tempo.

Oggi questo luogo è diventato un positivo esempio di riqualificazione non invasiva (niente partner commerciali), un posto dove la rivalutazione non è stata solo architettonica ma soprattutto culturale. Con dieci centri culturali in un solo quartiere, la città e i suoi abitanti sono stati messi al centro della rivalorizzazione locale. 

Temple Bar – Foto: http://www.thousandwonders.net

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Pub di Dublino

I pub di Dublino, sono da sempre un punto di riferimento sociale e di aggregazione all’interno dei quali, sorseggiando una birra appena spillata, è possibile conversare amabilmente con chi vi capita e godersi uno spaccato di vita irlandese tra buona musica e tanta allegria.

Nel capoluogo di Irlanda, più che in ogni altra città dell’isola, è possibile trovare un autentico pub irlandese ad ogni angolo di strada; alcuni locali hanno una lunga tradizione storica, altri sono aperti da poco, ma comunque tutti presentano un fascino particolare e una atmosfera coinvolgente. Fino al 2002, pensate che solo nel centro della città, furono censiti ben 600 pub!

Questo piccolo dato può servirvi da esempio concreto sul culto che gli irlandesi hanno sviluppato per questi locali che una volta si chiamavano Public House. La zona dei pub più caratteristici è sicuramente quella di Temple Bar, il quartiere più festaiolo della capitale; nessuno però vi vieta di andarvi a cercare anche locali meno turistici e più autentici fuori dal centro.

Molti di questi locali servono bevande fino alle 23.30, altri invece vanno avanti a spillare birra fino alle 02.30 del mattino. Se avete deciso di passare le vacanze da queste parti, un giro dei Pub di Dublino rappresenterà sicuramente il modo migliore per godersi la capitale di Irlanda. A nostro parere, i migliori Pub di Dublino sono: Brazen Head.

Il Brazen Head, costruito nel 1660, è il pub più antico della città; non perdetevi le sue atmosfere ricche di storia e le caratteristiche ballads del folclore irlandese. Oltre a questo, sappiate che in questo locale potrete bere alcune birre introvabili altrove come la Macardles. O’Neill’s Pub O’Donoghue’s Pub Long Hall Pub Mc Daids Pub Cobblestone Pub Mulligan’s Pub John Kehoe’s Pub Horseshoe Bar Porterhouse Pub. Ricordiamo inoltre che anche in Irlanda è vietato fumare nei locali e che gli alcoolici possono essere serviti solo ai maggiorenni.

Pub di Dublino – Foto: www.redigo.ru

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Kilmainham Royal Hospital

Kilmainham Royal Hospital – in irlandese Ospidéal Ríochta Chill Mhaighneann – è un ospedale situato in un sobborgo di Dublino, capitale d’ Irlanda, a sud del fiume Liffey.
Ubicato ad ovest del centro cittadino, questo sobborgo fu costruito nel 1684 da Sir William Robinson, esattamente sul luogo dove i Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme edificarono il loro primo convento proprio in terra di Irlanda.
Lo stile della facciata dell’edificio, si rifà al ben più conosciuto edificio parigino di Les Invalides. Antica prigione del Settecento, furono rinchiusi qui molti prigionieri politici, patrioti irlandesi e cattolici; chiuso definitivamente nel 1924, oggi è diventato uno dei più importanti musei in Irlanda.
Ogni anno, esattamente l’undici Luglio, il Royal Hospital Kilmainham ospita la Giornata nazionale della commemorazione, giorno importantissimo per tutti gli abitanti di Dublino in quanto si commemora l’anniversario della tregua che pose fine alla guerra anglo-irlandese (1921) ed in memoria di tutti caduti d’Irlanda in tutte le guerre.
Oggi questo luogo ospita l’Irish Museum of Modern Art, e Kilmainham Gaol, dove furono eseguite le esecuzioni dei capi della famosa insurrezione di Pasqua. Kilmainham Royal Hospital è stato utilizzato come set per film come “In the name of the father” dando spicco a Dublino e a tutta l’Irlanda nel mondo della cinematografia mondiale.

Kilmainham Royal Hospital – Foto: Wikipedia.org

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Grand Canal – Ilovedublino.it – Guida di Dublino

Grand Canal

Quando a Dublino ci sono le belle giornate, una delle tappe obbligate da visitare è quella del Grand Canal. Non molto distante da St. Stephen’s Green, una volta arrivati in questo luogo avrete come l’impressione di essere ritornati indietro nel tempo.

Qui il caos cittadino lascia spazio al quieto scorrere delle acque, alle papere che nuotano felici tra le chiatte ancorate nel canale.

Passeggiando sul lungo fiume del Grand Canal avrete modo di ammirare le coloratissime case in stile georgiano, il vecchio Baggot Bridge e le chiuse che lo precedono, la statua del poeta Patrick Kavenagh seduto su una panchina e tanto altro.

Questo canale ha una storia molto antica: costruito per collegare il fiume Shannin con il centro cittadino, sfocia nel fiume Liffey grazie ad un sistema di chiuse che risalgono al 1796. Se ci si sposta verso il lato est del canale, la tranquilla atmosfera provinciale del luogo lascia il passo alla modernità dei grattacieli, delle strutture in vetro e acciaio e della ricerca del design ad ogni costo.

Il Grand Canal infatti, da questa zona converge verso i Docklands, il nuovo luogo delle tendenze di Dublino. Passeggiando per questo canale, scoprirete ben presto che alcuni suoi tratti sono a dir poco suggestivi, soprattutto a ridosso della zona tra Mount St. Bridge e Richmond St, un luogo che offre alla vista chiatte, prati verde smeraldo e case georgiane dai portoni dai colori vivaci.

Una piccola curiosità Sul Grand Canal

Ma sapevate che Sir Arthur Guinness utilizzò questo canale per trasportare le materie prime alla sua fabbrica?

Grand Canal – Foto: wikipedia.org

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King’s Inns – l’antica sede della facoltà di diritto di Dublino

The Honorable Society of King’s Inns

Il King’s Inns di Dublino, elegante edificio del XVIII secolo dalla facciata classica, fu l’ultimo dei grandi stabilimenti pubblici progettato da J. Gandon, noto architetto d’Irlanda. Destinato ad accogliere studi di avvocati e studi amministrativi, ancora oggi questo luogo è la sede della facoltà di diritto di Dublino, una delle più illustri d’Irlanda. Anche se l’edifico fu progettato nel 1796, la sua realizzazione non venne eseguita prima del 1802.

All’epoca Gandor aveva lasciato Dublino un anno dopo la stesura del progetto per il sospetto che la capitale irlandese fosse sul punto di sfociare in una sommossa popolare. Quando, dopo la famosa ribellione del 1798, ritornò in patria, prese atto del pluriennale ritardo nella costruzione del King’s Inns; all’epoca l’architetto irlandese non era più giovanissimo, inoltre soffriva anche di gotta, malattia che lo debilitò al punto da passare la maggiorparte del suo lavoro al suo collega (e protetto) Henry Aaron Baker.

Così come il Four Courts e la Custom House, anche il il King’s Inns fu progettato per rispecchiarsi sull’acqua: in passato, un ramo del Royal Canal arrivava fin qui. L’edificio fu completato solo nel 1817.

Gli elementi architettonici più interessanti della struttura sono: La cupola, che si erge sopra l’arcata centrale.

  • Le cariatidi (Cerere e Baccante) di Edward Smyth, uno degli scultori più graditi a J. Gandon.
  • Il portale che conduce nella sala da pranzo (è curioso sapere che gli avvocati irlandesi, sono qui tenuti a consumare un determinato numero di pasti all’anno).
  • Il vecchio tribunale ecclesiastico, oggi Ufficio del Registro.
  • La biblioteca.
  • Tutti quelli che amano l’architettura, dovrebbero recarsi al King’s Inns che si distingue come uno dei più bei palazzi di Dublino in stile georgiano.

    Per i più curiosi:

    Ttra gli ex studenti del palazzo, si contano alcuni presidenti della Repubblica d’Irlanda!

    King’s Inns – Foto: Michael Foley/Flickr

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