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Galway e Clifden

Galway e Clifden – quella che Oscar Wilde definì la “selvaggia bellezza” del Connemara

Non molto distante da Dublino, in pieno Connemara, regione selvaggia dell’Irlanda di una notevole bellezza paesaggistica, si trova Galway, ubicata nell’omonima contea, una bella cittadina di 70.000 abitanti.

Galway è una delle mete turistiche più gettonate d’Irlanda, dalle stupende spiagge e dal considerevole paesaggio naturale. La si può raggiungere senza problemi noleggiando un’auto, oppure comodamente con il pullman che effettua corse giornaliere.

Questa città dalle case piccole e colorate, è famosa anche per le sue corse di cavalli che hanno luogo a fine Luglio e che richiamano ogni anno più di duecentomila visitatori provenienti da ogni parte d’Irlanda e d’Europa.

È proprio in questa cittadina che troviamo uno degli edifici più antichi d’Irlanda: il castello della famiglia Lunch, oggigiorno utilizzato come filiale di un’importante banca d’Irlanda.
Se dopo tanto girovagare sarete presi dai morsi della fame, niente paura, in città fate una pausa al famoso “McDonagh’s Seefood Bar”, un bar conosciuto in tutta l’Irlanda per il suo delizioso fish&chips.

Se tra di voi ci sono dei patiti dello shopping selvaggio, si può fare una capatina al centro commerciale sotterraneo “Eyre Square Centre Store”, un posto dove troverete davvero di tutto, sottoterra!

Sempre nella contea di Galway, sulla costa occidentale dell’Irlanda, troviamo Clifden, uno dei punti di partenza ideali per visitare il Connemara ed approfittare del clima oceanico sulle numerose spiagge dei dintorni.

La città di Clifden fu fondata nel XIX secolo da J. D’Arcy. Proprietario delle terre di Clifden, vi fece costruire un castello nel quale visse egli stesso e dalle cui vestigia oggi si gode di una vista mozzafiato della Sky Road che percorre la baia di Clifden prolungandosi verso Kingston.
Oltre al castello, non mancate di visitare anche le due chiese principali della città, una cattolica ed una protestante.

Galway, in Irlanda – Foto: Patryk Kosmider/Fotolia

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Baily Lighthouse – l’antico faro di Howth

Baily Lighthouse il faro

Nella pittoresca Howth, una delle mete più tranquille d’Irlanda, a circa a 15 chilometri a nord di Dublino, è possibile visitare il famoso e suggestivo Baily Lighthouse, faro risalente al 1892, che in passato indicava alle navi che solcavano i mari il punto più settentrionale della baia di Dublino.

I più atletici e temerari, possono raggiungere il faro a piedi, seguendo un percorso di 3 chilometri sul profilo della scogliera, attraverso la zona dei moli. Arrivati al Baily Lighthouse, si è ricompensati da una vista mozzafiato dell’intera baia e delle Wicklow Mountains, la suggestiva catena montuosa dell’Irlanda sud-orientale.

Il primo faro in questa zona fu cosruito in maniera abbastanza semplice da Sir Reading nel 1667; la costruzione consisteva in un piccolo cottage collegato ad una torre squadrata che alimentava un faro alimentato a carbone.

Nel 1790 l’alimentazione a carbone fu sostituita da un sistema di sei lampade ad olio, ognuna delle quali poteva illuminare con maggiore intensità. Nel 1865, man mano che i “tempi moderni” si avvicinavano, il faro venne alimentato a gas grazie a un nuovo sistema rivoluzionario brevettato da Sir John Richardson Wigham. Dagli anni ’70 il faro è stato finalmente elettrificato mentre dal 1996, la gestione del Baily Lighthouse è completamente automatizzata.

C’è anche da dire che Howth, proprio grazie al suo faro, è conosciuta da tutti come “l’occhio d’Irlanda”. Chi si reca a Dublino deve assolutamente concedersi questa escursione per godersi uno dei magnifici scorci offerti dal generoso paesaggio. Per chi è interessato, sappiate che le lenti utilizzate in questo faro (dal 1902 al 1972) sono esposte nel National Maritime Museum of Ireland

Baily Lighthouse – Foto: Giuseppe Milo/Flickr

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Dublin Writers Museum – il museo letterario di Dublino

Dublin Writers che raccoglie la storia della letteratura irlandese

Il Dublin Writers Museum – in italiano, Museo letterario di Dublino –  documenta e mostra ai suoi visitatori la storia e le meravigliose opere dei numerosi premi Nobel e drammaturghi nati in Irlanda. Realizzato nel 1877, è il più grande museo d’Irlanda ed è la più importante istituzione culturale del Paese (al suo intero c’è anche la sede dell’Irish Writers’ Union).

Aperto ufficialmente nel 1991 nel cuore di Dublino, precisamente al numero 18 di Parnell Square, il museo si trova in un magnifico edificio del XVIII secolo. Con la sua esposizione, il Dublin Writers Museum rende onore e fierezza all’Irlanda stessa valorizzando la sua tradizione letteraria, da sempre una delle più illustri al mondo.

I ritratti, i manoscritti e i ricordi personali che il museo racchiude, illustrano la vita e l’opera di autori come Robert Burns, Sir Walter Scott, Robert Louis Stevenson ecc., personaggi di spicco non solo della cultura ma anche della storia della terra d’Irlanda.

Il museo ospita mostre temporanee dedicate ad altri grandi scrittori scozzesi attuali e del passato.
Per chi ama il genere, alcuni dei cimeli che potrete ammirare in questo museo, sono a dir poco straordinari. Gli appassionati di storie dei vampiri gradiranno vedere la prima edizione di Dracula, il romanzo di Bram Stoker, pubblicato nel 1897. Chi adora Joyce invece, non potrà non notare il suo piano, posseduto nel suo periodo triestino tra il 1905 ed il 1915, oltre a due esemplari dell’Ulysse pubblicati a Parigi.

Gli estimatori del teatro di Samuel Beckett potranno divertirsi a vedere il suo vecchio telefono nero del periodo parigino, telefono prodotto in bachelite!
Appena fuori dall’edificio, nel cortile medievale Makers’Court, potrete rimanere meravigliati nel vedere che, su alcune lastre di pietra, sono incise citazioni preferite dai più celebri autori degli ultimi 600 anni della storia irlandese.

Dublin Writers Museum – Foto: triphints.ru

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St. Audoen’s Church

Chiesa cattolica St. Audoen

La St. Audoen’s Church si trova a Dublino, nei pressi della Christ Church Cathedral; attualmente è l’unica chiesa parrocchiale medioevale ancora esistente in città costruita all’interno delle mura medioevali.

Situata nella zona nord della High Street, una via molto importante di quella che fu la Dublino medioevale, questa chiesa fu dedicata nel VII secolo d.C. a San Ouen, vescovo di Rouen e patrono della Normandia.

Sin dai suoi primi anni, questa struttura ecclesiastica divenne un punto di riferimento molto importante per la vita religiosa della città. Un prezioso riconoscimento ufficiale glii venne conferito nel 1218, quando l’allora arcivescovo di Dublino Henry de Londres, conferì la responsabilità della custodia del tesoro della neonata chiesa di San Patrizio.

Nel corso dei secoli, al suo interno sono state costruite cappelle private delle quali la Gilda di S. Anna (fondata nel 1430) è un valido esempio di come e quanto sia stata importante la St. Audoen’s Church nella vita passata di Dublino. Attualmente questa cappella ospita una bella mostra sul ruolo che la struttura ha avuto nei secoli passati in favore della comunità.

Oggi, chi decide di visitare la chiesa, non potrà non fare a meno di notare che una parte dell’edificio è ancora utilizzata dalla chiesa d’Irlanda come chiesa parrocchiale. Come attrazioni culturali, non perdetevi i monumenti commemorativi delle famiglie Duff e Sparke, monumenti che risalgono al XVII secolo. Oltre a ciò, anche la tomba del barone Portlester con la sua consorte (V secolo) merita una visita.

Dublin St Audoen Church of Ireland – Foto: wikimedia.org

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Festa di San Patrizio – il St Patrick’s Day

La festa di San Patrizio a Dublino

Non si passa una sola settimana a Dublino ed in Irlanda in generale, senza l’occasione di far festa. Ma tra feste della musica, della birra, di danze tradizionali, di teatro, quella sicuramente più attesa dal popolo d’Irlanda e conosciuta nel mondo come icona della città di Dublino è la festa di San Patrizio, conosciuta in loco come St Patrick’s Day. Pochi popoli sono davvero orgogliosi delle loro tradizioni come gli irlandesi e, la festa di San Patrizio, rappresenta Dublino e l’Irlanda nella sua massima espressione.

La festa di San Patrizio, che cade il 17 Marzo di ogni anno, si celebra appunto in onore del santo patrono d’Irlanda, vescovo al quale si attribuisce la conversione della popolazione -intorno al 432- dal paganesimo al cristianesimo. Originariamente questa festa nacque come una comune festa religiosa che cadeva durante il periodo della Quaresima. Tutti sanno che tale periodo comporta il privarsi da molti piaceri personali, quindi, come ogni irlandese può confermare, la festa di San Patrizio concedeva a tutti una piccola pausa.

Anche Bono, il frontman della famosa band U2, spiegò durante uno speciale sulla festa che la Quaresima in Irlanda, si ferma proprio il giorno di San Patrizio!
Pezzo forte della festa di San Patrizio è la celebre “sfilata”, per la quale migliaia di persone si riversano nel centro di Dublino per assistere alla parata di carri e maschere di ogni genere.
Prima di arrivare alla sfilata però, la città di Dublino nei giorni precedenti al St. Patrick’s Day, offre anche altre manifestazioni di livello.

I festeggiamenti iniziano sempre con il Festival Céilí, un bellissimo evento dedicato alla musica tradizionale irlandese che si tiene sempre al St. Stephen’s Green. Il giorno seguente si prosegue con il Festival Treasure Hunt, una caccia al tesoro in piena regola dedicata a tutti i cittadini, un bel modo per esplorare la città.

Il terzo giorno (che coincide sempre con il Sabato) è tenuto il tradizionale concerto di San Patrizio presso la National Concert Hall, concerto al quale prendono parte alcune star della musica irlandese e internazionale.

Il programma del St. Patrick’s Festival si chiude la Domenica con la Grand Parade, una parata in costume che si tiene lungo le vie del centro.
Senza alcun dubbio, quello della festa di San Patrizio è il periodo più gettonato dai turisti di tutto il mondo per vivere al meglio Dublino: il clima di festa si sposa perfettamente con il piacere unico di sostare in uno dei locali delle più grandi capitali della birra.

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Number Twenty Nine – Il Museo georgiano di Dublino

Number Twenty Nine Georgian House Museum


Number Twenty Nine
è una splendida casa geogiana del XVIII secolo a pochi passi da Merrion Square, nel cuore di Dublino.
Con il termine “georgiano” viene descritto lo stile di alcuni palazzi usati per funzioni pubbliche e private dal 1714, anno in cui ha inizio il regno del Re George I d’Inghilterra fino alla morte di George IV nel 1830. Il termine quindi denota il “regno dei quattro George”.

Questo edificio restaurato di quattro piani rispecchia l’antico stile di vita delle famiglie irlandesi del ceto medio, durante il periodo che va dal 1790 al 1820. Chi durante le proprie vacanze decide di visitarlo, potrà usufruire di una completa visita guidata dell’intero Number Twenty Nine dai piani inferiori fino all’attico, passando attraverso le stanze arredate con i mobili e i suppellettili originali dell’epoca (1790-1820). La durata media del tour è di circa 2 ore. In questa casa potrete davvero rimanere affascinati dai manufatti dell’epoca come le tende, i tappeti, i rivestimenti del pavimento, fino anche alle bambole e ai giocattoli d’epoca.

Nella visita dell’edificio, vengono presentate in maniera molto esaustiva anche le attività produttive dell’epoca. Il tour parte dalla cucina per poi continuare nella sala da pranzo, alle stanze del primo piano per poi terminare nell’attico. Piccola digressione storica: la prima abitante del Number Twenty Nine fu Mrs Olivia Beatty, la vedova di un ricco commerciante di vini a Dublino. Uno degli ultimi abitanti invece fu un banchiere di nome Mr. Shaw Ponsonby, prozio di uno dei più famosi scrittori irlandesi, George Bernard Shaw. Il museo si trova al numero 29 di Fitzwilliam Street Lower, a Dublino.

Number 29 – Foto: serimarea.wordpress.com

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Abbazia St mary – Il segreto di Dublino

Abbazia di St. Mary l’antica abbazia di Dublino

L’Abbazia di St. Mary è un’antica abbazia di Dublino fondata dai monaci benedettini di Savigny nel 1139; in passato fu considerata come l’abbazia cistercense più conosciuta e ricca d’Irlanda, inoltre ebbe un ruolo di rilievo nell’economia locale fino al momento del suo scioglimento ad opera di Enrico VIII nel 1539.

Dopo questa data, l’abbazia cadde lentamente in rovina sia per l’incuria del tempo sia per i saccheggi delle sue pietre, utilizzate come materiale di costruzione anche per l’Essex Bridge.
Oggi della struttura originale rimangono solo due stanze: la Slype e la Chapter House, una semplice camera a volta con finestre gotiche a luce singola.

La cosa bizzarra è che nel 1880, la Chapter House fu rinvenuta ben 7 piedi al di sotto del manto stradale, proprio sotto una panetteria!

Non mancano i collegamenti tra la storia dell’Irlanda e queste due stanze: fu proprio nella Chapter House che “Silken” Thomas Fitzgerald pianificò e diede il via alla sua rivolta nel 1534 contro l’Inghilterra. James Joyce citò invece l’abbazia in una delle sue opere più famose: L’Ulisse.

Attualmente l’Abbazia di St. Mary ospita una mostra di Storia dell’arte organizzata dal dipartimento del Trinity College. Se passate le vacanze a Dublino e volete immergervi nel suo retaggio culturale monastico, allora l’abbazia di St. Mary è proprio quello che fa per voi.


St. Mary Abbey – Foto:
William Murphy/Flickr

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Christ Church Cathedral – la più antica cattedrale di Dublino

Christ Church Cathedral uno dei principali monumenti della capitale irlandese

La più antica cattedrale di Dublino, la Christ Church Cathedral, fu eretta dai danesi nel 1030. Edificata sui resti di una piccola chiesa costruita dai Vichinghi, come molte chiese d’Irlanda dell’epoca fu costruita interamente in legno, per poi essere riedificata in pietra solo nel XII secolo.

Dapprima celtica e successivamente cattolica, la Christ Church Cathedral divenne anglicana grazie alla riforma inglese apportata in Irlanda verso il 1530.
Nel corso dei secoli questa chiesa ha abbracciato diversi stili architettonici come il romanico ai suoi esordi, per poi proseguire con il gotico britannico. Dopo un parziale crollo della struttura avvenuto nel 1562, la chiesa cadde in rovina trasformandosi in qualcosa che oggi avrebbe dell’incredibile: la cripta diventò una taverna mentre la navata centrale si trasformò in una specie di mercato all’aperto.

Nel 1870, grazie alle sovvenzioni economiche di Henry Roe, un ricco distillatore di whiskey, la chiesa fu recuperata e le attività commerciali che si svolgevano al suo interno furono spostate altrove. Grazie a quest’ottima operazione di restauro, la Christ Church Cathedral è tornata al suo antico splendore. Tra le tante cose particolari che potrete ammirare al suo interno, non perdetevi la tomba del cavaliere nella parte meridionale della navata.

La leggenda per così dire “ufficiale” racconta che qui è sepolto Strongbow, il normanno conquistatore dell’Irlanda. La mezza figura che giace al suo finaco sarebbe suo figlio, ucciso crudelmente per via della sua mancanza di coraggio durante una battaglia.

Altri luoghi interessanti da visitare sono la cripta e la cappella di St. Laud.
Si può affermare con certezza che la Christ Church Cathedral sia la più grande costruzione in pietra presente ancora oggi a Dublino ed una delle poche così imponenti rimaste in Irlanda. Sita al n.8 di Christ Church Place a Dublino, è aperta dalle 9.45 alle 17.00. Entrata a pagamento.

Christ Church Cathedral – Foto: www.saletour.ru

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Old Jameson Distillery Dublino

Old Jameson Distillery il punto di riferimento storico

Visitare la Old Jameson Distillery di Dublino, è molto più di un semplice tour; in questa distilleria-museo, potrete compiere un’interessante viaggio alla scoperta dei segreti della distillazione del whiskey irlandese, uno dei migliori al mondo. Costruita nel 1780 da John Jameson, ai suoi tempi la distilleria fu una delle più grandi distillerie di Irlanda.

Oggi, la sede operativa della Old James Distillery si è trasferita da Dublino a Cork, ma il vecchio stabilimento è stato restaurato e la sua visita costituisce una delle immancabili tappe del vostro soggiorno irlandese.

Entrando nel museo, inizierete la vostra visita guidata con una presentazione audiovisiva di rito della distilleria e sulle origini del whiskey; il tour continuerà con la visita dei magazzini del grano prima, e poi nella “malt house” dopo, il luogo deputato all’essicazione del malto in forni chiusi. Al secondo piano dell’edificio, potrete ammirare il semplice meccanismo che permetteva alla mole di sbriciolare i chicchi di grano prima che venissero raggiunti dall’acqua.

Il risultato dello sbriciolamento, veniva successivamente pompato nei grandi tini di fermentazione. A fine fermentazione, dai tini si passava alla tripla fermentazione negli alambicchi di rame e, infine, il whiskey si lasciava maturare in barili di bourbon o porto.

Alla fine del tour, tutti i visitatori saranno invitati nel bar della distilleria per un assaggio del vero whiskey irlandese. I patiti del genere, potranno partecipare ad un ulteriore degustazione di distillati che provengono da ogni parte del mondo. Nell’Old Jameson Distillery Gift Shop, i maniaci dello shopping potranno trovare degli spunti davvero interessanti per un regalo o semplicemente per regalarsi qualcosa in ricordo della piacevvole giornata trascorsa al museo.

Sappiate che in questo negozio, ci sono oltre 100 marche di whiskey irlandesi quasi introvabili in altre nazioni. La Old Jameson Distillery è aperta ogni giorno della settimana dalle 9 alle 18, tranne la Domenica che apre alle 10:00.

Old Jameson Distillery – Foto: Thomas de Leeuw/Flickr

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Oscar Wilde House

Oscar Wilde House il celebre scrittore

Per ben ventuno anni, ovvero dal 1855 al 1876, il famoso scrittore e drammaturgo Oscar Wilde fu fiero cittadino della città di Dublino.

La sua casa, quella che oggi ha appunto preso il nome di Oscar Wilde House, innalzata nel 1762, fu una delle prime case di Dublino ad essere costruita a nord di Merrion Square, in stile tipicamente Georgiano.

Il N1 di Merrion Square fu il luogo in cui Oscar Wilde visse fino al termine dei suoi studi al Trinity College con una mamma dal carattere decisamente eccentrico, carattere che gli causò non pochi problemi con le autorità locali, ed il padre, un brillante chirurgo di Dublino.

Probabilmente, l’inclinazione del giovane Wilde alla scrittura la dobbiamo alla madre, in quanto questa organizzava frequentemente nella sua casa degli interessanti salotti letterari.
Il collegio Americano di Dublino si installò nella Oscar Wilde House già nel 1994, nel contesto di un progetto di riabilitazione del luogo.

Proprio in quest’anno l’associazione iniziò una campagna di ristrutturazione dell’edificio per portarlo al suo aspetto originale.
Come questo grande scrittore della storia di Irlanda avrebbe desiderato, oggi le finestre della casa sono state di nuovo riaperte e nell’edificio risuonano le voci di brillanti e giovani studenti.

Il primo piano della Oscar Wilde House è oggi utilizzato per mostre e manifestazioni culturali.
Il Lunedì e il mercoledì si effettuano visite guidate su prenotazione.

Oscar Wilde House – Foto: wikipedia.org

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