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Spaccanapoli, Napoli

Spaccanapoli !

Spaccanapoli, che letteralmente “spacca” la città di Napoli, è una strada lunga e stretta che fin dai tempi più antichi ha diviso in due la città. Cambia nome diverse volte: Maddaloni, Via B. Croce, via S. Biagio dei Librai, Forcella e Vicaria.

Fermatevi a Piazza Gesù Nuovo e visitare le due antiche chiese (tutti i giorni 7-13 e 16-19). La piazza è caratterizzata da un monumento barocco del 18° secolo dedicato alla Controriforma. La facciata della Chiesa di Gesù Nuovo, con la sua particolare griglia a piramide, risale al 15° secolo quando la chiesa era un palazzo nobiliare fortificato. Entrate per ammirare il magnifico stile barocco napoletano. La seconda cappella a destra presenta una statua dell’adorato Giuseppe Moscati, un medico cristiano famoso per il suo aiuto ai poveri e proclamato santo nel 1987da Giovanni Paolo II.

Proseguite fino alla terza cappella ed entrate nella Sala Moscati, una stanza enorme piena di ex-voto, piccole placche rosse e d’argento lasciate come ringraziamento per l’aiuto di San Moscati (ognuno ha un simbolo che rappresenta il male guarito).

Al lato opposto della strada c’è la più semplice Chiesa di Santa Chiara. Risalente al 14° secolo, questa chiesa fu costruita nel periodo di dominio francese sotto la dinastia reale angioina.

In fondo a Spaccanapoli vedrete Piazza San Domenico Maggiore. Questa piazza presenta un monumento costruito nel 17° secolo per ringraziare Dio per la fine della peste. La Cappella Sansevero è una piccola cappella barocca con una statua di Cristo disteso su un cuscino sotto un velo incredibilmente realistico.

Da non perdere la piccola “Cappella di Maradona”, una nicchia nel muro dedicata a Diego Maradona, che ha giocato a Napoli negli anni ‘80. I napoletani considerano il calcio quasi una religione e qui si può vedere un “capello di Diego” e una lacrima della città quando è andato ad un’altra squadra per guadagnare più soldi.

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Come Arrivare a Napoli

Come arrivare a Napoli !

In aereo

Voli diretti collegano tutte le principali città italiane ed europee con l’aeroporto di Napoli Capodichino (www.gesac.it). I voli internazionali atterrano a Roma Fiumicino, da dove si può continuare verso Napoli in aereo, treno o autobus.

In treno

La rete ferroviaria collega tutte le città italiane con la stazione di Napoli Centrale o Garibaldi – essenzialmente la stessa fermata, una sopra l’altra.
Napoli Centrale è la più attiva e si trova di fronte alla piazza principale di Napoli, Piazza Garibaldi. Troverete tutti i principali servizi nella Stazione Centrale, comprese le informazioni turistiche, la fermata della Circumvesuviana per i treni pendolari per Sorrento e Pompei e un deposito bagagli (€ 5 per 1 ora, € 0.60 all’ora per le ore successive, aperto tutti i giorni 7:00-23: 00).
Napoli Garibaldi (detta anche Napoli Collegamento F.S.) è una stazione inglobata nel complesso della stazione centrale ma situata al livello inferiore. Le due stazioni sono collegate da scale mobili.

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Come Muoversi a Napoli

Come Muoversi a Napoli!

.Con la metropolitana

Il Servizio Metropolitana di Napoli ha due linee. La linea 2, quella principale, parte dalla stazione Centrale e attraversa il centro della città fino a Pozzuoli, fermandosi a Piazza Cavour (a 5 minuti a piedi dal Museo Archeologico) e Montesano (quartieri spagnoli e via Spaccanapoli). La linea 1 si estende da Piscinola / Scampia (periferia) al centro della città, fermandosi alla stazione Museo, presso il Museo Archeologico e incrocia la linea 2 nella stazione di Piazza Cavour. Il biglietto costa € 1 ed è valido per 90 minuti. Un biglietto giornaliero costa € 3.

In taxi

Se potete permettervi un taxi, non complicatevi la vita con gli autobus. Una breve corsa in taxi costa circa € 5 ma insistete sul tassametro. Considerate un supplemento di €2 dopo le 22:00, €1,50 di domenica e altri euro per i bagagli.

Con il bus turistico Hop-on Hop-off

Il bus “Sightseeing Napoli” compie tre giri attraverso la città, consentendo ai possessori del biglietto giornaliero “Hop on hop off” di salire e scendere in prossimità di varie attrazioni turistiche della città (€ 20, acquistabile sul bus o presso i chioschi di fronte a Castel Nuovo)

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Via Toledo ed i Quartieri Spagnoli a Napoli

Via Toledo e i Quartieri Spagnoli

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Lasciato il museo, svoltare a destra e proseguire per un isolato fino alla sommità di Via Pessina. Questa strada trafficata porta in discesa fino a Piazza Dante, con al centro una statua del poeta. Originariamente, qui si trovava la statua di un re Borbone di Spagna, ma fu sostituita dopo l’unificazione d’Italia con quella di Dante, considerato il padre della lingua italiana e un forte simbolo del nazionalismo italiano.
Proseguite a piedi in discesa, tenendo sempre presente che qui a Napoli i semafori rossi sono considerati “decorazioni” e i pedoni devono essere molto prudenti, in particolare ai motorini. Una lunga storia piena di colonizzatori avidi e corrotti ha insegnato ai napoletani a rapportarsi in modo creativo con l’autorità.

Via Toledo è la strada principale per lo shopping a Napoli. Nel 1860, dal balcone di marmo bianco che si affaccia su Piazza Sette Settembre, il famoso rivoluzionario Giuseppe Garibaldi dichiarò l’Italia unita e Vittorio Emanuele II suo primo re.

I Quartieri Spagnoli rappresentano il cliché della vita a Napoli, come mostrato da tanti film. Le sue lunghe strade disposte a formare un reticolo ricordano l’antico accampamento spagnolo secentesco.

Ritornate in Via Toledo e dirigetevi verso l’immensa Piazza del Plebiscito. Questa piazza celebra il voto del 1861 (plebiscito) con il quale Napoli scelse di unirsi all’Italia. Dal centro della piazza vedrete la Chiesa di San Francesco di Paola, con la sua cupola ispirata al Pantheon ed enormi colonne arcuate.

Piazza del Plebiscito

Di fronte si trova il Palazzo reale Avendo ospitato re spagnoli, francesi e italiani, questo edificio li mostra tutti con i loro simboli. Questo enorme e lussuoso palazzo accoglie il pubblico (7€, gio-mar 9-19, orario ridotto fuori stagione, audioguide 4€ per persona, 5€ per due persone).

Il Gran Caffè Gambrinus, di fronte a Piazza del Plebiscito, vi farà tornare all’eleganza del 1860. E’ il luogo classico per assaggiare la famosa sfogliatella napoletana, a forma di conchiglia e ripiena di ricotta. Oppure potreste optare per un babà al rum che sono qui esposti in gran varietà.

Caffè Gambrinus

Il Teatro di San Carlo è il più antico teatro d’opera d’Europa ed è il secondo più autorevole d’Italia (dopo La Scala di Milano). La visita guidata vi permetterà di ammirarne la bella sala con i suoi 184 palchi, ciascuno dei quali provvisto di un grande specchio per riflettere la luce delle candele (ogni giorno, 9:00-17:30).

Dietro al Teatro San Carlo, a ridosso del porto, si trova l’enorme Castel Nuovo che espone reperti d’arte del 14°-16° secolo (€5, lun-sab 9-19). Di fronte al teatro, attraversate la Galleria Umberto I ammirando il suo stile Vittoriano.

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Museo Archeologico di Napoli

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Per gli amanti dei reperti antichi, questo museo rappresenta sicuramente il luogo più interessante di Napoli, il museo offre il miglior sguardo possibile sui gioielli rinvenuti a Pompei ed Ercolano.

Quando iniziarono gli scavi a Pompei all’inizio del 1800, il re di Napoli urlò “Portatemi il meglio di ciò che trovate!”.
Gli scavi sono luoghi di interesse certamente impressionanti, ma i reperti migliori sono finiti qui. Il piano terra del museo presenta la Collezione Farnese, auna enorme sala con enormi statue rinvenute presso le Terme di Caracalla a Roma e meravigliosamente restaurate.

Il Toro Farnese, rapprentante una figura femminile legata a un toro, è la più grande statua antica conservatasi intatta. Rappresenta il subblizio inflitto per vendetta a Dirce, da parte dei nipoti, a causa sua abbamndonati e allevati da pastore. La vendetta dei giovani consistette, nel legare la zia ad un toro che la uccise trascinandola via.

Apertura: 9:00-19:30, chiuso martedi (biglietti €6,5)
Audioguide €4 (in biglietteria, affittabili per 3 ore). Le foto sono ammesse senza flash. Il negozio vende una buona guida di colore verde per 7,5€. Il deposito bagagli è obbligatorio e gratuito.

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Cucina Napoletana, Italia

Cucina Napoletana tradizionale!

La cucina tradizionale napoletana è molto ricca e complessa, varia da cibi semplici ma completi, come la pizza, a piatti ben più elaborati. Va ricordato che molti anni fa la pizza e i maccheroni erano i cibi che servivano per ingannare la fane dei più poveri, che erano costretti a rimandare il pasto successivo di almeno ventiquattro ore.

La pasta uno dei simboli di Napoli e della Campania, è senza dubbio un’acuta e saggia invenzione della miseria in quanto rappresentava il modo più semplice e razionale per usare il grano.

Ma è la pizza. che rispondeva ancora meglio alle esigenze dei napoletani in tempi di povertà. La sua storia è fatta di leggende e miti che circondano la sua origine che si presume risalga al 1500, quando la profumata pianta dei pomodori fu introdotta in Europa dal Perù. La pizza era la preferita non solo dai plebei ma anche dalle dame e dai cavalieri e persino dai reali. Nel bosco di Capodimonte, la moglie di Ferdinando IV, Maria Carolina, fece costruire un apposito forno per le pizze per se’ e per i suoi ospiti.

Nell’Ottocento ci fu l’introduzione di un altro elemento: la mozzarella, da aggiungere al pomodoro. Nasce la Margherita, così chiamata in omaggio al arrivo al soggiorno a Napoli della consorte di Umberto I, fedele buongustaia della pizza. Il suo inventore fu Raffaele Esposito, che nel 1889 fu invitato al Palazzo Reale di Capodimonte per offrire ai sovrani una prova della sua eccellente bravura. La Regina dichiarò poi di apprezzare in particolar modo quella con la mozzarella e pomodoro , da allora battezzata Margherita.

Piatti più famosi:

Mozzarella: ottenuta da latte di bufala, trova regolarmente spazio sulla tavola, spesso abbinata a pomodori e insalata.

Bistecca alla pizzaiola: Un sottile bistecca in salsa di pomodoro aromatizzata con origano e aglio.

Calzone alla Napoletana: pasta fritta a forma di mezzaluna farcita (di solito) con prosciutto e mozzarella.

mozzarella in Carrozza

Mozzarella in Carrozza: in questo piatto, la mozzarella è inserita tra due fette di pane, poi immersi in una pastella di uova e cotta in olio bollente.

Parmigiana di Melanzane: melanzane a fette al forno con formaggio e una salsa di pomodoro con aglio e origano.

Tutto questo è, naturalmente, accompagnato da una grande varietà di vini rossi e bianchi, prodotti soprattutto nella zona del Vesuvio e nelle isole vicine: il Falerno, il Gragnano, il Lacryma Christi, l’Aspino, il Solopaca, il Greco di Tufo e la Biancolella.

Alla fine del pasto, o in qualsiasi altro momento della giornata, non può mancare la famosa “tazzulella e’ cafè” particolarmente amata da tutti i napoletani.

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Guida di Atene

Benvenuti ad Atene!

Nonostante la gran quantità di monumenti famosi e di pietre antiche che ospita, Atene è tutto tranne che morta. Anzi, è una capitale decisamente piena di vita, persino brulicante, se si esclude l’ora della siesta. Atene è oggi la casa di oltre quattro milioni di persone, più di un terzo della popolazione greca (mentre per la media delle capitali europee si parla del 15%)!

La vera bellezza di Atene si nasconde dietro la facciata, nella vita che anima le strade, nella sua bizzarra energia e nel suo carattere placido e un po’ anarchico. Gli ateniesi sono animali sociali che sorseggiano interminabili caffè, la sera fanno lunghe passeggiate, cenano fino a tardi e si godono la vita notturna.

Inoltre, la sensazione di tepore che scaturisce dalla straordinaria luce che il cielo attico sparge generosamente e la vitalità degli ateniesi rendono la visita un’esperienza unica e irripetibile. Atene è una città da visitare in qualunque momento dell’anno, non soltanto un luogo in cui fare tappa dirigendosi alle isole.

Le Olimpiadi del 2004 hanno migliorato notevolmente il suo volto e hanno lasciato in eredità una città totalmente diversa, più bella, più pulita, più verde e più efficiente.
Con la chiusura al traffico delle strade del centro storico intorno all’Acropoli, è stata creata la strada pedonale più lunga d’Europa (oltre 3 Km) che offre la possibilità di percorrere senza alcuna interruzione i più importanti siti archeologici della città. Molte zone sono state ristrutturate e la capitale ellenica si è dotata di un nuovo aeroporto, una metropolitana moderna, un’efficiente rete di trasporti pubblici e ampi spazi verdi.

Plaka Anafiotika

Luoghi imperdibili ad Atene

Acropoli

Teatro antico di Dioniso

Odeion di Erode Attico

Agorà antica

Agorà romana

Plaka

Monastiraki

Piazza Syntagmatos e Giardino Nazionale

Museo Benaki

Museo Archeologico Nazionale

Tempio di Zeus Olimpio e Arco di Adriano

Museo degli strumenti popolari greci

Cimitero del Keramikòs

Collina di Filopappo

Quartiere di Kolonaki

Stadio Panatenaico

Colle del Licabetto

Museo d’arte cicladica e dell’antica Grecia

Mercati generali

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Malta Archives – Malta Turismo

Le principali feste maltesi sono di derivazione religiosa, come quelle per la celebrazione del Santo patrono. In occasione di queste feste si tengono delle vere e proprie sagre di pese con musica, fu…

Malta ha un clima tipicamente mediterraneo con inverni miti, estati calde e secche e una media annua di circa 300 giorni di sole. Questo significa che si tratta di una destinazione piacevole da visit…

Circolazione stradale La rete stradale maltese consta di circa 1400 Km di strade generalmente strette e tortuose. La guida a Malta è a sinistra, come in Gran Bretagna. Bus a MaltaLa maggior parte deg…

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Turismo de Malta – Guía turística e información útil sobre Malta


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Situada en el mar Mediterráneo, Malta dista 93 km desde Sicilia y 290 Km tanto de Libia como de Túnez. El archipiélago maltés es compuesto por tres islas: Malta, la más extensa, 246 Kmq, con capital Valletta, la islita de Comino, que está despoblada de invierno, y en fin la isla de Gozo…[Leer más]

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La Cucina Maltese – Malta Turismo

La cucina maltese è un interessante miscuglio tra la cucina siciliana, italiana, africana, inglese e mediterranea. Tra i primi piatti, gustosissimi sono le zuppe di pesce a brodetto (l’”aljotta” e la “soppa ta’l-armla”), verdure miste, arricchite da uova, ricotta e “gbejniet”, i formaggini di Gozo; il “timpana”, timballo di pasta al forno, con carne di bue e di maiale, fegatini di pollo, cotto nel forno in crosta di pasta sfoglia; i “ravjul”, ravioli di pasta all’uovo con ripieno di ricotta serviti con salsa di pomodoro e il “ross fil-forn”, riso al forno dorato in timballo, con carne trita e pancetta affumicata.

Il piatto tipico maltese per eccellenza è il coniglio (fenek), cucinato in diversi modi: il “fenek biz zalza”, coniglio al vino con cipolle ed erbette, il pasticcio di coniglio, “torta talfenek“. La cena tipica a base di coniglio si chiama “fenkata” e comprende spaghetti al sugo di coniglio, coniglio arrosto, in umido o grigliato, noci e fichi per dessert.

Sulla tavola dei maltesi non manca il pesce e in particolare la lampuka, preparata in pasticcio, “torta tal-lampuki”, che è la specialità di pesce locale. Conosciuto come pesce delfino, secondo la tradizione viene cucinato al forno in una salsa di pomodori, cipolle, olive nere, capperi, spinaci, uva e noci.
Ottimo anche il polpo stufato al vino rosso, “stufatt tal-qarnit”. Un’altra squisitezza maltese è il pane, “hobz”, dalla crosta croccante e la mollica molto soffice.

Qui sotto altri piatti tipici:
Putizza, che è il tradizionale spuntino maltese, ed è un piccolo involucro di pasta sfoglia con ripieno di ricotta oppure di purè di piselli.
Aljotta, che è una zuppa di pesce a base di pomodoro, riso e aglio a volontà.
Bragioli, involtini di carne tritata brasati in una salsa di vino rosso.
Quabbajt, è il tipico torrone maltese, aromatizzato con mandorle o nocciole, mentre le Mqaret sono paste fritte a forma di diamante, ripiene di pezzetti di datteri speziati.

A Malta si trovano inoltre tantissimi ristoranti con specialità italiane, spesso molto buoni anche nella pasta e nella pizza.