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10 cose da sapere Archivi – Guida dell’Oman

Religione La religione in Oman, come nel resto in quasi tutti i paesi del Medio Oriente, è alla base della vita quotidiana e pubblica di ogni abitante. Una caratteristica alquanto curiosa del paese, …

Abbigliamento E’ una delle principali cose da ricordare quando si progetta un viaggio in Oman. E’ molto importante non urtare la sensibilità della popolazione locale evitando di vestirsi in modo non …

Comportamento Come accade in tutta la Penisola Araba, è importante essere discreti e riservati. Infatti, si consiglia di non alzare il tono della voce ed evitare di lasciarsi andare ad eccessi di rab…

Foto Come già detto, la discrezione è fondamentale in Oman e, in quanto ospiti stranieri, è nostro compito rispettare usi e costumi delle comunità locali. Nonostante sia comprensibile volere immortal…

Mance Anche se normalmente in Oman il costo del servizio viene aggiunto al conto, un piccolo extra è particolarmente apprezzato. In generale, la regola da seguire è di lasciare dal 10 al 15 % del tot…

Saluti I saluti sono molto importanti nella società omanita, anche nelle situazioni più banali. L’elaborata formalità in cui gli abitanti dell’Oman si salutano evidenzia subito come le forme di decor…

Conversazione Generalmente le conversazioni seguono un modello che include i seguenti argomenti secondo quest’ordine preciso: paese di provenienza, età, stato civile, numero di figli (se si possiedon…

Divieti In Oman è assolutamente vietato raccogliere conchiglie, coralli, uova di tartarughe, frutti di mare e gamberi. E’ proibito inoltre abbandonare la spazzatura e gettare in terra mozziconi di si…

Importazioni E’ possibile importare in Oman i seguenti articoli senza incorrere in sanzioni doganali: 2 litri o 24 lattine di bevande alcoliche (per i non musulmani maggiori di 21 anni), 400 sigarett…

Curiosità Il Sultano Qaboos, dopo la salita al trono nel 1970, ha istituito, con lo scopo di unificare il paese e fortificarne l’identità, un unico vestito nazionale per le donne e uno per gli uomini…

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Dintorni di Muscat – Guida dell’Oman

A nord di Muscat, una serie di cittadine di basso profilo punteggia la costa fino al confine con gli Emirati Arabi Uniti. Tra queste ricordiamo la vivace Seeb, appena fuori dalla capitale, la più tranquilla Barka, che ospita un rinomato forte e la maestosa casa Bait Na’aman dove è possibile vedere come erano arredate le case in tempi antichi, e l’estesa Sohar, una delle più antiche città del paese, sebbene ne rimangano oggi solo pochi resti.

Poco lontano dalla capitale si estende la catena montuosa del Hajar, spina dorsale geologica dell’Oman che si sviluppa lungo la costa est del paese, da Sur fino alla Penisola di Musandam, formando un arco che corre da nord-ovest a sud-est.

Tra le vette più rinomate dell’intera catena spicca certamente il Jebel Shams, nome che letteralmente significa “montagna del Sole” e rappresenta la più alta del paese. La città più importante della regione è indubbiamente l’antica Nizwa.

Con il suo imponente forte si è sviluppata all’interno di un’oasi montuosa e fu scelta poi come residenza da moltissimi imam. Si dice che sia una delle città più accoglienti per i turisti, i quali potranno inoltre fare ottimi acquisti al suo famoso suq dove abilissimi artigiani espongono le loro elaboratissime creazioni lavorate esclusivamente a mano.

Altri due paesini molto caratteristici della zona sono Al Hamra e Misfat al Abryeen. Il primo è un delizioso villaggio con tipiche case in mattoni di argilla che sorge in una lussureggiante oasi ricca di palme, mentre l’altro è costituito da un raggruppamento di piccoli edifici di pietra color ocra circondato da bougainville e palme di banane.

All’ombra della catena montuosa del Hajar, verso nord, si trova la regione di Al-Batinah, una delle coste più fertili, dove spiagge di finissima sabbia sono protette da distese di palme. Imperdibile è la Rustaq Loop, un percorso che vi permetterà di alternare la vista di antichi forti caratteristici dell’Oman, a scenari di montagne rocciose. La città di Rustaq, diventata famosa per il commercio locale e la produzione di miele e del miglior halwa del paese (dolce tipico), ospita anche un’imponente forte.

Il Forte di Rustaq, costruito probabilmente da un imam, è uno dei più grandi del paese con il suo altissimo torrione circondato da mura, il proprio sistema di irrigazione Aflaj (tipico dell’Oman) e la propria moschea.

Da questa zona è facile addentrarsi nei numerosi e spettacolari wadi come il Wadi Abyad, il Wadi Bani Kharous e il Wadi Bani Auf, quest’ultimo considerato uno dei più memorabile percorsi fuoristrada del paese.

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Oman – Guida dell’Oman

Scoscese montagne, deserti infiniti, villaggi medievali di pietra e argilla, centinaia di forti, migliaia di chilometri di finissime spiagge e rigogliosi wadi: questo è tutto ciò che l’Oman ha da offrire. Secondo paese più grande del Medio Oriente nel sud-est della Penisola Araba, oggi è anche sicuramente uno dei più stabili dell’intera area. Non ancora raggiunto dal turismo di massa, riesce letteralmente a sbalordire con i suoi paesaggi incontaminati.

Il Sultanato dell’Oman, chiamato anche il Sultanato Silenzioso, confina a sud-ovest con lo Yemen, a nord-ovest con l’Arabia Saudita e a nord con gli Emirati Arabi Uniti. A ragion veduta si è guadagnato questo soprannome grazie alla politica neutrale ed isolata dei precedenti governanti. Con l’ultimo sultano si ha avuto invece un cambiamento radicale. Infatti, il Sultano Qaboos bin Said Al Said ha estromesso il padre dal potere nel 1970 a causa dell’isolamento e del sottosviluppo in cui aveva tenuto il paese per decenni. Dopo secoli di arretratezza e chiusura, con la salita al potere del nuovo Sultano, il paese ha intrapreso una serie di importanti riforme in ogni campo, riservando particolare attenzione all’educazione, alle comunicazioni, ai trasporti e alla sanità.

L’Oman riesce a sedurre con i suoi paesaggi inalterati e la sua storia millenaria che oggi rappresentano i principali motivi di visita del paese. Infatti, in questa magica terra è possibile immergersi in scenari naturali prevalentemente incontaminati che variano da montagne rocciose a profondi fiordi nel nord, da morbide dune di sabbia a distese saline nell’entroterra centrale e da verdi colline lussureggianti ad un’infinita costa di magnifiche spiagge e intime baie nel sud.

Villaggi di mattoni d’argilla nascosti tra piantagioni di palme da dattero si susseguono a massicce montagne con scoscesi canyon mentre in lontananza dune modellate dai venti e pianure di ghiaia si distendono all’orizzonte. L’entroterra, dominato dal Deserto Arabico, è costellato di oasi rigogliose e suggestivi forti mentre, verso le coste, bassi rilievi montuosi lasciano spazio ad affascinanti wadi (parola che significa in arabo sia fiume sia pianura) e a spiagge di sabbia finissima.

Le città, contrariamente a quelle di altre località del Golfo in cui sorgono alti grattacieli, hanno conservato le loro caratteristiche originarie rimanendo molto pittoresche ed offrendo ancora oggi un genuino richiamo a un’epoca passata. Lo sviluppo moderno dunque è confinato ad alcune città come Muscat, Salalah e Sohar, lasciando così il Sultanato uno dei migliori posti dove sperimentare pure tradizioni culturali e ammirare straordinari paesaggi. E’ facile, camminando nelle stradine ed avventurandosi in luoghi incontaminati, sentirsi trasportati al tempo delle “Mille e una Notte”.

Infatti, nei tradizionali suq affollatissimi sentirete risuonare le grida dei mercanti intenti a contrattare il prezzo dei principali prodotti tipici del paese: il profumatissimo incenso, l’argento splendente e le gustossisime spezie. Non potrete non notare anche buffe capre che pascolano dietro case color ocra e uomini vestiti di bianco, nel tradizionale vestito omanita, che passeggiano tranquillamente sotto l’ombra delle palme.

L’Oman è un paese dove sentirsi sicuri e a proprio agio, scoprendo l’ospitalità arabica e la cultura islamica nella sua migliore espressione. Gli omaniti sono gentilissimi anfitrioni e sapranno far apprezzare allo straniero la loro cultura, invitandolo a sedersi con loro per gustare tè e datteri intrattenendo, certo in un inglese basico, piacevoli conversazioni. Non a caso, la nazione è ritenuta la più accogliente tra tutti i paese arabi.

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Come arrivare – Guida di Ras Al Khaimah

Il modo più semplice per arrivare a RAK è prendere l’aereo. Questo Emirato, attualmente, non è dotato di aeroporto. Si può, comunque, atterrare a Dubai (che dista circa 85 km) e poi prendere una navetta (solitamente, tutti i migliori hotel della costa ne mettono a disposizione una) o un bus locale.

Per chi decide di muoversi in maniera autonoma, è possibile noleggiare un’auto e seguire la E311 in direzione Sharjah. Per poter guidare basta essere in possesso di regolare patente. Internazionale, modello Convenzione di Ginevra 1949 oppure modello Convenzione di Vienna 1968.

La Farnesina ricorda che “guidare dopo aver consumato anche una modesta quantità di alcool è un reato che prevede una pena fino a 30 giorni di carcere. In caso di incidenti, indipendentemente dal fatto che ad assumere alcool sia stato il conducente o il passeggero, è previsto l’arresto per la persona in stato di alterazione”.

L’Aeroporto Internazionale di Dubai (IATA: DXB, ICAO: OMDB), è il più grande aeroporto del Medio Oriente. Sito nel quartiere Garhoud, è dotato di 3 terminal e servito da numerose compagnie aree internazionali.

I collegamenti per Dubai, da Milano Malpensa e da Roma Fiumicino, sono garantiti, quotidianamente, da Emirates.
L’aeroporto è collegato alla D 89, una delle arterie principali di Dubai ed è ben servito dai mezzi pubblici: La linea rossa della metropolitana ha una stazione al Terminal 3 e al Terminal 1, mentre le stazioni degli autobus sono situate di fronte ai Terminal 1, 2 e 3. I bus locali 4, 11, 15, 33 e 44 vengono utilizzati per collegare il T1 con il T3, mentre il bus 2 collega il T1 con il T2.

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Quando andare in Ras al-Khaimah – Guida di Ras Al Khaimah

Ras al-Khaimah è interessata da un clima desertico: con estati torride e aride ed inverni decisamente miti e soleggiata. La minima massima del mese di gennaio è di 24,5 gradi, mentre la media massima del mese di luglio è di 42,7 gradi.

L’umidità è molto forte e, in estate, può rendere il caldo decisamente insopportabile. Le piogge, scarsissime, possono essere molto intense e, generalmente, si concentrano da fine novembre a marzo.

L’inverno è il periodo migliore per chi vuole visitare Ras al-Khaimah ed i suoi tesori archeologici. I mesi più adatti per una vacanza “sol y mar” sono marzo, aprile, maggio, fine ottobre e novembre.

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Musei e siti archeologici – Guida di Ras Al Khaimah

A testimonianza del valore storico-culturale dell’emirato ci sono anche più di un migliaio tra siti archeologici, tombe, antichi insediamenti, castelli e torri d’avvistamento.
Imperdibile è il National Museum of Ras Al Khaimah. Ospitato in un suggestivo forte costruito dagli inglesi durante l’invasione persiana, racconta, attraverso reperti archeologici e oggetti di uso comune, il passato e la cultura di questo emirato abitato perlopiù da contadini e pescatori di perle. Il museo ospita anche “la più preziosa collezione di gioielli, oggetti e armi, ispirati alla tradizione arabo-persiana”.

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Abitazioni tipiche e moschee – Guida di Ras Al Khaimah

Non lontano dal museo, c’è la Mohammed Bin Salim Moschea, la più grande moschea “tradizionale” degli Emirati Arabi.
Molto interessante è anche la visita all’affascinante Jazirat Al Hamra, appena fuori da Rak.

Dall’atmosfera quasi spettrale, questo antico villaggio di pescatori(abbandonato, senza un motivo apparente, sul finire degli anni ’60) è un fulgido, e ben conservato, esempio di come doveva essere la vita da queste parti, prima del boom petrolifero: vi si possono vedere ben 300 abitazioni tipiche e 13 moschee.

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Cosa vedere Archivi – Guida di Ras Al Khaimah

Ras al-Khaimah – uno dei sette emirati Tra le destinazioni turistiche emergenti vi è Ras al-Khaimah (che tradotto dall’arabo significa “l’apice della tenda”); piccolo emirato …

Chi visita Ras Al Khaimah in primavera non può perdere l’UAE Awafi Festival: 3 settimane dedicate al patrimonio culturale ed etnico di questo emirato. Come la vicina Dubai, anche Rak si presenta come…

Non lontano dal museo, c’è la Mohammed Bin Salim Moschea, la più grande moschea “tradizionale” degli Emirati Arabi. Molto interessante è anche la visita all’affascinante Jazirat Al Hamra, appena fuor…

A testimonianza del valore storico-culturale dell’emirato ci sono anche più di un migliaio tra siti archeologici, tombe, antichi insediamenti, castelli e torri d’avvistamento. Imperdibile è il Nation…

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Arabian livestyle – Guida di Ras Al Khaimah

Nella vicina Shimal, a ridosso delle montagne, si può scoprire il sito archeologico di Sheeba Palace; interessante è anche il forte Dhayah: innalzato nel XVI secolo su un’altura che domina il Golfo, fu testimone di una battaglia tra la popolazione locale e le truppe britanniche.

Da visitare anche le tombe di Fashghah, il piccolo villaggio di Ghalilah, e l’isola di Hulaylah, famosa non solo per il suo ricco passato ma anche per la natura incontaminata, gli incantevoli fondali marini e le spiagge da cartolina. Il paesaggio, qui, è affascinante e suggestivo: la costa, infatti, è abbracciata da montagne rosse, dune di sabbia e lagune naturali.

Durante un soggiorno a Ras Al Khaimah si possono vivere anche esperienze davvero fuori dall’ordinario: dopo un safari nel deserto in 4×4 o in cammello, è possibile trascorrere una notte nel deserto, in una “vera” oasi beduina (ricostruita utilizzando solo ed esclusivamente materiali naturali) e scoprire meglio la cultura e le tradizioni delle popolazioni nomadi arabi.

Il deserto, con i suoi colori e le sue atmosfere indescrivibili, è un po’ come il mare: rapisce, per sempre, i cuori dei viaggiatori. Molto interessante, per gli amanti del genere, è Bassata Desert Village: sotto tende realizzate con pelle di capra, alla luce di lanterne a gas, si potranno scoprire i sapori del vero barbecue arabo ed ammirare gli spettacoli tipici della tradizione: dalla danza del ventre al pittoresco Tanoura (antico ballo di origine egiziana), dalle corse dei cammelli alle esibizioni di falchi, senza dimenticare gli artisti dell’henné.

Per scoprire un divertente aspetto dell’autentico “arabian livestyle”, in inverno, si può assistere ad una divertente, ed appassionante, corsa di cammelli al Sawan Camel Track (appena fuori città); ci si dovrà alzare prestissimo (le gare si svolgono dalle 6,30 alle 9,30), ma sicuramente ne varrà la pena.

Per rilassarsi dopo una levataccia si può fare tappa a Khatt Springs, ai piedi dei monti Hajjar, dove dopo aver scoperto l’arte islamica ci si potrà rilassare con la calda sorgente termale del Golden Tulip Khatt Springs Resort & Spa.

Quando il caldo si fa sentire ed è impossibile persino rimanere in spiaggia, può essere divertente fare tappa al parco acquatico Iceland Water Park (www.icelandwaterpark.com): perfetto per la famiglia, può contare su un buon numero di divertenti scivoli e giochi d’acqua. Inoltre, ospita anche la “più alta cascata dalle sembianze umane del mondo”.

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Avventure meravigliose – Guida di Ras Al Khaimah

RAK è mare, natura incontaminata, cultura e divertimento per grandi e piccini.
Se all’interno dei grandi hotel ci si può rilassare al sole o dedicarsi alle più disparate attività sportive (dal golf alla pesca, dalle escursioni in kajak tra le mangrovie alle immersioni), appena fuori dai resort si possono vivere avventure meravigliose.

Questo nuovo e modernissimo paradiso, infatti, vanta una storia millenaria: già 5.000 anni fa si presentava come un importante polo commerciale e crocevia marittimo; di qui, passarono innumerevoli popolazioni (islamici, portoghesi, olandesi e britannici) e, tutte, a modo loro, vi lasciarono traccia.