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Coburg

Coburg

A meno di 50 km da Kulmbach, a pochi km di distanza dalla Turingia e dalla Sassonia, s’incontra un’altra città extracircondariale dell’Alta Franconia: Coburg (45.000 abitanti). Città ricchissima di storia e dall’atmosfera elegante la città si è sviluppata a partire dal X secolo intorno alla rocca.

Uno dei simboli di Coburg è la famosa Fortezza (Veste Coburg), una delle fortificazioni più grandi e meglio conservate d’Europa. Maestosa e splendida la “Corona di Franconia” (così è stata ribattezzata per la sua forma e posizione) sorge in cima a una collina di 464 metri s.l.m. e non è mai stata espugnata (se non durante la guerra dei Trent’anni). Il complesso, edificato a partire dal 1200 comprende il cinquecentesco Fürstenbau (“palazzo del principe”) con annessa cappella dedicata a Martin Lutero (che proprio qui si rifugiò nel 1530), la Bankettsaal (la camera di Lutero famosa per ospitare la più antica stufa tedesca), il Herzoginbau (“palazzo della duchessa”), con la ricchissima collezione di slitte, carri da torneo e carrozze, e due possenti torri, la Blauer Turm e la Roter Turm.

Nelle antiche sale del palazzo dei Principi-elettori vi è la Steinerne Kemenate (il Museo di belle arti) e la Jagdzimmer (sala da Caccia), capolavoro seicentesco d’intarsi.

Infine, nel Carl-Eduard-Bau si possono ammirare volantini di Lutero, una raccolta d’armature e d’armi, 330.000 fogli di acquerelli, stampe, incisioni, disegni realizzati da Martin Schongauer, Albrecht Dürer, Lucas Cranach il Vecchio e Albrecht Altdorfer.

Una volta lasciata la collina si può raggiugere l’incantevole città vecchia, con la centralissima Marktplatz, la piazza del mercato, impreziosita dalla statua dedicata al principe Albert e da pregevoli edifici (su tutti Rathaus e Stadthaus).

Tra le architetture religiose, spicca la chiesa protestante intitolata a St. Moritz, caratterizzata da un esterno in stile gotico e da un interno di gusto rococò (notevoli gli stucchi della navata centrale).

Se la piazza del mercato è il cuore sociale della città, la Schlossplatz, con la sua statua dedicata ad Ernst I, è l’antico cuore politico. Qui, si trova la splendida residenza della famiglia Sassonia-Coburgo e Gotha: il famoso castello Ehrenburg (Schloss Ehrenburg), iniziato nel 1543 e più volte ampliato nel Seicento e nell’Ottocento.
Tra i saloni più importanti, si ricordano: la Sala del trono, gli appartamenti della Duchessa, la Riesensaal (la sala dei Giganti), la Weisser Saal (Sala Bianca), la Grossegalerie. Notevoli sono i giardini e la cappella (Schlosskirche).

Dal 1941 il castello è gestito dalla Bayerische Verwaltung der staatlichen Schlösser, Gärten und Seen, l’ “Organizzazione bavarese per i palazzi, giardini e laghi statali”. Oggi restaurato è sede del Museo e della Biblioteca nazionale di Coburgo, con una raccolta di oltre 400.000 volumi. 

Tra gli eventi più particolari e curiosi, merita menzione il SAMBACO, il coloratissimo Samba-festival Internazionale di Coburgo.

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Bamberg

Bamberg

Bamberg, chiamata anche Bamberga da noi italiani, sorge sul fiume Regnitz (vicino alla confluenza col fiume Meno) e su 7 colli: Domberg, Michaelsberg, Kaulberg/Obere Pfarre, Stefansberg, Jakobsberg, Altenburg e Abtsberg (motivo per cui viene chiamata anche la “Roma francone“). Il suo aspetto romantico e le antiche abitazioni dei pescatori (spesso affrescate), ricordano un po’ anche Venezia (la zona delle case lungo il Regnitz è soprannominata “Klein-Venedig”, piccola Venezia).

La città (circa 70.000 abitanti) vanta una storia millenaria ed è famosa per la sua grande produzione di birra (di ottima qualità). Le prime notizie della città risalgono all’anno 902 quando “castrum Babenberg” altro non era che un piccolo insediamento dominato dai Conti dei Vecchi-Babenberg. Enrico II, nel 1007 vi fondò il vescovado (che durò fino al 1802) e vi fece edificare il Duomo (Kaiserdom Sankt Peter und Sankt Georg). Terminato intorno al 1010, è una delle sette cattedrali imperiali tedesche in quanto accoglie la tomba dell’imperatore e di sua moglie Cunegonda (oltre al sepolcro di papa Clemente II, unica tomba papale tedesca).

Come testimoniano i numerosi, e bellissimi edifici storici, la città visse un periodo di grande splendore durante il Medioevo ed i particolar modo sotto i Principi-Vescovi. Culmine della fioritura culturale fu la fondazione dell’Academia Bambergensis, con le facoltà di Teologia e Filosofia. Nella seconda metà del Settecento, però iniziò un lento, ma inesorabile declino che portò, in seguito al “processo di mediatizzazione”, alla perdita dell’indipendenza (1803) e la conseguente annessione al Regno di Baviera.

Fortunatamente, durante la seconda guerra mondiale, la città venne risparmiata dai bombardamenti ed i suoi tesori sono giunti, intatti, fino ai nostri giorni. Il cuore di Bamberga, ossia la Città Vecchia dall’aspetto medievale è inserita, dal 1993, nell’elenco dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.

Poco lontano dal già citato Duomo, pregevole esempio d’architettura romanica, si può ammirare la Neue Residenz (la Nuova Residenza dei Principi-vescovi dopo il XVII secolo, con la Kaisersaal finemente affrescata e l’incantevole Giardino delle Rose).

Proprio nel mezzo del fiume Regnitz, sorge, invece, il trecentesco Altes Rathaus, il vecchio Municipio (accessibile attraverso due ponti).

Raggiungendo la Grüner Markt, famosa anche per il mercato ortofrutticolo, si incontra la bella chiesa dedicata a St. Martin (costruita da George e Leonhard Dientzenhofer, sul finire del Seicento per i Gesuiti). Altra chiesa incantevole è quella dedicata a St. Michael (sulla collina Michaelsberg) con l’annesso convento dei Benedettini. Dalla terrazza del convento (fondato nel 1015 da Enrico II il Santo e rimaneggiato secondo il gusto barocco), si ammira uno dei migliori panorami di Bamberg e dintorni. Non bisogna dimenticare che il birrificio del convento è sede del Fränkisches Brauereimuseum (Museo Francone della produzione della birra). Ricordiamo che la birra più amata in città è la Rauchbier, la birra affumicata, ottenuta con un particolare processo di essicazione del malto.

Una volta lasciata la collina, si può raggiungere Karmelitenplatz e visitare la chiesa dall’interno barocco, con l’annesso convento dei Carmelitani (fondato nel XII secolo). Di gusto gotico, invece, appare la trecentesca Obere Pfarre, famosa per custodire la pala d’altare dell’Assunzione di Maria, realizzata da Jacopo Tintoretto.

Merita una visita anche la Böttingerhaus, uno dei “più alti esempi di casa patrizia del barocco tedesco”. Tra i poli espositivi, si ricorda la casa museo dello scrittore romantico E.T.A. Hoffmann in Schillerplatz.

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Bad Reichenhall

Bad Reichenhall

Poco distante dal confine austriaco, nel sud-est bavarese, sorge la famosa località termale di Bad Reichenhall (circa 18.000 abitanti), eletta città alpina 2001.

Sita ai piedi delle Alpi, in un contesto naturale particolarmente pregevole, la cittadina è un vero e proprio angolo di paradiso che nasconde un passato glorioso. Da sempre, infatti, Bad Reichenhall, è stata protagonista della produzione e del commercio del sale (che viene estratto ancora oggi). Tra le grandi attrattive della città, dunque, non stupisce che vi sia proprio l’Alte Saline (la vecchia salina) ai piedi del castello di Gruttenstein.

La salina, vera miniera di oro bianco, è stata realizzata, con sistemi all’avanguardia, a partire dal 1836 per volere di Re Ludwig I ed ancora oggi è possibile vedere in funzione le antiche pompe per l’estrazione. Al termine dell’emozionante tour della salina, per meglio comprendere il processo di produzione è possibile visitare anche il museo del sale.

Il centro di Bad Reichenhall ha dimensioni modeste, ma è molto grazioso. Passeggiando si possono visitare la chiesa romanica di San Zeno (che prima del processo di secolarizzazione napoleonico era un’abbazia dei Canonici Agostiniani), l’elegante Kurhaus (l’antico padiglione delle terme reali), la Rathausplatz (salotto della città, è dominata dal Municipio) e la pittoresca Florianiplatz (che ospita la fontana di San Floriano).

In Ludwigstraße 10, la musica incontra l’arte del cioccolato: presso la cioccolateria Reber, con il suo suggestivo “Mozart-Garten” (il giardino di Mozart), è possibile assaggiare le squisite “palle di Mozart” (Mozartkugeln).

Chi vuole regalarsi qualche ora di relax e benessere può scegliere le eleganti Rupertus-Therme

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Bad Tölz

Bad Tölz

A circa 50 km da Monaco di Baviera sorge una delle principali località termali tedesche: Bad Tölz (18.600 abitanti), famosa per aver avuto tra i suoi ospiti Thomas Mann: (che trascorse qui le sue vacanze estive dal 1909 al 1917).

Cittadina dal gusto barocco bagnata dal fiume Isar, vanta un suggestivo centro storico: la Marktstraße, che fa dal cornice allo splendido mercatino natalizio: è tutto un susseguirsi di abitazioni borghesi impreziosite da affreschi variopinti realizzati con la particolare tecnica della Lüftlmalerei, la “pittura d’aria“.

Tra le architetture religiose spicca la Mariä Himmelfahrt, la chiesa principale. Edificata sul finire del Duecento, venne rimaneggiata più volte. Oggi, in seguito all’ultima ristrutturazione del 1875 i suoi tratti appaiono neogotici.

Sulla collina denominata Kalvarienberg (Monte Calvario), a nord del centro, si può visitare la Heilig-Kreuz-Kirche, chiesa settecentesca famosa per ospitare la Scala Santa e per la cappella dedicata a San Leonardo, venerato soprattutto dai contadini. La cappella, ogni anno, il 6 di novembre, è meta di un particolarissimo corteo a cavallo che vuole celebrare il patrono del bestiame e in special modo dei cavalli.

In Ludwigstrasse 14, è possibile rilassarsi presso il complesso termale Alpamare. Famoso per ospitare lo scivolo acquatico più lungo d’Europa, il parco assicura relax e divertimento a grandi e piccini.

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Oberschleißheim e castello di Schleißheim

Oberschleißheim e castello di Schleißheim

A circa 25 km a nord di Monaco, è possibile visitare Oberschleißheim. La cittadina, che conta poco meno di 12.000 abitanti, è famosa per ospitare il castello di Schleißheim, antica residenza appartenuta ai Wittelsbach. Il complesso architetturale risulta composto dall’Altes (vecchio) e dal Neues (nuovo) Schloß.

Il Vecchio Castello di Schleißheim, oggi adibito a centro espositivo, fu voluto nel 1597 da Guglielmo V, mentre il nuovo Castello (molto più grade e bello), fu realizzato, nel primo Settecento, dal principe elettore Max Emanuel.
In vista di una sua possibile elezione a imperatore di Germania, il principe, desiderava una residenza imponente e sfarzosa come la Reggia Versailles. Sebbene il progetto originale prevedesse la costruzione di 4 ali, venne realizzata solo la principale: Max Emanuel, infatti, in seguito alla sconfitta nella Guerra di successione spagnola non venne mai eletto imperatore e, dunque, fu costretto a sospendere i lavori.

Il castello è comunque una vera e propria opera d’arte: i saloni sono stati affrescati da Zimmermann, Cosmas Damian Asam e Jacopo Amigoni ed è possibile visitare una galleria di dipinti barocchi (staatsgalerie), con opere di Peter Paul Rubens, van Dyck, Ludovico Carracci, Annibale Carracci ed esponenti della scuola di El Greco.

Su un isolotto artificiale dalla forma circolare posto all’estremità del parco vi è anche un terzo castello: il Castello di Lustheim, famoso per custodire, dal 1971, una collezione di porcellane della manifattura di Meissen appartenente al Museo Nazionale Bavarese.
Il castello di Schleißheim è visitabile tutti i giorni.

Il piccolo centro di Oberschleißheim è famoso anche per ospitare, in Effnerstraße 18, una sede distaccata del Deutsches Museum di Monaco di Baviera: il Flugwerft Schleißheim, polo espositivo dedicato all’ aeronautica e dell’astronautica.
Per raggiungere Oberschleißheim si può prendere, da Monaco, la Metropolitana S1 “Oberschleißheim”.

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Schrobenhausen

Schrobenhausen

Sulla statale 300 che collega Augsburg ad Ingolstadt sorge l’antica cittadina di Schrobenhausen. Racchiusa da una cinta muraria quattrocentesca, la città è avvolta da un fascino particolare e custodisce un notevole patrimonio artistico e… gastronomico.

A Schrobenhausen il 13 dicembre 1836, nacque il pittore ritrattista Franz von Lenbach (le sue opere sono custodite al Lenbachhaus di Monaco), e presso la sua casa natale, oggi trasformata in museo in Ulrich-Peisser-Gasse, è possibile ammirare diversi suoi lavori. In particolare, spicca un ritratto dell’Eleonora Duse, amica della famiglia Lenbach, che tiene in braccio una bimba: si tratta di Marion, figlia del pittore.

Altro museo della città è il curioso Museo Europeo degli Asparagi (Europäisches Spargelmuseu), in Am Hofgraben 1. Inaugurato nel 1985, racconta la storia di questo “regale ortaggio”, attraverso una ricca esposizione di reperti, attrezzi, utensili e documenti. Gli asparagi di Schrobenhausen, amati anche da Ludwig II, sono bianchi e caratterizzati da un gusto dolce e delicato. Coltivati da sempre, rappresentano una risorsa irrinunciabile per l’economia locale. A testimonianza dell’amore dei bavaresi per questo ortaggio, in maggio, vi è anche una sagra-mercato che celebra gli asparagi: lo Spargelmarkt. Le varie edizioni saranno anche l’occasione per scoprire le prelibatezze gastronomiche della città: tutti i ristoranti, infatti, preparano dei menù ad hoc che vedono protagonista proprio l’asparago.
In giugno, invece, si celebra la Schrannenfest, con pittoresche sfilate in costume storico, canti e balli popolari.
Non mancano salsicce e birra.

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Eichstätt

Eichstätt

A circa 25 km da Ingolstadt, si trova Eichstätt: 13.500 abitanti, atmosfera barocca e cornice naturale incantevole (è inserita nel Parco Naturale dell’Altmühltal).

Piccolissimo, ma vivace centro universitario (ospita un ateneo cattolico, l’unico del Paese), vanta un centro storico semplicemente meraviglioso.
Il suo cuore è la Residenzplatz, capolavoro degli architetti di corte Gabriele de Gabrieli e Maurizio Pedetti; è, senza dubbio, una delle più affascinanti piazze barocche tedesche. Sulla Residenzplatz si affacciano, oltre a settecenteschi palazzi, una statua della Madonna (risalente al 1777) e un’ala dell’antica Residenza del principe-vescovo, con il portale decorato ed il balcone.

A due passi, il Duomo, originale ed armonioso connubio di stili diversi (romanico, gotico e barocco), completato da due campanili che, pur sembrando identici, presentano delle altezze diverse: uno è alto 52 metri, l’altro 54 metri.
Cuore sociale della cittadina è la Marktplatz, la piazza del mercato, con il Municipio e la fontana del al santo patrono Willibald (primo vescovo di Eichstätt).

Merita di essere visto anche il Bischofspalais, attuale residenza del Vescovo di Eichstätt, realizzato sempre da Gabriele de Gabrieli, per i Canonici del Duomo. Da lì si può raggiungere la Leonrodplatz impreziosita dalla fontana (realizzata in omaggio dei Wittelsbach) e dalla Schutzengelkirche (chiesa dell’Angelo custode).

Appena fuori da centro, si può ammirare il complesso di St. Walburg, il monastero delle Benedettine, famoso per custodire le reliquie della santa medievale Valburga (dall’Inghilterra, raggiunse la Germania per convertire i tedeschi).

Chi desidera guardare la città da un altro punto di vista, può salire sullo Spitalbrücke, il ponte dell’Ospedale, oppure raggiungere la fortezza trecentesca Willibaldsburg, attuale sede del Museo del Giura, dedicato alla storia naturale.

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Monaco di Baviera

Monaco di Baviera

Soprannominata la metropoli con il cuore – Weltstadt mit Herz – Monaco (München) è una città vivace e cosmopolita, dove la modernità sposa la tradizione.
Formidabile centro economico (colossi come Bmw, Siemens ed Allianz hanno sede qui), Monaco ospita circa 1.490.700 abitanti ed attrae, ogni anno milioni e milioni di turisti.
Monaco di Baviera è incantevole e vanta un delizioso centro storico: la Marienplatz (la piazza di Maria), non è solo scenografica cornice del Christkindlmarkt(mercatino natalizio), ma è uno dei simboli della città.
Sotto la maestosa colonna di marmo decorato Mariensäule (dalla quale svetta la statua in bronzo dorato della Vergine Maria, patrona della Baviera) e all’ombra del Neue Rathaus (il Municipio neogotico eretto tra il 1867 e il 1908 che, in una sua torre ospita un curioso museo del giocattolo, Spielzeugmuseum), si ritrovano, da sempre, monacènsi e turisti.
Sempre in Marienplatz, ospitato in un torre alta più di 80 metri, si può ammirare il famoso Glockenspiel: il più grande carillon tedesco che suonando 2 o 3 volte al giorno dà vita ad un suggestivo spettacolo che rievoca i festeggiamenti per il matrimonio del duca Guglielmo V con la principessa Renate von Lothringen e la celebre danza dei bottai (Schäfflertanz).
A proposito della Danza dei bottai, ricordiamo che, ogni 7 anni, nel periodo tra il giorno dei Re magi ed il martedì grasso, viene organizzata un’originale danza rappresentata proprio dai bottai della cittadina (vestiti di tutto punto ed accompagnati da un Arlecchino). 

Non lontano da Marienplatz sorge il Viktualienmark, il più famoso mercato alimentare della città. Inaugurato il 2 maggio 1807, occupa circa 22.000 m² e ospita qualcosa come 140 negozianti.

Altro tesoro della città di Monaco è la Frauenkirche (la Cattedrale), in Frauenplatz. Eretta sul finire del ‘400 in stile gotico è celebre per i suoi grandiosi “campanili gemelli” alti ben 99 metri.
Alla Cattedrale è legata una curiosa leggenda. Una volta varcato il portone d’ingresso, si può notare l’“impronta del piede del Diavolo” (Teufelstritt). Si narra che il demonio scommise con l’architetto che non sarebbe mai riuscito a costruire una chiesa senza finestre. Al termine dei lavori, entrando nella Cattedrale, credette di aver avuto la meglio e denigrò l’opera (che senso poteva mai avere una chiesa senza finestre???). In realtà, le finestre c’erano (anche se delle bellissime vetrate originali, oggi, è rimasto ben poco) ed il diavolo, sentendosi preso in giro, si arrabbiò al punto da scatenare una terribile tempesta di vento. E, ancora oggi, non è raro sentire un leggera brezza
Altro tesoro monacènse è la Münchner Residenz, il palazzo reale di Monaco. Fulcro politico e culturale, appare come un fulgido esempio di arte rinascimentale
Abitata fino al 1918 dai Wittelsbach, è uno dei palazzi reali più grandi d’Europa. Eleganza e sfarzo fanno da cornice alle splendide sale e al magnifico Antiquarium, ampio salone rinascimentale impreziosito da immensi affreschi.
All’interno del complesso della Residenz si può ammirare un gioiello del rococò: Il teatro Cuvilliés. Commissionato da Massimiliano III di Baviera, venne inaugurato il 12 ottobre 1753, in occasione dell’onomastico del principe elettore Massimiliano Giuseppe II.

Monaco di Baviera vanta un’incredibile patrimonio museale: I Musei di Monaco di Baviera

La città di Monaco di Baviera è universalmente famosa per la sua festa della birra: l’Oktoberfest che, ogni anno attira più di 6 milioni di visitatori.
L’Oktoberfest affonda le sue radici nel lontano 1810 quando, per celebrare le nozze tra il re Ludvig I di Baviera e la principessa Teresa di Sassonia, si decise di organizzare un torneo cavalleresco.
Straordinaria festa pubblica (non si paga alcun biglietto di ingresso), l’Oktoberfest, per tradizione, inizia con una straordinaria ed allegra parata (inno al folklore bavarese) che porta in Theresienwiese. La festa, unica al mondo per la sua atmosfera, si apre alle 12 in punto del sabato al grido di “O’zapft is!”. I tendoni più suggestivi sono quelli delle storiche birrerie bavaresi: Löwenbräu, Hofbräu, Augustiner, Spaten, Hacker-Pschorr e Paulaner.Dal 2010 è possibile visitare anche lo stand storico (Oide Wiesn).

Per i dettagli vedi: Oktoberfest Monaco di Baviera

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Neuburg an der Donau

Neuburg an der Donau

A poco meno di 30 km da Ingolstadt sorge Neuburg an der Donau, graziosa città di circa 30.000 abitanti, sita lungo il Danubio.
Sede vescovile tra il 750 e l’802, è considerata città dal 916 e, nonostante le modeste dimensioni, nel 1505 è stata eletta capitale del principato di Pfalz-Neuburg.

La cittadina è dominata dal castello, realizzato nella prima metà del Cinquecento, dal conte palatino Ottheinrich (uomo colto ed amante dell’arte, riuscì a valorizzare la città ed a conferirle un migliore assetto urbanistico). Il castello, completato nel 1665 con un’ala barocca (che oggi ospita l’esposizione “Das Fürstentum Pfalz-Neuburg“, dedicata alla storia del principato), vanta anche una bellissima cappella, impreziosita da incantevoli affreschi rinascimentali. La cappella, vero e proprio gioiello, è la più antica chiesa protestante tedesca.
L’ala occidentale del castello, invece, ospita una prestigiosa collezione di pittura fiamminga. Tra gli artisti esposti: Antoon van Dyck, Peter Paul Rubens, Jan Brueghel ed altri grandi maestri.

Notevole è anche la Hofkirche, chiesa di corte: per il suo altare maggiore i gesuiti chiesero a Peter Paul Rubens di realizzare il monumentale “Große Jüngste Gericht” -Giudizio Universale -, oggi esposto nell’Alte Pinakothek di Monaco.

Non lontano si trova la Provinzialbibliothek, ricca biblioteca (nata come Congregazione mariana poi confiscata ai gesuiti in seguito alla secolarizzazione napoleonica) impreziosita da mobili di gusto barocco e da un ciclo pittorico sulla vita di S. Martino.
Anche il centro storico di Neuburg an der Donau è delizioso: bellissima è la chiesa di St. Peter e la cinquecentesca Obere Tor, l’antica porta di accesso.
La città, ogni due anni, si riempie dei colori del Neuburger Schlossfest, manifestazione storica in costume rinascimentale.

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Oktoberfest di Monaco di Baviera

Oktoberfest di Monaco di Baviera

L’Oktoberfest di Monaco di Baviera è sicuramente la festa più famosa della Baviera.

Si svolge a Monaco tra settembre e ottobre e rappresenta uno degli eventi più impegnativi della città.

L’afflusso di pubblico è ingente, basti pensare che in circa 2 settimane, 3 week end, arrivano a Monaco di Baviera più di un milione e mezzo di persone.

La manifestazione si svolge a Theresienwiese: si tratta di un enorme area a ovest del centro di Monaco dove ogni anno vengono montate le giostre, i giochi e i tendoni, dove verrà servita la birra e il cibo.
L’Oktoberfest di Monaco non è soltanto la festa della Birra, ma rappresenta una vera e propria istituzione di “orgoglio bavarese”. Sia che si partecipi o meno alla manifestazione, sia che si lavori nei tendoni o in banca, per il periodo dell’Oktober molti cittadini di Monaco vestono con gli abiti tradizionali per andare al lavoro, a cena dagli amici o accompagnare i figli a scuola.
Naturalmente la protagonista assoluta della festa è la birra. Ogni tendone dell’Oktoberfest ha una tipologia di Birra che viene servita al cibo (pollo o prodotti bavaresi) da circa le 10 del mattino alle 22,30 di sera.
Ciò nonostante è possibile godersi l’Oktober anche senza assaggiare la birra o quasi. Fuori dai tendoni imperversa la festa: un immenso Luna Park con giostre panoramiche e montagne russe domina sulla folla che compra biscotti, dolciumi o ricordi da “fiera”. I Bambini sono tantissimi, un giorno a settimana, il martedì, è dedicato a loro.

L’Oktoberfest di Monaco di Baviera ha poi dato il via a tutta una serie di “Oktoberfest” o feste della birra che si svolgono nella viarie località della Baviera (e di cui abbiamo dato notizia nelle singole pagine).
Sebbene più piccole in quanto a dimensioni anche negli gli altri “oktoberfest” è possibile gustare ottima birra, assistere a sfilate in abiti tradizionali e partecipare ad una festa a tutto tondo.

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