Benvenutisulle Dolomiti!
Le montagne più famose al mondo, le Dolomiti sono state riconosciute Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, un territorio unico per i panorami, per la natura che si tinge, soprattutto d’estate, di una luce quasi magica. Montagne straordinarie, la cui unicità si riflette nella vita quotidiana di chi le vive ogni giorno, tra tradizioni e grande ospitalità e che si presentano come catene montuose isolate in mezzo le Alpi. Le Dolomiti, poi, affasciano per il gioco di colori che si riflette ovunque: dal grigio al rosa, dal rosso al cenere e sono state definite “i monti pallidi” soprattutto d’estate, quando presentano colori tenui, sfocati che tendono a schiarirsi. Il paesaggio unico, dominato dall’alternarsi di strapiombi e dolci pascoli, ha reso le Dolomiti famose in tutto il mondo, anche grazie alla particolare caratteristica di assumere tonalità di un rosso fuoco al tramonto, un fenomeno straordinario, che i ladini chiamavano “enrosadira”.
Le Dolomiti sono formate da una serie di isole dentro le Alpi, tra cui le valli cittadine e piccoli paesi e fra prati e boschi si ritrovano numerosi centri turistici che offrono ai villeggianti e agli escursionisti una completa gamma di attrezzatura ricettiva e sportiva e impianti sciistici tra i più moderni al mondo.
Paradiso per gli escursionisti, per gli sciatori e per gli scalatori, le Dolomiti offrono ai turisti sia d’estate che d’inverno lo scenario più emozionante che una montagna possa dare. Sono per molti, infatti, le montagne più entusiasmanti al mondo, in nessun altro luogo vivono tanti contrasti: da una parte laghi, prati e boschi verdi, dall’altro rocce e vette maestose. In uno spazio delimitato si può passeggiare, scalare e sciare ad ogni livello si voglia.
Le Dolomiti, un territorio di quasi cento kilometri di lunghezza e larghezza, ospitano tre gruppi linguistici molto diversi l’uno dall’altro, ognuno con la propria differente cultura e tradizione. Al Nord si trova la cultura tedesca, al Sud quella italiana e intorno al Gruppo della Sella sono presenti i ladini, che a loro volta si sono estesi nel Sudtirolo, a Trento e a Belluno.