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Soggiornare in Giappone – La guida più completa del Giappone

Soggiornare in Giappone


FORMALITA’ D’INGRESSO

Se si desidera soggiornare in Giappone, per meno di 90 giorni, non sarà necessario esplicare particolari formalità: sarà sufficiente, essere in possesso del passaporto, ovviamente in corso di validità (così come il visto eventualmente applicato su esso). Per soggiorni superiori a 90 giorni sarà invece necessario munirsi di un visto, che potrà essere richiesto presso l’Ambasciata Giapponese a Roma o il Consolato Giapponese a Milano.
A partire dal 20 novembre 2007 è entrata in vigore la Legge sull’immigrazione n. 43 del 24.05.2006. La “Law for Partial Amendment of the Immigration Control and Refugee Recognition Act” (questo è il nome del decreto), prevede nuove misure di controllo (presa delle impronte digitali e foto del volto) applicabili agli stranieri in entrata nel Paese. In base a detta procedura, tutti i cittadini stranieri (ad esclusione di determinate categorie, come i minori di 16 anni o i diplomatici) che giungeranno in Giappone dovranno fornire, al momento dello sbarco, i propri dati biometrici.

Per maggiori informazioni si suggerisce di contattare:


Ambasciata del Giappone a Roma:
Indirizzo: Via Quintino Sella, 60, 00187 Roma, Italia
Tel: (+39)-06-487-991
Fax : (+39)-06-487-3316

NORME DOGANALI

I viaggiatori in entrata in Giappone devono compilare una dichiarazione circa gli effetti personali a mano e quelli imbarcati. Non vi sono particolari formalità valutarie e doganali, ma vige il divieto di importazione di armi da fuoco e munizioni, insaccati (ad esclusione di quelli in tetrapack in vendita nei duty free shops delle aree transito), merci alimentari facilmente deperibili (esempio frutta fresca).
Non vi è limite all’importazione e all’esportazione di valuta, ma è obbligatorio dichiarare alla dogana la somma superiore ad un milione di Yen.
Viaggiare con animali potrebbe essere complicato: cani, gatti ed altri piccoli animali domestici devono infatti devono essere sottoposti a controllo sanitario e devono essere in possesso dei seguenti documenti / certificati

Microchip certificato ISO (discernimento di individuo)
Vaccinazioni contro l’idrofobia
Esame del sangue (per controllo positività all’idrofobia)
Dichiarazione di importazione al Servizio Quarantena Animali giapponese entro 40 giorni prima dall’entrata in Giappone
In caso di alterazione del livello di anticorpi, l’animale sarà sottoposto a 180 giorni di quarantena in Italia .

Per ulteriori informazioni consultare il sito
http://www.maff.go.jp/aqs/english/

SITUAZIONE SANITARIA

Non ci sono vaccinazioni obbligatorie da effettuare, ma è meglio ricordare che vi è il rischio di contrarre difterite e tetano, epatite virale B ed encefalite giapponese (una malattia virale acuta, trasmessa all’uomo dalla puntura di zanzare infette appartenenti al genere Culex); per questa malattia sono considerate a rischio tutte le aree rurali, soprattutto nella parte occidentale del paese, in particolare durante i mesi che vanno da luglio a ottobre). Il vaccino, prodotto in Giappone fin dagli anni ’50 non è disponibile in Italia ed è difficilmente reperibile in Europa, tuttavia, se necessaria, è possibile eseguire la vaccinazione direttamente nel Paese di destinazione.
Anche il Giappone ha registrato casi d’influenza da virus A/H1N1.
Le Autorità sanitarie locali hanno adottato le misure di prevenzione volte a contrastare il diffondersi del virus e presso porti e aeroporti come vengono effettuati controlli sanitari di prassi sui passeggeri in arrivo che presentano sintomi febbrili.
L’assistenza sanitaria in generale è molto buona: gli ospedali sono ben organizzati ed il personale medico-sanitario è preparato, seppur difficilmente parlano le lingue straniere.


Le prestazioni mediche (incluse quelle di pronto soccorso) sono a pagamento
, si consiglia dunque di stipulare, prima di intraprendere il viaggio, un’assicurazione sanitaria che preveda, oltre alla copertura delle spese mediche, anche l’eventuale rimpatrio aereo sanitario o il trasferimento in altro Paese in caso di necessità.
In caso di emergenza, si può chiamare un’ambulanza, componendo gratuitamente e da qualsiasi cabina telefonica il numero di telefono 119 (attivo 24 ore su 24 anche in lingua inglese), comunicando i propri dati e l’indirizzo.

Altri numeri utili sono i seguenti:

Metropolitan Medical And Health Information Center: 03-5285-8181. Chiamando questa centrale, attiva anche in lingua inglese, è possibile ottenere informazioni sul sistema sanitario giapponese e sulle istituzioni mediche della zona in cui ci si trova in cui è presente personale che parla lingue straniere. E’ attivo da lun a ven dalle 9 alle 18).
Servizio di interpretariato in lingua inglese per pronto soccorso: 03-5285-8185. Dal Lunedì al Venerdì dalle 17 alle 18.00. Sabato, Domenica e festivi dalle 9 alle 18.
Japan Helpline (24 ore su 24): 0120-461-997
Tokyo Medical & Surgical Clinic: 03-3436-3028. Chiamando questo numero, durante le ore notturne dei giorni feriali, nei giorni prefestivi e festivi viene fornito il numero del medico di turno, il quale garantisce l’assistenza medica di base anche a domicilio e per situazioni che rivestono carattere di urgenza l’eventuale ricovero ospedaliero.

SICUREZZA

Il Giappone è un paese abbastanza sicuro dal punto di vista internazionale.
È risaputo che il Giappone è soggetto ad un’intensa attività sismica e vulcanica; il motivo va ricercato nel fatto che il suo territorio occupa una regione dove diverse placche tettoniche si scontrano e si sovrappongono. La ricerca geologica ha infatti rilevato un abbassamento della costa Giapponese occidentale, e un innalzamento della costa pacifica.
Il Giappone può contare ben 200 vulcani, di cui 50 attivi. I terremoti sono molto comuni in Giappone, secondo una statistica si verificano quotidianamente più di tre movimenti sismici. Si verificano anche parecchi maremoti a causa degli improvvisi e continui mutamenti della topografia sottomarina.

Si consiglia di registrare i dati relativi al viaggio che si intende effettuare nel Paese sul sito: www.dovesiamonelmondo.it

PATENTE ED ASSICURAZIONE AUTO

Guidare in Giappone, per un italiano non è molto semplice, anche se viene riconosciuta la patente internazionale modello Convenzione di Ginevra 1949. Va però detto che è necessaria la traduzione ufficiale della patente in lingua giapponese. La traduzione ufficiale del documento di guida potrà essere rilasciata da uno dei seguenti organi:

1) autorità italiane competenti per il rilascio dei documenti di guida o gli uffici consolari italiani in Giappone;

2) enti giuridici o altri enti che le Autorità italiane competenti per norma di legge abbiano segnalato alla Commissione Nazionale di Pubblica Sicurezza come organismi abilitati a produrre traduzioni di documenti di guida italiani e dei quali la Commissione stessa abbia appurato l’idoneità;

3) la Japan Automobile Federation (JAF).
Inoltre, va precisato che l’assicurazione italiana, così come quella estera, non viene riconosciuta. È necessario quindi, una volta arrivati in Giappone, stipulare un’assicurazione a breve termine (“Jibaiseki Hoken”).
Infine, due parole sulle norme di guida. Innanzitutto, la circolazione è a sinistra ed il sorpasso a destra. Le cinture di sicurezza anteriore sono obbligatorie, così come è obbligatorio accendere gli anabbaglianti di giorno.

Per quanto riguarda il Tasso alcol emico, il limite legale è di 0,3 g per litro di sangue. La guida in stato di ebbrezza è considerata un reato passibile di elevata ammenda e nei casi più gravi di pena detentiva.

INFORMAZIONI GENERALI

Moneta:
YEN (JPY). 1 Euro vale 135 Yen.

Lo Yen venne introdotto nel 1872, durante il Governo Meiji e venne coniato in oro fino al 1888; in seguito venne coniato parzialmente in argento sino al 1914. (i tagli maggiori rimasero in oro fino al 1932).
Nel 1949 lo yen venne “ancorato” (fino allo scioglimento degli accordi di Bretton Woods nel 1971), al dollaro e gli fu assegnato un valore fisso di 360 per dollaro USA; poco più tardi, il sen e il rin uscirono dalla circolazione (perlomeno reale, in quanto continuarono ad essere utilizzati nei calcoli finanziari).
Attualmente sul mercato nazionale circolano monete da 1, 5, 10, 50, 100 e 500 yen e banconote da 1000, 5000 e 10.000 yen.

Fuso orario:

Il Giappone non adotta l’ora legale. La differenza di fuso orario tra Italia e Giappone è di 7 ore in estate e 8 ore in inverno (UTC/GMT +9).

Prefissi: Per chiamare il Giappone dall’Italia il numero da comporre è 0081, seguito dal prefisso (senza lo zero iniziale) e dal numero che si intende raggiungere. Per chiamare l’Italia dal Giappone il numero da comporre è 01039, seguito dal prefisso (incluso lo zero iniziale) e dal numero che si intende raggiungere. Il prefisso di Tokyo è + 3.

Numeri di emergenza:
comporre il 119 per contattare l’Ambulanza o i Vigili del Fuoco e il 110 per la Polizia. Rispondono anche in inglese.

Come telefonare:
Il sistema GSM utilizzato in Europa non è compatibile con quello giapponese. È quindi necessario avere un telefonino UMTS. Utilizzare le SIM delle maggiori compagnie telefoniche operanti in Italia, potrebbe essere alquanto dispendioso: è preferibile dunque, una volta arrivati, acquistare il loco un telefonino a basso prezzo.

Valida alternativa è rappresentata dalle schede telefoniche internazionali (facili da trovare e da utilizzare) o da Skype.

Orari di banche e negozi:
Le banche sono aperte, generalmente, dalle ore 9 alle ore 15, dal lunedì al venerdì. Le maggiori carte di credito sono accettate, mentre con i bancomat (se non sono del circuito CIRRUS) ci possono essere qualche difficoltà: è quindi consigliabile contattare la propria banca prima di partire.
I negozi sono generalmente aperti dalle ore 10 alle ore 18/19, anche di domenica; hanno però un giorno di chiusura infrasettimanale.

Voltaggio:

In Giappone il voltaggio elettrico è di 100V, 50/60Hz. Le spine sono di tipo A ed a 2 fori. È consigliabile portarsi un trasformatore di corrente o un commutatore elettrico.

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Hotel in Giappone

Hotel consigliati in Giappone

Visitando questa pagina:

HOTEL IN GIAPPONE

avrete la possibilità di visualizzare gli alberghi situati in Giappone suddivisi città per città.

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Di seguito alcuni Hotel da noi consigliati:

HOTEL IN TOKYO

Conrad Tokyo:

Ubicato tra i grattacieli di Shiodome, il Conrad Tokyo vanta 2 ristoranti con stella Michelin e ospita al ventinovesimo piano un centro benessere con splendida vista sulla città. Le spaziose camere sono dotate di bagno completo di doccia con getto a pioggia.

Le stanze del Conrad sono tra le più spaziose di Tokyo e dalle vetrate potrete ammirare la vista panoramica sui giardini Hamarikyu o sulla baia di Tokyo.Per altre informazioni.

Hotel Route-Inn Yokohama Bashamichi

Solo a 100 metri da JR Kannai Train Station, Hotel Wing Yokohama fornisce camere insonorizzate con Wi-Fi gratis, LCD TV e bagnio separato. Ha un ristorante. Le camere sono semplice, ma sono moderne, con toni neutri e arredi in legno. Poi rilasarti con un bagnio, fatti un te verde o provare le pantofole.

Jonathan’s Restaurant si trova su primo piano della edificio, è aperto a tutti i pasti e serve una varietà di piatti giapponesi e occidentali.Continua

HOTEL IN KYOTO

Citadines Kyoto Karasuma-Gojo:

Ad appena 1 minuto a piedi dalla stazione della metropolitana di Gojo, il Citadines Kyoto Karasuma-Gojo vi offre appartamenti con servizi alberghieri. Le unità abitative, tutte ottimamente arredate, sono provviste di TV a schermo piatto, connessione internet gratuita e cucina completamente accessoriata.

HOTEL IN OSAKA

Swissotel Nankai Osaka:

Le camere dello Swissôtel Nankai sono dotate di aria condizionata, TV LCD con canali satellitari, frigorifero e letti particolarmente lunghi. Alcune includono una macchina da caffè Nespresso e la connessione internet gratuita.Continua

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Tokyo la capitale del Giappone

Tokyo, la capitale

‘C’è una quantità di spazio incredibile, ma si espande verso l’alto e in molte parti della città ci sono giganteschi ammassi di grattacieli. Questi edifici sembrano quasi assalire il cielo, sono aggressivi.’Bill Murray

Tokyo, la capitale d’Oriente e la capitale del Giappone, si trova nella regione del Kantō sull’isola di Honshu in Giappone ed è una città estremamente dinamica, energica e decisamente tecnologica. Tokyo è una città in cui i ritmi incalzanti della cultura consumistica si scontrano con i momenti di quiete che sono retaggio delle antiche tradizioni. È una frenesia assoluta temperata dalla più placida calma zen.
Secondo il rapporto urbanistico dell’ONU, è il più grande agglomerato urbano del mondo. Tokyo ha un PIL di 1200 miliardi di $, il più alto tra le grandi metropoli mondiali.

La città è splendida in ogni stagione, ma se proprio volete godervela nel suo massimo splendore, potete raggiungerla in primavera: la fioritura dei ciliegi costituisce di per sé una ragione più che valida per visitare la città; allo stesso modo, le dolci sfumature dell’autunno offrono un magnifico saggio dell’estetica giapponese. Non tutti invece riescono a reggere l’afa estiva; ricordate che qui ci sono circa 5500 persone per kmq! Può anche essere preferibile evitare la ressa della Settimana d’Oro, un periodo festivo che dura dal 19 aprile al 5 maggio. Tokyo inizia l’anno con un inverno freddo, talvolta accompagnato da nevicate. Anche se la temperatura a volte scende sotto zero, in genere comunque i mesi invernali non sono troppo rigidi; basta adottare un abbigliamento adeguato. La primavera è caratterizzata da giornate piacevolmente tiepide, mentre l’estate è calda e afosa. La temperatura e l’umidità raggiungono l’apice ad agosto, mentre a fine giugno la stagione monsonica porta piogge torrenziali. Dopo la primavera, la stagione più piacevole è l’autunno: la temperatura si abbassa diventando molto gradevole e le giornate sono spesso soleggiate e limpide.

Superficie: 2.187,08 km² di cui acqua 1%

Popolazione: 12.570.000 ab. (2007).

Divisione amministrativa: L’Area della Grande Tōkyō, che comprende le prefetture di Tōkyō, Chiba, Kanagawa e Saitama, con oltre 34 milioni di ab. (la maggiore area urbana del pianeta) e un’estensione di 13.555 km².

Tōkyō, come città a sé stante, è una metropoli di 8.336.611 ab., che si estende su una superficie di 621 km². L’estensione della città in senso stretto si limita esclusivamente alla municipalità edochiana, che in Italia corrisponde al comune. L’area della città è suddivisa in 23 quartieri speciali, ossia quartieri amministrativamente distinti, quali: Adachi, Aoyama, Arakawa, Bunkyo, Chiyoda, Chūō, Edogawa, Itabashi, Katsushika, Kita, Kōtō, Meguro, Minato, Nakano, Nerima, Ōta, Setagaya, Shibuya, Shinagawa, Shinjuku, Suginami, Sumida, Toshima e Taitō.
La prefettura di Tōkyō, con 12,5 milioni di ab., è la più popolosa del Giappone, e si estende su 2.187 km² di superficie, di cui oltre il 20% ricadenti nell’area della città propriamente detta. Essa ingloba, oltre ai succitati 23 quartieri, 26 città limitrofe alla capitale.

Oltre a questi, la prefettura è suddivisa in 5 soggetti di cui 1 distretto e 4 sottoprefetture: Nishitama, distretto situato a nord della prefettura, comprende i villaggi di Hinohara, Hinode, Mizuho ed Okutama, anch’essi conurbati in Tokyo.
I simboli della prefettura sono un fiore – bocciolo di ciliegio –, un albero – Ginkgo biloba – e un uccello -gabbiano comune-.
Le 4 sottoprefetture, quali Hachijō, Miyake, Ogasawara ed Ōshima; formano la “Tōkyō insulare” in quanto costituiscono due arcipelaghi con un totale di 473 km² di isole che si estende sull’Oceano Pacifico, dall’esterno della Baia di Tokyo fin quasi al confine con le acque territoriali delle Filippine. I 2 arcipelaghi son quelli delle Isole Izu, e, ancora più a largo nell’Oceano Pacifico, delle Isole Ogasawara.

Link utili:

Informazioni per Tokyo

Come arrivare a Tokyo

Cosa vedere, cosa fare a Tokyo

Dove andare: ristoranti e locali

Come muoversi a Tokyo

Aeroporti a Tokyo

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Giappone-Le regioni & Isole-

Le regioni&Isole

Le Regioni del Giappone non sono un’unità amministrativa ufficiale, ma sono un metodo tradizionalmente usato di suddividere il territorio in diversi contesti: per esempio mappe e testi di geografia dividono il Paese in otto o nove regioni.

Le Regioni del Giappone

Le Isole del Giappone

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GIAPPONE Terra del Sol Levante

LE REGIONI E LE ISOLE Il Paese dei Contrasti

LE ORIGINI Tradizioni e Cultura

HOTEL CONSIGLIATI Gli hotel per visitare il Giappone

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Antigua Archives – I Love Caraibi

Antigua e Barbuda

Lo stato di Antigua e Barbuda, nelle Piccole Antille, è circondato dall’oceano Atlantico (a nord e a est) e dal Mare Caraibico (a sud e a ovest). Risulta composto dalle seguenti isole: Antigua:…

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Saint-Barthélemy (Francia) – I Love Caraibi

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Spesso chiamata semplicemente Saint Barts è un’isola delle Antille ed una collettività d’oltremare francese. Rivendicata dalla Francia nel corso del Seicento, passò, per un breve periodo sotto il controllo svedese.

Situata a sud di Saint Martin, l’isola è montuosa ed incantevole: le sue spiagge di sabbia finissima spesso sono circondate da barriere coralline.
St. Jean, con i suoi lussuosi alberghi, è la spiaggia più famosa, ma anche Anse du Gouverneur (che spesso fa da set agli scatti di Victoria Secret). Qui ha casa il magnate russo Roman Abramovič.
Shell beach è la spiaggia perfetta per chi vuole regalarsi un romantico tramonto.
Decisamente chic ed esclusiva, l’isola che ha come capoluogo Gustavia, è la meta predeiletta di attori e personaggi famosi.

Clima

Il clima dell’isola è tropicale, ma il caldo è temperato dagli alisei.
La stagione secca va da gennaio ad aprile e quella più umida da luglio a novembre.

Mappa di Saint-Barthélemy

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Sint Maarten – I Love Caraibi

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A circa 150 miglia di distanza da Porto Rico, troviamo Saint Martin (in olandese Sint Maarten) è. con una superficie di 87 km², l’isola è il territorio abitato più piccolo del mondo ad essere diviso fra due stati diversi: la parte meridionale, attualmente è una nazione costitutiva del Regno dei Paesi Bassi; mentre la parte settentrionale ed è una collettività d’oltremare dipendente della Francia.

Città principali sono Philipsburg (nella parte olandese) e Marigot (lsul territorio francese).
La parte olandese di St. Martin è nota per le sue spiagge, la sua vita notturna, i suoi negozi ed i casinò. La parte francese, invece, è nota per le sue spiagge per nudisti, per i suoi allegri mercati ed i suoi ristoranti dove la cucina francese incotnra quella creola.

Frequetantissima, ma incantevole, l’isola è un vero e proprio paradiso naturale.
Philipsburg, sorge al centro di una lunga e stretta lingua di terra che separa Great Salt Pond da Great Bay. Ospita antichi edifici che ben convivono con le moderne costruizioni.

La via principale, Frontstreet, nei pressi della baia, è particolarmente vivace con i suoi locali, le boutique, le gioiellerie i duty-free ed i casinò.

Merita una visita il Sint Maarten Museum, che racconta, attreaverso reperti (anche provenienti dalla fregata HMS Proselyte), manufatti e foto, la storia dell’isola durante l’epoca coloniale.
Interessante è anche la mostra dedicata all’uragano Luis (1995) ed i suoi danni.
La parte meridionale della Great Bay è dominata dalla Wathey Square, con il settecentesco palazzo di giustizia ed i suoi venditori ambulanti.

Nel 1631 gli olandesi costruirono sulla penisola che separa Great Bay da Little Bay, il loro primo forte caraibico: Fort Amsterdam. Più tardi, gli invasori spagnoli decisero di ampliarlo e di aggiungervi una chiesetta. Del forte, oggi, non rimangono altro che alcune mura cadenti ed i cannoni ormai arrugginiti. La vista, comunque, è impareggiabile.

Da vedere, il piccolo Sint Maarten Zoo & Botanical Garden, con circa 35 esemplari fra rettili, uccelli e mammiferi.
La principale destinazione turistica dell’isola è Maho Bay, sulla sponda sud-occidentale. Nonostante non sia più grande di un isolotto, assomiglia vagamente a Las Vegas. Non mancano, infatti, casinò, locali, negozi e gioiellerie di ogni sorta.

Marigot è una città tipicamente caraibica. Capitale durante il regno di Luigi XVI di Francia, è famosa per il Forte St. Louis 

Tra le spiagge più belle dell’isola

Merita menzione la tranquilla Cupecoy Bay, con calette e basse scogliere di pietra arenaria.
Dicembre e i mesi invernali in genere costituiscono il miglior periodo per visitare Saint Martin. Durante le festività natalizie non è raro incontrare qualche vip.

Mappa di Sint Maarten

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Sint Eustatius – I Love Caraibi

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Piccola isola – 21 km² – costituente una municipalità speciale d’oltremare dei Paesi Bassi, venne scoperta da Colombo nel 1493 e, qualche secolo più tardi, venne colonizzata dalla Compagnia Olandese delle Indie Occidentali

L’isola – che nella sezione sudorientale, è occupata dal Mount Mazinga, un vulcano dormiente – spesso è poco considerata dai turisti. Forse perché manca di spiagge veramente paradisiche.
Oranjestad, capitale e unica città dell’isola, è tranquilla e piacevole che, qua e là presenta testimnianze d’epoca coloniale. Merita una visita il l Museo di Sint Eustatius.

Mappa di Sint Eustatius

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Guadalupa – I Love Caraibi

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La Guadalupa, insieme all’isola di Marie-Galante (158 km²), alle Îles des Saintes (13 km²) ed alLa Désirade (23 km²), è un’isola della Antille considerata, dal 1983, Regione Oltremare Francese.

Guadalupa è l’isola più estesa delle Piccole Antille, ma in realtà è formata da due isole distinte separate solo da uno stretto canale naturale, chiamato Rivière Salée.
L’isola occidentale, Basse-Terre, dalla forma ovale, è decisamente montagnosa. Selvaggia, umida ed inaspettatamente nebbiosa (ad eccezione della costa sud occidentale) è dominata dalla foresta pluviale tropicale e da immense piantagioni di banane.

L’isola orientale, Grande-Terre, è invece pianeggiante e quasi priva di corsi d’acqua. E’formata da plateau calcarei carsici e risulta particolarmente ricca di piantagioni di canna da zucchero.

Costa meridionale

La zona più turistica dell’isola corrisponde alla costa meridionale, dove si susseguono le spiagge di sabbia fino allo scenografico promontorio roccioso di Pointe des Châteaux.
Basse Terre, costituisce la base per escursioni ai vulcani “La Soufrière” e “La Citerne“, per gli incantevoli laghetti e per le numerose cascate dei dintorni. Da visitare il forte Delgrès e il mercato.

Costa sud orientale

Sulla costa sud orientale di Basse Terre, sorge Capesterre-Belle-Eau, borgo agricolo particolarmente ricco di corsi d’acqua.
Notevole è Pointe-Noire, un tempo conosciuta come la città del legno. Incanta per l’armoniosa fusione tra vecchio e nuovo. L’atmosfera coloniale non stride con la forte vocazione commerciae. Oltre al museo del Legno, della Vaniglia, del Cacao, merita una visita anche il Musée Schoelcher, dedicato all’abolizionista Victor Schoelcher.

Molto carina è anche Deshaies, piccolo centro di pescatori sito lungo la costa nord-occidentale di Basseterre.
Sempre a Basseterre, si può visitare il Parco nazionale di Guadalupa, che permette di scoprire le foreste pluviali piene di orchidee e colline coperte di felci.

Spiagge

Tante le spiagge, anche nere, che meritano di essere scoperte come Anse de la Perle, Grande Anse e Plage de Ferry.
Sull’isola di Grande-Terre, si segnala la cittadina di Saint-François, ex villaggio di pescatori trasformato in un delizioso centro turistico ed in perfetto punto di partenza per chi desidera scoprire le isole minori di Terre-de-Haut, Marie-Galante e La Désirade.

Le spiagge più belle dell’isola si sviluppano tra il tratto di litorale meridionale che va Gosier a Saint François. Si ricordano la selvaggia Anse de de Bois Jolan, la dorata Bas du Fort e le tranquille Dampierre e Anse Vinaigrie.

Clima

Guadalupa vanta temperature molto miti (per via dei costanti venti), comprese tra i 18 °C e i 33 °C, con una media annua di 25 °C. La stagione secca, più soleggiata, va da dicembre a maggio, mentre sul finire dell’estate bisogna prestare attenzione ai cicloni.

Mappa di Guadalupa

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Aruba – I Love Caraibi

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Situata a nord delle coste venezuelane, nel mar dei Caraibi, Aruba, è un’isola con scarsi rilievi, un clima particolarmente secco ed una vegetazione alquanto arida (ad eccezione della zona di Daimari, con la sua piantagione di alberi da cocco e le piscine naturali di Boca Ketu.)

Scoperta all’alba del 1500 da Alonso de Ojeda, e poi annessa, per un luno periodo alla Spagna, oggi è una dipendenza del Regno dei Paesi Bassi.
Variopinta e suggestiva, Aruba, vanta spiagge perennemente baciate dal sole.

Costa settentrionale

Le più belle e frequentate sono quelle site nella parte meridionale dell’isola: la costa settentrionale, infatti, è meno riparata ed è costantemente battuta dagli Alisei.

Da non perdere

Da non perdere, nascosti all’estremità del Parco Nazionale di Arikok, due straordinari e suggestivi complessi di grotte. La grotta di Guadirikiri può contare su due camere ed un numero imprecisato di pipistrelli, mentre la grotta di Fontein custodisce pittore rupestri indiane.

Huliba

La grotta degli innamorati, però, grotta di Huliba, con la sua apertura a cuore e la sua incredibile oscurità (una sola torcia, forse, non vi basterà per scoprirla tutta).

Da non perdere

Da non perdere il Santuario degli uccelli di Bubali (con aironi, aironi bianchi, gabbiani e folaghe), l’incredibile allevamento di farfalle, circondato da un lussureggiante giardino tropicale.
Altro santuario particolare è quello degli asini, situato a Santa Lucia. Ospita circa un centinaio di questi animali.

Attività acquatiche

Gli amanti delle attivite acquatiche potranno dedicarsi alla pesca d’altura, alla vela, al surf ed alle immersioni. Sott’acqua si potranno scoprire decine di relitti sommersi, oltre ad un incredibile mondo sottomarino.

Ricordiamo che tra il 1400 ed il 1500, gli esploratori cercavano, nei Caraibi, anche l’oro. Sull’isola di Aruba, si possono ammirare ancora adesso i resti di alcune miniere d’oro: sulla osta settentrionale, nella parte centrale dell’isola, si trova la miniera d’oro di Bushiribana.

Mappa di Aruba