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Piccole Antille Archives – I Love Caraibi

Lo stato di Antigua e Barbuda, nelle Piccole Antille, è circondato dall’oceano Atlantico (a nord e a est) e dal Mare Caraibico (a sud e a ovest). Risulta composto dalle seguenti isole: Antigua:…

Tra il Mar dei Caraibi e l’Oceano Atlantico, troviamo le Barbados, isola nazione delle Piccole Antille. Essenzialmente pianeggiante (ospita solo qualche dolce collina), l’isola di Barbado…

La Dominica, chiamata anche l’isola della Natura, è in buon parte coperta da lussureggianti foreste pluviali ed è compresa nell’arcipelago delle Sopravento (nelle Piccole Antille). Incred…

Destinazione tra le più elittarie dei Caraibi, Saint Kitts e Nevis, si presenta come un piccolo e suggestivo arcipelago delle Piccole Antille. Scoperte da Cristoforo Colombo, furono possedimento dell…

Stato insulare delle Piccole Antille è composto da circa 125 isole. Ancora lontana dai grandi circuiti turistici (o meglio dal turismo di massa), l’arcipelago, è un piccolo paradiso naturale do…

Isola delle Piccole Antille, tra il Mar dei Caraibi orientale e l’Oceano Atlantico, si trova a nord di Saint Vincent. Scoperta, intorno al 1500, dall’esploratore spagnolo Juan de la Cosa,…

Stato insulare delle Piccole Antille bagnato da Mar dei Caraibi e dall’Oceano Atlantico, Trinidad e Tobago, si trova a nord-est del Venezuela. Scoperte da Cristoforo Colombo nel corso del suo t…

Anguilla, è un territorio britannico d’oltremare; è la più settentrionale delle Isole Sopravento, nelle Piccole Antille. Arcipelago di circa 100 mq composto da isole, isolotti e scogli di coral…

Situata a nord delle coste venezuelane, nel mar dei Caraibi, Aruba, è un’isola con scarsi rilievi, un clima particolarmente secco ed una vegetazione alquanto arida (ad eccezione della zona di D…

Grenada Stato insulare sito nel Mar dei Caraibi sudorientale, fu scoperta nel 1498 da Cristoforo Colombo. Occupata dagli spagnoli, passò, non senza lottare sotto l’influenza francese (che la ch…

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Giamaica – I Love Caraibi

Prenota un hotel ai Caraibi

Isola delle Grandi Antille posta a 630 km dal continente centroamericano, la Giamaica (chiamata dagli indigeni l‘isola Xaymaca, che vuol dire la terra delle primavere o la terra del legno e dell’acqua), dopo esser stata possedimento spagnolo, finì sotto l’Impero britannico.

Vivace, stravagante, ma meno spensierata di quanto sia stata dipinta dagli spot pubblicitari, la Giamaica, con alle spalle un passato pesante è l’isola dove la cultura africana incontra quella caraibica.

  • Kingston, la capitale, sita sulla costa sud orientale dell’isola, è spesso poco considerata dai turisti, in quanto ha la fame di essere una città difficile.

    Ciò nonostate, è una metropoli che varrebbe la pena visitare. Sitain posizione estremamente suggestiva, proprio nel cuore di una baia naturale allle pendici delle Blue Mountains, la catena che taglia in due l’isola.
    Passeggiando per strade della capitale, si rimane rapiti dalla bellezza delle architetteture georgiane e moderne. In particolare, non passono inosservate: la King’s House e la Devon House.

    Simbolo della città è il Bob Marley museum (allestito proprio nella casa della cantante reggae). Molto interessanti anche la National Gallery, ed il covo di pirati di Port Royal.
    Lungo la costa occidentale, una delle destinazioni turistiche più frequentate e vivaci: Negril.

    Spiagge

    Caratterizzata da strade brulicanti di gente e bancarelle, può contare su meravigliose spiagge: Seven Mile Beach, il Long Beach Park e la Bloody Bay Beach.

    Molto pittoresca è la cittadina di Port Antonio ( sorge ai piedi delle Blu Mountains, su due baie gemelle), con i suoi mille locali e la sua lunghissima (11 km) e bellissima spiaggia di Long Bay2 (che, con le sue feste reggae, vive anche di notte). La spiaggia, inserita in un incredibile contesto naturale, è molto amata da chi pratica surf e kite.

    Non lontano da Port Antonio, troviamo anche le  spiagge da film (non è un eufemismo): Blue Hole, conosciuta come Blu Lagoon, e Dragon Bay (la spiaggia del fim Cocktail, con Tom Cruise).
    Altra destinazione turistica di tutto rispetto è Montego Bay, caratterizzata da splendide spiagge color borotalco (la Doctor’s Cave Beach e la Walter Fletcher beach).

    Decisamente più tranquilla è la spiaggia “Jack Spratt Beach”, di Treasure Beach (costa meridionale), con la sua natura ancora incontraminata (è possibile ammirare le tartarughe marine intente a deporre le uova).

    Grotte

    Paradiso degli appassionati di diving è Runaway bay. Qui, oltre a favolosi fondali, circondati da incantevoli barriere coralline, si possono scoprire anche misteriose grotte sottomarine.
    Altre grotte da scoprire sono quelle di Roaring River, la Green Grotto, o le Nonsuch Caves.
    Per i più intrepidi, ricordiamo che lungo i fiumi Great, Martha Brae, Rio Grande, White, è possibile praticare rafting.

  • Il clima è tropicale. Le temperature sono comprese tra i 23 ed i 30 gradi.
    L’alta stagione, corrisponde alla stagione secca e va da metà dicembre fino alla fine di aprile.
    Sconsigliati i mesi di settembre ed ottobre, considerati a rischio uragani.
  • La cucina giamaica è saporita, ma al contempo semplice: pesce, frutta (in particolare mango, papaia, avocado) e verdura sono alla base dell’alimentazione locale.
    Forti le influenze precolombiane (degli arauchi e dei caribi), africane ed europee.

    Tra i piatti più diffusi:

    Peas and rice (Caiani cotti con riso, latte di cocco, carne di maiale sotto sale, verdure), escoveitched fish (pesce fritto con aromi), curried goat (capra al curry), rundown chicken (pollo cotto in latte di cocco).

  • Capitale: Kingstone
    Superficie: 10,991 km²
    Popolazione: 2.742.00 abitanti (2012) jamaicani
    Densità: 263 ab./km²
    Valuta: Dollaro giamaicano
    Lingua ufficiale: inglese
    Fuso orario: -6 ore rispetto all’Italia (-7 ore quando in Italia vige l’ora legale).
    Forma di governo: Monarchia parlamentare (Reame del Commonwealth)

Mappa di Giamaica

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Repubblica Dominicana – I Love Caraibi

La Repubblica Dominicana sorge nei due terzi orientali dell’isola caraibica di Hispaniola, nelle Grandi Antille.
Bagnata dall’Oceano Atlantico, dal Mar dei Caraibi e dal Canale della Mona (che la separa da Porto Rico), la Repubblica Dominicana, confina con Haiti.
Montuosa e dalla incredibile bellezza naturale (ospita ben 9 parchi nazionale), può vantare suggestive spiagge.

  • Principale destinazione turistica è la capitale, Santo Domingo. Squisitamente caraibica, è stata la prima colonia europea a essere stata fondata nel “Nuovo Mondo“.
    La città, che sorge proprio nel centro della costa meridionale dominicana, è un’esplosione di colori, storia ed emozioni.

    Tra i punti più pregevoli

    Vi è sicuramnete la suggestiva Zona Colonial – chiamata anche Ciudad Colonial – è il fulcro, ed il simbolo, della conquista spagnola delle Americhe.

    Dichiarata patrimonio Unesco, corrisponde, dunque alla parte originaria della città. Principale porto delle americhe, ospita il Castello di Colombo (Alcázar de Colón), la Fortezza Ozama (Fortaleza Ozama), e la Cattedrale di Santa Maria dell’Incarnazione, meglio chiamata anche Catedral Primada de America. La città, secoli fa, venne circondata da alte mura aventi scopi difensivi che si estendevano dal fiume Ozama fino alla “La Puerta del Conde” (Porta di Conde), che fino al diciannovesimo secolo il limite estremo della città.

    Questa zona, molto più tranquilla rispetto al lungomare, è percorsa dal cinquecentesco pavé di Calle de las Damas (la strada più antica del Paese).
    Due i principali distretti commerciali: il “Calle del Conde” e della “Avenida Duarte”, ricchissimi di negozi e locali.

    Il fulcro della città è la Plaza de la Hispanidad, recentemente rinnovata, con L’Alcazar de Colón, antico palazzo coloniale un tempo di proprietà della famiglia Colombo ed oggi trasformato in museo.

    Altro interessante polo espostiivo è Museo de las Casas Reales, con oggetti e armi del periodo coloniale.

    Tra gli edifici religiosi

    Si ricordano la Catedral Santa Maria la Menor (la più antica del Centro e Sudamerica ) ed il Convento de la Orden de los Predicadores (primo convento domenicano fondato oltre oceano).

    La città può vantare su delle buone spiagge, ma il litorale più affascinante della Repubblica Domenicana è sicuramente quello di Bavaro e Punta Cana (in questa zona, nel sud-est vi è anche il suggestivo Parque Ecologico Punta Cana, con i suoi 11 laghi d’acqua dolce).

    Il centro turistico balneare più vivace della costa settentrionale, invece, è Puerto Plata. Gli amanti del windsurf, sceglieranno, però l’elegante Cabarete. Bozo Beachi è il tratto di spiaggia “riservato” ai principianti.

    Imperdibile

    Imperdibile è Samanà, una piccola, ma deliziosa penisola, famosa non solo per le sue splendide spiagge, ma anche per a possibilità di avvistare delle balene. La stagione di avvistamento va dal 15 Gennaio al 15 Marzo.
    Nella Bahia de Samanà vi è l’incantevole Parque Nacional los Haitises, inserito in un contesto naturale davvero indescrivibile. E’ la destinazione perfetta per gli amanti del birdwatching: vi si possono ammirare circa 80 specie d’uccelli diversi.

    Da Samanà potete raggiungere facilmente la piccola e rigogliosa isola di Cayo Levantado.

    Attività escursionistiche

    Gli amanti delle attività escursionistiche, potranno regalarsi una sessione di trekking nella Cordillera Central, con le incredibili cascate dii Salto de Jimenoa Uno, de Jimenoa Dos, de Baiguate.

    Fuori dai tradizionali circuiti turistici vi è la tranquilla, ed aristocratica, Santiago de los Caballeros (Santiago dei Gentiluomini), considerata per la sua vivacità industriale uno dei motori economici dell’isola.

  • Il clima è di tipo tropicale caraibico. Le piogge sono abbondanti e le temperature variano in base all’altitudine.
    Agosto è un mese solitamente caldissimo e molto afoso, gennaio, invece, può vantare un clima più gradevole.

    Va considerato che vi sono 2 stagioni delle piogge: da ottobre a maggio (costa settentrionale) e da maggio a ottobre (costa meridionale dell’isola).
    Attenzione ai mesi che vanno da giugno a settembre: potrebbero verificarsi uragani.

  • La cucina locale, basata su ingredienti semplici e saporiti, riflette tradizioni africane e spagnole.

    Da provare

    Il piatto più rappresentativo del Paese è il “Sancocho”, preparato con carne di vitello, yuca, patate, e platano.

    Altro piatto classico della cucina dominicana è la Bandera, con i riso bianco, fagioli e carne.
    Tra i dolci, va ricordata la speziata crema denominata “Habichuelas con Dulce“.

  • Capitale: Santo Domingo
    Superficie: 48,730 km²
    Popolazione: 9.927.320 abitanti (2012) Dominicani.
    Densità: 207 ab./km²
    Valuta: Peso Dominicano
    Lingua ufficiale: spagnolo
    Fuso orario: – 5h, – 6h quando in Italia vige l’ora legale.
    Forma di governo: Repubblica presidenziale

Mappa di Republica Dominicana

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Cuba – I Love Caraibi

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Cuba, la più grande delle isole caraibiche è, da sempre, anche la meno commercializzata (anche per via del forte isolamento politico).
L’arcipelago di Cuba (comprendente quasi 4200 isole e isolette dette cayos), che si sviluppa tra il Mar dei Caraibi, il Golfo del Messico e l’oceano Atlantico, pur essendo abitato da popolazioni amerindie fu documentato solo a partire 1492, quando Colombo avvistò l’isola durante il suo primo viaggio di esplorazione e ne rivendicò il dominio a nome della Spagna.

  • Cuba è una delle destinazioni caraibiche più affascinanti.
    La scoperta dell’isola, può partire dalla capitale: L’Avana (o l’Habana), la più grande città dei Caraibi (poco più di 2,2 milioni di abitanti).
    Fondata nel 1515 dal onquistador spagnolo Diego Velázquez de Cuéllar, sorge vicino alla Baia Carenas.
    Importante polo commerciale, nel 1707, divenne la capitale della colonia spagnola di Cuba.

    Storia

    Cinque secoli di storia, non sempre facile, l’hanno trasformata in una città affascinante e ricca di suggestioni.
    La visita può iniziare dalla città vecchia. L’insieme di chiese, conventi ed edifici storici, edificati tra il XVI e il XIX secolo, nel 1982 è stato dichiarato dall’Unesco patrimonio dell’umanità. Plaza de Armas e Plaza de la Catedral sono le piazze più cittadine più belle, ed amate.
    Sulla prima si affacciano il Palacio de los Capitanes Generales, edificato secondo il gusto tardo-barocco nel seccolo XVIII, ed il Castillo de la Fuerza, (famoso per la sua alta torre: la Giraldilla, divenuta il simbolo della città.
    In Plaza de la Catedral sorgono, invece, il grandioso Gran Templo de La Habana (edificato nel secolo XVIII). La sua facciata barocca è considerata una delle più belle d’americhe. Sulla piazza, si affaccia anche il Museo de Arte Colonial.

    Non lontano si possono trovare la Bodeguita del Medio, storico locale considerato culla del mojito e del El Floridita (reso immortale da Hemingway).
    Usciti dalla città vecchia, si può scoprire Quartiere del Vedado, famoso per ospitare la mitica plaza della Revolucion.
    Tanti i musei presenti in città. Il più interessante è il Museo de la Revolucion (Habana Vieja), ospitato dell’ex Palazzo Presidenziale. Fuori dal Museo, si può ammirae il Granma (la grossa barca utilizzata, durante lo sbarco di Cuba, nel 1956, da Fidel, Che Guevara ed altri 79 ribelli).

    Altri musei sono:

    Il Museo nazionale delle Belle Arti, il Museo di Arti Decorative e l’Academia Nacional de Bellas Artes.
    Merita una visita anchela monumentale statua del Cristo dell’Avana, situata sulla panoramica Collina “La Cabaña”; alta 20 metri  poggia su una base di 3 ed ha un peso complessivo di circa 320  tonnellate.
    Scolpita in Italia (è composta da 67 blocchi di marmo di Carrara), fu benedetta da Papa Pio XII.

    Rivale culturale e politica dell’Avana è Santiago de Cuba, affacciata sull’omonima baia.
    Antica e suggestiva, fino al 1553 fu capitale di Cuba. Famosa per il suo fermento culturale (a quanto pare, è qui che nacquero il son ed il bolero latino americano.

    Tra i principali centri d’interesse:

    Parque Céspedes e le pittoresche vie Heredia, Aguilera ed Enramada con la Casa de la Trova (il luogo perfetto per chi vuol scoprire il vero soncubano), il Museo de Carnaval e il Museo Bacardí.

    Non lontano dalla città, sorge il Santuario di Nostra Signora della Carità del Cobre (patrona di Cuba). Nella sala denominata “de los Milagros” potrete trovare anche la Medaglia al Premio Nobel per la Letteratura donata dallo scrittore Ernest Hemingway.

    Ovviamente, Cuba è famosa anche per le sue bellissime spiagge da cartolina, lambite da un mare cristallino.
    Il litorale cubano corre per 5.700 chilometri tra suggestivi lidi e calette.

    La spiaggia più bella dell’isola

    Nonché quella più consigliata dai tour operator europei – è quella di Varadero, nella penisola di Hicacos.
    Varadero si presenta come striscia di terra lunga poco meno 20 km: un armonioso e meraviglioso susseguirsi di spiagge color salmone!

    Splendida è anche l’isoletta di Cayo Largo con le sue spiagge di borotalco e le sue rocce calcaree. Sita sulla punta all’estremo oriente dell’Archipélago de los Canarreos deve il suo curioso nome dalla sua particolare forma allungata.
    Cayo Largo e la vicina Isla de la Juventud sono destinazioni ideali per gli amanti delle immersioni.

    L’affascinante, ed isolata Baracoa è una delle zone più amate dell’isola.
    Vi si possono trovare spiagge adatte a tutti i gusti e tutte le esigenze. Vi sono le bellissime spiagge dorate di Playa Maguana, le suggestive spiagge di sabbia nera di Playa Duaba e le incredibile spiagge di sabbia grigie intorno alla Bahía de Baracoa.
    La remota Playa Nava è la scelta perfetta per chi vuole godersi sole e mare in solitudine.
    Meravigliosa, infine è anche la Playa Pilar, adagiata sull’isolotto di Cayo Guillermo, nell’incantevole Arcipelago di Jardines del Rey, le cui alte dune incantarono anche Ernest Hemingway.

  • La forma allungata dell’isola e la modesta differenza di latitudine fra le sue estremità, rendono Cuba particolarmente uniforme dal punto di vista climatico.
    Il paese gode di un meraviglioso clima tropicale (l’inverno è secco, mentre da maggio ad ottobre, il clima è umido).
    Cuba è splendida tutto l’anno, ma bisogna ricordare che ‘inverno (da dicembre ad aprile) corrisponde all’alta stagione turistica.
  • La cucina cubana è semplice e saporita. Come molte cucine caraibiche, rappresenta la fusione di culture diverse.
    Il piatto nazionale è l’ajiaco (una minestra a base di patate, banane, mais, manzo, pollo e carne secca). Molto diffuso sono anche i Moros y Cristianos (a base di riso e fagioli neri) e il fufu (un puré di banana condito con mojo, olio e aglio).

    Immancabile, sulle tavole cubane, è la manioca.
    Come in tutta l’area caraibica, anche il pesce merita menzion d’onore: in particolare gamberoni, frutti di mare ed aragoste. Tra i dolci cubani, si ricordano: il flan di zucca ed il boniatillo (dolce di boniato e zucchero).
    Non va dimenticato che Cuba è l’isola dei cocktail.

  • Capitale: L’Avana
    Superficie: 110 860 km²
    Popolazione: 11.257.979 abitanti (2012) cubani.
    Densità: 100 ab./km²
    Valuta: Peso cubano
    Lingua ufficiale: spagnolo
    Fuso orario: – 6 ore; anche a Cuba vige l’ora legale (normalmente adottata una settimana prima rispetto all’Italia).
    Forma di governo: Stato socialista

Mappa di Cuba

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Caraibi Archives – I Love Caraibi

Alla scoperta degli Stati Caraibici

Gli stati caraibici si suddividono nelle Grandi Antille (Cuba, Hispaniola, Giamaica e Porto Rico), nelle Piccole Antille (che, a loro volta, risultano divise nelle Isole Sopravento settentrionali, ne…

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Bahamas – I Love Caraibi

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Stato insulare composto da ben 700 isole ed isolette, l’arcipelago delle Bahamas, sono circondate dall’Oceano Atlantico, a est della Florida, a nord di Cuba (e, dunque, del resto dei Caraib) i, e a ovest della dipendenza britannica delle Isole Turks e Caicos.

Scoperte da Cristoforo Colombo, durante il suo primo viaggio, le Bahamas finirono poi in mano britannica e si trasformarono, per secoli, in un covo di pirati.
Oggi destinazione turistica paradisiaca, le Bahamas, incantano per il loro mare incredibilmente trasparente e cristallino e la suggestiva barriera corallina.

  • L’arcipelago delle Bahamas, offre sedici meravigliosi isole principali, ed innumerevoli atolli paradisiaci. New Providence (dove tra l’altro vi è l’aeroporto internazionale) e Paradise Island (esclusivissima, è considerata l’isola dei vip) sono le prime isole da scoprire.

    Nassau

    Nassau, la capitale delle Isole Bahamas, si trova sull’isola di New Providence adiacente a Paradise Island e, con la sua atmosfera unica, rappresenta un’affascinante ed armonica fusione tra antico e moderno.
    Il centro storico di Nassau è tutto da scoprire: inaspettamente, qui, tra architetture georgiane e negozietti color pastello si troverà un fiorente centro commerciale che, nei secoli, ha mantenuto inalterato il suo fascino e coloniale. Imperdibile è la Queen’s Staircase, una maestosa scalinata lavorata a mano da cui godere un panorama mozzafiiato su Nassau, Paradise Island e le Isole Bahamas.
    Un giro in calesse per il centro di Nassau è ormai diventato un must irrinunciabile.

    Spiagge più belle

    Tra le spiagge più belle vi è sicuramente Cable Beach, dall’indescrivibile bellezza mozzafiato.
    Meritano di essere scopertte anche la spiaggia di Treasure Cay (Out Islands), considerata tra le dieci spiagge più belle del mondo e la suggestiva Harbour Island, ad Eleuthera, con la pittoresca sabbia color rosa.
    Paradisiache sono anche le spiagge dell’arcipelago di Abaco comprendente 120 isole (che, per la loro particolare posizione, ricordano una “collana di pietre preziose”). Le isole, sono la meta prediletta degli appassionati di vela.

    Isole

    Le isole Bahamas ospitano alcune delle specie animali più rare del mondo. Come la famosa iguana delle Bahamas, che vive soprattutto sull’isolotto di Allan Cay, vicino all’isola di Exuma e gli spettacolari fenicotteri rosa ospitati agli Ardastra Gardens di Nassau.

    Sempre a Nassau, al Dolphin Encounters, ed al Dolphin Experience, delfinario di Lucaya (Grand Bahama), potrete vivere, invece, l’indimenticabile esperienza di un bagno con i delfini.
    Tra fine gennaio ed inizio febbraio, gli amanti delle immersioni, potranno scoprire le cernie che depongono le uova nei dintorni di Andros, Long Island, Cat Island e le Isole Berry.
    A novembre, si può assistere, invece, alla suggestiva “marcia delle aragoste”. L’isola, per eccellenza, delle immersioni, comunque, è Grand Bahama Island: qui, infatti, si possono scoprire le grotte marine più grandi del mondo.

    Se volete ammirare i pellicani, dovrete, infine spostarvi sulle isole più esterne come le Out Islands.
    Sempre in tema di meraviglie naturali, ricordiamo che ad Andros si trova la terza più grande barriera corallina del mondo.
    Prima d lasciare le Bahamas, merita una visita l’isola di San Salvador; qui, il 14 ottobre del 1492 arrivò Cristoforo Colombo.

  • Situate a ridosso del tropico del cancro, le Bahamas, che godono di un clima tropicale marittimo, sono caratterizzate da estati calde e molto umide, mentre in inverno, più secco, la temperature “scende” fino ai 20 C.
    Le isole bahamensi, dal punto di vista climatico, sono perfette durante tutto l’anno.
  • La cucina bahamense è incredibilmente semplice, e deliziosamente profumata e spezziata. Protagonisti delle tavole dell’isola sono pesce e crostacei (spesso e volentieri accompagnati da mais), ma è possibile gustare anche ottimi piatti a base di carne locale. E’ la cucina dei Caraibi maggiormente influenzata dal Sud America. Tra i piatti più tipici, meritano menzione: Accra (crocchette di merluzzo), Arroz y abichuelas (una sorta di pesce e riso). Da provare anche lo strombo (“conch”), un grosso mollusco marino dalla carne compatta, bianca con striature color pesca alle estremità.
  • Capitale: Nassau
    Superficie: 13.940 km²
    Popolazione:342.877 abitanti (2010) Bahamensi
    Densità: 23 ab./km²
    Valuta: Dollaro bahamense
    Lingua ufficiale: inglese
    Fuso orario: – 6 ore rispetto all’Italia
    Forma di governo: Monarchia costituzionale (Reame del Commonwealth)

Mappa di Bahamas

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Dominica – I Love Caraibi

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La Dominica, chiamata anche l’isola della Natura, è in buon parte coperta da lussureggianti foreste pluviali ed è compresa nell’arcipelago delle Sopravento (nelle Piccole Antille).
Incredibilmente fiera (resistette fino all’ultimo ai coloni europei), pur essendo all’interno del Commonwealth, non è mai stata un reame del Commonwealth, bensì, fin dalla sua indipendenza, è stata una repubblica.
La Dominica, come altri stati caraibici, è anche un paradiso fiscale.

  • Roseau, pur essendo una delle più povere capitali caraibiche, non manca di fascino con la sua archittetura moderna e coloniale. Inoltre appare estremamente curata. Meritano una visita il giardino botanico, il mercato nuovo (nei pressi del fiume) ed il mercato dedicato, soprattutto, all’artigianato. Qui, vi si può ammirare, un monumento, in stile coloniale, realizzato in ferro battuto che ricorda la tratta degli schiavi. Interessante è anche il museo dominicano.

    La città è circondata da un contesto naturale spettacolare: foreste, cascate (Trafalgar Waterfalls) e tantissime sorgenti termali.
    Molto carina è la cittadina di Portsmouth, con le sue casette colorate e le sue bellissime spiagge.
    A nord di Portsmouth, s’incontra il Cabrits National Park, passato alla storia per aver ospitato il Fort Shirley, un grande forte di guarnigione britannico del XVIII secolo.

    Spiagge

    Le spiagge della Dominica, sono meravigliose. Ad ovest dell’isola, la più bella è Toucary Bay.
    La costa orientale, risulta più ventilata e molto più tranquilla (ad eccezione della frequentatissima baia di Calibishie – paradiso delle immersioni – e per la suggestiva baia di Batibou.
    Gli amanti dello snorkeling e delle immersioni, non possono rinunciare alla Baia di Soufrière.

  • Il clima è tropicale umido. Le temperature sono costanti (e non scendono mai sotto i 20 C), ma va considerato che piove spesso (soprattutto da agosto a dicembre).
    Il periodo migliore per scoprire Dominica è, dunque la stagione secca che va da febbraio ad aprile.
  • Come molte altre cucine caraibiche, anche quella dominicense, è il risultato di culture differenti. La cucina locale, comunque, si ispira alle ricette creole.

    Tra i piatti più tipici:

    I tee-tee-reef, ossia pesci piccolissimi, la ambi, una gustuso zuppa di zucca, ed i crabback, granchi di terra neri ripieni.

  • Capitale: Roseau
    Superficie: 754 km²
    Popolazione: 67.757 abitanti (2012) Dominicensi
    Densità: 97 ab./km²
    Valuta: Dollaro dei Caraibi Orientali
    Lingua ufficiale: inglese
    Fuso orario: -5h rispetto all’Italia; -6h quando in Italia è in vigore l’ora legale
    Forma di governo: Repubblica parlametare

Mappa di Dominica

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Barbados – I Love Caraibi

Tra il Mar dei Caraibi e l’Oceano Atlantico, troviamo le Barbados, isola nazione delle Piccole Antille.
Essenzialmente pianeggiante (ospita solo qualche dolce collina), l’isola di Barbados, venne scoperta nel 1536 dal portoghese Pedro A. Campos e colonizzata, un secolo più tardi, dalla Corona Inglese.
L’isola, che può contare su un elevato PIL e su un discreto tenore di vita, oltre ad essere un paradiso turistico è anche un paradiso fiscale.

  • Barbados è una meravigliosa isola corallina, caratterizza da una natura rigogliosa e da un patrimonio faunistico affascinante.
    Bridgetow, capitale e principale centro economico e turistico di Barbados, si trova sulla costa sud occidentale dell’isola.

    Icona della città è sicuramente il Chamberlain Bridge; il ponte girveole (sostituito, per motivi di sicurezza nel 2006) venne aperto per la prima volta nel 1876.
    I principali punti di interesse della città sono rappresentazi dal palazzo del parlamento (uno dei più antichi di tutto il Commonwealth), con la galleria degli eroi nazionali di Barbados e l’attigua piazza degli eroi nazionali (chiamata fino al 1999 “Trafalgar square”). Proprio come a Londra, nel cuore della piazza, vi è monumento, del 1813, dedicato ad Horatio Nelson.
    Per scoprire la storia della città e della Barbados, si può visitare il Barbados Museum.

    Nei pressi del Rum Factory and Heritage Park, si può visitare la Sunbury Plantation House, caratteristica – ed unica- casa colonica del XVII secolo.
    Circa 20 km a nord-est della capitale si estende la Flower Forest, con i suoi tortuosi percorsi e la sua incredibile vegetazione tropicale.
    Spostandosi, di qualche km, a sud della foresta, si incontra una delle numerose gole del’entroterra: laa Welchman Hall Gully.

    Sull’isola, si possono ammirare due notevoli esemplari di baobab, o “Monkey Bread Tree“, originario del Madagascar. Il primo, avente una circofernza di quasi 20 metri, si trova a Bridgetown, nel Queen’s Park; il secondo, più piccolo, ma altrettanto impressionante, si trova sulla Warren’s Road, nel distretto di St. Michael.

    Chi ama le piante tropicali, non può perdersi l’Andromeda Botanical Garden, famosa per ospitare la più grande collezione di piante tropicali dei Caraibi (ben 600 specie).
    La Chancery Lane Swamp, oltre ad essere il nido prefrerito di pellicani ed aironi blu, ospita numerosi uccelli marini migratori, mentre chi vuol vivere la stroardinaria esperienza di osservare, da vicino, le “green monkeys” le scimmie verdi di Barbados, non può perdersi la Barbados Wildlife Reserve (una specie di mini safari), nei pressi di Farley Hill National Park.

    Spiagge

    L’isola di Barbados, possono contare su una sessantina di spiagge da sogno che si susseguono per circa 100 km di costa.

    La costa occidentale, denominata Platinum Coast è la più tranquilla ed è l’ideale per una vacaza in famiglia.
    Tra le spiagge più belle: Six Men Bay, Heywoods Beach e Gibbes Beach.

    La costa meridionale, è la costa dei giovani e degli amanti delle immersioni e del windsurf. Vivace e suggestiva vanta acque cristalline protette dalla barriera corallina.
    Tra le spiagge più belle: Accra Beach, Dover Beach, Sandy Beach e Miami Beach.

    La costa nord orientale, invece, è la costa dalla bellezza selvaggia. La frastagliata costa è impreziosita da maestose scogliere ed impressionanti sculture coralline, erose dagli incessanti venti alisei.
    Le spiagge più belle, sebbene poco adatte per bagni e nuotare, sono quelle di Bath Beach e Martin`s Bay.

  • Il clima è caratterizzato dall’alternanza di una stagione asciutta (da dicembre a maggio) e una piovosa (da giugno a novembre). Le temperature non scendono mai sotto i 20°C.
    Il periodo migliore per scoprire l’isola di Barbados è quello tardo invernale e primaverile (fino a fine maggio). Questi mesi, coincidono con l’alta stagione turistica.
  • La cucina locale è un delizioso ed armonioso, mix di sapori ed influenze africane, caraibiche ed europee.
    Protagonista di tutte le tavole è il pesce, soprattutto tonno, salmoni, gamberetti, aragoste, ricci di mare, granchi e merluzzi.
    Molti piatti Bajan sono comunqe a base di carne (in particolare pollo manzo e maiale) grigliata o arrostita.

    Da provare

    I piatti della tradizione locale: il “cou cou”, il riso con piselli e il “pepperpot”, un saportito ustufato di carni piccanti arricchito con il succo della pianta di manioca.
    Tra i liquori, vale la pena provare il falernum, c a base di rum, con zucchero e cedro.

  • Capitale: Bridgetown
    Superficie: 430 km²
    Popolazione:273.331 abitanti (2012) Barbadoregni
    Densità: 669 ab./km²
    Valuta: Dollaro di Barbados.
    Lingua ufficiale: inglese, bajan, hindi
    Fuso orario: -5h rispetto all’Italia, -6h quando in Italia vige l’ora legale
    Forma di governo: Monarchia costituzionale (Reame del Commonwealth)

Mappa di Barbados

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Antigua e Barbuda – I Love Caraibi

Lo stato di Antigua e Barbuda, nelle Piccole Antille, è circondato dall’oceano Atlantico (a nord e a est) e dal Mare Caraibico (a sud e a ovest). Risulta composto dalle seguenti isole:

  • Antigua: scoperta nel 1493 dal nostro Cristoforo Colombo fu chiamata Antigua in onore della chiesa di Santa Maria La Antigua di Siviglia. Colonizzata, nel 1632, dagli inglesi rimase una colonia britannica fino alla dichiarazione di indipendenza firmata nel 1981.
  • Barbuda: Appartenente all’arcipelago delle Isole Sopravento settentrionali, sorge 40 km a nord di Antigua; è considerata un vero e proprio paradiso naturale, ma anche fiscale.
  • Green
  • Guiana Island
  • Long Island
  • Redonda: scoperta da Colombo fu battezzata Santa María la Redonda, ma, vista la sua esigua superficie, per diverso tempo fu utilizata, come rifugio dai corsari. Ancora oggi è disabitata
  • L’ente turistico dell’arcipelago afferma che Antigua e Barbuda offre “una spiaggia per ogni giorno dell’anno”. Il numero di spiagge, forse, è minore, ma sicuramente, l’espressione non è poi così esagerata.
    Antigua, con le sue suggestive barriere coralline, i luoghi perfetti per le immersioni ed i suoi angoli romantici, può vantare alcuni dei più bei litorali caraibici.

    Tra le spiagge più belle dell’isola di Antigua

    Carlisle Bay che si sviluppa, nei pressi di Old Road, lungo la costa meridionale dell’isola. Caratterizzata da sabbia bianca finissima, è bagnata da un mare incredibilmente cristallino.

    Splendida è anche la Spiaggia Runaway Beach (sita lungo la costa nord occidentale dell’isola), con il suo mare turchese ed i fondali che digradano dolcemente. Proprio alle spalle del litorale, vi è un incantevole lago salato, che fa da habitat a diverse specie di uccelli marini (in particolare egrette e pellicani).

    Saint John’s

    Merita, sicuramente una visita, la capitale – ed il principale centro turistico – di Antigua: Saint John’s, con la sua vivacissima architettura, le strade invase dalla musica reggae ed un autentico fascino caraibico che, nonostante il turismo, non perde colpi.
    Situata all’interno di una baia protetta nella parte nord occidentale dell’isola di Antigua, ospita una Cattedrale anglicana dedicata a St John. Posta tra Newgate St and Long St, è famosa per le sue due guglie (divenute simbolo della città). Ricostruita sul finire dell’Ottocentesco sui resti di un edificio del Seicento, presenta un interno interamente in abete rosso, decisamente originale e di notevole impatto.

    Tra Market St e Long St, nei settecenteschi locali in pietra che un tempo ospitavano il Tribunale, si può visitare il Museo di Antigua e Barbuda, con la sua raccolta, peraltro piuttosto ecclettica, di reperti che narrano la storia, e la cultura, dell’isola.
    A nord di St John’s Harbour s’incontra, il modesto, ma famoso Fort James, edificato a partire dal 1675. Ancora oggi ospita alcuni antichi cannoni.

    Imperdibile è anche la nota località di English Harbour, località- che deve il suo nome alla base della Royal Navy– sita nella parte meridionale dell’isola di Antigua. E’ qui che si può scoprire la Nelson’s Dockyard – dal nome del celebre ammiraglio Nelson – , la mitica base della marina militare britannica risalente al XVIII secolo.

    L’isola di Barbuda, decisamente poco mondana ed amatissima dagli appassionati di ornitologia, è incantevole dal punto di vista naturale; al punto da essere considerata l’osservatorio perfetto per ammirare il volo delle mitiche fregate. Luogo deputato all’osservazione è riserva ornitologica, ospitata fra i boschi di mangrovie della Laguna di Codrington.
    Unica è anche l’atmosfera, tipicamente coloniale, che vi respira grazie alle piantagioni di canna da zucchero – in parte, oggi, abbandonate – e dagli antichi mulini di pietra (si ricordano, in proposito, i mulini della piantagione di Betty’s Hope, completati da un curioso museo).
    Ricordiamo che, per vivere al meglio Antigua e Barbuda, si può noleggiare un’auto e scoprire, così, in totale libertà, ogni angolo dell’isola.

  • Il clima è tropicale di tipo equatoriale. Le temperature, attenuate dagli Alisei, sono sempre comprese tra i 25 C ed il 30 C. L’alta stagione turistica generalmente, inizia sul finire di dicembre e termina intorno a metà aprile.
    I mesi estivi sono i più caldi, mentre l’inverno è “fresco”. I mesi autunnali invece, sono un po’ piovosi anche se non si ha una vera e propria stagione delle piogge.
  • La cucina delle isole ha subito, come del resto molti paesi caraibici, le influenze più disparate e ha portato alla nascita delle fantasiose ed originali ricette tipiche della saporita cucina creola.
    Protagonista delle tavole è il riso. Lo troverete, condito in ogni modo, al dente, scolato, bollito, cotto a fuoco lento. Ruolo d’onore ce l’ha anche il pesce, in particolare, cernie, barracuda sgombri, wahoo e king fish.
  • Capitale: Saint John’s
    Superficie: 442 km²
    Popolazione: 88.710 abitanti (2012) Antiguo-barbudani
    Densità: 201 ab./km²
    Valuta: Dollaro dei Caraibi Orientali
    Lingua ufficiale: inglese
    Fuso orario: – 5h rispetto all’Italia; – 6h quando in Italia è in vigore l’ora legale
    Forma di governo: Monarchia costituzionale (Reame del Commonwealth)

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Caraibi – I Love Caraibi

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