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Temple Bar – il quartiere di Dublino

Temple Bar, l’anima di Dublino

Temple Bar, quartiere più festaiolo di Dublino, non è certo il sito più caratteristico d’Irlanda, ma la sua fama lo precede tra nottambuli, viveurs e turisti desiderosi di immergersi nella vita notturna dublinese.

Anche se questo quartiere non è il luogo per scoprire l’autentica Irlanda, resta uno dei quartieri più affascinanti della città con le sue vie lastricate, le boutiques, i pubs, i centri culturali e gli spazi espositivi come l’Irish Film Institute o la Gallery of Photography tanto per citarne alcuni.
Tra i locali più famosi della zona, non perdetevi il pub Temple Bar, l’antica locanda che prende il nome proprio dal quartiere, punto di riferimento per iniziare, o terminare, il tour delle birrerie irlandesi.

Altri rinomati locali sono il “solito” Hard Rock Cafè, abbastanza commerciale ma tappa obbligatoria per gli amanti del genere, e la birreria Porterhouse, un locale che fa parte della Porterhouse Brewing Company. Temple Bar è anche il luogo ideale per incontrare i Buskers, gli artisti di strada, anche questi non propriamente tipici del capoluogo irlandese in generale, ma sicuramente musicisti di qualità che donano una magica colonna sonora alle strade del posto.

Proprio qui a Temple Bar, inoltre, si svolge ogni anno il Festival della musica tradizionale d’Irlanda, input di molti per scoprire per la prima volta la bella Dublino. Storia di Temple Bar Il quartiere nasce come quartiere medioevale dove erano d’istanza le corporazioni degli artigiani (conciatori, tessitori, armaioli ecc.). Negli anni ’50 del secolo scorso, questo quartiere toccò il culmine del suo degrado, della sua inarrestabile discesa, tanto da essere abbandonato da molti e anche occupato negli anni ’70 dalla generazione degli hippie dublinesi.

Agli inizi degli anni ’90, grazie ad una brillante iniziativa del governo, sugli edifici di Temple Bar venne avviata un’opera di completo recupero, riportando il quartiere ai fasti di un tempo.

Oggi questo luogo è diventato un positivo esempio di riqualificazione non invasiva (niente partner commerciali), un posto dove la rivalutazione non è stata solo architettonica ma soprattutto culturale. Con dieci centri culturali in un solo quartiere, la città e i suoi abitanti sono stati messi al centro della rivalorizzazione locale. 

Temple Bar – Foto: http://www.thousandwonders.net

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Pub di Dublino

I pub di Dublino, sono da sempre un punto di riferimento sociale e di aggregazione all’interno dei quali, sorseggiando una birra appena spillata, è possibile conversare amabilmente con chi vi capita e godersi uno spaccato di vita irlandese tra buona musica e tanta allegria.

Nel capoluogo di Irlanda, più che in ogni altra città dell’isola, è possibile trovare un autentico pub irlandese ad ogni angolo di strada; alcuni locali hanno una lunga tradizione storica, altri sono aperti da poco, ma comunque tutti presentano un fascino particolare e una atmosfera coinvolgente. Fino al 2002, pensate che solo nel centro della città, furono censiti ben 600 pub!

Questo piccolo dato può servirvi da esempio concreto sul culto che gli irlandesi hanno sviluppato per questi locali che una volta si chiamavano Public House. La zona dei pub più caratteristici è sicuramente quella di Temple Bar, il quartiere più festaiolo della capitale; nessuno però vi vieta di andarvi a cercare anche locali meno turistici e più autentici fuori dal centro.

Molti di questi locali servono bevande fino alle 23.30, altri invece vanno avanti a spillare birra fino alle 02.30 del mattino. Se avete deciso di passare le vacanze da queste parti, un giro dei Pub di Dublino rappresenterà sicuramente il modo migliore per godersi la capitale di Irlanda. A nostro parere, i migliori Pub di Dublino sono: Brazen Head.

Il Brazen Head, costruito nel 1660, è il pub più antico della città; non perdetevi le sue atmosfere ricche di storia e le caratteristiche ballads del folclore irlandese. Oltre a questo, sappiate che in questo locale potrete bere alcune birre introvabili altrove come la Macardles. O’Neill’s Pub O’Donoghue’s Pub Long Hall Pub Mc Daids Pub Cobblestone Pub Mulligan’s Pub John Kehoe’s Pub Horseshoe Bar Porterhouse Pub. Ricordiamo inoltre che anche in Irlanda è vietato fumare nei locali e che gli alcoolici possono essere serviti solo ai maggiorenni.

Pub di Dublino – Foto: www.redigo.ru

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Kilmainham Royal Hospital

Kilmainham Royal Hospital – in irlandese Ospidéal Ríochta Chill Mhaighneann – è un ospedale situato in un sobborgo di Dublino, capitale d’ Irlanda, a sud del fiume Liffey.
Ubicato ad ovest del centro cittadino, questo sobborgo fu costruito nel 1684 da Sir William Robinson, esattamente sul luogo dove i Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme edificarono il loro primo convento proprio in terra di Irlanda.
Lo stile della facciata dell’edificio, si rifà al ben più conosciuto edificio parigino di Les Invalides. Antica prigione del Settecento, furono rinchiusi qui molti prigionieri politici, patrioti irlandesi e cattolici; chiuso definitivamente nel 1924, oggi è diventato uno dei più importanti musei in Irlanda.
Ogni anno, esattamente l’undici Luglio, il Royal Hospital Kilmainham ospita la Giornata nazionale della commemorazione, giorno importantissimo per tutti gli abitanti di Dublino in quanto si commemora l’anniversario della tregua che pose fine alla guerra anglo-irlandese (1921) ed in memoria di tutti caduti d’Irlanda in tutte le guerre.
Oggi questo luogo ospita l’Irish Museum of Modern Art, e Kilmainham Gaol, dove furono eseguite le esecuzioni dei capi della famosa insurrezione di Pasqua. Kilmainham Royal Hospital è stato utilizzato come set per film come “In the name of the father” dando spicco a Dublino e a tutta l’Irlanda nel mondo della cinematografia mondiale.

Kilmainham Royal Hospital – Foto: Wikipedia.org

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Grand Canal – Ilovedublino.it – Guida di Dublino

Grand Canal

Quando a Dublino ci sono le belle giornate, una delle tappe obbligate da visitare è quella del Grand Canal. Non molto distante da St. Stephen’s Green, una volta arrivati in questo luogo avrete come l’impressione di essere ritornati indietro nel tempo.

Qui il caos cittadino lascia spazio al quieto scorrere delle acque, alle papere che nuotano felici tra le chiatte ancorate nel canale.

Passeggiando sul lungo fiume del Grand Canal avrete modo di ammirare le coloratissime case in stile georgiano, il vecchio Baggot Bridge e le chiuse che lo precedono, la statua del poeta Patrick Kavenagh seduto su una panchina e tanto altro.

Questo canale ha una storia molto antica: costruito per collegare il fiume Shannin con il centro cittadino, sfocia nel fiume Liffey grazie ad un sistema di chiuse che risalgono al 1796. Se ci si sposta verso il lato est del canale, la tranquilla atmosfera provinciale del luogo lascia il passo alla modernità dei grattacieli, delle strutture in vetro e acciaio e della ricerca del design ad ogni costo.

Il Grand Canal infatti, da questa zona converge verso i Docklands, il nuovo luogo delle tendenze di Dublino. Passeggiando per questo canale, scoprirete ben presto che alcuni suoi tratti sono a dir poco suggestivi, soprattutto a ridosso della zona tra Mount St. Bridge e Richmond St, un luogo che offre alla vista chiatte, prati verde smeraldo e case georgiane dai portoni dai colori vivaci.

Una piccola curiosità Sul Grand Canal

Ma sapevate che Sir Arthur Guinness utilizzò questo canale per trasportare le materie prime alla sua fabbrica?

Grand Canal – Foto: wikipedia.org

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King’s Inns – l’antica sede della facoltà di diritto di Dublino

The Honorable Society of King’s Inns

Il King’s Inns di Dublino, elegante edificio del XVIII secolo dalla facciata classica, fu l’ultimo dei grandi stabilimenti pubblici progettato da J. Gandon, noto architetto d’Irlanda. Destinato ad accogliere studi di avvocati e studi amministrativi, ancora oggi questo luogo è la sede della facoltà di diritto di Dublino, una delle più illustri d’Irlanda. Anche se l’edifico fu progettato nel 1796, la sua realizzazione non venne eseguita prima del 1802.

All’epoca Gandor aveva lasciato Dublino un anno dopo la stesura del progetto per il sospetto che la capitale irlandese fosse sul punto di sfociare in una sommossa popolare. Quando, dopo la famosa ribellione del 1798, ritornò in patria, prese atto del pluriennale ritardo nella costruzione del King’s Inns; all’epoca l’architetto irlandese non era più giovanissimo, inoltre soffriva anche di gotta, malattia che lo debilitò al punto da passare la maggiorparte del suo lavoro al suo collega (e protetto) Henry Aaron Baker.

Così come il Four Courts e la Custom House, anche il il King’s Inns fu progettato per rispecchiarsi sull’acqua: in passato, un ramo del Royal Canal arrivava fin qui. L’edificio fu completato solo nel 1817.

Gli elementi architettonici più interessanti della struttura sono: La cupola, che si erge sopra l’arcata centrale.

  • Le cariatidi (Cerere e Baccante) di Edward Smyth, uno degli scultori più graditi a J. Gandon.
  • Il portale che conduce nella sala da pranzo (è curioso sapere che gli avvocati irlandesi, sono qui tenuti a consumare un determinato numero di pasti all’anno).
  • Il vecchio tribunale ecclesiastico, oggi Ufficio del Registro.
  • La biblioteca.
  • Tutti quelli che amano l’architettura, dovrebbero recarsi al King’s Inns che si distingue come uno dei più bei palazzi di Dublino in stile georgiano.

    Per i più curiosi:

    Ttra gli ex studenti del palazzo, si contano alcuni presidenti della Repubblica d’Irlanda!

    King’s Inns – Foto: Michael Foley/Flickr

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    Galway e Clifden

    Galway e Clifden – quella che Oscar Wilde definì la “selvaggia bellezza” del Connemara

    Non molto distante da Dublino, in pieno Connemara, regione selvaggia dell’Irlanda di una notevole bellezza paesaggistica, si trova Galway, ubicata nell’omonima contea, una bella cittadina di 70.000 abitanti.

    Galway è una delle mete turistiche più gettonate d’Irlanda, dalle stupende spiagge e dal considerevole paesaggio naturale. La si può raggiungere senza problemi noleggiando un’auto, oppure comodamente con il pullman che effettua corse giornaliere.

    Questa città dalle case piccole e colorate, è famosa anche per le sue corse di cavalli che hanno luogo a fine Luglio e che richiamano ogni anno più di duecentomila visitatori provenienti da ogni parte d’Irlanda e d’Europa.

    È proprio in questa cittadina che troviamo uno degli edifici più antichi d’Irlanda: il castello della famiglia Lunch, oggigiorno utilizzato come filiale di un’importante banca d’Irlanda.
    Se dopo tanto girovagare sarete presi dai morsi della fame, niente paura, in città fate una pausa al famoso “McDonagh’s Seefood Bar”, un bar conosciuto in tutta l’Irlanda per il suo delizioso fish&chips.

    Se tra di voi ci sono dei patiti dello shopping selvaggio, si può fare una capatina al centro commerciale sotterraneo “Eyre Square Centre Store”, un posto dove troverete davvero di tutto, sottoterra!

    Sempre nella contea di Galway, sulla costa occidentale dell’Irlanda, troviamo Clifden, uno dei punti di partenza ideali per visitare il Connemara ed approfittare del clima oceanico sulle numerose spiagge dei dintorni.

    La città di Clifden fu fondata nel XIX secolo da J. D’Arcy. Proprietario delle terre di Clifden, vi fece costruire un castello nel quale visse egli stesso e dalle cui vestigia oggi si gode di una vista mozzafiato della Sky Road che percorre la baia di Clifden prolungandosi verso Kingston.
    Oltre al castello, non mancate di visitare anche le due chiese principali della città, una cattolica ed una protestante.

    Galway, in Irlanda – Foto: Patryk Kosmider/Fotolia

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    Baily Lighthouse – l’antico faro di Howth

    Baily Lighthouse il faro

    Nella pittoresca Howth, una delle mete più tranquille d’Irlanda, a circa a 15 chilometri a nord di Dublino, è possibile visitare il famoso e suggestivo Baily Lighthouse, faro risalente al 1892, che in passato indicava alle navi che solcavano i mari il punto più settentrionale della baia di Dublino.

    I più atletici e temerari, possono raggiungere il faro a piedi, seguendo un percorso di 3 chilometri sul profilo della scogliera, attraverso la zona dei moli. Arrivati al Baily Lighthouse, si è ricompensati da una vista mozzafiato dell’intera baia e delle Wicklow Mountains, la suggestiva catena montuosa dell’Irlanda sud-orientale.

    Il primo faro in questa zona fu cosruito in maniera abbastanza semplice da Sir Reading nel 1667; la costruzione consisteva in un piccolo cottage collegato ad una torre squadrata che alimentava un faro alimentato a carbone.

    Nel 1790 l’alimentazione a carbone fu sostituita da un sistema di sei lampade ad olio, ognuna delle quali poteva illuminare con maggiore intensità. Nel 1865, man mano che i “tempi moderni” si avvicinavano, il faro venne alimentato a gas grazie a un nuovo sistema rivoluzionario brevettato da Sir John Richardson Wigham. Dagli anni ’70 il faro è stato finalmente elettrificato mentre dal 1996, la gestione del Baily Lighthouse è completamente automatizzata.

    C’è anche da dire che Howth, proprio grazie al suo faro, è conosciuta da tutti come “l’occhio d’Irlanda”. Chi si reca a Dublino deve assolutamente concedersi questa escursione per godersi uno dei magnifici scorci offerti dal generoso paesaggio. Per chi è interessato, sappiate che le lenti utilizzate in questo faro (dal 1902 al 1972) sono esposte nel National Maritime Museum of Ireland

    Baily Lighthouse – Foto: Giuseppe Milo/Flickr

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    Dublin Writers Museum – il museo letterario di Dublino

    Dublin Writers che raccoglie la storia della letteratura irlandese

    Il Dublin Writers Museum – in italiano, Museo letterario di Dublino –  documenta e mostra ai suoi visitatori la storia e le meravigliose opere dei numerosi premi Nobel e drammaturghi nati in Irlanda. Realizzato nel 1877, è il più grande museo d’Irlanda ed è la più importante istituzione culturale del Paese (al suo intero c’è anche la sede dell’Irish Writers’ Union).

    Aperto ufficialmente nel 1991 nel cuore di Dublino, precisamente al numero 18 di Parnell Square, il museo si trova in un magnifico edificio del XVIII secolo. Con la sua esposizione, il Dublin Writers Museum rende onore e fierezza all’Irlanda stessa valorizzando la sua tradizione letteraria, da sempre una delle più illustri al mondo.

    I ritratti, i manoscritti e i ricordi personali che il museo racchiude, illustrano la vita e l’opera di autori come Robert Burns, Sir Walter Scott, Robert Louis Stevenson ecc., personaggi di spicco non solo della cultura ma anche della storia della terra d’Irlanda.

    Il museo ospita mostre temporanee dedicate ad altri grandi scrittori scozzesi attuali e del passato.
    Per chi ama il genere, alcuni dei cimeli che potrete ammirare in questo museo, sono a dir poco straordinari. Gli appassionati di storie dei vampiri gradiranno vedere la prima edizione di Dracula, il romanzo di Bram Stoker, pubblicato nel 1897. Chi adora Joyce invece, non potrà non notare il suo piano, posseduto nel suo periodo triestino tra il 1905 ed il 1915, oltre a due esemplari dell’Ulysse pubblicati a Parigi.

    Gli estimatori del teatro di Samuel Beckett potranno divertirsi a vedere il suo vecchio telefono nero del periodo parigino, telefono prodotto in bachelite!
    Appena fuori dall’edificio, nel cortile medievale Makers’Court, potrete rimanere meravigliati nel vedere che, su alcune lastre di pietra, sono incise citazioni preferite dai più celebri autori degli ultimi 600 anni della storia irlandese.

    Dublin Writers Museum – Foto: triphints.ru

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    St. Audoen’s Church

    Chiesa cattolica St. Audoen

    La St. Audoen’s Church si trova a Dublino, nei pressi della Christ Church Cathedral; attualmente è l’unica chiesa parrocchiale medioevale ancora esistente in città costruita all’interno delle mura medioevali.

    Situata nella zona nord della High Street, una via molto importante di quella che fu la Dublino medioevale, questa chiesa fu dedicata nel VII secolo d.C. a San Ouen, vescovo di Rouen e patrono della Normandia.

    Sin dai suoi primi anni, questa struttura ecclesiastica divenne un punto di riferimento molto importante per la vita religiosa della città. Un prezioso riconoscimento ufficiale glii venne conferito nel 1218, quando l’allora arcivescovo di Dublino Henry de Londres, conferì la responsabilità della custodia del tesoro della neonata chiesa di San Patrizio.

    Nel corso dei secoli, al suo interno sono state costruite cappelle private delle quali la Gilda di S. Anna (fondata nel 1430) è un valido esempio di come e quanto sia stata importante la St. Audoen’s Church nella vita passata di Dublino. Attualmente questa cappella ospita una bella mostra sul ruolo che la struttura ha avuto nei secoli passati in favore della comunità.

    Oggi, chi decide di visitare la chiesa, non potrà non fare a meno di notare che una parte dell’edificio è ancora utilizzata dalla chiesa d’Irlanda come chiesa parrocchiale. Come attrazioni culturali, non perdetevi i monumenti commemorativi delle famiglie Duff e Sparke, monumenti che risalgono al XVII secolo. Oltre a ciò, anche la tomba del barone Portlester con la sua consorte (V secolo) merita una visita.

    Dublin St Audoen Church of Ireland – Foto: wikimedia.org

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    Festa di San Patrizio – il St Patrick’s Day

    La festa di San Patrizio a Dublino

    Non si passa una sola settimana a Dublino ed in Irlanda in generale, senza l’occasione di far festa. Ma tra feste della musica, della birra, di danze tradizionali, di teatro, quella sicuramente più attesa dal popolo d’Irlanda e conosciuta nel mondo come icona della città di Dublino è la festa di San Patrizio, conosciuta in loco come St Patrick’s Day. Pochi popoli sono davvero orgogliosi delle loro tradizioni come gli irlandesi e, la festa di San Patrizio, rappresenta Dublino e l’Irlanda nella sua massima espressione.

    La festa di San Patrizio, che cade il 17 Marzo di ogni anno, si celebra appunto in onore del santo patrono d’Irlanda, vescovo al quale si attribuisce la conversione della popolazione -intorno al 432- dal paganesimo al cristianesimo. Originariamente questa festa nacque come una comune festa religiosa che cadeva durante il periodo della Quaresima. Tutti sanno che tale periodo comporta il privarsi da molti piaceri personali, quindi, come ogni irlandese può confermare, la festa di San Patrizio concedeva a tutti una piccola pausa.

    Anche Bono, il frontman della famosa band U2, spiegò durante uno speciale sulla festa che la Quaresima in Irlanda, si ferma proprio il giorno di San Patrizio!
    Pezzo forte della festa di San Patrizio è la celebre “sfilata”, per la quale migliaia di persone si riversano nel centro di Dublino per assistere alla parata di carri e maschere di ogni genere.
    Prima di arrivare alla sfilata però, la città di Dublino nei giorni precedenti al St. Patrick’s Day, offre anche altre manifestazioni di livello.

    I festeggiamenti iniziano sempre con il Festival Céilí, un bellissimo evento dedicato alla musica tradizionale irlandese che si tiene sempre al St. Stephen’s Green. Il giorno seguente si prosegue con il Festival Treasure Hunt, una caccia al tesoro in piena regola dedicata a tutti i cittadini, un bel modo per esplorare la città.

    Il terzo giorno (che coincide sempre con il Sabato) è tenuto il tradizionale concerto di San Patrizio presso la National Concert Hall, concerto al quale prendono parte alcune star della musica irlandese e internazionale.

    Il programma del St. Patrick’s Festival si chiude la Domenica con la Grand Parade, una parata in costume che si tiene lungo le vie del centro.
    Senza alcun dubbio, quello della festa di San Patrizio è il periodo più gettonato dai turisti di tutto il mondo per vivere al meglio Dublino: il clima di festa si sposa perfettamente con il piacere unico di sostare in uno dei locali delle più grandi capitali della birra.

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