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Foresta Troodos a Cipro – Cipro-Turismo.it

Foresta Troodos a Cipro

Il punto più elevato dell’isola, il Monte Olimpo, svetta orgoglioso a 1952 metri di altezza nella parte occidentale di Cipro, e richiama dalle spiagge gli amanti della natura, che vengono qui per effettuare piacevoli escursioni. I villaggi principali sono Troödos, a ridosso della cima, e Platres, a circa 10 km. Il modo migliore per visitare la regione è in macchina, ma è anche l’unico. Le strade sono generalmente ventose ma in buono stato.

Questa regione montana offre un rinfrescante rifugio dal solleone della costa. Troverete profumate foreste di pini, cipressi e carrubi. Lungo l’itinerario ci si imbatte in aeree pic-nic all’ombra, con sentieri per il trekking e piste, che invitano alla scoperta della montagna a piedi, in bicicletta, o sugli sci in inverno.

Foto: Troodos Forest

Lungo una di queste passeggiate troverete magnifiche cascate, come le Myllomeris Falls, in prossimità di Platres. Con un po’ di fortuna potrete avvistare il muflone di Cipro, una pecora selvatica che popola l’isola nelle estese foreste di Troödos.

In inverno gli amanti dello sci potrebbero invece scorgere il grifone, animale protetto.

Foto: Troodos Waterfall

La regione abbonda d’incantevoli chiese appartenenti ai siti patrimonio dell’UNESCO, che nascondono mirabili affreschi. La più grande di esse è il monastero Kykkos (ingresso libero, apertura dall’alba al tramonto).
La visita di Troödos non vi deluderà!

Foto: Monastero Kykkos

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Lemesos e la Costa Sud di Cipro

Lemesos é situata sulla costa sud ed é la seconda città di Cipro per grandezza.
Qui si trova il porto principale del paese, che la rende un centro economico e commerciale di rilievo nel Mediterraneo. Questa regione offre una discreta varietà di cultura ed intrattenimenti per il palato, ed è un buon punto di partenza per esplorare il sud dell’isola.

La parte storica di Lemosos é caratterizzata da stradine strette che si dipanano dal vecchio porticciolo dei pescatori, ed è stata recentemente ristrutturata. Qui troverete numerosi caffè, bar, negozi e ristoranti. Esiste poi una città nuova che si snoda lungo il mare ad est del centro storico, con una vita notturna di tutto rispetto durante tutto l’anno.
Lemesos vanta alcuni dei migliori reperti archeologici di tutta l’isola.

Il castello medievale (ingresso libero, apertura 9.00-17.00 da lunedi a sabato, e dalle 10.00 alle 13.00 la domenica) fu il luogo delle nozze reali tra Riccardo Cuor di Leone, Re d’Inghilterra, e Berengaria di Navarra. Oggi ospita il Museo Medievale di Cipro. Fuori città, l’antico sito di Kourion (ingresso €1, aperto dalle 8.00 alle 17.00, Luglio e Agosto fino alle 19.30) è un luogo che conserva affascinanti rovine storiche di un’antica città risalente al 2° secolo A.C.

Il sito è molto ben conservato e vale la pena visitarlo. Consigliata una sosta nell’adiacente spiaggia di ciottoli, ideale per un bagno rinfrescante dopo la visita delle rovine.

Foto: Kourion Amphitheatre

La regione intorno a Lemosos offre spiagge notevoli, sia quelle turistiche e attrezzate, sia luoghi più tranquilli per coloro che cercano la solitudine. Per le migliori spiagge consigliamo comunque di uscire dalla città di Lemosos.

L’area turistica più popolare è Pissouri Bay, una zona affollata ricca di alberghi, bar e ristoranti e sport acquatici. La spiaggia è bella, e si può persino trovare un po’ d’ombra sotto gli ulivi nella zona ovest, un vero miraggio da queste parti!!!

Foto: Pissouri Beach

Dirigendosi verso Pafos, dopo aper visitato l’antico sito di Kourion recatevi a Petra tou Romiou (la Roccia di Afrodite e la spiaggia), forse la spiaggia più famosa di Cipro, in quanto luogo mitico in cui Venere emerse dalle acque.
La spiaggia è effettivamente bellissima, con due ampie formazioni rocciose che emergono da un mare spumeggiante. Fortunatamente non è mai troppo affollata, ed è possibile godere di un po’ di solitudine.

Foto: Aphrodite’s Rock and Beach

Procedendo verso est da Lemosos, sulla strada per Larnaka si incontra Governor’s beach, una striscia di sabbia scura sullo sfondo di bianche scogliere.
Un servizio di autobus parte regolarmente da Lemosos per raggiungere questo punto, il che lo rende adatto per una piacevole escursione giornaliera. Ci sono un paio di ristoranti e alberghi, ma di solito i turisti in visita rientrano in serata a Lemosos. Nelle notti d’estate si svolgono sulla spiaggia dei party di musica techno.

Foto: Governor’s Beach

A sud di Lemosos, nella penisola di Akrotiri, il paesaggio diventa decisamente desertico. E’ necessaria la macchina per raggiungere la penisola, attraversando un ampio bacino salato. Si trovano numerose spiagge deserte, come la Lady’s Mile Beach.

Foto : il lago salato di Akrotiri

Foto: Lady’s Mile Beach

Il Sacro Monastero di St Nicholas dei Gatti è un altro bizzarro luogo da visitare. Questo solitario monastero è popolato da gatti a partire dall’anno 327 DC, che vi furono portati per cacciare i serpenti.

Foto: Monastero dei Gatti

Se le spiagge e l’archeologia non sono abbastanza per voi, questa regione vinicola offre anche un festival del vino all’inizio di Settembre.

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Hotel a Cipro

Molti degli Hotel di Cipro sono attrezzati con vari impianti tra cui piscine, campi da tennis e ristoranti.

L’Isola si presta anche molto a soggiorni per famiglie con bambini più o meno piccoli.

L’ospitalità a Cipro fa parte della radice mediterranea della personalità della gente ed è quindi sacra.

Sarete accolti dappertutto con cortesia e gentilezza e solitamente i vari gestori sono prodighi anche di preziosi consigli per permettervi di ottimizzare la vostra vacanza al meglio.

Hilton Cyprus offre tutto ciò che vi aspettereste da un hotel a 5 stelle, incluse le eccellenti strutture per il relax.
Assaporate la cucina tradizionale e internazionale a buffet di Fontana o menu à la carte, accompagnato da una selezione di vini. Se avete bisogno di uno spuntino leggero o un caffè, il sofisticato salone ha tutto il necessario e il bar della catena Hilton è un luogo rilassante per incontrare gli amici per un drink.

Callisto Holiday Village offre un ristorante stagionale e bar. Il Ristorante Hesperidies serve piatti della cucina locale e internazionale. Cocktail e rinfreschi sono forniti da Oceanus Pool Restaurant & Bar.
Tutte le camere di Callisto Holiday Village sono dotati di una grande area salotto. In alcune camere deliziosi balconi offrono viste panoramiche sul Mar Mediterraneo.

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Storia di Cipro – Cipro-Turismo.it

Storia di Cipro

Questa piccola isola vanta un lungo e prospero passato, essendo stata popolata sin dal periodo Neolitico. Nel corso dei millenni è stata contesa da diversi imperi, da quello dei Fenici a quello dei Greci, Romani e Ottomani, e più di recente dall’impero Britannico. Questa storia turbolenta ha lasciato evidenti tracce, tuttora visibili nei siti archeologici, alcuni dei quali ancora da scoprire.

Dopo circa un secolo di governo britannico Cipro ottenne finalmente l’indipendenza, diventando una repubblica del Commonwealth nel 1960. Nel “Trattato di Garanzia” la Grecia, la Turchia e la Gran Bretagna riconobbero l’indipendenza e la sovranità della Repubblica di Cipro.

La suddetta autonomia ebbe però vita breve, quando un gruppo armato chiamato Greek Cypriot EOKA (National Organization of Cypriot Fighters) spinse per l’unione politica con la Grecia. Sebbene la maggior parte della popolazione fosse a favore di tale movimento, esso causò grande tensione nel paese, a cui seguì una decade di turbolenze che portarono all’intervento militare della Turchia e all’occupazione della parte settentrionale dell’isola nel 1983, chiamata in seguito “Repubblica Turca di Cipro Nord”. Tale stato venne però ufficialmente riconosciuto solo dalla Turchia.

Sfortunatamente il conflitto politico e sociale a Cipro non é stato ancora del tutto risolto, e il paese é ancora diviso dalla linea verde controllata dalle Nazioni Unite. Il confine venne aperto nel 2003, e finalmente dopo 30 anni i Greci e Turchi di Cipro poterono rincontrarsi. Nel 2004 solo la Repubblica Nord di Cipro fece il suo ingresso nell’Unione Europea adottando l’euro, sancendo ulteriori divisioni interne.

Oggi è possibile attraversare la linea verde e visitare il nord in certi punti. Per far ciò è tuttavia necessario passare attraverso una frontiera.
Questa separazione ha avuto un impatto enorme su tutta la popolazione. La speranza di una futura risoluzione e riappacificazione delle due parti sta crescendo nel paese grazie alle nuove generazioni, ma la strada da percorrere in questa direzione sembra ancora lunga.

Foto: Peace at Buffer zone

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Clima e Meteo a Cipro

Clima e Meteo a Cipro

Cipro gode di un clima arido-Mediterraneo, che regala grandi quantità di sole e cieli azzurri durante l’anno, e un quadro meteorologico alquanto prevedibile.

Le estati sono lunghe, da metà Maggio e metà Settembre. Questi mesi però sono molto caldi e secchi, con temperature che raggiungono i 30° in Agosto.

Gli inverni sono miti e brevi, con maggiori piogge. Può esservi della neve (e si può persino praticare lo sci!) ma solo sulla cima del Troödos.

La primavera e l’autunno sono solo brevi intervalli tra le due stagioni principali, e sono caratterizzati da un clima dolce e la fioritura di coloratissimi fiori selvaggi. 

La temperatura calda del mare é decisamente un bonus dell’isola, anche in inverno l’acqua si mantiene sui 16-17°C, ciò fa di Cipro una destinazione per tutto l’anno.

Il clima è influenzato anche dalle due catene montuose, responsabili della notevole differenza di temperatura tra la costa e l’entroterra. Anche nelle torride estati è sempre possibile godere di una brezza rinfrescante recandosi nella regione del massiccio di Troödos, che abbonda di luoghi ventilati e ombreggiati.

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La Cucina di Cipro, le Specialità Gastronomiche

Cucina Tradizionale a Cipro

In assoluto una delle esperienze migliori da fare a Cipro é l’assaggio della cucina locale.

Immaginate abbondante pesce fresco come polipi, molluschi e spigole; verdure fresche (cetrioli e pomodorini rossi maturi), così come gustose pietanze di carne come l’agnello alla griglia. I Ciprioti generalmente consumano 3 pasti al giorno, di cui la cena è quello più abbondante.

Incentrata sull’uso di ingredienti freschi locali, erbe e profumi della regione, utilizzo di olio d’oliva e limone, la cucina di Cipro rappresenta la quintessenza della Mediterraneità. Così come la storia e la cultura del paese, anche la cucina risente dell’influenza dei vari popoli che qui hanno abitato nel corso dei secoli. Ovviamente c’é una forte impronta Greca e Turca, con sapori mediorientali altrettanto evidenti. Sebbene non proprio rinomati per la gastronomia, i Britannici hanno lasciato un segno sull’isola con la loro Colazione all’Inglese, che viene servita in tutti i ristoranti.

I Ciprioti bevono molto caffè, del tipo Greco/Turco, molto forte e ristretto.
La cucina di Cipro è conosciuta soprattutto per due cose: l’haloumi e il meze.

Haloumi é un formaggio di capra e pecora inzuppato in salamoia e menta. È leggermente ceroso e si valorizza al massimo se consumato alla griglia ancora caldo, magari insieme ad una pita alla griglia. I Ciprioti utilizzano questo formaggio per molti piatti ( come le uova strapazzate, zuppe, insalate) ed è quasi onnipresente sulle tavole. E’ stato ufficialmente riconosciuto dall’UE come un prodotto tradizionale di Cipro e pertanto può essere prodotto solo qui.

Meze é l’abbreviazione di mezedes, ovvero “piccolo prelibatezze”. In questi antipasti di solito troverete olive gustose, differenti salse come lo tzatziki e l’humus, un cestino di pane fresco, verdure grigliate o marinate; e poi la carne come il souvlaki e il kleftiko, frutta, dessert, caffè e la lista continua…

Foto: Meze

Si può anche prendere un meze a base di pesce, fra cui polipi e calamari. Il meze viene generalmente servito nelle taverne tradizionali Greche, dove si suona musica dal vivo. Un bel modo per provare i sapori veri dell’isola.

Picture: Seafood Meze

Le pietanze tipiche di Cipro includono:

Stifado: uno stufato di carne di manzo o coniglio preparato in una casseruola con aceto, vino, cipolle e spezie.

Loukanika: salsicce affumicate condite con coriandolo e imbevute nel vino rosso.

Ofto kleftiko: cosce di agnello cotte lentamente in un forno di argilla e condite con foglie di alloro.

Afelia: maiale marinato nel vino e condito con coriandolo.

Melintzanes yiahni:  impasto di zucchine, aglio e pomodori freschi.

Tava: casseruola con agnello e manzo, cotta con cipolle, pomodori, patate e comino.

Foto: Tava

I Ciprioti preparano anche gustosi piatti della tradizione greca quali:

Dolmades: foglie di vite stufate con carne e riso.

Tzatziki: yogurt preparato con menta fresca e cetrioli e aggiunta di aglio.

Taramosalata: uova di pesce mescolate con una puree di patate e prezzemolo, succo di limone e cipolle tagliate a tocchetti sottili.

Insalata greca (horiatiki salata): una fresca e gustosa insalata con pomodori, lattuga, pepe, formaggio feta, olive Verdi ed erbe locali.

Moussaka: il piatto Greco per antonomasia, preparato con carne e melanzane farcite con crema di besciamella.

Yemista: stufato di verdure con riso e carne cotto lentamente in forno.

Souvlakia: deliziosi spiedini di maiale, agnello o pollo.

Keftedes: polpette di agnello o manzo condite con erbe varie. 

Foto: Yemista

I dolci tipici ciprioti sono preparati con frutta fresca, serviti da soli o con una selezione di pasticcini o frutta sciroppata.

Ecco alcuni esempi:

‘Spoon sweets’
:  bocconcini zuccherati al sapore di frutta, ottimi a fine pasto.

Loukoumades: i doughnut di Cipro con sciroppo di miele

Daktyla: savoiardi con mandorle, nocciole e cannella. 

Shiamali: dolce al semolino tagliato in quadratini

Foto: Loukoumades

Cipro offre inoltre una buona varietà di snack e bancarelle di strada, dove troverete:

Gyros: pita fresca con fette di maiale farcite con yogurt e insalata.

Kolokoti: un triangolo di pasta sfoglia farcito con zucca, frumento e uvetta.  

Pastellaki: barretta al sesamo, pinoli e sciroppo di miele.

Loukoumia: Cubetti di gelatina al gusto di acqua di rosa e zucchero a velo.

Cipro é un paese a tradizione vitivinicola, e vale la pena fare un salto nelle vinerie locali. La produzione di vino sull’isola risale a 2000 anni prima di Cristo.

Il suolo fertile e il clima mite ne hanno da allora favorito lo sviluppo.

Molti produttori di vino utilizzano uve non autoctone, come il mavro, xynisteri, maratheftiko e ophtalmo.

E’ sempre un’esperienza piacevole scoprire nuove varietà, e sono molte le enoteche a Cipro che offrono tour degustativi lungo gli itinerari del gusto riconoscibili dalla scritta “strade del vino”.

Foto: Vigne a Cipro

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Siena – Piazza del Campo

« Piazza del Campo, / ti ricordi, dall’alto sembrava un’enorme conchiglia, / e lo sparo iniziale era il lampo di un’unica perla… »

Mario Castelnuovo, Piazza del Campo

Piazza del Campo è la meravigliosa cornice delPalio di Siena. Famosa per la sua originalissima forma a conchiglia, e per il suo notevole patrimonio architetturale.
Cuore della vita sociale e politica cittadina, Piazza del Campo, ha una circonferenza di 333 metri ed è suddivisa in due aree: “di basso”, l’invaso centrale e a sud, pavimentato con mattoni disposti “a coltello”.

Su Piazza del Campo si affacciano:
Palazzo Comunale: o Palazzo Pubblico, eretto tra il 1297 e il 1310 dal Governo dei Nove. Ospita il Museo Civico, con splendide sale finemente decorate (dette della Quadreria).

Torre del Mangia: con i suoi 102 metri (parafulmini compresi) è tra le torri più alte d’Italia. Costruita tra il 1325 e il 1348, è famosa per il Sunto, ovvero il campanone installato nel 1666.

Cappella di Piazza: edificata nel 1352 (come ringraziamento alla Vergine), si tratta di un tabernacolo marmoreo che sorge ai piedi della Torre del Mangia.

Fonte Gaia: prima fonte pubblica cittadina, fu inaugurata nel 1386 e decorata tra il 1409 e il 1419 con statue e rilievi di Jacopo della Quercia.

Palazzo Chigi-Zondadari: edificato nel Trecento, fu rifatto nel 1724.

Palazzo Sansedoni: nato dall’unione di più palazzi gentilizi nella prima metà del Duecento, fu restaurato ed ampliato nel corso del Trecento.

Loggia della Mercanzia: sorge sul retro di Piazza del Campo, nella cosiddetta Croce del Travaglio tra via Banchi di Sopra, via Banchi di Sotto e via di Città. Composta da 3 arcate su pilastri, fu costruita tra il 1417 e il 1428.

Piazza del Campo

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Palio di Siena – Le Contrade

Le Contrade delPalio di Siena

Le 17 Contrade di Siena, corrispondono alle suddivisioni storiche della città e sono rimaste immutate dal lontano 1729 (prima di questa data, erano molto di più), quando la Governatrice Violante Beatrice di Baviera sancì con un “Bando sui confini” l’attuale suddivisione della città.
Le Contrade di Siena sono:

CONTRADA COLORI SIGNIFICATO MOTTO

CONTRADE

AMICHE

CONTRADE

NEMICHE

Nobile Contrada dell’Aquila Giallo oro con liste nere e turchine Combattività Dell’Aquila il rostro, l’ugna e l’ala Civetta, Drago Pantera
Nobile Contrada del Bruco Giallo e verde con liste turchine Industriosità Come rivoluzion suona il mio nome Istrice, Nicchio, Torre  
Contrada della Chiocciola Rosso e giallo con liste turchine Prudenza Con lento passo e grave nel campo a trionfar Chiocciola scende Istrice, Pantera, Selva Tartuca
Contrada Priora della Civetta Nero e rosso con liste bianche Astuzia Vedo nella notte Aquila, Istrice, Giraffa, Pantera Leocorno
Contrada del Drago Rosa antico e verde con liste gialle Ardore Il cor che m’arde divien fiamma in bocca Aquila  
Imperiale Contrada della Giraffa Rosso e bianco Eleganza Altius caput maior gloria Civetta, Istrice, Pantera  
Contrada Sovrana dell’Istrice Bianco con arabeschi rossi, neri e blu in parti uguali Acutezza Sol per difesa io pungo Bruco, Chiocciola, Civetta, Giraffa Lupa
Contrada del Leocorno Bianco e arancio con liste azzurre Scienza Fiede e risana al par l’arma ch’ho in fronte Pantera, Tartuca Civetta

Contrada della Lupa

Bianco e nero con liste arancio Fedeltà Et Urbis et Senarum Signum et Decus   Istrice
Nobile Contrada del Nicchio Azzurro con liste gialle e rosse Riservatezza E’ il rosso del corallo che m’arde in cor Bruco, Onda Tartuca Valdimontone
Nobile Contrada dell’Oca Bianco e verde con liste rosse Avvedutezza Clangit ad arma   Torre
Contrada Capitana dell’Onda Bianco e celeste Letizia Il colore del cielo, la forza del mare Nicchio, Tartuca, Valdimontone Torre
Contrada della Selva Verde e arancio con liste bianche Potenza Prima Selvalta in Campo Chiocciola, Tartuca  

Contrada della Tartuca

Giallo e turchino Saldezza Forza e costanza albergo Leocorno, Onda, Nicchio, Selva Chiocciola
Contrada della Torre Rosso cremisi con liste bianche e blu Forza Oltre la forza, la potenza Bruco Oca
Contrada di Valdimontone Rosso e giallo con liste bianche Perseveranza Sotto il mio colpo la muraglia crolla Onda Nicchio

Alcune contrade si fregiano di un titolo particolare. Ad esempio, la Contrada dell’Aquila è nobile per via della magnifica accoglienza data a Carlo V d’Asburgo in visita a Siena nel 1536, la Contrada della Civetta è priora per aver ospitato la prima riunione del Magistrato delle Contrade, l’organismo che riunisce i Priori delle diciassette Contrade per deliberare sulle questioni di interesse comune, mentre la Contrada dell’Onda è capitana per le sue milizie montavano la guardia al Palazzo del Comune.
Ogni Contrada ha la sua storia ed è una piccola città nella città. Basti pensare che tutte le contrade, oltre ad uno stemma proprio e determinati segni distintivi, hanno un Santo Patrono (ad esempio, l’Aquila ha SS. Nome di Maria, il Leocorno ha San Giovanni Battista, la Chiocciola ha Santi Apostoli Pietro e Paolo) e, quasi tutte le Contrade hanno delle città gemellate (la Lupa è gemellata con Roma, la Selva è gemellata con Cuneo, la Pantera è gemellata con Lucca).

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Siena – I Monumenti

I Monumentidi Siena

PALAZZO PUBBLICO E TORRE DEL MANGIA
Originariamente costruito per ospitare i Nove Signori che governavano la Repubblica di Siena, è oggi sede istituzionale del Comune. All’interno del palazzo si può visitare gratuitamente il Museo Civico. Da non perdere la sala del Mappamondo che ospita la Maestà di Simone Martini e la sala della Pace dove si possono ammirare gli affreschi di Ambrogio Lorenzetti: L’allegoria del Buono e del Cattivo governo.
Adiacente al Palazzo Pubblico, la Torre del Mangia è una delle più alte d’Italia con i suoi 102 m e 400 scalini. Una volta in cima la fatica è ben ripagata dalla magnifica vista sulla città e sulla campagna circostante. L’aneddoto più interessante e senza dubbio più conosciuto nel mondo universitario senese è che nessuno studente si azzarda a salire sulla torre prima di aver conseguito la laurea, pena il fallimento!

Palazzo Pubblico - Siena

PIAZZA DEL CAMPO E FONTE GAIA
Il viaggiatore che arriva a Siena si sentirà risucchiato per le strade e i vicoli della città “dentro le mura” che lo condurranno inevitabilmente al suo fulcro: Piazza del Campo. Dalla caratteristica forma a conchiglia, così come anticamente rappresentava la zona dedicata ai mercati, ora è il punto di ritrovo dei senesi, di coloro che hanno scelto la città come propria dimora e dei turisti che a luglio ed agosto non vogliono perdersi la celeberrima corsa del Palio. Ma Piazza del Campo è anche il luogo in cui si rifugia chi ha voglia di restarsene da solo con la città a contemplare la notte in compagnia del silenzio della città addormentata.

Tra le tante fonti senesi “Gaia”è sicuramente quella più importante e monumentale, non solo perché situata nella piazza principale della città ma soprattutto per il suo valore artistico: fu opera dell’illustre maestro Jacopo della Quercia che ne scolpì i rilievi tra il 1409 e il 1419. Di tale opera sono rimasti solo pochi resti, che è possibile ammirare nel Complesso Museale di Santa Maria della Scala. I rilievi attuali sono copie dello scultore Tito Sarrocchi.

Fonte Gaia - Siena

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Siena – I Musei

CASA NATALE DI SANTA CATERINA e FONTEBRANDA
La casa natale di Santa Caterina da Siena, Patrona d’Italia, venne trasformata alla fine del XV secolo in un vero e proprio santuario che conserva ancora oggi le reliquie della Santa.
Meritano una visita:
– l’Oratorio Superiore
– l’antica cucina della famiglia con il focolare, al posto del quale oggi sorge l’altare
– l’Oratorio Inferiore
– il laboratorio di lavoro di Jacopo Benincasa, padre della Santa
– l’Oratorio della Camera, dove Caterina abitava e pregava
– l’Oratorio, o chiesa, del Crocifisso, davanti al quale Caterina avrebbe ricevuto le stimmate.

Nei pressi del santuario di Santa Caterina si trova la più antica fonte di Siena, Fontebranda. Anticamente la sua funzione non era solo di fornitura dell’acqua alla popolazione e agli animali ma era indispensabile per il funzionamento dei mulini e per la conciatura e tintura dei panni.

COMPLESSO MUSEALE DI SANTA MARIA DELLA SCALA
Costruito sull’antico Ospedale di Santa Maria della Scala, così chiamato perché posizionato di fronte alle scale che conducono al sagrato del duomo, in anni recenti è stato sottoposto a un progressivo restauro diventando il più importante polo culturale di Siena, sede del museo archeologico, di mostre temporanee e di spazi monumentali.