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Bad Wörishofen e Kempten

Bad Wörishofen

A 35 km ad est di Memmingen, nel circondario rurale svevo della Bassa Algovia, si può visitare l’importante destinazione termale di Bad Wörishofen (14.000 abitanti).

Nominata per la prima volta nel 1067 come possedimento di Werenshova, la città di Bad Wörishofen è considerata la patria del “metodo Kneipp”: l’abate Sebastian Kneipp, da quest’angolo di Baviera, promosse, tra mille difficoltà (più volte viene definito un cialtrone) la sua conoscenza della forza guaritrice dell’acqua (idroterapia) e riesce a trasformare la cittadina in una rinomata di stazione termale.

In Thermenallee 1, ci si può rilassare nel grandioso complesso termale THERME Bad Wörishofen . Considerate le terme più belle della Germania, si estendono su 1.200 m² e comprendono piscine, centri benessere, saune, vasche con idromassaggio, sale con bagno turco, cabine ad infrarossi, sale per la cromoterapia e un’area Kneipp.

A 45 km dalla stazione termale di Bad Wörishofen si trova Kempten (Allgäu), sulle rive del fiume Iller, nel sud-ovest della Baviera. Questa tranquilla città di circa 60.000 è una delle più antiche di tutta la Germania: abitata dai celti, venne chiamata dai romani Cambodunum e fu capitale della provincia romana della Raetia prima di Augusta. Verso il 747 alcuni monaci di San Gallo vi fondarono un’abbazia e, qualche secolo più tardi, l’imperatore Federico II dichiarò gli abati principi dell’impero.

Famosa per essere stata la patria primo motore diesel del mondo, dopo le devastazioni subite nel secondo conflitto mondiale, ha saputo reinventarsi polo economico ed universitario.

Il cuore della città è rappresentato dal grandioso complesso della Residenz con la monumentale basilica di St. Lorenz (edificata nel corso della seconda metà del Seicento) ed il palazzo del principe-abate (il monastero benedettino completato da stanze in rococò e dall’orangerie).

Cuore pulsante della città è la Rathausplatz: la piazza del Municipio, con i suoi locali e le case rinascimentali e barocche.

Merita una visita anche la chiesa romanica dedicata a San Magno (chiesa di St. Mang).

kempten

Immagine di Lothar Struckmeier [CC BY-SA 2.0]

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Photo By User:Riessdo (Own work) [CC BY-SA 3.0], via Wikimedia Commons

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Ottobeuren

Ottobeuren

Non distante da Memmingen, sorge il tranquillo centro di Ottobeuren (8.000 abitanti), famoso per ospitare uno dei più importanti, e maestosi, complessi religiosi della Germania: la Basilica dei Santi Alessandro e Teodoro. Edificata come chiesa del convento benedettino fra il 1737 ed il 1766, fu elevata al rango di basilica minore da papa Pio XI nel 1929. Soprannominata l’”Escorial bavarese“, presenta un’incantevole facciata convessa, l’interno, invece, appare sfarzoso: i decori sono opera dei cugini tirolesi Johann Jakob e Franz Anton Zeiller, mentre gli stucchi sono un capolavoro di gli stucchi di Johann Michael Feuchtmayer il Giovane.
La basilica, che ospita anche un interessante museo, è suggestiva cornice di concerti di musica classica.

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Photo By Simon Brixel Wbrix (Own work) [CC BY-SA 2.0 de], via Wikimedia Commons

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Memmingen

Memmingen

Al confine con il Land del Baden-Württemberg sorge la città di Memmingen (40.000 abitanti), il principale centro commerciale ed amministrativo nella regione del Danubio-Iller. Memmingen, famosa per ospitare un importante aeroporto, è soprannominata anche “Città dei Diritti dell’Uomo“, in riferimento ai Dodici Articoli (scritti nel 1525 e considerati la prima carta dei diritti in Europa)

Le origini della città risalgono al periodo romano; dopo essere divenuta centro degli Alemanni, fu corte reale dei Franchi. Dopo essere stata elevata a città, nel 1158, dal 1286 si vide riconosciuto lo status di libera città imperiale ed entrò a far parte della lega sveva. Nel 1802, come molte altre città, a seguito delle guerre Napoleoniche, entrò a far parte del Regno di Baviera.

Dopo la devastazione della seconda guerra mondiale, Memmingen, conobbe un grandioso sviluppo ed oggi si presenta come una città vivace e dalle mille opportunità.

La Marktplatz, la piazza del mercato è il bellissimo cuore della città vecchia, ed ospita il cinquecentesco Rathaus e la pittoresca Steuerhaus (casa delle tasse), impreziosita da affreschi di gusto rococò.

Notevole è la Siebendächerhaus (casa dei sette tetti), l’antica, ed originalissima, casa eretta ad inizio ‘600 dalla corporazione dei conciatori.

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Dintorni di Augusta

Dintorni di Augusta

A 45 km circa a nord di Augusta, alla confluenza del Danubio con il Wörnitz, in posizione collinare sorge la tranquilla Donauwörth (18.000 abitanti), capoluogo del circondario del Danubio-Ries. Fondata col nome di Ried nel 500, per lungo tempo fu semplicemente una piccola comunità di pescatori.

Sede del Deutschordenshaus, uno dei più antichi monasteri dell’Ordine Teutonico, ospita anche una bel Monastero dedicato alla nostra amata Signora (Münster Zu unserer lieben Frau) ed un originale museo: il Käthe-Kruse-Puppen-Museum, in Pflegstraße 21 con una notevole raccolta di bambole d’epoca.

Immersa nel verde ed in un contesto naturale unico, Donauwörth, è la destinazione ideale per chi vuole trascorrere una vacanza all’aria aperta; in particolar modo, lungo il Wörnitz è possibile praticare la canoa e il kayak.

Poco lontano, sempre lungo fiume Wörnitz, sorge il pittoresco comune di Harburg (Schwaben), suggestivo borgo della Strada Romantica con diverse case a graticcio ed il possente Burg. Costruito tra l’XI e il XII secolo dai conti di Oettingen, ancora oggi è proprietà degli Oettingen-Wallerstein.

Infine, ricordiamo, che a circa 60 km da Augusta, a Günzburg sorge il parco divertimenti Legoland, aperto nel 2002 dalla celebre casa danese Lego. E’ suddiviso in diverse aree tematiche ed offre attrazioni per tutta la famiglia. 
legolandPhoto By Stefan Scheer (Own work) [GFDL, CC-BY-SA-3.0 or CC BY-SA 2.5-2.0-1.0], via Wikimedia Commons

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Photo By Helmlechner (Own work) [CC BY-SA 3.0], via Wikimedia Commons

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Augusta

La città di Augusta

Augsburg (Augusta) ospita circa 260.000 abitanti ed è la terza grande città bavarese. Capoluogo del distretto governativo della Svevia, sorge sulle rive del fiume Lech ed è la seconda città più antica dell’intera Germania. Fondata nel 15 a.C. durante il regno dell’imperatore Augusto, è fin dall’antichità, sede vescovile. Divenuta, nel corso del Duecento, città libera, presto conosce anche il governo delle Corporazioni. Per tutto il Rinascimento, la città, fu un importante centro economico, commerciale (anche grazie alle famiglie Fugger e Welser) e politico.

Devastata dalla seconda guerra mondiale, oggi, la città natale di Bertold Brecht, è un polo economico e turistico importantissimo.

La principale architettura di Augusta è la Basilica dei Santi Ulrico e Afra (Basilika Sankt Ulrich und Afra). Splendido esempio d’architettura gotica, venne iniziata nel 1467 (sui resti di edifici preesistenti) e si presenta come un imponente edificio costruito in laterizi, con transetto e coro allungati. L’interno, ampio e luminoso, risulta suddiviso in 3 navate, ospita preziosi arredi (l’organo di Sant’Ulrico, il pulpito in rovere e gli altari di Johannes Degler).

Notevole è anche la cattedrale di Nostra Signora (“Dom Unserer Lieben Frau”), monumentale edificio romanico completato in stile gotico nel XIV secolo; ospita, le più antiche vetrate della Germania (le vetrate dei Profeti, del 1130) e preziosi battenti bronzei con 35 rilievi raffiguranti scene del Vecchio Testamento.

Nella chiesa dedicata a Sant’Anna, uno dei centri della riforma protestante di Martin Lutero, si possono ammirare tre dipinti di Lucas Cranach il Vecchio, la preziosa la Goldschmiedekapelle e la splendida cappella rinascimentale della famiglia Fugger.

Merita una visita anche la Sinagoga di Augusta, costruita nel 1917 in stile eclettico, con elementi neobizantini, neomoreschi e Liberty (e grandiosa cupola). Sopravvissuta ai bombardamenti della seconda guerra mondiale, accoglie il Museo della cultura ebraica (Jüdisches Kulturmuseum Augsburg-Schwaben).

Cuore sociale e politico della città è la Rathausplatz, con il prezioso Municipio (uno dei grandi capolavori dell’architettura del Rinascimento, ospita la famosa e bellissima sala d’oro, Goldener Saal) e la grandiosa Perlachturm (torre romanica del XII secolo alta settanta metri).

Dalla piazza del municipio, parte la famosa Maximilianstrasse, la via principale di Augusta, con i suoi elegantissimi palazzi. Tra questi, al numero civico 46, spicca palazzo Schaezler, edificato, in stile rococò, per volere del banchiere Benedikt Adam Freiherr von Liebert, presenta una facciata principale di soli 19 metri (notevolmente più piccola di quella laterale, affacciata su Katharinengasse, di ben 107 metri di lunghezza). Al suo interno, ospita le Staatliche Kunstsammlungen (Collezioni Statali d’Arte).

Non lontano, invece, si può incontrare il celebre quartiere Fuggerei, circondato dalle mura; fondato nel 1521 da Jacob Fugger il Giovane, rappresenta il più antico esempio al mondo di edilizia popolare ancora esistente. Il canone d’affitto della Fuggerei era (ed è ancora) un Fiorino renano all’anno (poco meno di 1 Euro) e tre preghiere al giorno per la famiglia Fugger. Colpito dai bombardamenti durante il conflitto, il quartiere venne ricostruito; l’unica abitazione della Fuggerei ad essere rimasta allo stato originale è la casa n. 13 del Mittlere Gasse (“vicolo di mezzo”).

In Frauentorstraße 30, è possibile visitare la Mozarthaus, qui il 14 novembre 1719 Leopold Mozart, padre del grande Amadeus; ospita un’interessante mostra dedicata alla storia della famiglia Mozart.

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Immagine di Barnyz [CC BY-SA 2.0]

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Oberstdorf

Oberstdorf

A 40 km a sud di Kempten, al confine con l’Austria, in un’ampia vallata nella parte più montuosa dell’Algovia, a 843 m s.l.m, si ricorda la nota località sciistica di Oberstdorf (circa 10.000 abitanti). Menzionata per la prima volta in un documento del 1141, la città è fin dall’Ottocento un rinomato luogo di villeggiatura, benessere e sport.

Il centro è famoso per ospitare la Tournée dei quattro trampolini (“Vierschanzentournee”), emozionante competizione di salto con gli sci che vede impegnate quattro città: le bavaresi Oberstdorf e Garmisch e le austriache Innsbruck e Bischofshofen.

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Immagine di Flodur63 (Own work) [CC BY-SA 3.0], via Wikimedia Commons

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Svevia (Schwaben) Archivi – Guida della Baviera

FüssenA 45 km da Kempten, nel Circondario di Ostallgäu, sorge la graziosa cittadina di Füssen (14.500 abitanti); insediamento romano sulla Via Claudia Augusta e tappa della Romantische Strasse, nel V…

Il castello di HohenshwangauIl castello di Hohenshwangau, edificato dai cavalieri di Schwangau nel corso del XII secolo, dopo essere stato abbandonato, venne acquistato e trasformato in palazzo da Ma…

Il Castello di NeuschwansteinSempre a Schwangau, proprio di fronte al castello di Hohenschwangau, è possibile scoprire il favoloso castello di Neuschwanstein voluto dal “re delle favole” …

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Rothenburg ob der Tauber

Rothenburg ob der Tauber

A circa 35 km da Ansbach si può scoprire il gioiello medievale di Rothenburg ob der Tauber (13.000 abitanti circa). In posizione collinare, proprio sopra il fiume Tauber, la città conserva un impianto medievale con mura e fortificazioni.

La città, con ogni probabilità, ha origine nel X secolo, in concomitanza allo sviluppo del castello dei Conti di Rothenburg; per tutto Medioevo Rothenburg visse uno straordinario sviluppo commerciale, politico e culturale. Nel 1274 Rotheburg ottenne dal Re Rodolfo I d’Asburgo il privilegio di chiamarsi “città imperiale” e, subito dopo, venne ampliata con la porta Galgengasse ed il Galgentor, con la Rödergasse ed il portone Rödertor, con la Gebsattlergasse ed il portone Gebsattlertor e con la Klingengasse e il portone Klingentor.

Nel corso del Quattrocento Rothenburg è, con Norimberga, la città più popolata dell’intera Franconia, ma nel Seicento, guerre ed epidemie la misero a dura prova, e per due secoli, la città conobbe buio e declino. Sul finire dell’Ottocento, però fu interessata dall’industrializzazione e dal turismo.

Completamente distrutta dai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale, Rothenburg, fu ricostruita nella seconda metà del Novecento ed attualmente è un importante centro turistico ed economico.

L’incantevole centro storico è abbracciato dall’antica cinta muraria, munita di torri, bastioni e di porte. Proprio di fronte ad una di queste, la Klingen Tor, sorge la bella chiesa quattrocentesca Wolfgangzkapelle.

Cuore della città è la Marktplatz (piazza del mercato) con la bellissima fontana St. Georgsbrunnen ed il Rathaus (Municipio), armoniosa commistione di stile gotico e classicheggiante. All’interno, è possibile visitare la gotica Kaisersaal, sala imperiale, legata al ricordo della Meistertrunk cioè la “magistrale bevuta” di vino offerta nel 1631 durante la guerra dei Trent’anni dai cittadini al maresciallo belga Johann Tserclaes, conte di Tilly, che ne approfittò abbondantemente e che salvò la città dalla distruzione.

Poco lontano sorge la più importante, e la più grande, chiesa della città: la quattrocentesca Jakobskirche (Chiesa di S. Giacomo), con due possenti campanili ed un interno severo che custodisce la celebre icona della Cena capolavoro di Tilman Riemenschneider del 1505.

La strada principale della città è l’elegante Herrngasse che collega la Marktplatz con i Burggarten (giardini del castello): su di essa si affacciano pregevoli architetture dalle facciate colorate e numerosi negozi.

In Klosterhof 5, sorge il Reichsstadtmuseum Rothenburg (Reichsstadtmuseum Rothenburg), museo civico dedicato alla storia della città, mentre in Burggasse 3, è possibile visitare il curioso, ed inquietante, Kriminalmuseum, il museo di criminologia e della tortura.

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Photo By Vid Pogacnik (Own work) [GFDL or CC BY 3.0], via Wikimedia Commons

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Ansbach

La città di Ansbach

Ansbach (40.000 abitanti), capoluogo della Media Franconia, sorge sul fiume Rezat Francone e fino al fino al XVIII secolo era denominata Onolzbach.

L’origine di questa tranquilla città risale all’anno 748 ed è legata alla fondazione, da parte di San Gumberto di un convento benedettino. Dominio dei conti di Oettingen e, in seguito, degli Hohenzollern, la città divenne capitale del Margraviato di Brandenburg-Ansbach. Prima di entrare a far parte del Regno di Baviera, la città venne ceduta alla Prussia.

La principale attrazione di Ansbach è la Residenz (chiamata anche Markgrafenschloß), ossia l’antica residenza dei margravi; considerata uno dei più significativi esempi d’architettura tardo barocca francone, è opera di Gabriel de Gabrieli, Karl Friedrich von Zocha e Leopold Retti. Attualmente è prestigiosa sede del governo locale, ma, è possibile visitare 27 delle sue sale. Notevoli sono il salone dei ricevimenti con il bel soffitto affrescato ed il salone degli specchi (con arredi rococò, è completato da un’esclusiva collezione di porcellane Meissen). Presso la Staatsgalerie de la Residenz è possibile ammirare il dipinto L’Adorazione del Bambino tra santi di Tiziano.

Meraviglioso è il giardino, reso ancora più prezioso dall’Orangerie del 18 secolo, liberamente ispirata al Grand Trianon di Versailles.

Le chiese principali di Ansbach, sono la St. Gumbertus, antica sede del convento benedettino, e la St. Johannis, famosa per ospitare i concerti estivi. Merita una visita anche la Sinagoga, progettata, nel Settecento da Leopold Retti.

Tra gli appuntamenti più importanti vi è l’ “Ansbach Rokoko Festival” che in luglio, per qualche giorno, fa rivivere, con sfilate, musica e balli, l’atmosfera magica ed elegante del 17° e del 18° secolo.

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Norimberga

Norimberga (Nürnberg), con i suoi 500.000 abitanti è la seconda città della Baviera ed è il centro economico e culturale della Franconia. La città sorge sulle rive del fiume Pegnitz ed è famosa per essere stata sede, dopo la seconda guerra mondiale, del tribunale chiamato a giudicare i criminali nazisti responsabili di crimini di guerra e della Shoah.

Norimberga è stata menzionata per la prima volta con il nome di Nuorenberc (monte roccioso) nel 1050 da Enrico III. Dopo essere stata elevata a “città libera“, la città visse, tra il 1400 ed il 1600 il suo periodo di massimo splendore economico e culturale.
Dopo un breve declino, nel corso dell’Ottocento, la città seppe ritrovare nuovi stimoli con la nascita e l’espansione dell‘industria del giocattolo.
Nel corso del Novecento, la storia della città, si è tinta di nero: Norimberga, infatti, viene scelta da Hitler per i suoi grandi raduni (che si tenevano presso lo Zeppelinwiese) e delle parate del partito nazionalsocialista.
Durante il secondo conflitto mondiale, Norimberga, non viene risparmiata dai bombardamenti e, gran parte del suo patrimonio artistico, custodito nel centro storico (abbracciato da possenti mura di cinta, erette tra il XIV e il XV secolo), è andato distrutto.

Simbolo della città è il Castello Imperiale, Kaiserburg, che domina la città dalla collina; edificato, a partire dal X secolo, come residenza imperiale e residenza dei Conti Hohenzollern, assunse dopo la metà del XV secolo funzioni militari. Il complesso, risulta composto da tre sezioni: il Castello Imperiale vero e proprio (“Kaiserburg”), il cosiddetto Palazzo comitale, sede dei Burgravi di Norimberga (“Burggrafenburg”), e gli edifici comunali della Libera città imperiale nel sito orientale (“Reichsstädtische Bauten”).

Il Kaiserburg, restaurato dopo la guerra, è considerato una della massime architetture medioevali bavaresi.

Non lontano dal Castello, nel cuore del quartiere medievale a nord del fiume Pegnitz, sorge una delle principali architetture religiose cittadine, la Chiesa dedicata a San Sebaldo (eremita che soggiornò nei dintorni della città nell’VIII secolo): iniziata nel corso del 1200 presenta elementi romanici e gotici. E’ famosa, oltre che per essere stata uno dei centri della riforma protestante, per ospitare la scultura rinascimentale capolavoro di Peter Vischer il Vecchio.

Molto interessante è anche la chiesa di San Lorenzo, nel “borgo meridionale”: fulgido esempio di architettura gotica fu iniziata nel 1250 e terminata solo 2 secoli più tardi. Dominata da due torri gemelle alte più di 80 metri, presenta una bella facciata occidentale, alta e frastagliata (simbolo della potenza e della ricchezza di Norimberga all’epoca). All’interno, al termine delle navate, si può ammirare il coro, capolavoro di Konrad Heinzelmann, considerato uno dei grandi gioielli dell’architettura gotica tedesca. Notevole è anche l’“Englische Gruss”, il Saluto Angelico realizzato da Veit Stoss nel 1517-19.

Sulla centralissima piazza del mercato sorge la Frauenkirche, la Chiesa di Nostra Signora, capolavoro di Peter Parler è il più alto e unitario esempio dell’Architettura gotica.

Il patrimonio museale di Norimberga è notevole. Tra i poli espositivi si ricordano:

  • Il Germanisches Nationalmuseum (Museo nazionale germanico): in Kartäusergasse, 1; è stato fondato nel 1852 e conserva una ricchissima collezione di oggetti relativi all’arte ed alla cultura tedesca dalla preistoria ai giorni nostri. E’ considerato il più ricco museo storico-culturale della Germania.

  • Il Verkehrsmuseum (Museo dei trasporti): in Lessingstraße 6; è uno dei più antichi musei europei e comprende il museo ferroviario della Deutsche Bahn il Museo delle Comunicazioni. Ospita le prime locomotive a vapore e le bellissime carrozze di Ludwig II.

  • Lo Spielzeugmuseum (Museo dei giocattoli): in Karlstraße 13-15; disposto su 4 piani, raccoglie giochi, pupazzi, peluches, costruzioni, bambole e modellini di ogni tempo e foggia.

  • Lo Stadtmuseum (Museo della città): in Burgstraße 15; è ospitato nella Fembohaus, edificata tra il 1591 e il 1596 da Philipp Oyrl in stile rinascimentale. Permette di scoprire la storia, talvolta travagliata, di questa bellissima città.

Ogni anno, nel mese di dicembre, nella Hauptmarkt (caratterizzata dalla Schöner Brunnen, una incantevole fontana a forma di pinnacolo) si svolge il Christkindlesmarkt (mercatino natalizio) più famoso della Germania.

Per chi viaggia con bambini piccoli, nei dintorni di Norimberga, a Zirndorf, si può trascorrere una giornata diversa al parco dei divertimenti Playmobil. Inaugurato nel 2000, si estende su una superficie di 90.000 mq ed è suddiviso per aree tematiche.

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